PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA
DIRITTI DI RIPRODUZIONE E TRADUZIONE RISERVATI
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DI QUESTO TRATTATO E’
STATA FATTA UNA SPECIALE
EDIZIONE DI SOLO CINQUE
ESEMPLARI NUMERATI A MANO
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Coordinamento e ricerca : Gianbruno Verda
Progetto grafico : Gianbruno Verda e Sonia Guerrini
© Copyright : VERDA-TORINO-DICEMBRE 1994
I edizione DICEMBRE 1994
II Edizione LUGLIO 1995
III Edizione GENNAIO 2004
IV Edizione FEBBRAIO 2005
V Edizione OTTOBRE 2006
VI Edizione FEBBRAIO 2008
VII Edizione SETTEMBRE 2012
VIII Edizione OTTOBRE 2014
IX Edizione FEBBRAIO 2021
X Edizione GIUGNO 2023
XI Edizione APRILE 2024
Dedicato ai miei Angeli
ed alla loro Mamma
Premessa
Questa ricerca genealogica non ha l'ardire di scoprire discendenze nobili o parentele illustri, è un passatempo iniziato con la nascita del mio primogenito Federico ed un anno dopo proseguita con il secondogenito Filippo ed il cui scopo è semplicemente rivolto alla maggior conoscenza delle origini, dei luoghi, degli aneddoti e dei fatti che possono riferirsi alla mia famiglia ed a quella di mia moglie Sonia.
Ho constatato di persona come troppo spesso, presi dagli affanni quotidiani e dalla frenetica vita di oggi, ci si dimentica di attingere notizie delle proprie origini con chi ne è a conoscenza, precludendo così una trasmissione orale dei fatti relativa alla propria famiglia ed ai propri antenati che è di per sé storia e cultura famigliare, cosicché la maggioranza delle persone non conosce con precisione neanche i nomi dei propri bisnonni o dove essi sono nati. In realtà ognuno di noi proviene da una stirpe che vive da secoli e questi antenati hanno lavorato, combattuto, vissuto e certamente hanno lasciato traccia della loro esistenza anche se solo negli archivi polverosi di qualche comune o di qualche chiesa.
È semplicemente appassionante ricercare e ricordare ciò che è ancora possibile recuperare. Altra motivazione che giustifica tale ricerca è di carattere più propriamente " educativo " e nasce dal fatto che tutti i bambini vogliono sapere cosa succedeva nel mondo prima della loro nascita o meglio vogliono sapere come si comportavano da piccoli o cosa facevano mamma e papà quando loro non c'erano; sembra si preoccupino più del loro passato che del proprio futuro; ma noi, genitori, nonostante queste loro pressanti sollecitazioni di solito tagliamo corto nei racconti che riguardano gli avi o il passato della nostra famiglia, preoccupandoci, insistendo ed investendo su ambiziosi progetti futuri. Non ci accorgiamo che c'è solo un modo per assicurare ai nostri figli un grande e promettente futuro: quello di consegnar loro un solido passato; un passato che li accompagni nel crescere della vita.
Per sincerità è utile ammettere che mai prima di ora mi ero interessato di tali argomenti, ma posso affermare con certezza che recuperare un dato o verificare ipotesi di ricerca è appagante anche solo per misurarsi con problematiche genealogiche, esse sembrano una sorta di gioco logico, un rompicapo che procura divertimento e genera grande soddisfazione al momento del ritrovamento di informazioni utili.
In ogni modo, anche solo pensare che in un futuro lontano i miei nipoti o pronipoti, se ne avrò, possano consultare uno schema chiaro e dettagliato delle proprie origini sarebbe già un buon risultato; se poi vorranno proseguire ed aggiornare i dati avranno almeno un punto di riferimento ed una traccia per continuare questa interessante ricerca.
Indice
Cap. 3 I luoghi e le origini di un cognome 32
Cap. 4 - Le parentele "affini" della famiglia Verda 49
4.2) - La famiglia Dentelli 64
4.5) - La famiglia Del Giudice 74
4.6) - La famiglia Sanmartino 77
4.8) - La famiglia Calzia (Barbara) 79
4.10) - La famiglia Rossi A 80
4.11) - La famiglia Alfieri 81
4.13) - La famiglia Blandino 82
4.14) - La famiglia Franchino 82
4.15) - La famiglia Cibrario Rocchietti 83
4.16) - La famiglia Bologna 84
4.17) - La famiglia Calzia (Bianca) 84
4.19) - La famiglia Contestabile 84
4.20) - La famiglia Gandolfi 85
4.21) - La famiglia Rossi B 85
4.22) - La famiglia Gandolfo 85
4.23) - La famiglia Gaibotti 85
4.22) - La famiglia Gandolfi 86
4.25) - La famiglia Neirotti 86
4.26) - La famiglia Mondiglio (o Martoglio) 86
4.28) - La famiglia Bertola 87
4.29) - La famiglia Cibrario Bertolot 87
4.30) - La famiglia Cibrario Frà 87
4.31) - La famiglia –Anna Maria_____ 87
4.32) - La famiglia Guglieri 87
4.33) - La famiglia Dellerica 88
4.34) - La famiglia -Anonima 88
4.33) - La famiglia Borgeisa 88
4.35) - La famiglia Barnato 88
Cap. 5 - Elenco soggetti del ramo PATERNO - 90
Cap. 6 - La famiglia Guerrini 102
Cap. 7 - I luoghi e le origini 118
Cap. 8 - Le parentele "affini" della famiglia Guerrini 122
8.4) La famiglia Nutarelli Giulia (A) 134
8.5) La famiglia Ceccarelli -A (Rossi) 138
8.10) La famiglia Bartolini 143
8.11) La famiglia Bazzuoli 143
8.13) La famiglia Maritano 144
8.18) La famiglia Ceccarelli (B)Angela 145
8.19) La famiglia Miniati ( a volte scritta Mignati) 145
8.21) La famiglia Rovai ( ) 146
8.22) La famiglia Rocchi (Cleofe Marianna) 146
8.23) La famiglia Nutarelli (B) Maria 146
8.24) La famiglia Salviati Faustina 146
8.26) La famiglia Rocchi Elisabetta 146
8.31) La famiglia Nutarelli (C) Costanza 146
8.34) La famiglia Mazzetti 146
8.39) La famiglia Francisci 146
8.40) La famiglia Rabissini 146
8.43) La famiglia Donatelli 146
8.45) La famiglia Benedetto 146
CAP. 9 - Elenco soggetti del ramo MATERNO 148
All. 1 NECROLOGI RITROVATI 175
All. 3 SCHEDE ATTI GUERRINI 180
Cap. 1 La Famiglia Verda
Inizio della Ricerca
All'inizio della ricerca l'antenato più antico conosciuto era il trisnonno dei soggetti base (vedi nota n.1) che rispondeva al nome di Giuseppe Matteo Verda, che si sapeva essere di origini liguri, ma che per motivi di lavoro si trasferì in Piemonte, precisamente a Torino, dove esercitò l'attività di commerciante per tutto il resto della vita. Purtroppo all'inizio della ricerca non era conosciuto l'anno di morte e tanto meno quello di nascita.
1.1 {16} Giuseppe Matteo Verda (1859-1903) [quarta generazione]
Dopo le prime indagini presso gli uffici del Cimitero Generale di Torino, si individuò l'anno di morte e, di conseguenza presso gli uffici dello Stato Civile dell'Anagrafe di Torino, si riuscì ad ottenere il certificato di morte dal quale si ricavarono le date ed il luogo di nascita preciso e con essi, di primaria importanza per il procedere delle indagini, il nome di battesimo del padre: tale Andrea Verda; emersero così anche le generalità complete di sua moglie: Calzia Catterina.
Atto di Morte n. 672 del 16-4-1903 Comune di Torino nato a Villa Viani (IM) Via Dei Fiori ora è l’attuale Via Belfiore (n.d.r.) |
Accertato che il luogo di origine era il paese di Villaviani in provincia di Imperia, in un sopralluogo effettuato nelle vacanze pasquali del 1993, quasi per caso, si ebbe a conoscere una pronipote di Giuseppe Matteo di nome Caterina Calzia detta "Nin"; emerse che era figlia di Barbara Verda a sua volta figlia di Domenico Verda fratello di Giuseppe Matteo. Questa simpatica ed arzilla signora con l'invidiabile età di 93 anni ricordava ancora fatti ed aneddoti di rilevante importanza per il procedere delle mie ricerche. Morì qualche anno dopo e ne serbo un caro ricordo.
Ad ogni modo risultava comunque molto difficile ricercare atti ed informazioni in un paese dove vivono e hanno vissuto moltissimi personaggi che si chiamano "Verda"; ciò ha reso difficile proseguire le altre ricerche (quali ad esempio quelle presso il cimitero di Villa Viani) per gli ovvii casi di omonimia.
Giuseppe Matteo Verda |
Catterina Maria Calzia |
Le riproduzioni fotografiche appena esposte derivano da una coppia di quadri ad olio di forma ovale di circa 40 cm di altezza per 30 di larghezza che Caterina Verda (detta Rinella) e sorella di Giuseppe Verda (nonno dei soggetti base di questa ricerca) donarono al sottoscritto Gianbruno quando cominciò ad occuparsi di queste ricerche famigliari.
Giuseppe Matteo era il terzo di cinque figli, i suoi fratelli erano rispettivamente: Giovanni, Domenico, Luigina e uno di cui non è noto il nome ma che annegò in località non meglio precisata nelle acque del fiume Po. Di Luigina non si hanno notizie; mentre di Giovanni sembra che i discendenti risiedano ad Imperia. Il fratello Domenico non si mosse mai dal paese di Villaviani, sposò una certa Anna ed ebbe cinque figli tra cui Barbara Verda, la mamma di Caterina Calzia (l'arzilla nonnina “Nin” incontrata per caso).
Le ultime ricerche effettuate hanno portato a ritrovare l’atto di morte di Giovanni , che avvenne effettivamente per annegamento presso Castiglione Torinese. Cosa ci facesse in quei luoghi non lo possiamo sapere, ma l’atto ci trasmette anche l’informazione del nome della moglie: Matilde Vercellino. (ved. Scheda n. 101)
Di Giuseppe Matteo (di cui per ovvi motivi ci interessiamo maggiormente) si è scoperto che veniva soprannominato " Pippotto" e che per motivi di lavoro si trasferì a Torino, successivamente si sposò con Catterina Calzia, (1861-1915) nata a Pieve di Teco di professione commerciante e figlia di Nicola Calzia e Marianna Casella. Anche di Catterina si ritrovò presso l'Anagrafe del Comune di Torino il suo atto di morte:
Atto di Morte n. 1305 del 1-8-1915 |
Non si conosce con esattezza il periodo in cui Giuseppe Matteo si trasferì a Torino, ma si sa con certezza quale attività svolse: esercitò attività commerciale di rivendita di olio e generi alimentari in Via Belfiore n. 9, ed i prodotti che commercializzava allora erano denominati "Generi di Riviera".
<…di questo esodo rimane tuttora traccia in parecchi paesi del Piemonte specialmente in Torino. È a tale epoca che risalgono i cognomi originari del nostro principato, quali Briatore, Ramoino, Calzia, Semeria, Verda ecc. Tuttora così numerosi nella capitale subalpina, soprattutto nella classe degli esercenti specializzatisi nel commercio degli olii, paste alimentari, pesci conservati ed in generale di quelle derrate comprese appunto lassù sotto la denominazione di "generi di riviera" >>(ved. nota n.2).
Occorre ricordare a questo punto che il commercio non era capillare come oggi e la qualità dell'olio ligure, in special modo quello proveniente dalla valle di Oneglia era di qualità pregiata e richiestissimo dai Piemontesi. Per meglio chiarire la situazione commerciale di inizio secolo quest'altra citazione può essere utile :
<<.[...] Nel 1700 i nostri oliveti soppiantarono pò per volta prima i seminativi poi i vigneti tantochè la popolazione abbandonò il poco redditivo mestiere del caseificio e si dedicò completamente agli oliveti che rendevano molto per il continuo aumento del prezzo dell'olio e trascuravano il bestiame lattifero. Sul 1800 erano famose le squadre di muli che da Pontedassio e VillaGuardia partivano pel Piemonte carichi di otri, o "pelli" cioè pelli di capra conservate. La nostra valle costituiva la via più breve per trasportare l'olio in Piemonte ed era quindi la più battuta. Varie famiglie di Pontedassio apersero in Torino dei negozi d'olio e diventarono ricche Sovratutto si distinsero i fratelli Gandolfo detti Mori, dei quali due tenevano negozio in Torino, nel centro della vecchia città in Via San Tommaso, per la rivendita, l'altro il più vecchio ed il più abile stava a Pontedassio per la compera degli oli, mestiere assai delicato e difficile. In tale periodo di tempo il commercio si svolgeva alacre ed intenso a Pontedassio ed erano redditizi due mestieri che ora sono scomparsi: il pulitore di truogoli ed il soffiatore delle pelli di capra. La nuova strada carrozzabile aperta da Napoleone e finita nel 1825 apportò nuovi miglioramenti, perché l'olio fu trasportato in seguito in Piemonte sui carri invece che a dorso di mulo. Furono costrutti nuovi frantoi più ampi e potenti sulla strada carrozzabile [...]>>.
Ricordo che ai tempi in cui cominciai questa ricerca, non si conosceva neppure dove, ed in che periodo, i trisnonni si sposarono. Fortunatamente le ricerche complesse ed articolate portarono a ritrovare l'atto di matrimonio presso il Comune di Pieve di Teco, che così riporta:
Atto di Matrimonio n. -5- del 12-4-1885 |
La lettura di questo atto porta ad ipotizzare che Giuseppe Matteo conoscesse Catterina per via dei suoi commerci, Catterina già nell'atto viene definita negoziante, magari si trattava di una figlia di un grossista di olii o figlia di un
proprietario di un frantoio dove Giuseppe Matteo si riforniva per la sua attività di commercio tra la
10°. gen | 512 Giacomo Verda | ||||||
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9°. gen | 256 Battista Joannettino Verda | 256a Gioan Battista Verda % | 256b Giacomo Francesco Verda % Teresa Maria | ||||
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8°. gen | 128a Maria Maddalena Verda % | 128b Giovanni Verda % | 128 Giovanni Verda | 128c Chiara Maria Verda % | 128d Giacomo Matteo Verda % | ||
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7°. gen | 64 Giovanni Verda | 64a Maria Domenica Verda % | 64b Chiara Maria Verda % | ||||
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6°. gen | 32a Giovanni Verda % Anna Maria Lucco | 32 Andrea Giacomo Verda | 32b Bianca Maria Verda % | 32c Giovanni Verda % | |||
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5°. gen | 16a Giovanni Verda % Matilde Vercellino | 16b Domenico Bernardo Verda % Anna Maria Barnato | 16 Giuseppe Matteo Verda | 16c Luigina Verda | 16d Anonimo___ Verda | ||
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4°. gen | 8a Paola Verda (Barbara Maria) | 8b Margherita Verda (Barbara Maria) | 8c Letizia Verda (Barbara Maria) | 8 Augusto Verda (Andrea Nicola) | |||
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3°. gen | 4a Carlo Verda (Giuseppe Augusto) | 4b Giuseppino Verda (Luigi Bruno) | 4c Caterina Verda (Elisa Lea) | 4d Bruno Verda (Nicola Angelo) | 4 Giuseppe Verda | 4e Letizia Verda | 4f Anna Verda |
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2°. gen | 2a Maria Augusta Verda | 2 Gianbruno Aldo Verda | |||||
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1°. gen | 1 Federico Verda | 1a Filippo Verda | |||||
Thomas Verda * Ciriè 11-6-2019 | Nicole Verda * Ciriè 11-9-2022 |
Tavola Genealogica Ascendente - Famiglia Verda - Linea Retta Soggetti base : Federico e Filippo Verda - Capostipite : Giacomo Verda
Liguria e Torino. Altre fonti orali indicano Catterina quale figlia di un notaio di Pieve di Teco; purtroppo tali indicazioni non hanno avuto riscontro nelle ricerche derivate dallo studio degli ati di Stato Civile, tuttavia un certo numero di professioni notarili esercitate da soggetti che si chiamavano “Verda” sono certamente state documentate. Nelle schede trascritte (Cap.2.7) e nelle ipotesi sul cognome (Cap. 3.4) ne parleremo più diffusamente.
Tralasciando ora le citazioni tratte dai testi (e di cui al fondo si troveranno i riferimenti bibliografici) per ritornare alle notizie anagrafiche degli avi, in seguito alle ricerche condotte presso la Curia Vescovile di Albenga, si trovò l'atto di nascita di Giuseppe Matteo che così riporta:
Atto di Battesimo n. 5 del 1859 |
Dalla sua lettura emerse il nome del padre: Giacomo Andrea
1.2 {32} Giacomo Andrea Verda (1807-1900) [quinta generazione]
Durante le ricerche effettuate presso l'Archivio della Curia Vescovile di Albenga, si scoprì l'atto di morte di Giacomo Andrea Verda, che nacque a Villa Viani il 22-3-1807 e vi morì il 1-4-1900 e da cui risulta anche il nome di battesimo di suo padre: tale Giovanni Verda nato presumibilmente intorno al 1775 e marito di Apollonia Bologna nata nel 1771, originaria del paese confinante con Villa Viani chiamato Villaguardia.
L'anno del Signore 1900 primo del mese di Aprile alle ore 9 di mattina e' mancato Verda Giacomo Andrea di anni 93 nel cimitero di questi luoghi in Villa Viani |
A questo punto della ricerca, si venne a conoscenza quasi per caso, anche dell'atto di morte di un fratello di Giacomo Andrea, tale Giovanni Verda.
Atto di Morte del 2-10-1855 Parrocchia di Villa Viani |
Questo fratello di Andrea, tale Giovanni, è un soggetto poco significativo ai fini della ricerca, ma è lui il primo soggetto cui e' stato possibile associare dati certi ricavati dagli atti dell'Archivio Parrocchiale, e riferibili al sec. XVIII. È il primo soggetto in pratica che può avere la certezza di essere inserito nello schema genealogico con data di nascita certa e non presunta indicante l'anno 1799. Queste piccole soddisfazioni alimentano il procedere della ricerca; non è da tutti poter confermare l'esistenza di antenati vissuti oltre 200 anni fa. Continuando a descrivere quanto conosciuto sul personaggio e sull'operato di Giuseppe Matteo, si può affermare che l'attività commerciale offrisse buoni margini di guadagno in quanto negli atti di nascita dei figli, come attività esercitata dal padre viene all’inizio indicato "pizzicagnolo" o “negoziante”, mentre in ultimo “commerciante” o “benestante”. Notizie ricavate dalla cugina Elisa Aprà, e dalla zia Rinella Verda, portano ad indicare come migliorate le condizioni economiche dei coniugi Verda che acquistarono una villa signorile sulla collina di Torino e di cui per ora non è ancora stata individuata l'ubicazione e l'indirizzo esatto; edificio che comunque venne venduto quando la situazione economica peggiorò (potremmo supporre durante la prima Guerra Mondiale).
E’ stato ritrovato un atto in cui viene evidenziata molto bene la firma di Giuseppe Matteo e Calzia Catterina.
Di questi coniugi che come detto furono commercianti in Torino, e' stata tramandata una loro raffigurazione su di due dipinti ad olio riportati nelle pagine precedenti e ritratti all’età di circa 40 anni, ne consegue che questi ritratti risalgono certamente alla fine del 1800. Tali opere mi sono state donate da Caterina Verda (zia Rinella) la prozia dei soggetti base e nipote dei soggetti raffigurati nei quadri. Tali oggetti sono stati molto apprezzati, dal momento che a seguito di tale attività di studio e di ricerca di testimonianze, si sta realizzando una significativa serie di “ricordi” della famiglia Verda: scritti, oggetti e documenti sulle discendenze. Inoltre il sottoscritto e' anche venuto in possesso di un antico orologio a "Cipolla" posseduto dal trisnonno Giuseppe Matteo e che fu anche utilizzato dal figlio Augusto e poi dal nipote Giuseppe (mio padre). Da parte poi di un altro zio (Carlo) mi sono stati tramandati anche dei bicchieri molto particolari raffiguranti uno stemma blasonato e riferito alla famiglia Verda. Tra i cimeli di famiglia ho raccolto anche la baionetta che da “balilla” mio padre Giuseppe esibiva nelle parate. Ultimamente sono venuto in possesso di una medaglietta a forma di stellina che la moglie Lea donò ad Augusto prima della partenza della guerra. Questa stellina che oggi è deformata impedì il passaggio di un proiettile che altrimenti sarebbe penetrato nel corpo di Augusto!.
L’orologio a Cipolla | La baionetta | Il calice blasonato |
I figli che Giuseppe Matteo e Catterina Calzia ebbero furono quattro: Paola, Margherita, Augusto e Letizia. Analizzando i nomi di battesimo emerge chiaramente l’attribuzione a tutte le figlie femmine dei nomi secondari di Barbara e Maria. Dalle ricerche effettuate si può confermare che Barbara corrisponda alla mamma di Giuseppe Matteo (Barbara Calzia) mentre Maria provenga dal diminutivo della mamma di Catterina (Marianna Casetto).
Atto di Nascita n.1892 del 1886 Comune di Torino e di Calzia Catterina, sua moglie |
Atto di Nascita n.2793 1a parte del 1887 Comune di Torino e di Calzia Catterina , negoziante seco lui convivente |
Atto di Nascita n.3915 del 1888 Comune di Torino |
Paola Verda |
Margherita Verda e Angelo Ramella |
Di Paola e Margherita si può affermare come fossero state educate rigidamente, cosa che traspare ancora oggi dai racconti dei discendenti; Paola da giovane fu indirizzata a diventare suora di clausura nell’ordine delle Clarisse, ma in seguito la vocazione si spense e si sposò a Torino il 13-1-1928 (atto n. 15) con Enrico Aprà (1870-1932); Margherita invece si sposò con un impiegato del negozio del padre, tale Angelo Ramella (1874-1971) in Torino il 27-12-1911 (atto n.1278); dell'ultima nata Letizia (1888-1906), purtroppo si sa che morì in giovane età per una causa così banale da sembrare ridicola: indigestione di frutta.
Dell'unico figlio maschio, che risponde al nome di Augusto, si conferma innanzitutto l'uso di assegnare i secondi nomi in base ai nomi di battesimo dei nonni, infatti Augusto si chiamava anche Andrea Nicola, esattamente i nomi del nonno paterno e di quello materno.
1.3 {8} Augusto Verda (1893-1946) [terza generazione]
Atto di Nascita n. 189 del 1893 Comune di Torino |
Di Augusto (1893-1946) si conoscono abbastanza bene le sue vicende e di come l'educazione rigida e spartana forgiò in lui l'esigenza di intraprendere la carriera militare. Rivestì i gradi di tenente nella I Guerra Mondiale alla fine della quale fu promosso capitano. Dopo il congedo, si trasferì a Rivoli e volle aprire un piccolo ristorante sulla collina di Rivoli: il "Ristorante Verda" ancor oggi un caro ricordo di molti rivolesi. In questo periodo, per via del suo passato militare gli fu conferito l'incarico di presidente della Associazione Nazionale ex Combattenti della Grande Guerra 1915-18; partecipò così attivamente alla vita pubblica della Città di Rivoli da essere investito successivamente anche dell'incarico di Capo della Milizia Rivolese. Con l'inizio della II Guerra Mondiale fu richiamato sotto le armi e combattè valorosamente in Libia terminando la guerra con i gradi di Maggiore. Morì a soli 53 anni.
Augusto Verda 1930 | Augusto Verda 1940 | Augusto e Dentelli Lea |
Atto di Morte n.5 del 13-1-1946 Comune di Rivoli Note: coniugato con Dentelli Lea |
Augusto frequentò i corsi presso l’Accademia Militare di Modena, ove il sottoscritto ha richiesto l’esistenza di eventuale documentazione che però purtroppo risulta dispersa. Durante il periodo in cui l’allievo frequentava l'Accademia conobbe sua moglie Lea Dentelli (1896-1964) (Vedi Cap.4.2) e si sposarono a Parma nel 1917.
Atto di Matrimonio n. 109 del 13-08-1917 Parma |
Si racconta che fossero una coppia molto affiatata. Dal loro matrimonio nacquero numerosi figli: Carlo, Giuseppino, Caterina, Bruno, Giuseppe, Letizia e Anna. Di tali soggetti si e' richiesto l'estratto di nascita nei rispettivi comuni e si riportano pertanto in sintesi le informazioni raccolte, non dimenticando di ripercorrere una breve descrizione e una sintetica traccia di quanto conosciuto, trasmesso oralmente o recuperato di tali soggetti:
Carlo, il primogenito;
Atto di Nascita n.1282 del 20-5-1918 Comune di Torino e di Dentelli Lea, agiata sua moglie seco lui convivente Testimoni: Del Giudice Elisa (la nonna ) (n.d.r.) |
Carlo fu aviatore pluridecorato nella seconda Guerra Mondiale, arruolato nel gruppo denominato "Quarto Stormo Caccia"; nella vita civile svolse prima l'attività' di insegnante (preside della scuola Media di Rivoli) e poi, in tempi successivi, di imprenditore nel campo dell'arredamento. Carlo sposò in prime nozze Picco Rosita a Torino nel 1957 e in seconde nozze Germana Brizio sempre a Torino il 25-9-1971.
Le sue imprese ardimentose durante la guerra gli valsero anche alcune citazioni in testi e libri dedicati alle imprese del Quarto Stormo Caccia; alcuni libri non si sono ancora recuperati, mentre da uno in particolare e' stata tratta questa citazione:
<<[...]Gli uomini si riposarono un poco e all'alba si rimettono in moto per arrivare a Brindisi ed a Lecce, dove sono i loro aereoplani. ci sono tutti meno uno che e' rimasto a fare il fantasma sull' aereoporto di Gioia del Colle, in mezzo ai tedeschi che si sono scatenati e stanno devastando e depredando tutto ciò che e' rimasto. Quell'uomo e' il sergente pilota Verda al quale non andava giu' di dover abbandonare nella cava l'autobus seminuovo. Tra la confusione generale, rischiando la cattura da parte dei tedeschi, sostituisce le gomme, si mette al volante, e via sotto il naso di tutti con il suo 626 seminuovo, e questa sera e' arrivato qui anche lui. […]>>(vedi nota n.26)
Carlo, morì all’età di 72 anni.
Atto di Morte n.1652 parte 2 del 1990 Comune di Torino |
Giuseppino, morì prematuramente a soli due anni;
Atto di Nascita n.2044 Uff.2 parte 1 del 1919 Comune di Torino |
Atto di Nascita n.49 parte 1 del 1923 Comune di Rivoli |
Caterina, che da tutti è sempre stata chiamata "Rinella"; scomparsa nell'aprile del 2014.
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Bruno, che aveva nel sangue la passione per il mare e che a soli 16 anni si arruolò volontario nella Marina perdendo tragicamente la vita sul cacciatorpediniere "Bombardiere" nel 1942. Ciò risulta pure dall'atto di morte che non e' reperibile in quanto risulta "disperso in mare". Riporto, anche se certamente è un errore, la trascrizione nel suo atto di nascita in cui egli risulta disperso nel mare della Tunisia e nel 1943. Proprio in suo ricordo e della sua prematura scomparsa, lo si volle ricordare ponendo al sottoscritto il suo stesso nome.
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Dell’episodio riguardante l’affondamento della nave in cui perse la vita si è ritrovata questa testimonianza tratta dal sito: www.albertoparducci.it/photo_gallery/Marina militare2.htm che descrive le imprese del capitano di fregata G..Moschini (1903-1943).
Letizia, che certamente porta in ricordo il nome della zia paterna deceduta in giovane età, da tutti è sempre stata chiamata "Nini"; si sposò con Raffaele Fontana (1924-1993). Purtroppo anche lei oggi scomparsa. Ebbe un figlio Augusto che si sposò con Maria Grazia Azzalin da cui nacquero due figli: Gianluca e Cristina Fontana.
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Anna, l'ultima nata ma prematuramente scomparsa, si dice che fosse una donna molto dolce e di fine bellezza; si sposò con Franco Depaoli e dalla loro unione nacque Giorgio Depaoli.
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La famiglia Verda : da sx Giuseppe, Lea ,Caterina, Augusto, in basso da sx Anna e Letizia (assenti Carlo e Bruno, forse in guerra) |
1.4 {4} Giuseppe Verda (1926-2002) [seconda generazione]
Infine Giuseppe Verda, il maschio più giovane della famiglia, soggetto di cui per ovvie ragioni ci soffermeremo maggiormente essendo il nonno paterno dei soggetti base.
Atto di Nascita n. 19 del 1926 Comune di Rivoli |
Egli da piccolo partecipava alle manifestazioni dei piccoli "Balilla" (possiedo ancora la baionetta che il bimbo roteava durante le manifestazioni). Un po’ più grandicello frequentò le scuole elementari presso l'unica scuola elementare di Rivoli in Via Arnaud, esattamente dove hanno frequentato i suoi nipoti Federico e Filippo; chissà se nella stessa aula o nello stesso banco?. Raggiunti 18 anni, si era in pieno periodo di guerra, egli venne arruolato nella Milizia, nei cosiddetti Battaglioni "M", dove svolse anche alcune operazioni notturne pericolose ricercando eversivi e partigiani nel Biellese.
Durante le concitate e confuse fasi dell’8 settembre, egli prese la decisione di seguire la Milizia verso Roma, ma fu catturato dalle forze Inglesi che lo fecero prigioniero. Queste vicende lasciarono una profonda traccia nella sua esistenza e quasi mai egli ricordava con piacere tali avvenimenti. Dopo la guerra Giuseppe svolse parecchie attività, ma quando decise di sposarsi con Chiri Amalia, accettò di buon grado anche un lavoro faticosissimo presso una fonderia di metalli rivolese.
Giuseppe Verda 1946 | Giuseppe e Amalia Chiri | Giuseppe Verda 2001 |
Atto di Matrimonio n. 39 parte II del 1950 di fu Augusto e Dentelli Lea di Giovanni e fu Bosio Maria |
Nella sua vita professionale, cambiò molte attività. Da manovale di fonderia come lui stesso vantava orgogliosamente ad operaio presso la fabbrica di automobili "Lancia". Ma questo lavoro pur offrendogli margini per vivere dignitosamente e mantenere la moglie e la primogenita Maria Augusta non lo soddisfaceva dal punto di vista professionale. Egli infatti era desideroso di trovare un lavoro autonomo o comunque che gli consentisse di realizzarsi e quando se ne presentò l'opportunità cambiò professione e divenne rappresentante di una ditta che produceva fiori realizzati in plastica (ditta Milanesio) e poi successivamente si trasferì a lavorare vicino a Milano precisamente a Corbetta, presso un'altra azienda di fiori artificiali, (la ditta F.lli Castiglioni).
Per via del suo lavoro di rappresentante sempre in giro per l’Italia fu un padre piuttosto assente, anche se ogni suo ritorno amplificava la gioia del suo affetto e degli immancabili “regalini” che riportava dai suoi viaggi. Per via del suo lavoro negli anni 90 dovette anche andare nei paesi dell’estremo oriente per verificare qualità e tipi di merci che sarebbero poi state importate in Italia ed in uno dei suoi tre viaggi ad Hong-Kong e Taipei, nel 1984 portò pure il suo secondo genito Gianbruno, che di quel viaggio ha un ricordo indimenticabile.
Come già ricordato dall’unione con Amalia Chiri nacquero due figli: Maria Augusta Verda e Gianbruno Verda. Desolatamente e per incomprensioni reciproche i due coniugi si separarono nel 1977.
Maria Augusta Verda 1963 | Maria Augusta Verda e Renato Gri | Maria Augusta Verda 2002 |
La primogenita Maria Augusta (1952), (che tutti chiamano Lalla perchè così veniva chiamata dal fratellino Gianbruno quando iniziava a parlare), porta il nome derivante dal ricordo della nonna materna (Maria) e del nonno paterno (Augusto), svolgeva la professione di insegnante di scuola elementare ed oggi è in pensione. Laureatasi in Lettere ad indirizzo storico, la sua passione è da sempre stata quella di insegnare ai bambini delle scuole elementari, e questa è l’attività che ha svolto dall’età di 18 anni. Maria Augusta nel 1976 si e' sposata con Renato Gri e dalla loro unione sono nati due figli, rispettivamente Maurizio e Daniela.
Atto di Nascita n. 63 del 1952 Comune di Rivoli È nata in Rivoli il 24-4-1952 alle ore 9,00 |
Daniela Gri 1998 | Maurizio Gri 1998 |
Maurizio Gri si è sposato nel 2011 a Venaria con Silvia Raimondi e nel 2014 è nata Marta e qualche anno dopo nel 2017 il fratellino Gabriele
1.5 {2} Gianbruno Aldo Verda (1961 - ) [prima generazione]
Il secondogenito Gianbruno (1961) venne chiamato con questo originale nome composto che si rifà al nome del nonno materno (Giovanni) unito insieme al nome dello zio (Bruno), marinaio, disperso in mare. Come secondo nome porta anche il nome del padrino di Battesimo Aldo Milanesio che a quell’epoca era il datore di lavoro di Giuseppe Verda. Gianbruno si è diplomato con la maturità scientifica e poi si è laureato in architettura, non svolge la professione di architetto, ma si è specializzato nei Sistemi Informativi Territoriali. Coltiva l’hobby della musica strimpellando il pianoforte in modo mediocre ma con parecchia soddisfazione. Ha conosciuto sua moglie Sonia Guerrini nella scuola Statale Charles Darwin di Rivoli, dove entrambi lavoravano. Si sposarono il 15- aprile 1989 a Pianezza e dalla loro unione nacquero due figli maschi; sono loro infatti che hanno fatto scattare la molla di questa ricerca.
Atto di Nascita n. 4631 del 1961 Comune di Rivoli È nato in Torino il 27-11-1961 alle ore 11,40 |
Una nota che riguarda l’onomastica di Gianbruno risale al suo nome di battesimo, che per errore fu trascritto Giambruno già dalla prima trascrizione al comune di Rivoli. Tale inconveniente procurò non pochi problemi in quanto il sottoscritto risultava ad esempio essersi laureato con il nome di Giambruno, ma risultava eessre nato tal quale Gian Bruno etc. Ora atraverso lunghe e difficili sentenze del tribunale il suo vero nome risulta essere stato finalmente riconosciuto quale Gianbruno.
Gianbruno Verda 1962 | Gianbruno Verda e Sonia Guerrini 1989 | Gianbruno Verda 1989 |
Atto di Matrimonio n. 24 parte II del 1989 Gianbruno Aldo Verda nato a Torino il 27-11-1961 |
1.5 {1}.2.1 e {1}.2.2 Federico (1992) e Filippo Verda (1993) [soggetti base]
Risulta doveroso nominare i soggetti base di questa ricerca: Federico e Filippo, nati a Moncalieri rispettivamente il 19 maggio 1992 ed il 13 agosto 1993. Di loro non mi soffermerò troppo, sono ancora così piccoli che avranno modo di entrare far parte di questa ricerca come meglio vorranno e se lo vorranno. Ribadisco solo ciò che ho espresso nella premessa di questa ricerca.
[…] In ogni modo, anche solo pensare che in un futuro lontano i miei nipoti, se ne avrò, possano consultare uno schema chiaro e dettagliato delle proprie origini sarebbe già un buon risultato; se poi vorranno proseguire ed aggiornare i dati avranno almeno un punto di riferimento ed una traccia per continuare questa interessante ricerca[…]
Atto di Nascita n. 619 Serie A del 1992 Comune di Moncalieri È nato in Moncalieri il 19-05-1992 |
Atto di Nascita n. 169 Serie A Parte II del 1993 Comune di Moncalieri È nato in Moncalieri il 13-08-1993 Testimoni Guerrini Domenico e Guerrini Dante |
Federico Verda 1996 | Federico Verda e Filippo Verda 2000 | Filippo Verda 1997 |
Non appena mi giungeranno o ritroverò nuove informazioni sarà mia cura aggiornare e migliorare questo mio scritto. Per ora i discendenti e gli avi sono ancora così vicini a noi, anche se alcuni sono purtroppo deceduti, che mi riservo di riportare fatti ed aneddoti prossimamente.
Il primo aggiornamento, purtroppo, descrive la triste perdita di Giuseppe Verda, nonno dei soggetti base, avvenuta il 2 febbraio 2002.
Il secondo aggiornamento, purtroppo, descrive la triste perdita di Amalia Chiri, nonna dei soggetti base, avvenuta il 27 gennaio 2004.
Un ulteriore aggiornamento, invece tratta del matrimonio di Maurizio Gri con Silvia e nel maggio del 2011 e della nascita della primogenita “Marta” e qualche anno dopo nel 2017 il fratellino Gabriele.
Un aggiornamento che ha riguardato questa ricerca è da riferirsi al mio primogenito Federico, che insieme alla sua compagna Serena Vena l’11 giugno 2019 hanno portato una scintilla di gioia di nome Thomas.
Federico Verda 2020 | Federico e Serena Vena 2020 | Thomas Verda 2020 |
Ma la novità del 2022, riporta la nascita di Nicole Verda nata l'11 settembre 2022. La sorellina di Thomas che ha allietato tutta la famiglia.
Nicole Verda n. 11-9-2022 |
Cap. 2 La ricerca continua
2.1 Ulteriori ambiti di ricerca
Nel 1998, stimolato dal ritrovamento di notizie per il proseguimento della mia interessante ricerca, si visitarono e si consultarono tutti i luoghi deputati al ritrovamento di indizi ed informazioni utili alla causa. Dai cimiteri alle chiese, dai tribunali alle lapidi monumentali nelle piazze dei luoghi interessati, cercando di non tralasciare nessun indizio.
Per meglio comprendere l’entusiasmo e l’impegno utilizzato per tali ricerche, nonchè le difficoltà incontrate nell’intraprenderle, può essere significativo pensare che furono raccolte persino nei cimiteri le generalità di soggetti che portavano il cognome Verda ma che, dopo i riscontri effettuati, nulla avevano a vedere con la ricerca e con i miei avi, ma che tuttavia, per dovere di documentazione riporto:
Cimitero di Villa Viani | Cimitero di Pontedassio | ||||
Angela Maria Calzia in Verda | n. 1813 | m. 1880 | Angela Maria Calzia in Verda | n. 1813 | m. 1880 |
Giovanni Verda fu Andrea | n. 1813 | m. 1898 | Giovanni Verda fu Damiano | n.9-9-1837 | m.9-12-1864 |
Andrea Verda fu Giovanni | n. 1838 | m. 1877 | Teol. Damiano Verda | n. 1830 | m.11-4-1913 |
Nicola Verda fu Giovanni | n. 1844 | m. 1900 | Francesco Verda | .1871 | m. 1919 |
Maria Verda fu Giovanni | n. 1847 | m. 1915 | Giovanni Battista fu Domenico | n. | m.11-2-1908 |
Angiolina Verda fu Giovanni | n. 7-3- 1903 | m. 13-12-1818 | Francesca Verda fu Domenico | n. | m. 31-10-1909 |
Valentina Verda fu Giuseppe | n. 12-2-1868 | m. 1-12-1918 | Giovanni Verda | n. 19-12-1889 | m.7-4-1974 |
Giovanni Verda | n. 22-5-1897 | m. 17-8-1986 | Don Damiano Verda | n.1903 | m.1957 |
Caterina Verda ved.Verda | n. 21-6-1873 | m. 17-4-1963 | Tecla Verda | n.1864 | m. 1942 |
Giovanni Verda | n. 24-12-1858 | m. 25-5-1942 | Cav. Giobatta Verda | n.15-5-1865 | m.28-4-1954 |
Pietro Verda | n. 20-10-1859 | m. 2-3-1948 | Angela Verda | n.5-6-1842 | m. 22-3-1904 |
Quali altri esempi segnalo altresì che nella chiesa Parrocchiale di Pontedassio su di un banco è apposta una targa in ottone con l’indicazione del donatore che riporta: “ Verda Giobatta e Caterina”; mentre nella lapide ai caduti di Pontedassio, vi troviamo riportati: Verda Paolo 1911, Verda Guglielmo 1915, Verda Giovanni 1914 e Verda Luigi 1917.
Quando non era possibile recarsi nei comuni interessati, si richiesero ai corrispondenti comuni gli estratto degli atti di nascita, morte e matrimonio. In alcuni casi vi e' stata una buona disponibilità, da parte degli uffici di Stato Civile, ad offrire spunti per la ricerca, in altri no; nel senso che ad esempio, richiedendo un atto di morte veniva a determinarsi l'età del defunto, per cui era immediatamente possibile ricercare il suo atto di nascita nell’anno frutto del calcolo derivante dall’anno in corso meno l’età del defunto. Ciò avrebbe offerto pure le generalità dei genitori, tale anno però non era definito, poteva essere nell'intorno della data indicata e, a seconda della disponibilità o meno di collaborare, l'addetto al rilascio degli estratti di nascita, poteva esercitare il suo “buon senso” ovvero la possibilità o meno di sfogliare uno o due fogli prima o dopo il registro di Stato Civile. In ogni caso, con parecchia fatica e molta corrispondenza, tutte le risposte pervenute dai comuni sono state catalogate, archiviate e sono state alla base per le ricerche successive.
2.2 Il Tribunale di Torino
Altre informazioni sono state recuperate presso l'ormai inesistente e non più disponibile archivio degli atti di Stato Civile del Tribunale di Torino. Per accedere a tale archivio fu necessario richiedere l’autorizzazione direttamente al Presidente del Tribunale di Torino specificando dettagliatamente tempi, motivi e finalità. In tale archivio, che sarebbe più opportuno chiamare deposito, sono state accatastate tutte le copie degli enormi faldoni della trascrizione degli atti di stato civile. Infatti presso questo Tribunale erano depositati tutti i registri di Stato Civile che i Comuni avrebbero dovuto consegnare dall'inizio dell'unità d'Italia (1861) in poi. Presuppongo che tali registri, dovevano essere trasmessi per obbligo di legge ai tribunali per una consegna degli atti di comparizione aggiornata o per finalità legate agli atti di eredità.
Ciò in parte inizialmente e' accaduto, ma se per i primi anni un certo ordine nell'archivio era stato seguito, dal dopoguerra in poi tutti i registri erano ammucchiati e gettati uno sull'altro. Fortuna volle che le mie ricerche si svolgessero per la maggior parte in un arco temporale precedente al 1920. I faldoni, risultavano accatastati su scaffalature alte oltre 4 metri, impolverati e disordinati; ricordo che, senza scale, recuperare tali dati fu un'operazione difficoltosa e complicata. Una riflessione al riguardo ora mi spinge ad osservare che se escludiamo la finalità della ricerca genealogica utilizzata dal sottoscritto, quest'archivio risulta essere in uno stato di assoluto abbandono, di completo degrado e di totale inutilità.
2.3 La Curia Metropolitana di Torino
Sempre per le stesse finalità, venne anche consultata la Curia Metropolitana di Torino, in cui si ritrovarono gli atti della Parrocchia della Beata Vergine in Usseglio e si recuperarono utili informazioni sulla stirpe Bosio, la bisnonna paterna dei soggetti base della ricerca; fu a seguito di tale ricerca che si individuò il primo soggetto certamente nato nel ‘700; si trattava di Anna Maria Cibrario Frà, morta a due anni e nove mesi, nel cui atto veniva citato il padre che rispondeva al nome di Antonio Cibrario Frà di anni 46 e quindi nato nel 1795.
2.4 La Curia Vescovile di Albenga
In alcune utili e proficue gite e sopralluoghi in Liguria, si cominciò a consultare l'Archivio della Curia Vescovile di Albenga, dove si trovarono la maggior parte delle informazioni poi utilizzate, classificate ed archiviate secondo una metodologia predefinita che verrà descritta in seguito. In tali archivi vi era inoltre la possibilità di effettuare fotocopie degli atti in consultazione che successivamente, con calma e con tutti gli strumenti opportuni ed adeguati per svolgere un buon lavoro di ricerca documentaria, venivano poi tradotti, trascritti ed elaborati. Non dimenticherò mai di ringraziare sufficientemente Don Bonfante che, quale responsabile dell'archivio, e' stato sempre disponibile per le difficili traduzioni dal latino, nonché per la comprensione concordatami. Tali risultati si possono ora visionare nella sezione intitolata Schede Atti Originali, (ved. Cap.2.5) in cui si possono ritrovare tutti gli atti trascritti tradotti e con l’immagine originale.
Vediamo ora nel dettaglio come si sono svolti questi momenti di ricerca e, nel dettaglio, le notizie che sono state recuperate presso la Curia Vescovile di Albenga. Innanzi tutto i documenti disponibili presso quella sede risultano essere stati :
Inoltre sono stati recuperati due Stati delle Anime, redatti dai parroci della parrocchia di Villa Viani e rispettivamente degli anni 1763 il primo, e del 1783 il successivo.
A questo riguardo desidero descrivere una riflessione originata da quanto ritrovato e a seguito della quale posso con certezza affermare che il detto " la fortuna aiuta i tenaci" corrisponde al vero, infatti porto ad esempio questa testimonianza di come un caso fortuito può contribuire al buon esito delle ricerche. Trovai uno stato delle Anime, (ved. Cap.2.7.2), cioe' un elenco manoscritto, redatto nel 1763 dal parroco della chiesa di Maria Assunta di Villa Viani che venne redatto a seguito di varie possibilità: visite del Vescovo o richieste specifiche delle autorità ecclesisastiche, ecc . Il parroco quindi dovette stilare l'elenco dei Casati, elencando gli appartenenti alle famiglie. Una sorta di stato di famiglia attuale, un elenco dove sotto al capofamiglia venivano elencati la moglie, i figli i fratelli, i figli dei fratelli ecc. ecc. Lo zelante sacerdote cominciò con impegno questo lavoro riferito al 1763, indicando, di ogni componente, persino la data di nascita (operazione che per il sacerdote era abbastanza laboriosa perché doveva ricercare l'atto di battesimo specifico nei propri archivi). Orbene, un dettaglio di così grande importanza era troppo per i tempi e gli obiettivi prefissi in partenza dal sacerdote, pertanto ben presto si stancò di compilare pure le date di nascita, e si limitò a elencare i nomi dei facenti parte dei casati. Ritrovare che l'ultima famiglia cui il sacerdote aveva ritenuto di apporre le date di nascita era quella tanto ricercata dal sottoscritto e che la famiglia immediatamente dopo ne era sprovvista ha acceso in me l'idea che un’ inverosimile coincidenza, ma inconfutabile si era compiuta sotto i miei occhi. Potremmo pensare che una splendida " fatalità annunciata", attendeva da oltre 216 anni che si producesse un evento positivo per la mia ricerca.
Pertanto mi buttai a capofitto nella lettura degli atti di battesimo, di matrimonio e di morte scritti su antichi fogli di pergamena, o su libri manoscritti vecchissimi e polverosi da cui si evinceva il trascorrere inesorabile del tempo. Con il ritrovamento di queste informazioni si scoprirono i nomi del padre di Giacomo Verda, tale Giovanni Verda e successivamente si ritrovò anche l'atto di morte di Giacomo Andrea Verda. Mentre in un'altra serie di giornate di studio, si individuò l'atto di matrimonio di Blanca Barnato con Giovanni Verda. In breve si giunse a determinare il capostipite più antico del ramo in linea retta della famiglia Verda che corrisponde al nome di Verda Giacomo.
Per meglio comprendere le tecniche, le difficoltà e le procedure di ricerca in archivio, si riportano nel successivo Cap.2.6, gli estratti dei documenti visti fotocopiati e trascritti recuperati presso l’archivio della Curia Metropolitana di Albenga e/o le schede provenienti da altre fonti.
Purtroppo, alla data in cui si sta scrivendo, e' da oltre 2 anni che non si riesce ad organizzare una " gita conoscitiva" alla Curia Vescovile di Albenga. Tuttavia nei ritagli di tempo, si e' comunque proceduto ad organizzare meglio i dati. Questa attività, oltre che fondamentale per il buon procedere delle ricerche, porta ad ipotizzare nuovi percorsi di ricerca da attuare durante i prossimi sopralluoghi.
2.5 Tecnche di ricerca e di catalogazione
Può divenire utile a questo punto raccontare un po’ più dettagliatamente le modalità di ricerca utilizzate, nonché descrivere qualche nota di carattere tecnico. Innanzitutto gli atti redatti dopo il 1920 sono compilati su libri già stampati ed in cui il sacerdote inseriva i dati mancanti, nome cognome, sesso, ecc., procedendo a ritroso invece gli atti divengono sempre piu' di difficile lettura anche perché nel 1800 si usava per questo genere di trascrizioni, la lingua latina. Risalendo ancora più indietro nel tempo, gli atti del ‘700 sono veramente di difficile lettura ed interpretazione, sia perché sono redatti in maniera molto sintetica, sia perché sono scritti su supporto deteriorabile (carta pergamena). Anche l’abitudine alla lettura ed alla corretta comprensione del testo gioca un ruolo determinante. All'inizio si riesce a leggere e decifrare solo qualche singola parola, ma dopo, con un po’ di allenamento (ed a volte con l'aiuto di del curatore dell'Archivio) qualche traccia in più comincia ad emergere. Inoltre vi è il problema dell’omonimia, cioè il fatto che molti soggetti presentano lo stesso cognome. La causa per cui i nomi tra coniugi sono spesso omonomi è da ricercarsi nel motivo che all'inizio del secolo le comunità erano piccole e sovente ci si sposava tra parenti o se non parenti appartenenti comunque allo stesso ramo cognominale.
Per ricercare tali soggetti, furono molto utili le informazioni acquisite da libri e manualistica specifica adatta all'attività di ricerca.Indispensabili le abbreviazioni latine riferite ai termini “fu” ”quondam”, “sopraddetto” “Infrascriptum” e molte altre. Molto valide sono anche state le cosiddette "formule" ricavate e suggerita dai testi che mi hanno accompagnato in questa ricerca, ed attraverso tali formule necessarie per il calcolo di tutti gli intorni degli anni a partire dalla data degli atti disponibili, si sono realizzati i ritrovamenti che verranno descritti di seguito. Inoltre, per ricercare ed archiviare le informazioni recuperate al fine di poter ritrovare le informazioni utili in ogni momento ed utilizzarle in un sistema di catalogazione efficiente, si utilizzarono le regole di catalogazione e numerazione che fanno capo a Michel di Eytzinger (1590). Attraverso questa catalogazione al soggetto base si attribuisce il numero, 1 mentre ai suoi genitori il n. 2 (padre) e 3 (madre). Procedendo poi a ritroso, i nonni paterni dei soggetti base, risultano essere contrassegnati dai numero 4 e 5 mentre i nonni materni 6 e 7, e così via.
I vantaggi di tale sistema sono i seguenti :
In questo documento, tale numerazione è sempre stata inserita tra parentesi graffe ex: {32}, ciò consente in ogni momento di comprendere le differenze tra i progressivi dei capitoli, ed il sistema di numerazione utilizzato. Inoltre applicando tale codifica, si sono aggiunti i numeri che contraddistinguono i fratelli (linea Collaterale) in ordine cronologico: ex: 2.1 rappresenta un fratello del soggetto 2 (il genitore paterno) che nella fattispecie è identificato dalla sorella Maria augusta Verda
Ad oggi si stanno ancora individuando ulteriori codifiche per meglio descrivere i legami di parentela.
Tale documento (sempre più corposo) è stato inserito come allegato vedasi quindi l’allegato separato al presente documento e definito come Cap.12: All.3 Schede degli atti.
Altre informazioni sono state recuperate a seguito di un convegno tenutosi ad Asti nel 2006 ed in cui sono iniziate le ricerche effettuate tramite la consultazione dei Microfilm effettuate dai Mormoni ( Religione la cui definizione esatta è: Chiesa dei santi degli ultmi giorni”,.
Tale consultazione ha prodotto una grande quantità di documentazione (Foto di originali) per ora riferita al comune di Alpignano, ma che in seguto porà produre informazioni sui comuni di Celle sul rigo e di Parma. Purtroppo non dagli archivi liguri che quindi non sono stati ancora microfilmati.
A questo punto, per completezza, si descriveranno le informazioni che sono state recuperate al fine di scorrere sempre più all’indietro gli atti ritrovati e per comprendere meglio come si sono susseguite le informazioni raccolte relative a questa stirpe.
Ripartendo quindi dal soggetto più remoto e descritto nel Cap.1.2
Nel Cap.1.2 eravamo giunti alla descrizione delle ricerche effettuate presso l'Archivio della Curia Vescovile di Albenga ove si scoprì l'atto di morte di Giacomo Andrea Verda, che nacque a Villa Viani il 22-3-1807 e vi morì il 1-4-1900 e dallo stesso risulta anche il nome di battesimo di suo padre di nome Giovanni Verda nato presumibilmente intorno al 1775 e che era marito di Apollonia Bologna nata nel 1771 ma originaria del paese confinante con Villa Viani chiamato Villaguardia.
L'anno del Signore 1900 primo del mese di Aprile alle ore 9 di mattina e' mancato Verda Giacomo Andrea di anni 93 da fu Giovanni e fu Bologna Apollonia nel cimitero di questi luoghi in Villa Viani |
A conferma sono stati recuperati anche altri due atti di morte dei suoi due fratelli rispettivamente Domenico Verda e Chiara Maria Verda e Giovanni Verda confermando le generalità di Giovanni ed Apollonia Bologna
Atto di morte n.14 in data 14-10-1881 sono comparsi Viani Giuseppe di anni 43 (n. 1838) e Calzia Francesco di anni 27 (n. 1854) i quali mi hanno dichiarato che alle ore 2 di oggi è morta Verda Chiara Maria di anni 72 (n. 1809) contadina nata da fu Giovanni Verda e Apollonia Bologna Morta nella abitazione posta in Piazza Pubblica n. 6 Moglie di Barnato Francesco Sono presenti i testimoni Verda Domenico di anni 69, (n. 1812) proprietario e Verda Giacomo Maria di anni sessanta, (n.1821), negoziante […] |
Atto di morte n.6-2-10-1885 Il 02-10-1885 - Morte di Verda Giovanni di anni 85 (n, 1800) figlio di Giovanni Verda (fu) e di Bologna Apollonia (fu) vedovo di Lucco Elisabetta […] |
Così come viene confermato da quanto recuperato dall’atto di morte di Verda Domenico che era fratello di Giacomo Andrea.
Atto di morte n. 5 del 25-06-1897 Avanti a me […] sono comparsi Calzia Giuseppe di anni 49 (n. 1848) e Calzia Francesco di anni 42 (n. 1855) i quali mi hanno dichiarato che alle ore tre di oggi è morto Verda Domenico, celibe, di anni 82 (n.1815) figlio del fu Giovanni domiciliato in vita e della fu Apollonia Bologna. Sono presenti i testimoni Viani Pietro di anni 53 (n. 1844) e Verda Domenico di anni 58 (n.1839) […] |
Inoltre si è recuperato l'atto di morte di sua moglie Barbara Calzia che viene riportata:
scheda 33.65.1 - Atto n. 8 Morte di Barbara Calzia 2-7-1880 sono comparsi Viani Giuseppe di anni 42, (n.1838), proprietario e Calzia Francesco di anni 26 (n. 1854), contadino È morta il 1-7-1880 nell’abitazione posta in Via Principale, d'anni 66 (n. 1814), contadina nata e residente in Villa Viani figlia del fu Bartolomeo e della fu Calzia Bianca Moglie di Verda Giacomo Andrea Testimoni Verda Giacomo Maria di anni 62 (n. 1818) e Verda Domenico di anni 58 (n. 1822) |
Inoltre si è pure recuperato l'atto di morte di Blanca Maria Verda e di Bianca Verda:
Anno 1889 atto n. 11 06-10-1889 muore Verda Bianca di anni 78 ( n. 1811) figlia di Giovanni (fu) e Bologna Apollonia (fu) nubile L'anno 1889 addì 7 di ottobre a ore antimeridiane undici e minuti cinque nella casa comunale Avanti a me Viani Francesco [...] ufficiale dello stato civile del comune di Villaviani sono comparsi Viani Giuseppe di anni 51 (n. 1838), proprietario domiciliato in Villaviani e Calzia Francesco di anni 35 (n. 1854), contadino domiciliato in Villaviani i quali mi hanno dichiarato che alle ore pomeridiane sette di ieri (6-10-1889) nella casa posta in Via Principale è morta Verda Bianca di anni 78 (n. 1811) contadina residente in Villaviani nata in Villaviani da fu Giovanni residente in Villaviani e dalla fu Bologna Apollonia domiciliata in Villaviani, Nubile. A quest'atto sono presenti i testimoni Calzia Pietro di anni 39 (n. 1850) falegname e Calzia Antonio di anni 24 (n. 1865) sarto ambi residenti in questo comune [...] |
Anno 1889 atto n. 118 06-10-1889 muore Verda Blanca Maria di anni 77 ( n. 1812) figlia di Giovanni (fu) e Bologna Apollonia (fu) nubile Nell'anno del Signore milleottantanove (1889), il giorno sei del mese di ottobre, (6-10-1889) alle ore sei del pomeriggio, in questa Parrocchia B.N.S. Assunzione al Cielo del luogo di Villaviani nella casa di Verda nella comunione della Santa Madre Chiesa [è morta] Verda Blanca Maria età an. settantasette nata nella Parrocchia di B.N.S. Assunzione in Cielo di Villaviani risiede nella suddetta Parrocchia figlia del fu Verda Johnni del fu Giovanni e della fu Apollonia Bologna del fu Jacobi Andrea, colta da un improvviso e violento malore, rende l'anima a Dio ed il suo cadavere, terminati i funerali, fu sepolto sul lato sud del mese di ottobre nel cimitero di questa Parrocchia di Villaviani [...] PASTORE Di Vassallo Franciscus Arciprete |
Questo soggetto è determinato e confermato quindi la conferma delle informazioni che individuano il padre di Giacomo Andrea Verda come desunte dall’atto sottoriportato.
L'anno del Signore 1885 atto n. 6 addì 2 ottobre alle ore meridiane quattro era vedovo di Lucco Elisabetta [..]testimoni: Calzia Vincenzo di anni 47 (n.1838) e Verda Domenico di anni 73 ( n. 1812) proprietrio, entrambi residenti in questo comune |
Calzia Francesco di anni 31 (n. 1854)
Viani Giuseppe di anni 47 (n. 1838)
Calzia Vincenzo di anni 47 (n. 1838)
e Verda Domenico di anni 73 ( n. 1812)
Viani Giuseppe di anni 43 (n. 1838)
Calzia Francesco di anni 27 (n. 1854)
Verda Domenico di anni 69, (n. 1812)
Verda Giacomo Maria di anni sessanta, (n.1821),
Cap. 3 I luoghi e le origini di un cognome
3.1 - Descrizione dei luoghi
Dopo le notizie sui miei avi, appare ora necessario soffermarsi anche sul luogo di provenienza; molto può essere ricavato dalle informazioni che l'analisi geografica e territoriale ci mette a disposizione. Per quanto attiene alle origini invece, occorrerà però dimenticare la ricerca genealogica dettagliata degli ascendenti descritta precedentemente, puntando invece su di una ricerca storico-geografico-etimologica del cognome in questione e ancor più su ciò che alcuni personaggi che si chiamavano "Verda" furono ed operarono nella loro esistenza anche se, non necessariamente, appartengono al filo diretto e puro della mia discendenza.
Come appurato dalle notizie in possesso attualmente, il luogo di origine risulta essere l'entroterra ligure, nella provincia di Imperia e più specificatamente nella Valle del fiume Impero. Accanto alla cittadina di Pontedassio, adagiata tra coltivazioni d’ulivi si affaccia una graziosa frazione, chiamata Villa Viani. E' da questa località che proviene la maggior parte degli avi del ramo di discendenza della famiglia "Verda".
Le successive citazioni tratte dai testi di storia locale elencati nelle "note bibliografiche" (ved. Cap.12), potranno offrire un quadro molto chiaro della situazione sia per quanto riguarda l'aspetto geo-topografico sia per quanto riguarda le vicende storico-economiche che hanno interessato la zona ed in special modo anche per quanto riguarda le ipotesi d’origine del cognome.
Dal testo di Nino Lamboglia (ved. nota n.4) è stata riportata la seguente descrizione dei luoghi nonché, in breve, un sunto delle vicende storiche ivi accadute.
<< Fra San Lorenzo e Capo Berta lungo il mare e al riparo della dorsale montuosa che va dal monte Faudo al monte Moro, a monte Grande e al Pizzo d'Evigno, si estende ad anfiteatro, suddiviso in più valli e vallette aperte e dal rilievo assai meno aspro che ad occidente, il territorio propriamente detto di Imperia, che fa capo ai due centri, già rivali ed oggi uniti, di Porto Maurizio e Oneglia. Esso possiede analoghe caratteristiche fisiche, analoghe risorse, un dialetto affine e gli stessi connotati delle valli più vicine ad Albenga, del cui territorio comitale fece parte fino al secolo XIII e della cui diocesi fa parte tuttora. Nel moto di emancipazione comunale e nella susseguente politica genovese del "divide et impera", fra il secolo XII e il secolo XIII, Porto Maurizio fu la prima a rendersi autonoma sia dai Marchesi di Clavesana, signori del contado Albenganese, sia dal Vescovo di Albenga, che la teneva per tramite dei monaci della Gallinara, mentre Oneglia era suo dominio diretto. Vi concorse certamente la crescente fortuna del "porto" probabile fondazione navale difensiva dei bizantini già nel VI-VII secolo, rispetto al porto di Albenga, che cessò di esistere fra il secolo XII e il secolo XIII in seguito alle alluvioni e allo spostamento della foce del Centa; e così Porto Maurizio ieri, Imperia oggi é di Albenga la vera erede, specialmente sul piano della competizione commerciale e marittima. La città unica di Imperia, nata per conservare il capoluogo della provincia ma frustrata nelle sue aspirazioni moderne alla ferrovia e allo sbocco del Piemonte, non ha che 45 anni di vita: troppo pochi per fare storia. Essa é costituita nella realtà da due centri costieri emuli e rivali, Porto Maurizio e Oneglia, con le vallate che a ciascuna fanno capo, in corso di avvicinamento e di fusione lungo il mare e in funzione del porto, che tuttavia non e 'riuscito a diventare unico. Il dualismo ha radici profonde, non solo perché già dall'antichità le vallate principali, di Porto Maurizio e di Oneglia,costituirono due comunità o “pagi” diversi, ma anche perché dall'età feudale in poi le divergenze si accennarono: Porto Maurizio protesa sul mare e precocemente sviluppatasi in Comune mercantile, Oneglia feudo vescovile fino al 1298, legata ad Albenga fino a questa data nella resistenza a Genova, poi integrata nella Repubblica Genovese, col Marchesato di Dolceacqua, per abile azione di un ramo dei Doria ( ed a Oneglia nacque poi Andrea Doria," Padre della Patria" e massimo esponente della Repubblica), ma nel 1576 con altrettanto abile mossa acquistata da Emanuele Filiberto per farne, durante tre secoli, un'appendice e uno sbocco sussidiario di Nizza, del Piemonte sul mare. >>(ved. nota n.6)
A questo riguardo risulta utile riportare l’atto nella sua pagina iniziale, in quanto esso risulta rogato da un notaio che risponde al nome di Pietro Giorgio Verda, (ved. Nota 29), che già nel 1576 apparteneva alla stirpe dei “Verda”. Con ciò non si intende assolutamente dedurre o confermare il filo genealogico discendente, pur tuttavia questa nota è da intendersi come un utile contributo alla ricerca. (Ved.Scheda Cap. 2.7.1)
<<I Savoia come eredi dei Conti di Tenda e Ventimiglia-Lascaris, vennero inoltre in possesso delle alte valli di Porto Maurizio ( la contea di Prelà)e di Oneglia (la Signoria del Maro), ma non riuscirono mai a vincere la difesa genovese sulla linea dell'alta valle Aroscia, cosicché, se da un lato poterono interrompere la continuità territoriale del dominio genovese lungo il mare col possesso di Oneglia, dall'altro non conseguirono mai, se non per strade impervie, la continuità territoriale fra Oneglia e il Piemonte, finché la Rivoluzione Francese e Napoleone amalgamarono Liguria e Piemonte in un unico Stato. Poche vallate liguri, come quella che prende il nome pomposo dal torrente Impero (derivato nel sec. XVII, dall'inclusione di Oneglia sabauda fra i "feudi Imperali") presentano un aspetto così conservatore ed a un tempo così aperto alle comunicazioni con il mare e con l'entroterra, da una lato per la sopravvivenza di un'economia tradizionale legata sopratutto al commercio oleario, dall'altro, perché da oltre un secolo cioè dalla fusione della Repubblica di Genova col Piemonte, la valle é stata ed é tuttora percorsa dalla più importante arteria di collegamento col Piemonte stesso, che dai tempi di Emanuele Filiberto aveva cercato di fare di Oneglia il suo sbocco al mare, surrogato di Nizza, troppo esposta ad occidente e di Albenga saldamente genovese. Diversa era la situazione nel medioevo, perché questa arteria aveva importanza trascurabile di fronte alle strade naturali Albenga-Pieve di Teco e Albenga - Garessio lungo le valli dell'Aroscia e del Neva, e perché la valle dell'Impero fu per tempo politicamente divisa: la parte mediana della valle, con capoluogo Pontedassio, legata al Vescovo di Albenga e poi attraverso i Doria a Genova; la parte alta con la vasta conca rivolta ad occidente e dominata dal monte Grande, passata nel secolo XII sotto il dominio dei Conti di Ventimiglia-Tenda.. Di qui la denominazione tradizionale di "Valle di Oneglia" alla prima e di "Valle del Maro" alla seconda, della quale il Castello e il Borgo del Maro (Borgomaro) diventarono il capoluogo feudale. Sul piano storico-architettonico questa divisione politica ebbe riflessi trascurabili, anche se nella valle del Maro i ricordi dei Conti di Ventimiglia sono ancora vivi e frequenti, come sono visibili i maggiori legami con le forme e le influenze dell'architettura montana piuttosto che marittima. Identica é l'intensità delle culture e degli abitati, meno arroccati a formare il Borgo-Castello come nelle valli del Nervia e di Taggia e partecipi forse di una più intensa vitalità del tipo di abitato rurale a ville e fondi di eredità romana. Capoluogo della "Valle Superiore di Oneglia" era Pontedassio ricco comune rurale di fondo valle privo di castello, con una ricca gamma di edifici privati dei sec. XII e XIII, distribuiti in più gruppi ai lati del ponte che immetteva a ponente al castello di Bestagno. La valle superiore di Oneglia si divideva a sua volta in due "Castellanie" : quella di Bestagno intorno a Pontedassio e quella di monte Arosio, sconfinante intorno al "Pizzo d'Evigno" (la più alta montagna della zona) verso le valli di Albenga, con Testico e Poggio Bottaro in val Lerone. É la divisione interna del territorio rispecchiata negli statuti della valle, che risale certamente al periodo del dominio vescovile, ma ricalca forse divisioni e consuetudini più antiche.>> (ved. nota n.6)
Notizie ancora più remote e riferitesi ai tempi preistorici e fino al X secolo, sono state recuperate dal testo di A Mela (ved. Nota n.5)
<<[...] Le valli della Ligura furono abitate fin dai tempi preistorici, come é provato dal materiale archeologico rinvenuto nelle caverne locali. Secondo Plutarco, i Liguri avrebbero occupato gran parte dell'Occidente in contrapposto agli Sciiti, che abitavano l'Asia, ed agli Etiopi, che popolarono l'Africa. Sappiamo che i liguri furono in prevalenza boscaioli e che abitavano i monti. : solo in un secondo tempo discesero verso il mare. Il fu un popolo coraggioso, forte e rozzo. Quando i romani giunsero ad occupare le due riviere trovarono delle popolazioni ancora quasi completamente barbare; sotto l'influsso della civiltà latina andarono, poco a poco, incivilendosi.[...] Con la caduta dell'Impero d'occidente (476) anche quest'arco di terra chiamato Liguria conobbe il furore dei barbari: verso il 600, Rotari, re dei Longobardi, saccheggio Taggia ed Albenga. Seguirono le scorrerie saracene ed i Mori intorno al 993 distrussero il Castel Vecchio d'Oneglia e ne dispersero per la campagna gli abitanti. quei valligiani ben presto formarono tanti nuclei abitati sparsi qua e la nella valle dell'Impero.[...]>>(ved. nota n.7)
Notizie molto interessanti che vanno fino all’anno 1000 sono state ricavate dal testo di F.Ramoino (ved. Nota n.8)
<< I Saraceni erano mori di razza Araba che avevano conquistato la Spagna e di là, parte per mare parte per terra si erano mossi nell'89 per invadere e fortificarsi a Frassineto alle falde del Monte S. Mauro presso Villafranca. Guerrieri feroci e brutali vivevano di pirateria menando stragi, distruggendo città e paesi : annidati a Frassineto, facevano quando a quando degli attacchi contro i paesi marittimi della nostra costiera. Dopo averli occupati e distrutti avanzavano per le valli uccidendo e rubando. In tal modo aumentarono di potenza e di numero e di audacia sino a spingersi nel 935 ad Acqui, nel Monferrato ed alle porte di Torino. In quell'epoca fu distrutto Castelvecchio,che diede poi origine a Borgo, Barcheto, Costa, Costiolo, Oliveto. E’ in quell'epoca anche la popolazione della valle concorse a costruire il castello di Bestagno, il quale doveva servire come rifugio contro le incursioni dei Saraceni, poco dopo furono costrutte delle Torri per comunicare, dal mare all'Alta Valle, il prossimo avvicinarsi dei tanto temuti mori>>. (ved. nota n.8)
Qualche notizia di carattere più generale sulla formazione dei piccoli comuni può essere recuperata dal testo di Nilo Calvini (ved. nota n.9). Conoscere più approfonditamente le origini dei primi agglomerati di persone della Liguria é un ambito di ricerca che potrebbe portare qualche elemento di conoscenza riferito al periodo storico in cui si sono formati i paesini che sono oggetto della nostra ricerca.
<<[...] e certamente molto modesti erano quasi tutti i paeselli della Liguria occidentale molti dei quali si formarono proprio nei sec. X e XI. Credo infatti che l'origine della quasi totalità di essi risalga a questi secoli incui i conti feudatari divenuti potenti e numerosi cominciarono a costruire in adatte località i loro castelli, la fondazione dei quali << traeva seco la costruzione d'un miserabile villaggio ove all'ombra del palazzo, raccoglievansi gli uomini il cui lavoro era necessario al padrone>>.[...]L'interesse era economico, quello di aiutarsi in tanto squallore ;quelle riunioni nascevano dall'impellente necessità di coordinare gli sforzi per fecondare quelle terre orrendamente devastate e da tempo abbandonate. Questi contratti di lavoro li vediamo infatti sorgere quando i Saraceni furono scacciati da Frassineto dopo che ebbero saccheggiato, per quasi un secolo, le nostre terre. I miseri abitanti, usciti dai loro nascondigli, aiutati da pochi, discesi dai monti dove da anni stavano rifugiati, si radunano, scelgono vasti territori da coltivare, ora che é scomparso l'incubo di essere oggetto di preda, si stringono in società per aiutarsi a vicenda e cominciano, forse inconsapevolmente, quel lavoro di organizzazione e di aiuto reciproco che darà come splendido risultato la formazione del paese a Comune e infonderà negli uomini quel mirabile amore per la libertà che fu sempre il vanto degli italiani>>. (ved. nota n.9)
<<[...]La signoria dei Vescovi nella Valle di Oneglia all'epoca della vendita ai Doria(1298) comprendeva i castelli e le castellanie Oneglia Bestagno, Pontedassio, Testico, Torria, Chiusanico, Gazzelli coi paesi e villaggi da essi dipendenti. I quali erano Oliveto, Malpertugio, Costa, Costiolo, Costa Rossa, Barcheto, Borgo, Villa Viani, Villa Guardia [...]. É probabilmente in questi anni (1612 ndr) che si viene formando il centro abitato di Villa Viani il cui nome deriva dal fatto che moltissime famiglie della zona si chiamavano "Viani": questi fino ad allora vivevano in case sparse nella campagna tanto é vero che la chiesa di N. S. degli Angeli fino allora era " chiesa campestre".[...] >>(ved. nota n.10)
Carta del 1613
Da antiche riproduzioni di cartografie e mappe storiche, si può notare che già a partire dal 1613 e certamente nel 1744 è riportato il toponimo della frazione di Villa Viani e di Bestagno (Ved. Nota 10bis). Viene inoltre confermata l’indicazione toponomastica che indica che il borgo di Villa Viani un tempo veniva comunemente chiamata Villa dei Gatti.
Dalla Tesi di Laurea di Fulvio Ramella (ved. nota n.8) si sono recuperate utili informazioni sull’origine del centro abitato di Villa Viani.
<<[...] Il centro di Villa Viani si é formato, come si é visto, nei primi anni del 600; una prova di ciò é costituita dal fatto che i registri dei battesimi risalgono appunto al 1619; il fatto che la registrazione delle morti risalga solo fino al 1806 significa che i registri più antichi sono andati perduti. Fino alla fine del secolo la media annua dei battesimi risulta di 11. Il primo dato sulla popolazione risale al 10 aprile 1637. Ad una riunione del Parlamento partecipano 24 capi di casa, per cui se ne deduce che il numero delle famiglie é senz'altro inferiore alle 40 unità. Pian piano la popolazione aumentò ed a fine secolo (1698) Villa Viani in quell'anno contava circa 80 famiglie, che possono corrispondere a circa 320-400 abitanti. In questo secolo (1700) non ho trovato dati di popolazione su Villa Viani, tuttavia penso che la popolazione non aumentò di molto per due motivi: 1) la media annuale delle nascite di tutto il secolo risulta di 11.8 e cioè di pochissimo superiore a quella del secolo precedente. 2) da un pur approssimativo calcolo fatto risulta che all'inizio del secolo successivo gli abitanti sono 400 circa, dato non molto differente da quello del 1698. Dal 1800 al 1860 la media annuale delle nascite passa da 11.8 a 15, chiaro segno di un aumento di popolazione .[...] Tenendo conto che dal 1806 al 1840 il movimento naturale risulta positivo per complessive 110 unità e tenendo conto di eventuali migrazioni, si può pensare che ad inizio secolo gli abitanti di Villa Viani ammontassero a circa 400.[...] di qualcuna di queste migrazioni si può avere indirettamente notizia dall'indicazione del luogo di morte, come si vede anche per Villa Viani si può dire che i più emigrassero in Piemonte[...]>>(ved. nota n.11)
Carta del 1744
Carta I.G.M del 1901
Consultando le informazioni disponibili in Internet http://webpages.charter.net/viani/Villa Viani/index_2.htm, si sono trovate informazioni messe a disposizione “on line” dall’Associazione Pro Loco di Villa Viani, tali informazioni concorrono a descrivere meglio l’ambiente ed i luoghi oggetto di questa interessante ricerca. In special modo si ringrazia in special modo Nick Viani che ha consentito la pubblicazione delle foto della frazione di Villa Viani e che sono state recuperate oltre che presso il suo sito sito, anche presso il sito della Pro Loco di Villa Viani (vedi Nota n. 27)
<< Il territorio di Villa Viani si distende lungo le pendici finali della valle dell’Agazza, discendendo dalla vetta più alta della zona, il monte Acquarone. Ci accoglie una splendida piazza, ombreggiata dagli ippocastani. E’ u ciàn, il Piano, luogo di raccolta e di comunicazione sociale. Un tempo la strada vecchia, quella mulattiera, arrivava in paese più in basso e incontrava subito la chiesa parrocchiale. Sotto la grande piazza, infatti, si nota il sistema monumentale composto dalla chiesa parrocchiale, dedicata all’Assunzione di Maria Vergine, e dall’oratorio di San Giuseppe. Uno svettante campanile appare come spiccata emergenza monumentale. Le campane producono un suono costante ed amico ed accompagnano la vita di ogni giorno. Da tempo esiste una strada carrozzabile che fa da circovallazione all’abitato, permettendo squarci panoramici sulle campagne accuratamente curate ai margini di un mare d’olive. Per capire l’essenza urbanistica del paese si deve invece prendere la strada antica interna, ora via Cristoforo Colombo. Si tratta di una viabilità verticale, che si distende lungo l’abitato della villa dei Viani, fino a raggiungere l’area del Borgo dei Barnato, superando un discreto dislivello. Lungo il percorso non ci sono quasi pause: le case si affiancano le une alle altre, presentando dimensioni talvolta diverse, ma con il comune aspetto di un’autentica edilizia ligure, con i suoi colori e le sue pietre, le sue persiane e le sue terrazze ben esposte. Sul caruggio si aprono numerosi passaggi porticati, sui quali si distribuiscono vari ingressi. Non manca una prima piazzetta interna: la sua semplice eleganza è dovuta all’affaccio di alcune fra le case più antiche dell’abitato ed un antico metro lineare che testimonia la presenza di uno spazio di mercato. A metà percorso l’edificio della vecchia scuola è sito comunitario, ricavato sull’area di un antico forno. I piani terreni ospitano infatti sempre spazi utilitari, già stalle ed ora magazzini, cui sottostanno profonde e fresche cantine. Il cammino termina all’area del Borgo dei Barnato: salendo ancora si va verso l’oliveto ed il Poggio. A destra si scende leggermente verso la Fontana Vecchia, sicuramente una presenza che ha permesso l’esistenza del paese. A sinistra si chiude su sé stesso il vero e proprio Borgo dei Barnato, guardato dall’oratorio di San Bartolomeo. Oltre, una schiera di case alte e strette introduce ai percorsi verso Bestagno, Vasia e le più fertili campagne. Mediante via Costa si può salire in automobile fino al Poggio. Certo, è bella anche la mulattiera del Poggio: in ogni caso si raggiunge un abitato rurale, minimo, in corso di continuo recupero e provvisto di una posizione panoramica di notevole qualità attorno alla cappelletta di San Bernardo. Villa Viani è un abitato disteso in una silenziosa valle laterale, percorsa dal torrente Agazza, guardata a vista da altri due paesi, Villa Guardia e Bestagno, tutte frazioni di Pontedassio.Villa Viani costituisce un sicuro rifugio, nel verde assoluto dell’oliveto, pur a pochi chilometri dalla linea di costa e comunque servita da tutti i comforts moderni. Si è a meno di dieci chilometri dalla costa trafficata, immersi in un contesto che riporta indietro nel tempo in modo quasi fiabesco: via le fabbriche, via i palazzi moderni e vita caotica, tutto si fa muraglioni di pietra a sostegno delle fasce ed olivi che strapiombano sulla strada. Rischiose pedane in pietra spuntano dai muri per favorire l’ascesa dall’una all’altra fascia. Villa Viani si adagia tra due piccoli torrenti, allungata, in forma che nasce da un antico insediamento quattrocentesco, quello, appunto, dei Viani. A monte, un altro insediamento, arroccato su sé stesso, quello dei Barnato. Immediato è anche l’impatto con una realtà monumentale eccezionale per paesi talmente piccoli: una grande chiesa parrocchiale, un maestoso oratorio, l’architettura senza tempo delle case.>>
<<La valle dell’Agazza segue le vicende storico-politiche della bassa valle Impero, nota anche come "valle di Oneglia". Dal punto di vista feudale è importante il ruolo dominante del vescovo di Albenga e l’importanza del vicino castello di Bestagno, che presenta strutture databili tra il XII ed il XIII secolo. La valle di Oneglia viene ceduta dal vescovo ad un ramo della famiglia genovese dei Doria nel 1298. Dopo alterne vicende i Doria cederanno l’area ai Savoia nel 1575. Da quel momento la zona segue le vicende della corona sabauda. La dimensione del popolamento della valle ha uno sviluppo nel corso del XV secolo, anche a causa dell’arrivo di famiglie di lavoratori della pietra di origine lombarda (Barnato e Viani), impegnati nel dissodamento delle terre che venivano sempre più coltivate ad oliveto. Del resto la repubblica di Genova era in quel periodo controllata alternativamente dalla Francia o dal Ducato di Milano. Si ha notizia per la prima volta delle "case dei Viani" nel XV secolo, quando la parrocchia di Villa dei Gatti (località in parte coincidente con la zona dell’attuale Villa Guardia) si separa dalla chiesa matrice di San Michele di Bestagno. Si è nel 1496. Da quel momento Villa Viani vive un lungo periodo di sviluppo, legato all’olivicoltura, fino a quando non si definirà come parrocchia autonoma nel 1619. Il passaggio ai Savoia aumenta la natura e la qualità dei traffici favorevoli verso l’entroterra piemontese. Tutto questo nonostante due difficili momenti bellici, nel 1614 e nel 1625, che comportano la distruzione del castello di Bestagno. Nel 1698 Villa Viani contava 80 "fuochi" (famiglie), corrispondenti a circa 400 persone. Nel 1734 sappiamo che il paese aveva 358 abitanti. Fra XVIII e XIX secolo si amplia il territorio coltivato ad olivo, fino alla massima estensione possibile. A metà Settecento il territorio delle Ville (Viani e Guardia) con Sant’Agata, Sarola e Candeasco, giungeva a produrre 2400 rubbi annuali d’olio, paragonabili a circa 20000 chili. Villa Viani vive momenti difficili durante la fase corrispondente all’arrivo delle truppe rivoluzionarie francesi. La valle viene occupata nel 1792 e poi restituita ai Piemontesi nel 1796. Ne seguono momenti di scontro con la Repubblica Ligure, erede della Repubblica di Genova, con noti combattimenti presso la vicina Collabassa. Anche durante le avanzate delle armate napoleoniche il sistema dei passi di Collabassa e del monte Acquarone hanno avuto molta importanza a livello militare. Fra il 1805 ed il 1814 Villa Viani ha fatto parte dell’Impero francese. All’epoca il prefetto Chabrol segnala l’esistenza di Villa Viani all’interno del Comune di Villa Guardia, con duecento abitanti. Villa Guardia era però stata in parte distrutta da una frana del 1802: era completamente scomparso l’abitato di Villa Gatti. La coltivazione dell’olivo, ma anche quella della vita, era individuata come principale risorsa locale. All’inizio del XIX secolo il Pira ricorda che Villa Viani contava 450 abitanti ed il suo territorio forniva 930 barili d’olio. La quantità corrisponde a più di 60.000 litri d’olio. Un barile, infatti corrisponde a 65,48 litri. Nel 1832, nel territorio di Villa Viani, era stata scoperta una cava di pietra per litografie, definita "di ottima qualità". Nel corso dell’Ottocento la statistica sabauda, nella persona di Goffredo Casalis, individua gli abitanti del luogo come "robusti, dediti ai lavori della campagna e al traffico". Si ricordano le squadre di muli che allora portavano oli di ogni tipo in Piemonte, tornando con formaggi, grano e carni salate. Con l’unità d’Italia Villa Viani diventa Comune autonomo: una vicenda terminata il 15 gennaio 1928 quando viene unita al Comune di Pontedassio in qualità di frazione assieme a Bestagno e Villa Guardia.>>
Il cimitero | La chiesa Parrocchiale | La via interna principale |
Il cartello descrittivo posto all’inizio dei due paesi riporta sinteticamente:
VILLA VIANI
Le famiglie dei Viani e dei Barnati, probabilmente tra il XV ed il XVI secolo, si aggregarono accasandosi su questa terra. Ai due distinti insediamenti famigliari si affiancò il borgo del Poggio forse abitato in virtù dalla posizione soleggiata e dalla disponibilità di fertili campagne. Almeno tre mulattiere salivano dal paese verso il crinale, dove incrociavano la Strada Marenca; altre strade portavano alla vicina Villa Guardia, a Bestagno e alla pieve di San Michele.
La Fontana Vecchia di Villa Viani, bell'esempio di "ingegneria povera" ricorda le tante opere idrauliche presenti nei paesi, nelle campagne e persino nei boschi: sorgenti, fontane, lavatoi, condotte e beodi un tempo indispensabili alla vita e all'economia quotidiana.
La seicentesca panoramica parrocchiale di Villa Viani dedicata all'Assunzione di Maria condivide la piazza con l'oratorio di San Giuseppe disegnato nel 1767 da Antonio Filippo Marvaldi di Candeasco. Nella parrocchiale si conserva il Crocifisso fortunosamente risparmiato dal crollo della Chiesa di S. Matteo di Villa Guardia a seguito del rovinoso franamento del 1802.
VILLA GUARDIA
La geomorfologia ha particolare importanza per il borgo di Villa Guardia. Sino al 1802 del paese faceva parte anche la borgata della Villa dei Gatti interessata il 22 novembre di quell'anno da una gigantesca frana: dell'antico borgo rimane il nucleo del Castelletto.
Il toponimo fa riferimento probabilmente ad una originaria struttura dì sorveglianza, una postazione di "guardia" attorno alla quale sorse nei secoli successivi la "Villa". Dalla torre, o casa torre, e dall'antistante castello di Bestagno si controllavano le due strade che portavano al percorso dì crinale - la Strada Marenca - e alle valli di Porto Maurizio. Torri e castelli databili ai primi secoli dei Basso Medioevo, che devono essere considerati insieme alle coeve strutture di sorveglianza e presidio della media e bassa valle Impero, come il Castel vecchio di Oneglia, le torri di Santa Lucia, del monte Acquarone e del Pizzo d'Evigno.
II fervore mistico, la profonda spiritualità tardo medievale ancora vissuta nel Ponente Ligure tra il XV ed il XVI sec., forse contribuì ad un moderno culto delle acque. A Villa. Guardia, come in altri paesi della zona, vi è una fonte santa e taumaturgica associata alla venerazione per la Madonna, devozione posta in relazione con un evento miracoloso.
Come a Lecchiore di Doicedo, a Villa Guardia la Madonna dell'Acqua Santa è rappresentata da una simile seicentesca statua di marmo dal cui seno, un tempo, sgorgava l'acqua. La fonte focalizzò la spiritualità della comunità di Villa Guardia che attorno ad essa eresse l'oratorio e la rinascimentale parrocchiale dedicata alla Madonna della Neve. Nella chiesa si conserva una "leonardesca" Ultima Cena formata da un gruppo di seicentesche statue lignee, funzionali alle rappresentazioni della Settimana Santa.
3.2 - Demografia del cognome "Verda"
Dopo queste notizie di carattere generale che servono ad inquadrare il luogo e le vicende storiche che hanno interessato i luoghi, ritorniamo alla nostra ricerca che ha per oggetto il nesso tra le informazioni storiche raccolte e la Stirpe dei "Verda". Siamo in grado di stabilire da quale paese proviene la stirpe? Un aiuto nel ricercare il paese d'origine oltre agli atti di nascita e di morte degli avi é certamente quello che ci viene fornito dalla consultazione degli elenchi degli abbonati telefonici della provincia di Imperia relativi all’anno 1994; ciò non ha richiesto grande dispendio di energie, ma solo un pò di pazienza nel passare in rassegna tutti i comuni ricercando il cognome oggetto di questo studio.
Si é cosi riscontrata un'altissima concentrazione di questo cognome come in nessuna altra parte d'Italia. Il cognome "Verda" risulta distribuito diversamente lungo i Comuni della Valle. Occorre però qualche precisazione al riguardo: la prima é che si é ben consapevoli che la consultazione degli elenchi telefonici non ha nulla a che vedere con l'effettivo numero di personaggi "Verda" attualmente esistenti, infatti molte persone potrebbero chiamarsi "Verda" ma non essere intestatari di un contratto di apparecchio telefonico; la seconda e' che pur consapevoli di non dare a questa analisi una rilevanza più che quantitativa, certa e definitiva pur tuttavia non si può trascurare il dato oggettivo che 97 persone si chiamano "Verda". Ciò offre una campionatura più che affidabile per gli scopi che si vogliono ottenere.
Non sarebbe però sufficiente indicare la sola frequenza del cognome "Verda" nei paesi della provincia di Imperia, (valore assoluto) in quanto, pur se si é riscontrata una massiccia frequenza dei signori "Verda", non fornisce indicazione precisa del paese di origine degli antenati. Si é preferito piuttosto ricavare un valore ponderato che mettesse in relazione oltre al numero assoluto anche il numero di abitanti del paese in questione, ciò per ovviare alle forti incidenze rilevate nei grossi centri come Imperia e Sanremo.
Frequenza del cognome "Verda" - nella Provincia di Imperia - 1994
Città | n. abitanti | Freq. Numerica | indice | posiz. |
Imperia | 42000 | 41 | 0.09 | IV |
Bestagno | ~ 300 | 8 | 2.67 | I |
Rezzo | 595 | 7 | 1.18 | III |
Pieve di Teco | 1652 | 7 | 0.42 | III |
Villa Viani | ~ 300 | 6 | 2.00 | II |
Sanremo | 63151 | 6 | 0.01 | IV |
Pontedassio | ~ 1000 | 3 | 0.30 | III |
Diano Marina | 7064 | 2 | 0.03 | IV |
Ventimiglia | 27200 | 2 | 0.01 | IV |
Dolcedo | 1187 | 1 | 0.08 | IV |
Prelà | 697 | 1 | 0.14 | III |
Ranzo | 644 | 1 | 0.15 | III |
Riva Ligure | 2989 | 1 | 0.03 | IV |
S. Stefano | 2196 | 1 | 0.04 | IV |
Prelà Castello | ~200 | 1 | 0.50 | III |
Arma di Taggia | 14800 | 1 | 0.01 | IV |
Carpasio | 219 | 1 | 0.46 | III |
Bordighera | 2000 | 1 | 0.01 | IV |
Civezza | 355 | 1 | 0.28 | III |
TOTALI | 178550 | 97 | 0.05 |
Ed inoltre: 10 Verdini, 8 Verducci, 5 Verdulli, 5 Verde, 5 Verdino, 4 Verdiani, 3 Verdoia, 3 Verdone.
L'analisi é stata fatta rapportando il numero dei "Verda" riscontrati con gli abitanti. La percentuale di questo rapporto é più indicativa, in quanto si evidenziano meglio i luoghi ove il cognome in oggetto é significativamente presente diventando (forse) indicatore del paese di origine. Il valore assoluto invece, porterebbe con se i frutti dello spostamento massiccio di popolazione avvenuto nell'ultimo secolo dalle valli e dalle campagne verso i centri maggiori. Raggruppando poi in quattro classi di riferimento: la quarta con indice che parte da 0.00 e termina a 0.09; la terza con indice che parte da 0.10 e termina ad 0.99; la seconda con indice da 0.99 a 1.99; e la prima con indice oltre 2.00, si evidenzia come la stragrande maggioranza degli attuali "Verda" risieda nei grandi centri e per contro di come i paesini di Bestagno, Villa Viani e Rezzo possiedano una così alta percentuale di personaggi da indicare numericamente e temporalmente la probabile dimora dei "Verda" da molte generazioni e confermando quindi, l' origine della strirpe da questi centri minori. In tempi successivi (siamo negli anni 1999) a questa analisi si e' pure individuata ed aggiunta una modalità di consultazione dei cognomi in tutta Italia: http://www.labo.net dalla quale e' stato possibile estrarre le informazioni del cognome "Verda" in tutta Italia ed anche con una rappresentazione grafica qui di seguito riportata e che conferma la precisa origine del cognome nella Provincia di Imperia e nei paesi limitrofi. (vedi nota n.30)
Se ne deduce che il cognome “Verda" in tutta Italia è poco distribuito, mentre appare molto concentrato nei paesi oggetto di studio della provenienza, pertanto si può concludere che il cammino intrapreso di individuare la vera origine del cognome potrebbe essere fondato in quanto molto localizzato, e consentire al termine di questa ricerca di fornire qualche traccia più concreta di quelle di cui si era in possesso all’inizio.
3.3 - Il cognome "Verda" nei testi di storia locale
Un'altra analisi di importanza minore ai fini della conoscenza degli avi in parentela diretta, ma molto significativa per comprendere chi e che cosa fecero dei "Verda" nel corso del tempo può essere analizzata da questa raccolta di dati. Le fonti da cui si sono attinti tali “citazioni” sono molteplici, dagli atti notarili incontrati nelle ricerche, dall’indice dei nomi inserito nei testi consultati, da donazioni, lasciti, stati delle anime, bibliografie, e ultimamente anche dalle ricerche su “internet”. Questo tipo di ricerca e' molto interessante ed un primo abbozzato elenco risulta essere il seguente:
dal libro " Oneglia Sabauda" di L. Giordano Oneglia 1928
1576 Giorgio Verda (notaio pubblico di Oneglia) pag.91
'500 Verda Nicolo (notaio) pag.121
1528 Joannes Verda Stephani pag. 238
1528 Bernardinus Verda (notaio) pag.240
1528 Baptista Verda q.m. Filipi (figlio e padre) pag.242
dal libro " La Valle di Oneglia negli statuti dei Doria" di F. Biga Imperia 1991
1576 Pietro Giorgio Verda (notaio di Oneglia) pag.40
dal libro "Memorie Storiche di Pontedassio" di F. Ramoino - Sanremo 1936
1576 Pietro Verda di Oneglia (notaio ) pag. 119
1587 Antonio Verda (proprietario di terre) pag.23
1830 Don Verda Damiano, teologo (1830-1913) pag. 59
1688 Joannis Baptistae Verda (frate Agostiniano) pag. 59
1598 Gio. Maria Verda (proprietaria) pag. 75
dalla tesi "Ricerca geografico-umana nella valle dell'Impero " di F. Ramella - Genova 1974
'700 Mastro Sebastiano Verda, fu Francesco (contadino) pag. 38
1787 Laurentius Verda (anziano) pag.98
1779 Giovanna Verda e Vincenzo Verda pag. 104
1854 Gio Battista Verda (soldato) pag. 178
dal libro "Memorie Storiche della citta` e Provincia di Oneglia"di G. Figari - Genova 1914
1298 Verda (notaio) pag.43
1528 Bernardino Verda (notaio) pag.49
dal libro "La valle del Maro. Paesi e famiglie nel Sei e Settecento" di A. Mela - Sanpaolo 1972
1626 Verda Giovanni Battista di Villa Viani (Parroco) pag.62
1699 Giacomo Verda (Parroco) pag.73
dal libro "Storia delle Industrie Imperiesi" di Nello Cerisola - Savona 1973
1800 fratelli Verda (tipografi) pag.588
1960 Prof. Giorgio Luciano Verda, (Ass. Regionale) pag.588
1824 Giovanni Verda e madre (mugnaio) pag.588
dal libro "Agnesi: Un'antica famiglia ligure" di Enzo Ferrari - Cuneo 2022
1824 Il 14 maggio Paolo Battista acquista per " lire nuove piemontesi 3.610,87" da Giovanni Verda a Pontedassio il molino per grano <<di la dal ponte>> con tutti i diritti all'uso dell'acqua e un privilegio. pag. 33
1797 Nel 1797 il molino, ritornato di proprietà reale, è venduto da Carlo Emanuele Savoia a Lorenzo verda per passare a paolo Battista Agnesi nel 1824 pag.33
1964 Giovedì 2 aprile è inaugurato il nuovo impianto industriale . Il cielo è nuvoloso. Un po' di pioggia disturba la cerimonia. Vincenzo accoglie con l'ombrello gli ospiti: il Sindaco Giorgio Verda il prefetto[...]pag.226
Dai documenti riportati precedentemente, si conferma che l'origine della stirpe che porta il nome"Verda" é molto remota, ricordiamo che il documento più antico ove si cita un nostro avo risale persino al 1298: (ved. Nota n. 12)
[...]come rilevasi dagli atti di detto Consiglio, ossia Parlamento, ricevuti dal notaro Verda ove fu detto [...]
od anche in riferimento ad un documento già citato, e molto importante per la storia di quei luoghi, e cioè la vendita della Signoria dai Doria ai Savoia nel 1576 ove il notaio che sigla l'atto é un tale Pietro Giorgio Verda di Oneglia.( ved. Nota n. 13 e scheda al Cap. 2.7.1)
[...] 30 Aprile 1576 Vendita della signoria di Oneglia fatta dal signor Gian Girolamo Doria al Duca Emanuele Filiberto. [...]Al nome della Sancta et individua Trinità[...]Io Pietro Giorgio Verda, Notajo Pubblico di Oneglia ho rogato il soprascritto istrumento insieme col suddetto Signor Luigi Nicolò Caluxio; et M. Honorato Baldovino […]
Ho già riferito della singolare quantità di cognomi ritrovati che svolsero la professione di notaio, certamente avere tra i le proprie ascendenze tali professioni è un indi catore di un buon livello di agiatezza e di istruzione. Tuttavia poteva essere una semplice coincidenza che il notaio Pietro Giorgio Verda di Oneglia avesse qualche legame con la mia discendenza, ma si è invece ritrovato (ved. Cap.2.7.3) un atto rogato da un tale Giacomo Antonio Verda (rettore) che invece risulta essere stato ritrovato tra le pagine del liber baptizatorium della Parrocchia di Nostra Maria Assunta e che quindi riconduce proprio al borgo di Villaviani l’esistenza di un notaio che portava il cognome Verda.
1679 Dal sito dell'Archivio Storico di Imperia (https://www.archiviodistatoimperia.beniculturali.it) è stato estratto l'elenco dei notai che riprta la presenza di 5 atti rogati dal Notaio Verda Nicolò tra il 1679 ed il 1685.
1290 In un’altra ricerca “on line”, recuperata da un contatto originatosi dal carteggio con clubcastle@fotki.com si è ritrovata anche la seguente informazione: 1° maggio 1290 in ATTO giuramento fedeltà degli uomini della castellania di Montarosio, al marchese Oddone di Clavesana, consignore col Vescovo di Albenga (su Chiusanico, Torria, Gazzelli, Testico), appare nell'elenco dei capi-famiglia un DANIUS VERDA (nome definito matronimici) - la notizia è stata rilevata da un testo titolo TORRIA di L. Calzamiglia
3.4 - Il cognome "Verda" nelle ricerche fuori-Liguria
Se invece analizziamo i ritrovamenti di qualche soggetto portatore del cognome “Verda” fuori della terra di origine e quindi fuori dalla Liguria, possiamo risalire fino al 1171, dal momento che si è ritrovato questo riferimento:
Regione Lombardia - Università degli Studi di Pavia
Scrineum. Saggi e materiali on-line di scienze del documento e del libro medievali.
Codice Diplomatico digitale della Lombardia medievale
(secoli VIII-XII)
Codice Diplomatico della Lombardia medievale - Pergamene milanesi regesti S. Pietro di Brebbia
22- Indice -Carta venditionis- Edizione
1171 dicembre, Brebbia.
<<Milano detto de Puteo, di Brebbia, a Verda coniugi, di legge romana, vendono per cinque lire e quindici soldi di denari buoni milanesi d'argento a Monaco detto de Cadrezate, chierico della chiesa pievana di San Pietro di Brebbia iuris proprietario nomine sette appczzamenti di campo in Brebbia, in località Supra Molinum, a Viganale, ad Pontegio, ad Roncai, ad Canavale, a Pianno, in Ziarii e una selva in località Post Castell, e aldiarezi nomine un sedime con edificio ad Cadonega e una cantina intus castro ipsius loci, oltre al diritto di pascolo e di sfruttamento di terre comuni che avevano acquistato da Aprile del fu Morixus de Cadonega. I venditori nominano fideiussore Viviano de Domo e Prevosto de Corte del detto luogo. Il predetto Monaco investe poi per hereditatem i suddetti Milano e Verda e i loro eredi di tutti i beni da essi venduti, per un fitto annuo di un congio di mosto, quattro stai di segale e altrettanti di panico, secondo la misura milanese. >>
Secondo un’altra ricerca “on line”, recuperata all’indirizzo: http://web.tiscali.it/ghirardacci1/torelli/1290.htm, si è ritrovata anche la seguente nota, in cui viene riportato un altro riferimento al cognome oggetto di questa ricerca:
<< Era anche in quest’anno fondato il Convento nostro detto della Porta del Cielo in Sassonia; il che si cava evidentemente dalle Croniche di Brunfuich scritte da Arrigo Maybaum, il quale appunto alla pagina 229 racconta, come in quest’anno, Arrigo [V, p. 105] di Vuildembroch Abbate Vuerdense, concesse ad alcuni Frati Agostiniani, che venivano dal Convento della Porta del Cielo vicino a Vetermigendo, di potere fabricare un nuovo Monistero nella sua Terra di Verda, concedendoli di potere anche gire limosinando ogni quattro giorni, e di potere inoltre comprar tanto Terreno, quanto n’havevano per tal fabrica di bisogno; dandoli il Senato la Capella, o Chiesa di S. Spirito, la quale 20 Anni prima era stata da esso comprata per uso di Ospitale da un certo Comendatore in Spiglingen. Tanto appunto, e non più dice l’Autore sudetto della Cronica di Brunfuich.>>
Questa citazione contribuirebbe a confermare un qualche riferimento storico riferito ad un piccolo paese, in Trentino Alto Adige la cui frazione si chiama Verda, anche se si esclude che possa avere qualche attinenza con la nostra ricerca.
Tralasciando ora questi riferimenti che esulano dalla ricerca nei luogi originari di provenienza, e rimanendo invece nell’ambito più localizzato sia alle ricerche effettuate che ai documenti raccolti, rimane oggettivamente un dato interessante: il primo "Verda" riscontrato é del XIII sec. ed i luoghi sono quelli precedentemente individuati ed inoltre risulta essere un cognome molto comune nella vallata del fiume Impero. Potremmo ipotizzare che in epoche remote tutti i "Verda"siano provenuti da uno stesso ceppo d'origine. Il primo grande quesito che per ora non è stato risolto ma che dovrà sempre essere presente e il seguente:
Perché queste terre sono il paese di origine della stirpe famigliare dei "Verda" ?
Tentare di dare una risposta a questo interrogativo può contribuire alla ricerca intrapresa, anche se non essendoci nessuna certezza, siamo nel mondo delle ipotesi e delle fantasie, anche se supportate da documentazione storica inconfutabile.
3.5 - Le possibili ipotesi
Per tentare di comprendere meglio le vicende di questo cognome può essere utile riportare le seguente definizioni ritrovate sull'origine del cognome, alcune sono tratte da testi sull'origine dei cognomi, altre sono state recuperate tramite “motori di ricerca” su internet. Quanto recuperato può essere utile per meglio comprendere, come il cognome risulta essere inquadrato dagli studiosi sotto il punto di vista etimologico, topografico e storico.
Verda = Verde : VARIANTI : Véredi, Virde, Virdi e Virdis; Lo Vérede. ALTERATI e DERIVATI : Verdélli, Verdini, e Verdina, Verdìcchio e Verdacchi, Verdécchia, Verdizzotti, Verdùzio, Verdone; Verdiani, Verdaro, e Verdier, Verdoglia, Verduci, Virduci.// Diffuso nelle forme base Verde e Verdi in tutta l'Italia, spec. nel Nord e nel Sud ( dove sono specifici Lo Verde, Verduzio nel Napoletano e, nella Calabria merid. Verduci o Virduci), in quelle Virde e Virdi, e Virdis frequente, in Sardegna, é proprio del Friuli-Venezia Giulia per Verdecchia, Verdier, e Verdoglia. Alla base sono soprannomi già medioevali formati o derivati con varia motivazione semantica in relazione al colore, da vérde. (ved. Nota n.19) |
Da un’altra fonte, invece, presso il sito www.l’origine dei cognomi.it, si è pure ritrovata una nuova origine del cognome Verda, che riporto integralmente e che dà come conclusione l’ipotesi che il cognome Verda risalga al periodo Longobardo.
<< Molto raro, presenta un nucleo importante in provincia di Imperia, un ceppo nel vicentino ed uno probabile nel torinese, di origini molto antiche, dovrebbe risalire all'epoca longobarda e deriverebbe dal nome longobardo Vert (Vertha cioè il benvenuto).>> (ved. Nota n.20bis)
Secondo un’altra fonte invece, vedi http://www.melegnano.net/cognomi/cognomi0020e.htm (ved. Nota n.20ter), il cognome Verda viene riportato all’interno di un elenco di cognomi di origine lombarda
Secondo un’altra fonte invece il cognome Verda viene riportato all’interno di un elenco di cognomi di origine provenzale quali:
<< Verdel – Verdoyant – en vieux francaise. Autres derivés du latin virdis, Vert patois Verda, Verte,: Verdeil, Verdelhan, Verdeau, Verdot, Veroux, Verdonnet,Verdine, Verdun, Verdat, Verde, Verdy, Verdarier. (ved. nota n. 19).
Secondo un’altra fonte, che tratta di “Questioni di nomi e di terre.it”, invece:
<<[...]Verda, -oni: dal nome di donna germana. Verda, questo matronimico medioevale, da werd, “degno”, fu molto diffuso. Nel 1571 è documentato, quale testimone di un atto rogato in Vesime, un Verda di Gandria (“laci Lugani”). (vedi n. 31)
Invece risalendo al più antico riferimento etimologico del cognome "Verda" che si sia ritrovato nei testi di storia locale, ma riferito esclusivamente alle zone della Liguria occidentale, si risale a questa citazione: (vedi nota n. 20bis)
<<[...] laddove descrivendo la separazione del 1571 delle due chiese fatta per decreto vescovile racconta che le due chiese furono dichiarate separate per maggiore comodità dell'una e dell'altra popolazione e minor disagio del Parroco che amministrava anche la Cappella di San Sebastiano della costa dei Verdi (l'attuale Bestagno)>>.
Da questa citazione sorgono immediatamente molti interrogativi: chi erano i Verdi ? Perché costa dei Verdi e non costa dei Verda ? E' dal paese di Bestagno che la stirpe cominciò a moltiplicarsi ? Come e perché il paese di Bestagno può essere considerato la "culla" della stirpe ? Probabilmente i luoghi vicino a Bestagno venivano chiamati in questo modo per indicare il luogo ove risiedevano molti "Verda" e quindi il dubbio della finale appare forse risolto. A conferma di tale lettura, si è recentemente ritrovato un imponente documento “on line” sulle origini di un paese distante pochi chilometri da Imperia e vicino a Sanremo: il paese di Civezza. (www.civezza.it) Tale ricerca riporta molto dettagliatamente le vicende storiche di questo paese e in tale documento, per fini assolutamente lontani dalla volontà di definire le origini del cognome Verda, vengono però riferite notizie che ci riguardano. Nella nota n. 46 viene riportata, a conferma di un’ipotesi sul cognome “Dolce”, la possibilità che Verda sia il genere Femminile del nome del colore VERDE. Questa considerazione mi sembra molto calibrata, ben supportata e pertanto legittima ed accreditabile. Riporto per esteso tale citazione:
<<.[…] Un caso a parte è rappresentato dal cognome Dolca, in ordine al quale - per i motivi sopra accennati - l'approccio è stato a tutt'oggi fuorviante. Sul presupposto, infatti, che tale cognome fosse da ricondurre a quello veneziano dei Dolce, così argomentava la già citata Ricca: «I Dolca sono una famiglia di Civezza che vanta ancora oggi la propria discendenza veneziana... Un notaio Marco Dolca è presente a Civezza dal 1660 al 1693. Resta difficile stabilire il rapporto onomastico tra i cognome Dolce e Dolca. Al nome Dolca corrisponde in dialetto civezzino Durca, termine che si ritrova in Val Graveglia come aggettivo (durcu "dolce" "mite", riferito al tempo) e che ha riscontro in it. Dolco, usato sia pure raramente, anche per le persone nel senso di "propizio" "favorevole"... Mi sembra probabile che il nome Dolca avesse in origine il significato di "dolce" e perciò sarebbe stato accostato al cognome venez. Dolce. Quindi la tradizione della «presenza» veneziana a Civezza sembra che abbia qualche fondamento, ma non si riesce a collocare i dati della tradizione in un preciso contesto cronologico» (45). […]>>
Nella nota 45 l’autore afferma di non essere d’accordo con l’autore e così argomenta:
<<.[…]Nulla è meno esatto di quanto sopra asserito. Se Dolca si deve effettivamente ricondurre a Dolce, dal latino Dulce(m), non esisterebbe il problema di stabilire il rapporto onomastico tra i due, giacché Dolca sarebbe la forma dialettale femminile di quello, allo stesso modo che il cognome Verda è la forma femminile di Verde (46). . […]>>
[…](46) Tale cognome è attestato nelle due forme a Bestagno, in valle d'Oneglia, fin dal medioevo. Oggi, tuttavia, il tipo Verde (costa o villa dei Verde) è soppiantato dall'altro. >>(ved. Nota 2 ter)
Comunque per ora non prenderemo in considerazione del come i Verda furono così numerosi a Bestagno o Villa Viani ma cercheremo di spiegare con delle ipotesi più o meno attendibili, ma sempre suffragate da qualche documento, del motivo per cui a Bestagno si insediarono e presero possesso di queste terre dei personaggi che a quei tempi portavano il cognome oggetto di tale ricerca. Vi sono due possibili ipotesi di ragionamento: o i "Verda" erano originari dalla notte dei tempi di questi luoghi, oppure un bel giorno di qualche secolo fa un certo avo, che si chiamava Verda o che proveniva da una città con nome simile, non si sa per quale motivo, ma sicuramente arrivò in queste terre, come emigrante oppure come colonizzatore oppure come invasore o capitano di ventura e ivi risiedette dando inizio a questa stirpe.
Viene così presa anche in considerazione l' ipotesi che deriva da notizie ricavate tempi fa dal prozio (vedi nota n. 1) Carlo Verda, in cui egli affermava che da ricerche storiche da lui stesso intraprese, il cognome era di chiara origine spagnola e pronunciato con l'accento sulla 'à finale: Verdà. Che in lingua Spagnola significa “verità”. Questa ipotesi fa risalire il cognome della stirpe ad un personaggio proveniente dalla Spagna (forse dall'isola " Verde", vicino ad Alicante o dall’isola verde nelle Baleari) che in periodi remoti potrebbe essere il capostipite della famiglia "Verda". Questo si inserisce abbastanza bene in un quadro storico che ha come riferimento temporale il sec. IX, quando la zona era invasa e dominata dai Saraceni, che provenivano dal nord della Spagna.
Riporto la citazione già descritta ma molto utile sui Saraceni a cura di Patrucco (vedi nota n.12)
[...] Il dominio Carolingio durò poco più di un secolo e finì con la morte di Carlo il Grasso nell'888. Durante esso accaddero due fatti importanti: primo si istituirono i ducati, i marchesati, le contee, che di nomina regia prima, diventarono poi ereditari costituendo il feudalesimo: secondo comparvero nell' 849 i Saraceni che saccheggiarono impunemente il nostro litorale. I Saraceni erano mori di razza Araba che avevano conquistato la Spagna e di là, parte per mare parte per terra si erano mossi nell'889 per invadere e fortificarsi a Frassineto alle falde del Monte S. Mauro presso Villafranca. Guerrieri feroci e brutali vivevano di pirateria menando stragi, distruggendo città e paesi : annidati a Frassineto, facevano quando a quando degli attacchi contro i paesi marittimi della nostra costiera. Dopo averli occupati e distrutti avanzavano per le valli uccidendo e rubando. In tal modo aumentarono di potenza e di numero e di audacia sino a spingersi nel 935 ad Acqui, nel Monferrato ed alle porte di Torino. In quell'epoca fu distrutto Castelvecchio,che diede poi origine a Borgo, Barcheto, Costa, Costiolo, Oliveto. E in quell'epoca anche la popolazione della valle concorse a costruire il Castello di Bestagno, il quale doveva servire come rifugio contro le incursioni dei Saraceni, poco dopo furono costrutte delle Torri per comunicare, dal mare all'Alta Valle, il prossimo avvicinarsi dei tanto temuti mori. |
Occorre soffermarsi attentamente su due punti particolari di questa citazione e che ci serviranno successivamente: primo, allorquando si individua la città di Villafranca come luogo ove arrivarono e si fortificarono i Saraceni, e secondo di come il Castello di Bestagno (località immediatamente confinante con Villa Viani) venne realizzato in quegli anni per difendersi da essi.
Tenuti ben presenti questi due elementi, possiamo procedere addentrandoci all'interno di un altro percorso di ricerca che prende spunto da una lettura dei dati effettuata presso uno dei tanti Archivi Informatizzati Araldici che, si sperava, avrebbe potuto contribuire ad offrire qualche riferimento al nostro cammino di indagine. Ben consapevole dei limiti di tali associazioni che non svolgono ricerche puntuali ma solo analogie cognominali tratte da archivi esistenti, si decise comunque di richiedere informazioni sul cognome Verda e mi venne consegnata e stampata una pergamena riportata di seguito:
Non ritenendo sufficientemente esaurienti né tanto meno veritiere e legittime le informazioni contenute, almeno per poter confutare tale documento e le informazioni trascritte sulla pergamena, si sono ricercate ulteriori notizie sulla storia della città di Villafranca e su questo cognome, trovando qualche interessante spunto al riguardo:
<<I Verduni: Antica famiglia, creduta originaria d'Ungheria, nobilitata assai tardi. Nel 1395 Verduno dei Verduni fu notaio, poi Chiavaro di Savigliano; nel 1398 Giacomo Verduni rogava il testamento di Aimone di Savoia Signore di Villafranca. Insieme coi Cerutti, Carutti, Marino, Rebuffo e Miglioretti ebbero porzioni nel '600 e '700 del feudo di Cantogno. Giovenale Verduno ne otteneva l'investitura il 1 dicembre 1604; Michele Antonio e Gioffredo Verduno nel 1624; Giovenale e Bartolomeo Verduno nel 1656 e così regolarmente inseguito di tempo. Ebbero sepolcro e banco in S. Stefano. Arma : d'oro a tre bande di nero, ciascuna caricata di altra banda in divisa di rosso; capo d'argento a tre lettere maiuscole romane " G " di rosso, ordinate in fasce.>>( vedi nota n. 5) |
Dalle notizie ricavate si possono trarre alcune considerazioni: innanzitutto che questi Archivi Araldici sono certamente superficiali e non vertitieri, nei propri elenchi fanno rientrare qualunque cognome oggetto di ricerca in un casato nobiliare vedasi "Verda" = "Verduni". Ciò si evince anche dalla citazione ove si blasona lo stemma che viene descritto e come esso sia perfettamente rispondente a quello della pergamena, fatto che certamente e' una menzogna.
Si puo concludere che il loro artificio e/o espediente, sia quello di far coincidere il nome ricercato, che nulla ha di nobiliare, con una somiglianza forzata del cognome; ciò dimostra come per una corretta e rigorosa ricerca delle proprie origini, siano poco affidabili i dati ricavabili da questi archivi.
Tuttavia a questo punto, considerato che i "Verduni" probabilmente traggono le loro origini dall'invasione saracena e contemporaneamente per difendersi gli abitanti della valle di Oneglia costruivano il borgo ed il Castello di Bestagno, nulla vieta che i Verduni e i Verda, i cui nomi qualche radice comune é innegabile riscontrare, provengano entrambi da popolazioni di conquistatori, sopraggiunti in questi luoghi dalla Spagna, come ricavato da un dizionario di vocaboli latini ove alla voce "Vereda" indica:
<< Veredarii: poplazione ispanica intorno all'anno 829>> |
Riassumendo questa ipotesi, si potrebbe affermare che all'incirca intorno all'anno 800 dei conquistatori, dei capitani di ventura, dei militari, appartenenti alla famiglia dei "Veredarii", arrivati dalla Spagna (località ipotizzata la città di Vereda nei pressi di Alicante) per motivi ancora ignoti conquistarono il feudo di Bestagno mentre altri suoi connazionali appartenenti sempre alla famiglia dei Veredarii proseguirono arrivando fino a Villafranca Piemonte dando origine quasi contemporaneamente a queste due famiglie. Fin qui é tutto ciò che per ora ho scoperto, ritrovato e soprattutto per certi versi ipotizzato, ma nulla vieta che queste opinioni si modifichino con ulteriori notizie e ricerche che andrò via via raffinando e che segnalerò proseguendo ed aggiornando questi scritti.
Proseguendo negli anni successivi le ricerche, si ebbe a trovare un libro intitolato “La provincia di Imperia” di Andrea Gandolfo che riporende un concetto già riportato e che conferma quanto ipotizzato precedentemente.
<< Nei secoli tardomedievali il paese aveva intanto conosciuto una fase di intensa crescita edilizia e urbanistica, a volte legata a nuove esigenze della predicazione religiosa. Proprio negli anni Venti del XV secolo era stato istituito un importante polo conventuale in seguito all’arrivo dei frati domenicani di santa Caterina sul Rio Agazza, appena fuori dell’abitato di Pontedassio. Sempre nel corso del Quattrocento iniziò inoltre il popolamento di Costa dei Verdi (cioè della famiglia Verda), l’attuale Bestagno, e di Villa Guardia, nota allora come Villa dei Gatti dal nome della «parentella» (gruppo famigliare) che vi risiedeva. Negli stessi anni in cui venne fondato il primo nucleo di Villa Guardia è da collocare presumibilmente pure la fondazione di Villa Viani, dove un terzo clan famigliare rappresentò l’elemento aggregante per la formazione di un nuovo borgo, eretto in parrocchia soltanto nel 1619, anno della sua separazione da Villa Guardia.fasce. >>( vedi nota n. xx) |
Pertanto la cosiddetta Costa dei Verdi viene anche da questo studioso contrassegnata come il luogo dove vivevano “i Verda” attribuendo quindi fino al XV secolo le notizie suulla nostra stirpe ogegtto di questa ricerca.
3.5 – Altre ricerche trovate sul “cammino”
Un ulteriore spunto è derivato dal contatto ricevuto dal Sig. Diego Verda che contattatomi via mail a seguito del sito in cui ho riportato il frutto delle mie ricerche, mi ha trasmesso delle informazioni che suo padre aveva ritrovato e che si rifacevano alla famiglia dei “Verda” ma che traeva le sue origini da una piccola comunità presente nell’entroterra imperiese e che fa riferimento alla città di Tavole. scambiandoci dati ed informazioni si è potuto evidenziare una stirpe dei “Verda” che era residente in quei luoghi. ( ved. All.5).
Cap. 4 - Le parentele "affini" della famiglia Verda
Occorre a questo punto ricordare che la parentela è il vincolo naturale che collega tutti i discendenti di un capostipite comune, mentre l'affinità è il vincolo giuridico che, con il matrimonio, si instaura fra una persona ed i parenti del coniuge. Lo studio delle parentele affini è risultato particolarmente laborioso ma le informazioni emerse e riferite a queste famiglie, sono risultate estremamente interessanti. La storia delle famiglie affini scaturisce dal semplice fatto che qualche soggetto si è coniugato con un parente del ramo genealogico in linea retta.
Nel narrare fatti ed aneddoti per ora emersi sulle famiglie affini al ramo genealogico dei "Verda" si seguirà per chiarezza di esposizione il procedimento inverso di quello utilizzata nel capitolo precedente e relativa ad ogni ramo cognominale. Anziché partire dal soggetto più antico di cui si sono trovate tracce e discendere fino ai soggetti base, si partirà da questi ultimi descrivendo le notizie secondo un ordine ascendente; quando si incontrerà un ramo affine lo si percorrerà anch'esso facendo riferimento al cognome stipite di questo filo genealogico.
Dopo queste annotazioni di carattere generale affronteremo ora le informazioni e le notizie riguardanti i singoli personaggi di ogni ramo di parentela. Non di tutti i soggetti si è in grado attualmente di percorrere l'intera vita, per alcuni tenteremo comunque di tracciare un brevissimo riassunto della loro vita e delle informazioni più salienti che a noi risultano essere giunte.
Occorre innanzitutto premettere che le informazioni descritte si originano da due categorie: la prima categoria nasce dalle notizie derivanti dall'analisi degli atti e dei certificati anagrafici quali atti di battesimo, di morte, di matrimonio ecc., ricercati, visionati e catalogati; la seconda, invece, che riguarda le notizie più significative operate in vita dai soggetti, gli aneddoti, lo stile di vita, le azioni tramandate oralmente o che derivano dall'analisi e dalla comparazione dei dati anagrafici precedenti supportati da congetture, ipotesi di azioni o relazioni tra gli avi. E' proprio per non perdere traccia di queste informazioni che viene compilata questa parte, che in sintesi potremo riassumere con il motto: " per non dimenticare".
Per chiarezza, e per comprendere meglio tale documento, anziché elencare in appendice tutti gli atti ritrovati, si è preferito inserirli man mano nella descrizione; ciò complica leggermente la lettura del testo ma consente una visione più chiara e dettagliata dei riferimenti anagrafici.
Si è poi prodotto e rappresentato (ved. pag. successiva) uno schema molto utile nella rappresentazione delle parentele affini che, spero, consenta una facile lettura. Questo elenco è strutturato in modo che al cognome principale viene associato nell'ultima posizione a destra il soggetto che ha contratto matrimonio con l'antenato più remoto scoperto; i cognomi sono quindi suddivisi per ora in nove colonne che altro non sono che le generazioni riferite ai soggetti base; poi proseguendo verso sinistra si arriva man mano al cognome più vicino a noi, tanto per intenderci le generazioni più basse come numero di grado. Analogamente, con lo stesso criterio ma partendo da una posizione successiva vengono rappresentati i rami materni di ogni filo genealogico. L’indicazione numerale a fianco di ogni ramo affine contribuirà a semplificare la lettura dell’intero documento in quanto corrisponde al numero univoco che è stato assegnato ad ogni soggetto che è stato inserito in questa raccolta. In queste pagine di difficile lettura ci sono molte citazioni, note, rimandi, atti, e molti nomi propri, alcuni potevano essere omessi per rendere più scorrevole la lettura ma non lo si è fatto per rendere giustizia all’enorme fatica di recuperare nei modi e nelle modalità più disparate tali informazioni.
Durante questa lettura, occorrerà sempre avere presente lo schema appena descritto e consultarlo ogni qualvolta insorgano dei dubbi per avere un quadro sempre chiaro del succedersi delle parentele affini che, quando si arriva alla quarta o quinta generazione, certamente è molto complicato da seguire. Inoltre può essere utile seguire la lettura “ipertestuale” cioè agganciandosi ai riferimenti che portano ad altri sottocapitoli e ad altri rami di parentela per ottenere un quadro chiaro dei soggetti (coniugi) di cui si stanno descrivendo informazioni.
Ora, a seconda della famiglia affine descritta, un breve elenco delle famiglie coinvolte può chiarire meglio il quadro parentelare. Non di tutte le famiglie si ha conoscenza, o si era venuti a sapere di qualche aneddoto, certamente tutto quanto è conosciuto e' stato fedelmente riportato. Qualsiasi altra informazione recuperata verrà immediatamente inserita in queste note.
Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione | 9a Generazione | |
{-1.2.1.1} Thomas Verda {-1.2.1.2} Nicole Verda | {1a} Federico e {1b} Filippo Verda | {2} Verda Gianbruno | | {4} Verda Giuseppe | | {8} Augusto Verda | | {16} Verda Giuseppe Matteo | | {32} Verda Andrea Giacomo | | {64} Verda Giovanni | | {128} Verda Giovanni | | {256} Verda Giovannetto | | {512} Verda Giacomo | |
| | | | | | | | | | | | | | | Cap. 4.35 | {513} Chiara Maria Verda | ||
| | | | | | | | | | | | | Cap. 4.50 | {257} Bianca Maria Barnato | |||
| | | | | | | | | | | Cap. 4.32 | {129} Anna Maria ______ | ||||
| | | | | | | | | Cap. 4.16 | {65} Apollonia Bologna | {130} Giacomo Andrea Bologna | ||||
| | | | | | | | | | Cap. 4.33 | {131} Chiara M. Domenica Verda | {262} Guglielmo Verda | |||
| | | | | | | | | | Cap. 4.51 | {263} Jeronima Verda | ||||
| | | | | | | Cap. 4.8 | {33} Barbara Calzia | {66} Bartolomeo Calzia | {132} Calzia Anonimo | ||||
| | {133} Moglie di Calzia Anonimo | |||||||||
| | | | | | | | | Cap. 4.17 | {67} Bianca Calzia | {134} Calzia Anonimo | ||||
{135} Moglie di Calzia Anonimo | ||||||||||
| | | | | Cap. 4.4 | {17} Catterina Calzia | {34} Nicola Calzia | {68} Francesco Calzia | {136} Calzia Anonimo | ||||
| | {137} Moglie di Calzia Anonimo | |||||||||
| | | | | | | Cap. 4.18 | {69} Caterina Viani | {138} Viani Anonimo | |||||
| | | | | | | | {139} Moglie di Viani Anonimo | ||||||
| | | | | | Cap. 4.9 | {35} Marianna Casella | {70} Agostino Giuliano Casella | {140} Angelo Casella | ||||
| | | | | | | | | Cap. 4.34 | {141} Marianna Guglieri | |||||
| | | | | | | Cap. 4.19 | {71} Margarita Contestabile | {142} Agostino Contestabile | |||||
| | | | | | | Cap. 4.35 | {143} Maria Battistina Dallerica | ||||||
| | | Cap. 4.2 | {9} Lea Dentelli | {18} Carlo Dentelli | {36} Filomeno Dentelli | {72} Carlo Sante Dentelli | {144} Costantino Dentelli | ||||
| | | Cap. 4.36 | {145} Rosa Cavagna | ||||||||
| | | | | | | Cap. 4.20 | {73} Caterina Gandolfi | {146} Angelo Gandolfi | |||||
| | | | | | | | | Cap. 4.37 | {147} Annunziata Curati | |||||
| | | | | Cap. 4.10 | {37} Cecilia Rossi | {74} Francesco Rossi | {148} Domenico Rossi | |||||
| Cap. 4.38 | {149} Domenica Rossi | |||||||||
| | | | | | Cap. 4.21 | {75} Geltrude Rossi | {150} Francesco Rossi | |||||
| | | | | | | Cap. 4.39 | {151} Maria Rossi | ||||||
| | | | Cap. 4.5 | {19} Elisa Del Giudice | {38} Michele Del Giudice n. Pusterli (legittimato successivamente) | {76} Giuseppe Maria Lo Giudice | {152} Michele Del Giudice | ||||
| | {153} (n1)Fidelia Giorgio {153} (n2)Grazia Lia | | | ||||||||
| | | | | Cap. 4.23 | {77} Gaibotti Maria Rosa | {154} Ignazio Gaibotti | {308} Angelo Gaibotti | |||||
| Cap. 4.52 | {309} Annunziata Rummi | |||||||||
| | | | | | | Cap. 4.40 | {155} Anna Paini | ||||||
| | | | Cap. 4.11 | {39} Carolina Alfieri | {78} Giovanni Alfieri | {156} Luigi Alfieri | |||||
| | | | | Cap. 4.41 | {157} Albina Pelagatti | |||||||
| | | | Cap. 4.24 | {79} Giuseppa Cogoli | {158} Gianbattista Cogoli | ||||||
| | | | | Cap. 4.42 | {159} Domenica Galoni | |||||||
| | | | |||||||||
| | | | |||||||||
Ved. TAV. 3 | | | |||||||||
(3} Guerrini Sonia | | | |||||||||
TAVOLA SINOTTICA | | | |||||||||
Fam. GUERRINI | | | |||||||||
-1a Gen | Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione | 9a Generazione |
Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione | 9a Generazione | |
{2} Verda Gianbruno | | {4} Verda Giuseppe | | |||||||||
| | | | |||||||||
| Cap. 4.1 | {5} Chiri Amalia | {10} Chiri Giovanni Agostino | {20} Chiri Giuseppe | {40} Chiri Agostino | {80} Chiri Gioan Battista | {160} Chirio Jean Baptista | ||||
| | | | | | | | | Cap. 4.38 | {161} Fassetta Domenica | |||||
| | | | | | | Cap. 4.25 | {81} Neirotti Margarita | {162} Pietro Neirotti | |||||
| | | | | | | | | Cap. 4.39 | {163} Maria Borgeisa | |||||
| | | | | Cap. 4.12 | {41} Lucco Lucia Maria {41} (n2) Isoardi Giuseppa | {82} Lucco Agostino | {164} Lucco Anonimo | |||||
| | | | | Cap. 4.40 | {165} Moglie di Lucco Anonimo | |||||||
| | | | | | | Cap. 4.26 | {83} Vittoria Martoglio | {166} Anonimo Martoglio | |||||
| | | | | | | Cap. 4.41 | {167} Moglie di Anonimo Martoglio | ||||||
| | | Cap. 4.6 | {21} SanMartino Maria Teresa | {42} SanMartino Antonio | {84} SanMartino Anonimo | {168} San Martino Anonimo | |||||
| | | Cap. 4.27 | {85} Moglie San Martino Anonimo | {169} Anonimo San Martino | |||||||
| | | | Cap. 4.13 | {43} Blandino Giuseppa | {86} Blandino Anonimo | {170} Blandino Anonimo | |||||
| | | | | Cap. 4.28 | {87} Moglie di Blandino Anonimo | {171} Blandino Anonimo | ||||||
| | {172} Moglie di Blandino Anonimo | |||||||||
| | {173} Moglie di Blandino Anonimo | |||||||||
| | {174} Moglie di Blandino Anonimo | |||||||||
| | {175} Moglie di Blandino Anonimo | |||||||||
| | Cap. 4.3 | {11} Bosio Maria {11.(n2)} Mosi Giuseppina | {22} Bosio Paolo | {44} Bosio Francesco Giovanni . | | {88} Bosio Stefano . | | {176} Bosio Anonimo | | | |||
| | | | | | {177} Moglie di Bosio Anonimo | |||||||
| | | | | Cap. 4.29 | {89} Coda Francesca | {178} Coda Anonimo | ||||||
| | | | | | | Cap. 4.44 | {179} Moglie di Coda Anonimo | ||||||
| | | Cap. 4.14 | {45} Franchino Teresa | {90} Franchino Antonio | {180} Franchino Anonimo | ||||||
| | | | | Cap. 4.45 | {181} Moglie di Franchino Anonimo | |||||||
| | | | | Cap. 4.30 | {91} Bertola Angela | {182} Bertola Anonimo | ||||||
| | | | | | {183} Moglie di Bertola Anonimo | |||||||
| | Cap. 4.7 | {23} Bertino Francesca | {46} Bertino Giuseppe | {92} Bertino Giovanni | {184} Bertino Anonimo | |||||
| Cap. 4.46 | {185} Moglie di Bertino Anonimo | |||||||||
| | | Cap. 4.31 | {93} Cibrario Bertolot Anna | {186} Cibrario Bertolot Anonimo | |||||||
| | | | | Cap. 4.47 | {187} Moglie Cibrario Bertolot Anonimo | |||||||
Ved. TAV. 3 | Cap. 4.15 | {47} Cibrario Rocchietti Domenica | {94} Cibrario Rocchietti Domenico | {188} Cibrario Rocchietti Giuseppe | ||||||
TAVOLA SINOTTICA | | Cap. 4.48 | {189} Moglie di Rocchietti Giuseppe | ||||||||
FAMIGLIA GUERRINI | Cap. 4.32 | (95} Cibrario Fra Maria Francesca | {190} Cibrario Fra Anonimo | |||||||
-1a Gen | Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione | 9a Generazione |
4.1) - La famiglia Chiri
{5}11.1 Amalia (1922-2004) [seconda generazione]
La famiglia Chiri risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Giuseppe Verda con Amalia Chiri, avvenuto a Rivoli nella Parrocchia di San Bartolomeo nel luglio del 1950.
Atto di Matrimonio n. 39 parte II del 1922 di fu Augusto e Dentelli Lea di Giovanni e fu Bosio Maria |
Come si evince dall’atto di nascita sotto riportato, Amalia, figlia di Giovanni Chiri e di Maria Bosio nacque in Alpignano il 31-1-1922. Il secondo nome Teresa deriva dalle generalità della nonna materna che rispondeva al nome di Sanmartino Teresa.
Atto di Nascita n. 8 del 1922 |
Purtroppo rimase già orfana di madre (vedi linea Collaterale Bosio Cap.4.3) nel primo anno di vita e così il padre Giovanni superando con difficoltà il grande dolore, affidò la piccola Amalia ad una balia che abitava vicino alla loro abitazione. La piccola crebbe felice non accorgendosi quasi della mancanza dell'affetto materno in quanto l'inserimento a pieno titolo nella famiglia della balia, l'acquisizione dei nuovi fratelli, i giochi e la spensieratezza di una bimba fecero il resto. Purtuttavia a cinque anni fu trasferita in un collegio di suore per frequentare le scuole elementari. Dopo poco Giovanni si risposò con Giuseppina Mosi (1891-1957) che riempì con tenerezza i vuoti affettivi della piccola bambina.
Prima moglie : Bosio Maria 1920 | Seconda moglie : Mosi Giuseppina 1928 | Seconda moglie : Mosi Giuseppina 1950 |
Amalia riusciva molto bene a scuola, lo dimostrano i suoi diplomi in cui viene riportato tale giudizio: “bambina dotata di un raziocinio superiore alla sua età”. Dopo gli studi obbligatori, frequentò con ottimi risultati le scuole cosiddette "commerciali" ed appena terminatele si impiegò presso una locale ditta (Poesio) che realizzava casseforti. Di Amalia si può tentare di tracciare un elenco di brevi notizie che dovrebbero riuscire ad descrivere, oltre alle vicende della sua vita, anche il carattere personale: Amalia possedeva una ferrea volontà che l’aiutò nel corso di tutta la sua vita; forse questa sua caratteristica personale venne amplificata dalla permanenza nel Collegio “Salotto Fiorito” dove il rigore e le regole impostate dalle suore modellarono il suo tenero carattere.
Chiri Amalia 1950 | Chiri Amalia 1992 | Chiri Amalia 2001 |
Era estremamente curata nel vestire ed elegante nei modi. Si racconta che da giovane fosse stata una donna molto “bella ed ammirata” per via dei suoi modi gentili ed eleganti e si ricorda che la sua bellezza non passava inosservata nella piccola la cittadina rivolese. Questa situazione si mantenne tale per tutta l'orribile parentesi della seconda Guerra Mondiale. All'età di 26 anni conobbe Giuseppe Verda il quale, come ci è stato sempre raccontato, già dal primo incontro, le comunicò l'intenzione di sposarla; cosa che avvenne il 13-7-1950 nella parrocchia di San Bartolomeo in Rivoli.
Chiri Amalia e Giuseppe Verda nel 1950 |
Dopo poco nacque la primogenita Maria Augusta Verda (da notare anche qui la consuetudine di assegnare i nomi dei cari estinti; infatti Maria era il nome della nonna materna ed Augusta la trasposizione al femminile del nome del nonno paterno). Dopo una lunga parentesi di circa 10 anni nacque il secondogenito Gianbruno Verda redattore di queste memorie. Amalia fu una mamma esemplare e sempre pronta al sacrificio finalizzato al vantaggio della famiglia o di un suo membro. Era molto attiva, quasi frenetica e non lasciava mai che l’ozio la occupasse per un attimo. Possedeva un carattere molto determinato ed era difficile tenerle testa durante una qualsiasi discussione. Dopo le tristi vicende della sua separazione con Giuseppe Verda nel 1977, riuscì a risollevarsi d’animo e a realizzarsi dedicandosi in tutto e per tutto alla sua famiglia ed alla sua casa a cui era particolarmente affezionata; specialmente al “suo orto”, per cui ebbe una dedizione particolare, ritrovando in esso una realizzazione personale e un valido e concreto supporto economico.
Amalia per via dei suoi successi scolastici per tutta la vita ebbe il rammarico di non poter essere stata avviata ad una carriera scolastica promettente. La sua fame di cultura e la sete di conoscenza la spinse ad iscriversi ai corsi dell’Università della terza età, corsi che ella frequentava con assidua costanza e con un impegno che dimostrava l’importanza che essi assumevano per il suo appagamento culturale, compensando le ambizioni di una persona che, per varie ragioni, dovette andare a lavorare anziché frequentare scuole superiori.
Purtroppo una malattia che la costrinse a perdere gran parte delle sue doti e delle sue belle maniere si impossessò della sua mente e, dopo un periodo molto burrascoso, trovò la serenità che non aveva mai trovato precedentemente. Ricoverata nella Casa di Riposo S. Martino ad Alpignano, comune di nascita e di cui era fiera di aver avuto i natali, abbandonò serenamente questa vita tra le braccia dei sui figli il 27 gennaio 2004.
Atto di morte n. 9 parte 1° Serie 1°. del 2004 |
4.1.2 {10} Giovanni Agostino (1893-1959) [terza generazione]
Percorriamo quindi a ritroso il ramo genealogico dei Chiri, il padre di Amalia era Giovanni Chiri, un uomo, che a detta di molti, possedeva una straordinaria intelligenza ed una grande bontà d'animo. Giovanni fu il 4° di 13 fratelli nati, di cui sopravvissero solo in 10 oltre la tenera età. Di questa famiglia si tramanda l’aneddoto che i 10 figli stessero seduti uno per ogni gradino nel senso che non essendo disponibile una tavola per tutti i commensali la scala svolgeva anche quel ruolo, ad ogni soggetto si consegnava un uovo sodo ciascuno quale unico desinare domenicale. Chissà come si alimentavano durante la settimana! Percorrendo ora le vicende di Giovanni, possiamo riportare i seguenti fatti documentali:
Atto di Nascita n.65 15-9-1893 |
Già dall’analisi del semplice atto di nascita oltre ai nomi dei diretti ascendenti, padre Giuseppe e nonno Agostino, si può ricavare l’età del padre e quindi presumibilmente l’anno di nascita (circa il 1854) nonché l’attività esercitata. Dell’età giovanile di Giovanni si è tramandato un solo aneddoto che riferisce che fosse così bravo a scuola che era chiamato dai genitori di una famiglia benestante ed altolocata a fare i compiti con il proprio figlio; si è tramandata fino a noi la prelibatezza delle merende che gli preparavano per ricambiare tale attività. E’ poi giunto fino a noi un librettino di racconti ricevuto quale premio scolastico nell’anno scolastico 1900-1901 quindi all’età di 7-8 anni, che dimostra quanto fosse eccellente nello studio.
Egli venne chiamato alle armi per la prima Guerra Mondiale nel corpo degli Alpini e si distinse per un'azione che rimase famosa negli annali militari con il nome di "presa del Monte Nero”. Insieme ad un manipolo di uomini nella notte del 16-6-1915 riuscirono a sorprendere in un attacco all'arma bianca le vedette Austriache e, poco dopo, ad impossessarsi delle strategica cima dell'omonimo monte. Per questo atto di eroismo gli furono assegnate alcune medaglie di bronzo al valore militare che così riportano sulla pergamena:
Ministero della Guerra Segretariato Generale Il Luogotenente Generale di S.M. il Re con suo Decreto in data del 3-dicembre 1915 ha conferito la medaglia di bronzo al valor Militare al: Monte Nero 16-giugno 1915 |
Medaglie lato Fronte | ||
Medaglie lato Retro |
Su questa eroica vicenda, oltre ad una famosa canzone, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha redatto un documento dal titolo: “La Conquista del Monte Nero”, in cui a pag. 20 si riporta:
<< Il comandante del battaglione Exilles, che era in cima a Kozliak, fece aprire il fuoco dalla 7°. Batteria da montagna per impedire l’accorrere di rinforzi a Monte nero. A quell’ora l’84°. Compagnia era giunta già in vista delle prime difese avversarie: il Capitano Albarello dispose che la pattuglia di punta, seguita dal primo plotone, irrompesse nelle posizioni sino a conquistare la vetta, mentre agli altri due plotoni lasciò l’ordine di proteggere le spalle di quel manipolo di ardimentosi e di annientare i difensori rimasti […] ma il sottotenente Picco con la sua pattuglia, […] si slanciò sui difensori travolgendo la prima linea formata da piccole guardie di quattro o cinque uomini ciascuna, sistemate in torrette di pietrame. Uccisi o sgominati i difensori, il gruppo compatto dei nostri, preceduto dai due ufficiali, piombò al grido di “Savoia” sull’avversario appostato in prossimità della vetta, dopo rapida ma accanita lotta col fuoco e con la baionetta, se ne impossessò, rovesciando il nemico giù per i canaloni sottostanti.>> Inoltre a pag. 34 Giovanni viene citato tra coloro cui furono concesse le medaglie di bronzo per l’azione soprariportata ma per un errore di stampa fu menzionato come Ghiri Giovanni da Alpignano.>>
LA PRESA DI MONTE NERO
<<La storia del Monte Nero è indissolubilmente legata all’azione intrapresa dagli Alpini del battaglione Exilles che, alle prime luci del 16 giugno 1915, conquistarono la cima sorprendendone il presidio. Alle 4.45 la cima venne presa. Gli ultimi difensori austroungarici cercarono scampo ripiegando sulla vicina Batognica, lasciando dietro di sé diciotto morti e dieci prigionieri. Anche gli italiani, subito dopo la gioia per la vittoria, piansero i loro caduti: l’84ª compagnia perse tre uomini della pattuglia esploratori: due alpini, Roche e Oggero, e il loro comandante, il sottotenente di complemento Alberto Picco (medaglia d’argento al valor militare).
Subito dopo la conquista il Monte Nero venne trasformato, per la sua posizione formidabile, in un nido di artiglierie. I primi pezzi da montagna furono issati in vetta con un faticoso trasporto a spalla già il 27 giugno 1915, mentre proprio sotto la cima venne completata, nel luglio 1916, una galleria cannoniera per una batteria da campagna comprensiva di 4 pezzi da 75/906 puntati verso la Batognica; completavano la dotazione artiglieresca anche una sezione a montagna su due 65/17 e i due pezzi incavernati da 149 con direzione di tiro verso planina Predolina. Il 16 giugno 1922, in ricordo della conquista, fu eretta una piramide in pietra che poi fi nì danneggiata gravemente dai ulmini, fenomeno non infrequente sul “picco delle folgori”, e da atti vandalici.
Al suo posto venne costruito un rifugio-monumento, sorto per iniziativa di un comitato fondato a Cividale del Friuli e fi nanziato grazie ad una sottoscrizione nazionale. L’opera fu inaugurata il 16 settembre 1928 alla presenza del gen. Donato Etna, sostenitore del progetto ed ex comandante dei gruppi alpini A e B che dal 1915 al 1916 occuparono e difesero la dorsale del Monte Nero.
L’imponente monumento con la facciata decorata dalla scritta “Victoribus esto” (lett. “eretto ai vincitori”) e da quattro grandi aquile non è più visibile nella sua interezza per le ingiurie subite dal tempoe dagli uomini.>>
Nelle ricerche successivamente effettuate si riuscì a recuperare, presso l'Archivio di Stato di Torino, il foglio matricolare di Giovanni. In esso vengono riportate tutte le annotazioni che hanno riguardato il soggetto durante il proprio periodo di leva iniziate nel 1914 e purtroppo continuate con la "ferma" in quanto l'Italia era entrata in guerra.
matricola : 62420 iscritto nel comune di AlpignanoMandamento di Pianezza Circondario di Torino. |
A fianco di tali informazioni relative al foglio complementare vi sono le tracce del suo trascorso in guerra:
Soldato di leva 1° categoria, classe 1894 quale rivedibile della classe 1893. |
Si evidenzia pertanto come fosse stato arruolato nel 1914 e come si fosse dovuto fermare sotto le armi per un lungo periodo di oltre tre anni. Giovanni, tornato a casa, dopo la brutta parentesi della guerra, esercitò la professione di operaio specializzato e successivamente di capo reparto in un'officina meccanica. Conosciuta la sua prima moglie Maria Bosio, (ved. Cap.3.1) si sposò in Alpignano, ma purtroppo come visto prima, fu un matrimonio sfortunato in quanto, dopo il parto, nei quaranta giorni di puerperio, Maria si ammalò e morì dopo poco tempo lasciando la neonata ed il giovane marito affranti. Maria infatti morì all’Ospedale di Torino il 27-7-1922.
Atto di Matrimonio l'anno 1820 il 28 ottobre alla presenza del sottoscritto delegato è stato celebrato il matrimonio tra Chiri Giovanni di anni 27 figlio del fu Giuseppe del fu Agostino e della Sanmartino Teresa del fu Antonio e Bosio Maria di anni 21 figlia del fu Paolo e della Bertino Francesca del fu Giuseppe |
Giovanni Chiri e Maria Bosio sposi nel 1920 |
Pur essendo nativo di Alpignano, Giovanni, dopo il secondo matrimonio con Giuseppina Mosi nel 1930 si trasferì per motivi di lavoro nel comune di Rivoli e con molti sacrifici acquistò un terreno (una vigna) nella località chiamata Borgonuovo, piccola frazione posta sotto il Castello di Rivoli (di quest’acquisto si è tramandata oralmente la cifra necessaria e che era stata pari a 400 lire di allora). Successivamente realizzò un'abitazione che, ampliata, rialzata e modificata negli anni '60, è stata la residenza abituale di Amalia, Giuseppe Maria Augusta e Gianbruno fino a quando non si sposò; attualmente è la dimora della famiglia di Maria Augusta Verda che la abita insieme a suo marito Renato Gri ed ai suoi due figli: Maurizio e Daniela che vi dimorarono fino a quando non lasciarono la casa materna.
Casa di Via Reano a Rivoli |
Come già riportato, Giovanni fu il 4° di 10 fratelli. Una famiglia numerosa che, riassumendo cronologicamente, e descrivendo la e parentela in Linea COLLATERALE, parte dalla primogenita Lucia Teresa(1884-), prosegue con Gaetano (1886-1915), poi con Agostino (1885-1886) morto ad appena un anno in coincidenza con la grande epidemia di quell’anno chiamata “spagnola”, prosegue con Maria Teresa (1888-1972), a questo punto due bimbi morti picoli ad appena un anno chiamati Carlo (1890-1892) e Giovanni (1892-1892) per poi proseguire con Giovanni Agostino, (1893-1959) il bisnonno dei soggetti base di questa ricerca, proseguendo poi con Amalia (1895-1981), Battista, (1896-1962), Giuseppina (1898-1992), poi Candida (1900-1983), Emilio (1902-1948) e questa nutrita prole di 13 soggetti si conclude con Ernesto (1909-1986).
Solo per alcuni di questi soggetti per ora si è ritrovata qualche informazione, frutto delle letture degli atti anagrafici per ora in possesso o tramandate a viva voce dai racconti dei parenti.
Un interessante contributo è derivato anche dai documenti consultati sul sito di Ellis Island (https://www.statueofliberty.org/ellis-island/) che contiene tutti i migranti di inizio secolo giunti a New York. Per questa specifica ricerca sono state ritrovate le informazioni dei passaggi sulle navi che trasportavano gli emigranti che rispondevano ai nomi di Chiri Maria, Chiri Gaetano e moglie nonchè persino della loro zia Maria che arrivò a New York all'età di 58 anni con il marito Colombino Carlo e quindi era una zia dei fratelli Chiri sopra descritti. Ripercorriamo ora secondo la cronologia di nascita dei fratelli
{10A} Lucia Teresa 1884- | {10C} Gaetano 1886-1915 | {10D} Maria Teresa 1888-1972 | {10G} Giovanni Agostino 1893-1959 | {10H} Amalia 1895-1981 | {10I} Battista 1896-1962 | {10L} Giuseppina 1898-1992 | {10M} Candida 1900-1983 | {10N} Emilio 1902-1948 | {10O} Ernesto 1909-1986 |
{10A} Lucia Teresa Chiri nacque in Alpignano l'1-2-1884 non si hanno molte informazioni tranne il diminutivo con cui la chiamavano: "Ciotà". Per ora si è scoperto che partì emigrante negli Stati Uniti ad inizio secolo con suo marito il cui cognome risulta essere Giuseppe Aglietto.
Atto di Nascita 1-2-1884 Comune di Alpignano |
Successivamente, da informazioni pervenute dal Sig. Giorgio Re con cui si è collaborato in quanto ha redatto un documento sui decorati nella prima Guerra Modiale, ho recuperato anche l’informazione che Teresa (riportata come Maria) si sposò con il Sig. Carozza fu Giovanni nato il 28-12-1923.
{10B} Agostino Chiri nacque nel 1885 ma morì l’anno successivo, il 25 -6-1886.
{10C} Gaetano Chiri nacque sempre in Alpignano l'8-10-1886 si sposò con Anna Antonietta Varale nel 1913 e dalla loro unione nacque il figlio Dante. Anche questa famiglia si trasferì in America ad inizio del secolo. Si riportano le note presenti nel sito di Ellis Island che derivano dagli elenchi dei passeggeri imbarcati per emigrare.
Gaetano partì dal porto di Le Havre sulla nave La Lorrain come migrante ed arrivò a New York il 16-1-1910. Che ritornò in Italia lo sappiamo dal sua atto di Matrimonio con Maria Antonietta Varale avvenuto in Alpignano il 10-7-1913, ed infatti risulta che partì sempre dal porto di Le Havre viaggiando insieme alla moglie Antonia ed arrivando a New York il 19-7-1913. Nei documenti viene riportato come minatore ed il luogo di destinazione era la città di Scatton nel Kansas ( piccola città di estrazione di minerali). Purtroppo morì seppellito nel crollo di una miniera e la moglie non avendo altro modo di sostentamento e con un bimbo piccolo (Dante) ritornò in Alpignano.
Il figlio di Gaetano di nome Dante nacque nel 1919 e morì nel 2002. Era sposato con Calliero Anellina (1919-1989)
È stata ritrovata una data di morte che fa riferimento al 24-8-1915 ma non è stata ancora verificata.
Atto di Matrimonio Comune di Alpignano Sposa : Anna Antonietta Varale |
{10D} Maria Teresa Chiri nacque in Alpignano il 9-4-1888 (operaia in lampadine) conobbe suo marito Ernesto Lenzi di Bologna e lì si trasferì; ebbe due figli Renato e Olga. Si spense il 26-1-1972 a Bologna.
Atto di Nascita 9-4-1888 Comune di Alpignano |
{10E} Carlo Chiri (1890-1992). Questo figlio morì in tenera età
{10F} Giovanni Chiri (1892-1992). Anche questo figlio morì in giovane età
{10G} Giovanni Agostino Chiri (1893-1959). Il bisnonno dei Soggetti Base e parentela in Linea RETTA
{10H} Amalia Chiri (1895-1981) che era la madrina di battesimo della nonna Amalia, (ved. cap. 1.1) non si è ritrovato l'atto di nascita, ma da fonti certe, (il cimitero di Rivoli) risulta essere nata il 7-3-1865, conobbe suo marito Vittorio Bugnano, si sposarono nel 1915 ed ebbero un figlio: Renato Bugnano. Renato a sua volta si sposò con Amalia Colosso ed ebbe un figlio di nome Walter. Anche Walter risulta deceduto nel 2024.
{10I} Battista Chiri (1896-1962) era operaio in Lancia e sposò Clelia Fantino (1899-1987) e dalla loro unione nacquero Tarcisio (1923-1923) Liliana (1924) e Tarcisio M.Giuseppe (1932). Liliana ebbe una figlia di nome Giuliana mentre Tarcisio si sposò con Maura Balducci ed ebbe due figli: Enrico e Roberta.
{10L} Giuseppina Chiri (1898-1992)
{10M} Candida Chiri, (1900-1983) che, da notizie verbali riportate, lavorava presso lo stabilimento della Philips in Alpignano; rimase nubile. Si tramanda oralmente che badò sempre come sorella maggiore al fratello Emilio.
{10N} Emilio Chiri (1902-1948) svolgeva la professione di collaudatore, studiò come autodidatta, fu un uomo colto e determinato. Aveva una profonda fede politica che lo aiutò a superare i difficili anni di dittatura fascista. Divenne sindaco del comune di Alpignano il 31 3-1946; morì purtroppo molto giovane a soli 46 anni. Con il suo nome è stata assegnata una via nello stesso comune. Un articolo ed una ricerca effettuata recentemente dal gruppo di lavoro commissionato dal Comune di Alpignano per redigere un libro sui personaggi illustri di Alpignano e di cui fa parte lo storico Giorgio Re,riportae traccia il contorno delle sue azioni:
<< Emilio CHIRI di Giuseppe e Teresa Sanmartino nacque ad Alpignano l’8 novembre 1902. Antifascista, fu imprigionato dal 1927 al 1933 come “sovversivo” nel carcere di Sulmona. Liberato per un breve periodo, fu nuovamente condannato a cinque anni di carcere poiché “trovato in possesso di materiale di propaganda comunista”. Si rifiutò di scendere a compromessi col fascismo e di accettare il condono concesso dal capo del governo Benito Mussolini preferendo scontare interamente la condanna. Ritornò libero ad Alpignano soltanto il 13 aprile 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre successivo entrò nella Resistenza come esponente del CLN Alpignanese e segretario della seconda zona del Partito per le Valli di Susa e Sangone. Il 1° maggio 1945, dopo la Liberazione, fu nominato sindaco per “meriti acquisiti nella lotta antifascista” e con le elezioni del 31 marzo 1946, la popolazione alpignanese gli riconfermò la fiducia; fu il primo sindaco comunista di Alpignano. S’impegnò con tutte le sue energie e intelligenza per affrontare la nuova situazione politica volta ad affermare la democrazia e alleviare il disagio economico-sociale della popolazione. Lavorò tenacemente senza risparmiarsi ma le sue già precarie condizioni di salute, minata dai duri anni di carcere, peggiorarono a tal punto che, dopo due anni, lo portarono a una prematura scomparsa. Morì il 18 agosto 1948, mentre si trovava in Municipio a svolgere la sua mansione. La sua scomparsa provocò tra la popolazione incredulità, costernazione e rimpianto. È sepolto nella tomba di famiglia nel nostro cimitero. — 2° Ampliamento tomba n° 239 — Comune di Alpignano: Storia dei Sepolcri – Percorso n. 2 Sindaci e Politici. |
{10O} Ernesto Chiri (1909-1986) nacque anche lui in Alpignano svolgeva la professione di tornitore meccanico, si sposò con Maria Meotto ed ebbe una figlia: Duilia. Di lui siamo a conoscenza di un simpatico aneddoto: durante il periodo pre-bellico, (era marinaio sulla Regia nave “Libia” in un luogo non precisato, salvò una giovane donna in mare che rischiava di annegare. Immediatamente si gettò in mare e la salvò. La donna tratta in salvo era Edda, la figlia del Duce Benito Mussolini. Successivamente (non sappiamo se il Duce in persona, o per interposta persona), gli chiesero se desiderasse una ricompensa. Ernesto, che aveva il fratello Emilio in carcere, chiese la grazia per suo fratello, la cosa venne accettata; peccato che saputolo Emilio rifiutò la grazia e rimase in carcere ancora per parecchio tempo !
4.1.3 {20} Giuseppe (1854-1916) [quarta generazione]
Procedendo ora sempre a ritroso per elencare le informazioni conosciute dei soggetti avi di questo ramo, ed analizzando gli atti ritrovati possiamo riportare l’atto di nascita:
Atto di nascita n.26 del 29-4-1854 in Alpignano cui è stato imposto il nome di Giuseppe essendo stato padrino Giuseppe Chiri di professione contadino di Alpignano Testimone Carola Lucco |
Per ora non è ancora stato individuato il parente che fu il padrino di Giuseppe, ma quasi sicuramente potrebbe essere un fratello di Agostino. Mentre la testimone era Carola Lucco nata Dosio. Anche dall'atto di matrimonio tra Giuseppe Chiri e Maria Teresa Sanmartino avvenuto nel 1883, si possono trarre molte utili informazioni.
Atto di Matrimonio n. 5 del 24-2-1883 Alpignano Filatrice in seta nata a Torino (Grugliasco) figlia del fu Antonio, Agricoltore, di anni 27 |
La prima delle quali, ad esempio, sull'attività che Giuseppe svolgeva: agricoltore, (lo si deduce dalle indicazioni nei vari atti da quello del suo matrimonio e da quelli di nascita dei suoi figli). La seconda, di estrema importanza, è che vengono descritte le generalità dei suoi genitori: Agostino, già deceduto alla data del matrimonio di Giuseppe e Lucia Lucco, ancora in vita.
Giuseppe quindi negli atti viene indicato come agricoltore e/o contadino, il che non deve far pensare ad una condizione disagiata, anzi per quei tempi essere proprietario di terre, vigne e campi, anche se vi si lavorava con il sudore della propria fronte, era indicatore di una buona condizione economica. Viene tramandato infatti che egli venisse chiamato dai compaesani con l’appellativo “al principin d’la Rianassa” la zona in cui erano situati i suoi beni fondiari; con il termine “principin”, invece, si faceva riferimento al fatto che egli era il primo ed unico figlio maschio di otto sorelle, e dal momento che i beni venivano trasmessi solo al maschio egli era stato individuato dagli amici come un futuro e potenziale ereditario, attualmente l’equivalente di un piccolo possidente terriero.
Che i suoi beni fossero abbastanza significativi lo dimostra l’atto recuperato dal cugino Tarcisio Chiri e che rappresenta l’atto di successione da Giuseppe ai suoi figli, per ognuno è stato assegnato un piccolo fondo od una porzione di fabbricato.
Di Giuseppe si è pure ritrovato l’atto di morte che viene sottoriportato:
Atto di Morte n. 28 del 6-8-1916 Comune di Alpignano |
Come già ricordato il primogenito Giuseppe aveva complessivamente 8 sorelle, 6 figlie dei suoi genitori naturali e 2 nate dal secondo matrimonio di suo padre Agostino con Giuseppa Isoardi. Sono stati ritrovati degli atti che riguardano l’esistenza di alcune sorelle di Giuseppe e più precisamente:
A) figli del primo matrimonio con Lucia Lucco
{20A} Giuseppe Chiri (1854-1916) primogenito in LINEA RETTA di cui si stanno descrivendo le informazioni ritrovate ed oggetto di questa ricerca;
{20B} Maria Lucia Chiri (1856-1927) coniugata nel 1881 con Colombino Carlo
{20C} Lucia Maria Chiri (1857-_) coniugata nel 1883 con Giuseppe Vernei
{20D} Giuseppa Chiri (1858-_)
{20E} Vittoria Chiri (1867-1851) coniugata nel 1889 con Emiliano Bertignono
{20F} Giuseppa Chiri (1869-_)
{20G} Margherita Chiri (1872-_)
{20H} Antonia Chiri (1874-)
{20I} Catterina Chiri (-)
B) figli del secondo matrimonio con Giuseppa Isoardi
{20L} Albina Chiri (-)
{20M} Teresa Chiri (1883)
{20N} Carolina Chiri (1880-)
A riguardo di queste numerose sorelle, sono state recuperate informazioni solo su alcune:
{20B} Maria Lucia Chiri la primogenita, si sposò con Carlo Colombino il 5-2-1881, era nata il 11-9-1856 mentre lo sposo era nato a Rivoli il 20-5-1851. Di lei su Ellis Island viene indicata essere partita il ___ed arrivata a New York il___
{20C} Lucia Maria Chiri, si è ritrovato che sposò Giuseppe Verney, era nata il 17-2-1857; per questa ava sono stato contattato dalla sig.r a Josiane Vasseur francese e residente in Francia che è la diretta discendente dell'ava e che mi ha fornito le parentele di questo ramo che a me erano assolutamente sconosciute. Dalle ricerche effettuate dalla sig.ra Vasseur che ha anche richiesto ed ottenuto documenti al comune di Alpignano da cui risulta che il giorno 11-9-1856 è nata Chiri Maria Lucia figlia di Chiri Agostino e Lucco Lucia. che si sposò con Vernei Giuseppe. Dalla loro unione nacque Vernei Caterina Luigia il 29-12-1889 che si sposò il 17-4-1910 con Francoise Hochard di Giovanni. Nacque poi Augustin Hochard che sposò con un soggetto da cui nacque la signora che mi ha contattato per queste ricerche. data di nascita diverse!!! forse il Comune ha rilasciato un estratto di nascita erato.
{20E} Un’altra sorella di nome Vittoria nata il 16-6-1867, si sa che sposò Bertignono Emiliano nel 1889 e da cui ebbe un figlio di nome Gustavo che per lavoro si stabilì in Francia e più precisamente a Lione. Questo Gustavo conobbe Bianciotto Rosalia dalla cui unione nel 1938 nacque Rina Romana Bertignono che morì nubile a Sanremo nel 2003. Avremo ancora modo di narrare di questa nostra antica parente negli atti allegati, per ora basta ricordare che Rina nel 1998 venne dichiarata un soggetto fragile e le fu associato un tutore provvisorio, mentre nel 1999 con una sentenza del tribunale di Sanremo venne interdetta in casa di riposo. Morì nel 2003 ma nessuno dei cugini secondi aveva mai mantenuto i contatti. Pertanto essendo proprietraria di un immobile a Sanremo venne interessata una società specifica per le ricerche dell'asse ereditario nominata dal curatore: la soc. Coutot-Roehrig che contattò i sottoscritti sorpresi ed increduli al fine di poter effettuare la ricerca degli eredi di Rina. In definitiva gli eredi legittimo sono stati suddivisi in 4 parti: il cugino Chiri Tarcisio, i fratelli Maria Augusta e Gianbruno Verda in quanto figli della ormai deceduta madre Chiri Amalia ed altri due cugini denominati Carlo e Felice Colombino. Fu comunque una piacevole sorpresa anche se il dispiacere per le vicende personali che i casi della vita offrono che non hanno neppure consentito di ricordare o di aver mai conosciuto la deceduta.
Per adesso è stata redatta la scheda relativa all’atto di nascita.
Atto di nascita n. 468 del 16-6-1930 Comune di Torino dal nove marzo millenovecentoventicinque, di anni trentasette,(n.1890) casalinga domiciliat a in Villuerbanne (Francia) l a quale mi ha dichiarato che il dì dodici giugno dalla sua unione con Bertignono Gustavo celibe di anni trentotto, meccanico, domiciliato in Villeurbanne non opponendosi assieme nei gradi che ostano al riconoscimento rappresentata dal sottoscritto Bertignone Pietro è nato un bambino di sesso femminile che mi presenta e a cui pone i nomi di Rina Antonia Romana |
Per quanto riguarda Amrgherita, Caterina, Albina e Teresa non si sono recuperate altre informazioni.
4.1.4 {40} Agostino (c.1827- 1883) [quinta generazione]
Ricavando la data di nascita dei due genitori partendo dall'età che essi avevano alla data del matrimonio si ottiene rispettivamente che Agostino Chiri aveva 23 anni ed era nato quindi circa nel 1827 mentre Lucia Lucco aveva 29 anni e quindi era nata circa nel 1828; da notare anche qui l'usanza di porre il nome del padre defunto, infatti il quarto figlio Giovanni Chiri come secondo nome portava il nome del nonno Agostino. Per ora si sono ritrovati atti e notizie sia su Agostino che di sua moglie Lucco Lucia. Un aspetto che è stato risolto è la reale data di nascita di Agostino, infatti da tutti gli atti recuperati risultano date incerte:
Atto di Matrimonio n.7 (foglio 4) del 28-3-1852 Comune di Alpignano Agostino Chiri di anni 23, (n.1829) nativo di Alpignano, figlio del fu Gioan Battista e della vivente Margarita Neirotti e Lucco Lucia Maria di anni 20 (n.1832) nativa di Alpignano, figlia del fu Agostino e della fu Vittoria Martoglio |
Dal momento che il 7-2-1878 risulta deceduta la moglie Lucco Lucia, viene confermata l’informazione del suo secondo matrimonio con Giuseppa Isoardi che viene riportata quale sua attuale coniuge nell’atto di morte.
Atto di Morte n. 6 del 1883 15 - febbraio Comune di Alpignano agricoltore, nato ad Alpignano, figlio del fu Gioan Battista e di Margarita Neirotti |
L’immagine seguente è un estratto dell’albero ereditario inserito nella domanda di successione di Agostino.
Al tribunale Civile di Torino Illustrissimi Signori, si prermette il seguente Albero Genealogico del De Cuius Chiri Agostino + febbraio 1883 [sposato] in prime nozze con Lucia Lucco [deceduta nel] + 1878 8 febbraio Ed in seconde nozze (1848) con Giuseppa Isoardi, contadina di cui si riportano gli altri due figli: Albina e Teresa. |
Una nota particolare deriva dall'aver ritrovato la firma originale di Agostino che non era certo un letterato ne un capace calligrafo, ma la sua firma olografa descrive un uomo comunque che sapeva leggere e scrivere che per quel tempo era già una competenza inusuale.
4.1.5 {80} (c.1777 - ____ ) Gioan Battista [sesta generazione]
Di questo soggetto non sono state recuperate altre informazioni a parte quelle dedotte dalla lettura degli atti precedentemente descritti ed in cui sono state evidenziate le sole generalità. Dalla consultazione sul sito www.antemati nella consultazione degli atti del periodo Napoleonico si è ritrovato la pubblicazione dell’atto di matrimonio (1813) tra Giovanni Battista Chirio (notare come in origine il cognome era riportato differente, con la “o” finale) con Margarita Neirotti nata a Rivoli e che riporta la data di nascita di Giovanni Battista nel 1777. infatti lo sposo risulta avere trentasept quindi si suppone che sia nato nel 1777. In ogni caso l’atto è certamente riconducibile al nostro avo.
Atto della Pubblicazione di Matrimonio n. 57 del 1813 22- marzo Comune di Alpignano figlio di Jean Baptista Chirio e Fassetta Domenica e Margherita (Marguerite) Nejrotti di anni 30 nata e domiciliata nel comune di Rivoli del fu Piero (Pierre) e della vivente Maria Borgeisa, donna di casa. |
4.1.6 {160} (* c.1750 - +____ ) Gioan Battista [settima generazione]
Dall’atto recuperato si evince solo che Giovan Battista si sposò con Domenica Fassetta ed è lecito pensare che nacque 25 anni prima della data di nascita del figlio, quindi si suppone possa essere nato intorno al 1750.
Per ora le ricerche su questo importante ramo affine dei Chiri può dirsi concluso fino a quando non si scopriranno nuove informazioni. In ogni caso conoscere in maniera analitica e dettagliata generazioni su generazioni e dati reali ricavati da documenti originali che risalgono fino al 1750 è comunque fonte di grande soddisfazione orgoglio ed appagamento degli sforzi dedicati a queste ricerche.
4.2) - La famiglia Dentelli
La famiglia Dentelli risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Lea Dentelli (1896-1964) e Verda Augusto (1893-1946) avvenuto a Parma nel 1917.
4.2.1 [9] Lea (1896-1964) [terza generazione]
Lea era nata a Parma da Dentelli Carlo (1867-1941) e Del Giudice Elisa (1870-1938).
Nelle prime ricerche intraprese presso gli Uffici dello Stato Civile del comune di Parma sono risultati dati che risultavano discordi tra loro, quali ad esempio la data di nascita di Lea che era precedente alla data di matrimonio dei suoi genitori. Con la richiesta degli atti in originale richiesti all’Archivio Storico di Parma si è chiarita la questione individuando nelle note dell’atto di matrimonio il riferimento specifico alla bimba nata un anno prima di nome Lea Bianca Vittoria e che, a quella data, era stata riconosciuta solo dal padre. Mentre con l'atto di matrimonio del 1897, oltre alla celebrazione del matrimonio stesso, si legittimava la paternità e la maternità dei genitori.
Atto n. 20 del 18 febbraio 1897 Sono comparsi Denteli Carlo, 29 anni, negoziante figlio di Filomeno e Rossi Cecilia e Del Giudice Elisa, nubile, di ani 26, massaia, figlia di Michele e Alfieri Carolina Gli sposi alla presenza degli stessi testimoni hanno esposto altresì che dalla loro unione nacque un figlio (atto n. 298 del 1896) al quale si pose il nome di Lea Bianca Vittoria. Essi hanno dichiarato che con il presente atto riconoscono il proprio figlio ad effetto della sua legittimazione. |
Per doverosa cronaca di ricerca si riporta anche tale atto di nascita:
Atto nascita n. 295 del 14-3-1896 È comparso Dentelli Carlo di anni 28, negoziante che dichiara che dalla sua unione naturale con una donna non maritata nella casa in Via XX settembre 6 è nato un bambino di sesso femminile a cui da i nomi di Dentelli Lea Bianca Vittoria |
Lea conobbe poi suo marito Augusto che in quel tempo era allievo dell'Accademia Militare a Modena. Non sappiamo per quale fortuito caso si conobbero tuttavia la vicinanza tra Modena e Parma potrebbe essere la causa delle occasioni di incontro mondano, di viaggio o di comuni amici avvenuti in quell'epoca e che determinarono la conoscenza reciproca. In ogni caso si sposarono in Parma nel 1917.
Atto di Matrimonio n. 109 del 13-08-1917 Parma NOTE: Nell’atto viene inoltre riportato che all’atto viene allegato un documento che risulta essere il Decreto dell’illustrissimo Sig. Procuratore del Re, presso questo Tribunale Civile in data 9 agosto, con il quale si concede la dispensa alle pubblicazioni. Il Procuratore ha prodotto l’assenso sovrano a contrarre matrimonio ai sensi della Circolare Ministeriale 11-6-1915 n. 4143 in quanto era ufficiale di Milizia Territoriale. |
Quasi certamente Augusto (vista la data dell’atto in piena guerra) usufruì di tale dispensa alle pubblicazioni per effettuare il matrimonio con Lea dovendo ripartire con urgenza per la Prima Guerra Mondiale; oppure si sposarono durante una fugace licenza premio di Augusto.
Lea Dentelli Lea Dentelli e Augusto Verda Lea Dentelli |
Nel corso delle ricerche si sono pure recuperate le date degli atti di nascita e di morte di Lea, dei suoi fratelli ma che vengono qui solo sinteticamente riportate e rispettivamente sono:
[9A] Alma (1897-1986), si sposò con Otto Paolo Sieg da cui nacque: Marlies Sieg.
[9B] Bruno (1901-1960), fu invece il marito di Tina Pasini che era una cuoca esperta di rinomata tradizione culinaria parmense. Ebbero tre figli: Carlo, Sergio e Nedo.
[9C] Bianca (1904-1962), sposò Ilario Brenta detto Nino da cui nacque un figlio: Emilio. Di Ilario, grazie al contributo trasmesso da un appassionato di ricerche genealogiche, (che risponde al nome di Massimo Palmia) si è appurato essere nato a Genova il 6-6-1899 e deceduto poi in Parma il 13-11-1964
Mentre di Lea si riportano più in dettaglio anche l’atto di morte rilasciato dal Comune di Torino nel 1964:
Atto Morte n. 1351 2° parte 1° serie Si certifica che Dentelli Lea, nata a Parma il 14-3-1896 |
I ricordi che traspaiono dai racconti famigliari riferiti a Lea la ritraggono come un’espertissima cuoca ed un’ottima buongustaia. Evidentemente le esperienze fatte come figlia di Elisa Del Giudice che negli atti viene citata come “ostessa” hanno trasferito in Lea la passione per l’arte culinaria e per la buona tavola. Dall'atto di morte del padre Carlo viene infatti riportato come " esercente di trattoria" quindi Lea aveva una esperienza in questo campo.
Del padre di Lea, Carlo, non si hanno a disposizione altre informazioni orali, a parte quelle derivanti dagli atti richiesti al Comune di Parma, trasmessi dallo storico Massimo Palmia, dal discendente Davide Dentelli che ha pure intrapreso delle specifiche ricerche e dalla consultazione sul portale "Antenati".
4.2.2 {18} Carlo (1867-1941) [quarta generazione]
Del padre di Lea, Carlo, si sono recuperate parecchie informazioni.
Atto Nascita n. 660 parte 1° del 1867 il 6-6-1867, in Parma Borgo del Naviglio è nato Dentelli Carlo e Rossi Cecilia di anni 24, massaia |
Inoltre dalle note a margine dell’atto di nascita (trascrizione successiva) viene pure riportato l’atto di matrimonio di Carlo con Elisa Del Giudice.
Atto di Matrimonio n. 20 1° Parte del 1897 il 18-2-1897 a Parma sposo: Dentelli Carlo di anni 29, negoziante sposa: Del Giudice Elisa, massaia di anni 26 |
Dalla lettura di questo atto emergono quindi le generalità della moglie di Carlo: Elisa Del Giudice che era figlia di Michele Del Giudice e, da informazioni verbali ricevute, la famiglia dei Lo Giudice (comunemente chiamati Del Giudice) avrebbe dovuto essere originaria di Altamura, in Puglia. Queste ipotesi sono state poi confermate dal ritrovamento di atti che indicano la vera origine dei soggetti ricercati nella Provincia di Bari. (ved. Cap. 4.5.1 Fam. Del Giudice)
Atto Nascita n. 660 del 1867 È comparso Dentelli Filomeno, domestico di 32 anni e residente in Parma Borgo del Naviglio 3 al quale pone il nome di Carlo |
Anche dall'atto di morte si sono ricavate ulteriori informazioni:
Atto Morte n. 70- 1° serie Si certifica che Dentelli Carlo vedovo di Del Giudice Elisa |
Dalla lettura degli atti si sono ritrovati anche i fratelli di Carlo e rispettivamente: Giuseppe (1871-___) che nel 1895 sposò Teresa Barbieri da cui ebbe 3 figli: Arnaldo, Augusto e Luigi. Adelaide (1872-___) che si sposò con Eliseo Pessina, Primo (1874-___) che ebbe un figlio di nome Otello, e Italo (1877-___); questi ad oggi i fratelli di Carlo che risultano essere stati individuati.
4.2.3 {36} Filomeno Costante ( 1835 - 1905 ) [quinta generazione]
Dalla lettura dell’atto precedente emerge la sola informazione che fa capo al ritrovamento delle generalità del padre di Carlo e che risponde al nome di Filomeno e di sua moglie Rossi Cecilia.(ved. Cap. 4.10 Fam. Rossi).
Di Filomeno si è pure recuperato anche l'atto di morte del 1905, ma le ricerche si sono spostate all'allora comune di San Donnino che ora appartiene all'attuale Comune di Fidenza
Da questo atto di nascita di Filomeno e datato 1835 si evincono queste informazioni:
Atto Nascita n. 7 del 1835 Si certifica da parte del Dott. Luigi Raschi (medico ostetricante) che il giorno 9-1-1835 è nato da Gandolfi Catterina di anni 40 Moglie di Dentelli Carlo un un bimbo a cui sono stati imposti i nomi di Filomeno Costante Carlo |
Mentre da questo atto di morte si evincono queste altre informazioni.:
Atto Morte n. 833 del 25 ottobre 1905 Si certifica che alle ore 13.30 di ieri è morto Dentelli Filomeno, di ani 70, facchino figlio di Carlo e Gandolfi Caterina e marito di Rossi Cecilia |
Dal ritrovamento di questi atti è possibile ottenere altre preziose informazion, infatti dalla lettura dell’atto recuperato emerge anche l'informazione del secondo nome di Filomeno che viene chiamato Costante (forse in ricordo del nonno Costantino).
Inoltre dal ritrovamento degli atti è possibile descrivere, per quanto possibile, anche i fratelli di Filomeno che rispettivamente erano: Angela (1829 -___) e Antonio (1835-1836) che era il gemello di Filomeno, nato lo stesso giorno.
4.2.4 {72} Carlo Sante ( c. 1785 - ___ ) [sesta generazione]
Dalla lettura dell’atto precedente emerge la sola informazione che fa capo al ritrovamento delle generalità del padre di Filomeno e che corrisponde al nome di Carlo e che viene chiamato anche Sante, ed inoltre che era coniugato con Gandolfi Caterina. (ved. Cap.4.20) mentre dall'atto di Matrimonio emerge l'informazione delle generalità del padre di Carlo Sante che risponde al nome di Costantino come vedremo più avanti. per quanto riguarda il luogo di nascita viene riportato come nato nel comune di Chiaravalle in provincia di Ancona. Quindi i luohi di provenienza cambiano persino di regione: dall'Emilia Romagna alle Marche.
4.2.5 {144} Costantino ( c. 1760 - ___ ) [settima generazione]
Dalla lettura dell’atto di matrimonio ritrovato e relativo al matrimonio tra Carlo Dentelli e Caterina Gandolfi
Atto Matrimonio del 13 febbraio 1822 Sposo Carlo Sante Dentelli di anni 36, cocchiere figlio di Costantino e Rosa Cavagna e Sposa Caterina Gandolfi, di Angelo e Annnziata Curati si uniscono in matrimonio nella Parrocchia di San Pietro |
emerge l'informazione che fa capo al ritrovamento delle generalità del padre di Carlo e che corrisponde al nome di Costantino il quale era coniugato con Rosa Cavagna. Ipotizzando poi di fare risalire a venticinque anni prima la data di nascita del capostipite più remoto dei Dentelli. dalla data di nascita del primo figlio Carlo (1785 - 25anni ) raggiungiamo quindi circa 1760, possiamo concludere con orgoglio che non è da tutti recuperare in maniera analitica e cronologicamente verificati e susseguenti tutti i soggetti della linea retta. nati addiritura nel settecento
4.3) - La famiglia Bosio
La famiglia Bosio risulta collegata al ramo paterno dei Chiri a seguito del matrimonio tra Maria Bosio con Giovanni Chiri avvenuto in Alpignano nel 1921.
Della famiglia Bosio si sa con certezza che fosse una famiglia “storica” degli abitati di Alpignano e zone limitrofe. Si è infatti ritrovato un libro sulla storia e sulle cronache di Alpignano, (ved.Cap.11.5.8) in cui l’autore G. Vitrotti riferisce che nel 1932 vi erano ancora 120 stalle e con rammarico riferendosi alle professioni degli alpignanesi afferma che << delle vecchie famiglie contadine di un tempo come i Bosio i Borio, i Bioletto, gli Audano e i Comba etc. >> molte hanno abbandonato tali professioni.
4.3.1 {11} Maria (1899-1922) [terza generazione]
Maria Bosio, era l'ultimogenita dei sei figli nati dall'unione di Paolo Bosio con Francesca Bertino.
Atto di Nascita del 5-9-1899 Comune di Alpignano |
Di Maria si è già accennato purtroppo alla sua prematura scomparsa ad appena 22 anni. Con certezza si sposò con Giovanni Chiri nel 1920.
Atto di Matrimonio l'anno 1820 il 28 ottobre alla presenza del sottoscritto delegato è stato celebrato il matrimonio tra Chiri Giovanni di anni 27 figlio del fu Giuseppe del fu Agostino e della Sanmartino Teresa del fu Antonio e Bosio Maria di anni 21 figlia del fu Paolo e della Bertino Francesca del fu Giuseppe |
dall'atto si evince che il testimone era suo cognato Ferruccio Peirone che aveva sposato la sorella Domenica.
Di lei rimangono alcune foto che la ritraggono in compagnia del marito in cui la giovane età e la finezza dei suoi lineamenti confermano la bellezza che per tradizione di lei si ricorda. Per completezza di esposizione la data di morte precisa risulta essere il 27-7-1922 e, dal momento che passò a miglio vita in un ospedale di Torino, i suoi resti riposano nel Cimitero Generale di Torino.
Bosio Maria 1919 | Giovanni Chiri e Bosio Maria 1920 | Bosio Maria 1918 |
Dall’analisi dei precedenti atti è possibile trarre le seguenti considerazioni: le informazioni sull'attività in vita dei cinque fratelli di Maria Bosio sono piuttosto scarse anche perché morendo in giovane età, ridusse di conseguenza le informazioni che via via si tramandano oralmente. I fratelli di Maria sono risultati essere: Domenica (1884-1961), Edoardo (1886-), Arturo (1890), Angela (1886) e Camillo (1895).
{11A} Domenica Bosio (1898-1922) ava in Linea Collaterale
{11B} Edoardo Bosio (1886-) avo in Linea Collaterale
{11C} Arturo Bosio (1890-) avo in Linea Collaterale
{11D} Angela Bosio (1893-1952) ava in Linea Collaterale
{11E} Camillo Bosio (1895-) avo in Linea Collaterale
{11F} Maria Bosio (1899-1922) ava in Linea RETTA
Solo per alcuni di questi soggetti per ora si è ritrovata qualche informazione, frutto delle letture degli atti anagrafici per ora in possesso o tramandate a viva voce dai racconti dei parenti.
{11A} Domenica 1894-1922- | {11B} Edoardo 1890 | {11C} Arturo 1890 | {11D} Angela 1893-1952 | {11D} Camillo 1895 | {10E} Maria 1899-1922 |
{11A} Domenica Bosio fu molto vicina alla piccola nipote Amalia Chiri quando, come ricordato precedentemente, rimase senza madre a meno di un anno di vita, di questa zia di Amalia si può solo citare che si sposò con Giovanni Pessana di professione taxista, (attività che all'inizio del secolo era indice di una buona stabilità economica in quanto era necessario disporre delle risorse necessarie per l'acquisto di una vettura allora rarissima). Dalla loro unione nacquero due figli, Attilio e Piera attualmente già deceduti.
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Domenica Bosio moglie di Giovanni Pessana e i figli Attilio Pessana e Piera Pessana |
Atto di Nascita n. 28 del 3-5-1884 Comune di Alpignano |
Da alcune foto ritrovate di Edoardo, ritratto con suo fratello Arturo, si possono dedurre e tracciare alcune ipotesi in quanto essi sono ritratti in tenuta da muratori o carpentieri mentre realizzano una costruzione; ciò porta ad ipotizzare la presunta professione esercitata. Edoardo, inoltre, si scopr' che si sposò con Maddalena Alciati nel 1913; questa informazione la si evince dall’atto di matrimonio che dichiara il nome della sposa, la provenienza non è nota ma comunque dalla loro unione nacque Duilia Bosio che pur sposandosi non ebbe prole ed attualmente risulta già deceduta.
Atto di Nascita del 24-6-1886 Comune di Alpignano Nasce Bosio Edoardo Silvio |
Di Arturo non ci sono pervenute altre informazioni che quelle ripostati nella trascrizione dell’atto.
Atto di Nascita del 5-12-1890 Comune di Alpignano |
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Edoardo Bosio e suo fratello Arturo Bosio |
Di Angela Bosio si conoscono solo le generalità e neppure una foto ma si è scoperto che sposò Bernardino Peirone e si sposarono in Alpignano il 30-11-1919 ed il loro figlio Ferruccio è stato l'unico figlio nato dalla coppia. Ferruccio, a sua volta, si sposò con Candina Cerrato da cui nacquero due figlie: Mariella e Claudia. Dall'atto di nascita nelle note a margine vi è riportato che morì a Torino il 1-4-1952. Anche di questi parenti si sono perse le tracce.
Atto di Nascita n. 6 del 24-6-1886 Comune di Alpignano |
Di Camillo, oltre alle informazioni giunteci dal suo atto di nascita, si conosce il nome di sua moglie: Luisa.
Atto di Nascita del 23-1-1895 |
4.3.2 {22} Paolo Francesco Luigi (c.1859-1917) [quarta generazione]
Paolo, le cui origini sembrano provenire dal vicino comune di Pianezza e lo si evince dall'atto di nascita. Confrontando le informazioni derivate dagli atti di nascita sopra riportati sulla nascita dei sei figli di Paolo Bosio possiamo ricavare alcune considerazioni : la prima sulla professione esercitata dal padre che in quasi tutti gli atti di nascita viene indicato come "garzone mugnaio" o "mugnaio" e sempre come "mugnaio" viene contraddistinto nell'atto di morte, quindi si può presumere che Paolo Bosio svolgesse tale mestiere e che avesse lavorato inizialmente come garzone presso un mulino e successivamente ne sia divenuto titolare o dipendente; la seconda informazione risulta essere sugli spostamenti di residenza; i primi cinque figli nacquero in Alpignano, vicolo Valdellatorre 5 mentre l'ultimogenita Maria nacque in vicolo Valdellatorre 12. Sarebbe interessante scoprire se lo spostamento di numero civico è solo un aggiornamento toponomastico della via o se il nucleo famigliare effettivamente cambiò luogo e casa; in ogni modo egli nacque in Pianezza e morì in un luogo ancora diverso: Via San Giacomo 7, sempre in Alpignano. Di Paolo, è stata pure recuperata la sua foto.
Atto di Nascita del 28-2-1859 e di Teresa Franchino, contadina residente in Pianezza. Padrino del neonato avv. Pietro Ferroglio di Torino e sua moglie Teresa Ferroglio nata Petiti, benestante |
Atto di Matrimonio n. 11 del 26-12-1879 Alpignano |
Dall’atto di Matrimonio di Paolo, si possono trarre alcune considerazioni, mentre ulteriori si possono dedurre da quello di morte, prima fra tutte le generalità di suo padre Francesco.
Atto di Morte n. 20 del 24-5-1917 Comune di Alpignano figlio di fu Bosio Francesco vedovo di Bertino Francesca |
Inoltre dalle ricerche è emerso che Paolo aveva un fratello di nome Domenico Bosio, nato nel 1842 ma di cui non sono state recuperate altre informazioni.
4.3.3 {44} Francesco (c.1810-c.1869) [quinta generazione]
Percorrendo quindi a ritroso il ramo genealogico dei Bosio, come risulta dall'atto di matrimonio, già riportato, il padre di Paolo Bosio risponde al nome di Francesco Bosio mentre la madre risulta essere tale Franchino Teresa originaria di Usseglio. Di Francesco Bosio si hanno invece notizie più certe derivanti dal ritrovamento del suo atto di morte. Egli era nato a Pianezza nel 1810, svolgeva il mestiere di contadino, si sposò con Teresa Franchino, all'incirca nel periodo che intercorre tra il 1824 (14 anni dopo la sua nascita) ed il 1858, (qualche mese prima della nascita del loro figlio Paolo). Questo è l'intervallo di tempo in cui effettuare le successive ricerche per recuperare l'atto di matrimonio con sua moglie Teresa Franchino. Altre informazioni si ricavano dall'atto di morte di Francesco.
Atto di Morte n. 31 del 9-7-1869 Comune di Alpignano Muore Bosio Francesco di anni 59 nato in questi luoghi |
Una prima contraddizione nasce dal calcolo della sua data di nascita; calcolandola per verifica sia dall'atto di morte (data dell'atto -59 anni) =1810; e quella ricavata dall'atto di matrimonio del figlio (data dell'atto -59 anni) = 1820. In realtà ciò è spiegabile dalla superficialità con cui i parroci descrivevano le informazioni o meglio come i soggetti che rispondevano alle domande dei parroci erano, a quel tempo, pressoché analfabeti. In breve quando si sposarono Bosio Paolo e Bertino Francesca, il padre di Paolo, Francesco era già deceduto all'età di 59 anni ma il parroco non lo specificò come defunto usando il "fu", ecco il perché della discrepanza di dati. L'antenato più antico del ramo Bosio risulta quindi essere "originario di questi luoghi" (quindi nei comuni di Pianezza o di Alpignano) e risponde al nome di Stefano Bosio.
4.3.4 {88} Stefano (c.1790- già nel 1869) [sesta generazione]
Il suo nome risulta appunto essere quello di Stefano Bosio nato approssimativamente 20 anni prima della data di nascita di suo figlio Francesco e quindi all'incirca nel 1790, mentre risulta registrato come “fu” nell’atto di morte di suo figlio Francesco nel 1869. Con tali informazioni termina per ora la conoscenza del ramo della famiglia dei Bosio.
4.4) - La famiglia Calzia
La famiglia Calzia risulta essere collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Calzia Catterina con Giuseppe Matteo Verda, avvenuto a Pieve di Teco il 12 aprile 1885.
4.4.1 {17} Catterina Maria (1861-1915) [quarta generazione]
Di Catterina e' pervenuto anche un ritratto che è speculare a quello di suo marito Giuseppe Matteo Verda.
Dalle ricerche effetuate su questo soggetto risultano noti, in quanto ricavati dagli atti recuperati, i nomi dei suoi genitori, tali Nicola Calzia e Marianna Casetto. Solo ultimamente ed a seguito delle notizie ricavate dal Comune di Pieve di Teco nel 2005, si è scoperto che il vero cognome della madre di Catterina era Casella, fino ad ora infatti per un errore dell’anagrafe del Comune di Torino che riportava dall’atto di morte di Catterina le sue paternità e maternità ella veniva indicata come figlia di Marianna Casetto. Ora finalmente possiamo affermare con certezza il vero cognome che risulta essere per l’appunto Casella. Per Catterina valgono le stesse note già descritte per Giuseppe Matteo, e che si riferiscono alle seguenti considerazioni derivanti dal successivo atto:
Atto di Nascita n. 1 del 1861 Comune di Pieve di Teco (IM) L’anno milleottocentosessantuno addì otto del mese di Gennaio alle ore 4 pomeridiane, nella chiesa di S. Giovanni Battista È stato presentato un fanciullo di sesso femminile nato il sei gennaio alle nove di mattina, figlio di Nicola Calzia, negoziante e di Marianna Casella di professione bottegaia. Cui sono stati imposti i nomi di Maria Catterina. (I padrini furono Angelo Calzia e madrina Catterina Viani) |
Dagli atti di nascita, di matrimonio e di morte si evince che: era nata a Pieve di Teco e che probabilmente era già a conosciuta da suo marito Giuseppe Matteo a seguito dell’attività del padre relativamente all’attività di commercio di olio. Infatti dall’atto di matrimonio viene indicata come professione “negoziante”.
Atto di Matrimonio n. 5 Parte 1°del 1885 Comune di Pieve di Teco Verda Giuseppe Giobatta Matteo di anni 27, nato a Villa Viani e residente a Torino e Calzia Maria Catterina di anni 24, negoziante nata a Pieve di Teco e residente a Pieve di Teco. |
Di Catterina si è pure recuperato il seguente atto di morte nel 1915.
Atto di Morte n. 1305 Comune di Torino Il 1-8-1915 Muore Calzia Catterina di anni 52 nata a Pieve di Teco, agiata figlia di Nicola e Marianna (per errore Casetto) ora scoperto essere Casella È deceduta in Torino in Via Vigone 4 alle ore 23 e minuti 0 |
Dopo ulteriori ricerche effettuate anche presso il comune di Torino negli archivi delle richieste di immigrazione, che venivano effettuate in quei tempi, si è ritrovato un certificato demografico delle risultanze dell’anagrafe della popolazione residente al 1885, da cui emerge come Calzia Maria Catterina nata a pieve di Teco chiede l’iscrizione nelle liste della popolazione residente a Torino nel 1885.
Dall’atto di morte invece emerge come luogo indicato del decesso quello diverso dalla villa sulla collina di Torino dove i coniugi avevano abitato precedentemente, infatti viene riportato il domicilio di via Vigone 4.
Inoltre, da fonti varie, viene anche riportato che Catterina aveva 2 sorelle che rispettivamente si chiamavano Margherita e Barbara.
Nel 2005, a seguito delle ricerche effettuate presso il comune di Pieve di Teco, sono state ritrovate le seguenti nuove informazioni: è stato ritrovato l’atto di morte (23-12-1938) della sorella di Catterina e che risponde al nome di Barbara Bianca Maria che risulta essere nata settantanni prima e quindi presumibilmente nel 1868 ed era coniugata con Giovanni Semeria. Dal momento che risultano inoltre documentate le altre nascite provenienti dai coniugi calzia è possibile descrivere il quadro abbastanza completo dei fratelli e delle sorelle di Catterina.
La primogenita era Margherita Caterina Calzia nata a Pieve il 23-8-1857
Il terzogenito era Francesco Nicola Gioan Battista nato a Pieve 14-8-1863
La quartogenita era Barbara Calzia nata a Pieve nel 1868 e morta il 23-12-1938
La quintogenita era Agostina Bianca Maria nata a Pieve nel 1871 e morta dopo solo un anno il 4-12-1871
Il sesto fratello era Francesco Calzia nato a Pieve nel 1873 e morto prematuramente dopo solo un anno nel 1874
4.4.2 {34} Nicola (1837-1904) [quinta generazione]
Del padre di Catterina, Nicola Calzia non si possiedono informazioni né tramandate oralmente né derivanti da atti. Ma oggi nel 2005, a seguito delle ricerche effettuate presso il comune di Pieve di Teco ed avendo recuperato l’atto di morte di Nicola, conosciamo il nome di suo padre che risponde al nome di Francesco:
Atto di Morte n. 8 Comune di Pieve di Teco Il 1904 addì 27 gennaio, in vicolo della Stella 69, muore Calzia Nicola di anni 66 nato a Villaguardia, proprietario, figlio di Francesco Calzia, proprietario e di Viani Caterina di Villaguardia |
4.4.3 {68} Francesco ( c.1817 - )[sesta generazione]
Di questo sogetto conosciamo solo il suo nome di battesimo che risponde al nome di Francesco e che risulta essere nato 20 anni circa prima della nascita di suo figlio Nicola.
4.5) - La famiglia Del Giudice
La famiglia Del Giudice risulta collegata al ramo principale dei Dentelli a seguito del matrimonio contratto tra Elisa Del Giudice (1870-1938) e Carlo Dentelli (1867-1941); (Ved. atto nel Cap. 4. 2.2)
4.5.1 {19} Elisa (1870 -1938) [terza generazione]
Attto di Matrimonio n. 20 1° Parte del 1897 Il 18-2-1897 a Parma sposo: Dentelli Carlo di anni 29, negoziante sposa: Del Giudice Elisa, massaia di anni 26 |
Dalla lettura degli atti che ci interessano per determinare qualche informazione aggiuntiva su tale soggetto, si evince che esercitasse la professione di “ostessa”, a fianco del marito che nell'atto di matrimonio era indicato negoziante ma in altri era indicato come oste e/o esercente trattoria. Probabilmente avevano aperto una trattoria o un'osteria. Dall'atto di nascita ritrovato si scoprì anche che possedeva altri due nomi: Lucilla Guglielmina. Dall'atto di nascita si sono scoperte le generalità dei genitori.
Atto di nascita n.362 del 1870 Comune di Parma Borgo del Vescovo 63 Il 12-3-1870 nasce: Del Giudice Elisa Lucilla Guglielmina |
Ulteriori sviluppi sono invece derivati dalle richieste rivolte all’Archivio Comunale di Parma e che, prontamente evase, hanno permesso di individuare l'anno di morte di Elisa individuandola avvenuta nel 1938:
Atto di Morte n.26 1a. serie 9 gennaio 1938 - Comune di Parma Muore: Del Giudice Elisa di anni 68, ostessa |
Da questo atto emergono e vengono confermate anche le generalità dei genitori di Elisa: Michele ed Alfieri Carolina.
4.5.2 {38} Michele nato Pusterli (1844 - 1910 ) [quarta generazione]
Di Michele, padre di Elisa, si sono recuperate ulteriori informazioni ricavate dalla lettura degli atti. Egli nacque nel 1844 da genitori ignoti, infatti l’atto così riporta:
Atto di Nascita n.703 del 8 giugno 1844 - Comune di Parma L’anno 1844, davani a me sottoscritto delegato alle funzioni di Ufficiale Pubblico dello Stato Civile […] è comparsa Corradini Giovanna, di anni 52, levatrice la quale avendo assistito alla sottodescritta nascita, ha dichiarato che il sei corrente a quattr’ore pomeridiane è nato in questa città da genitori incogniti un bambino il quale venne battezzato poscia coi nomi di Michele Giuseppe Paolo e a cui Io sottoscritto delegato attribuisco il cognome di Pusterli. A termine del Sovrano Decreto del 26 gennaio 1842[…] |
Successivamente, dopo ben 9 anni, con atto seguente:
Atto di Registro nati n.70 1a. serie- Comune di Parma - 1853 Sono comparsi Lo Giudice Giuseppe (chiamato comunemente Del Giudice) di anni 74, sarto e la Gaibotti Maria Rosa di anni 46, sarta, ambedue domiciliati in Parma i quali in segno del loro matrimonio contratto l’otto aprile 1847 nella Parrocchia [… ] hanno dichiarato di riconoscere quale loro figlio legittimo il fanciullo registrato all’atto n. 703 in data otto giugno 1844 dichiarato in quell’Uffizio dello Stato Civile […] con i nomi di Michele Giuseppe Paolo Pusterli bensì come appongono gli stessi comparenti, a forma degli articoli 323[…] che da questo momento assume il cognome del proprio genitore Lo Giudice. Letto in presenza dei signori Barbieri dott. Enrico, di anni 40 (medico Chirurgo ) e Marbellini Francesco di anni 71 (impiegato di questo comune) |
Inoltre abbiamo anche recuperato l'atto di Matrimonio tra lo Giudice Michele e la Alfieri Catterinae
Atto di Matrimonio n. 251 del 1869 Il 30-10-1869 a Parma sposo: Lo Giudice Michele di anni 25, sposa: Alfieri Carolina, di anni 16 filatrice |
Fino a questo punto della ricerca eravamo solo a conoscenza di informazioni orali riportate cui sembrava che la stirpe dei “Del Giudice” provenisse dalla città di Altamura in Puglia e che il capostipite esercitasse il mestiere di sarto. Queste informazioni sembrano confermate (per la professione) mentre per le generalità ora è certo che Michele non fosse il figlio naturale dei coniugi Del Giudice. A seguito delle informazioni pervenute da Massimo Palmia (storico che mi ha contattato per fornirmi documentazione al riguardo). si è poi recuperato nell'ulteriore atto che riporta la nascita di Maria Rosa Gaibotti (n. 4-5-1867)??? e del matrimonio con Giuseppe Lo Giudice (che era il suo secondo matrimonio) ed era proveniente da Altamura in provincia di Bari). Egli sarebbe nato il 11-4-1778 ed era figlio di Michele e Fidelia Giorgio.
Riepilogando le informazioni contenute in questi lunghi atti recuperati, e che descrivono una storia abbastanza complicata si è ipotizzata una probabile narrazione che potrebbe essere la seguente:
1) Michele era un trovatello nato da una coppia di genitori ignoti nel 1844 ed il responsabile dell’Ufficio di Stato Civile scelse legittimamente e a sua discrezione, di assegnare il cognome Pusterli al neonato; ma cosa non chiara il nome di battesimo venne scelto come Michele. Perchè? proveremo dopo a dare una spegazione.
2) il bimbo visse fino a 9 anni ma non sappiamo chi badò a lui, in ogni caso i coniugi Del Giudice (che conviene qui specificare erano Giuseppe e la terza moglie Maria Rosa Gaibotti), quasi certamente lo conoscevano, questa considerazione si origina dal fatto che successivamente lo adottarono; infatti venne legittimato con il cognome di Del Giudice) ved. Atto. di legittimazione successivo del 1853. in quell'atto il Giuseppe aveva 69 anni e Maria Rosa
3) il padre di Michele, Giuseppe Lo Giudice (viene ripetutamente riportato che negli atti di come egli veniva comunemente chiamato Del Giudice) era nato nel 1778 ad Altamura, era vedovo di Fidelia Giorgio, o Garzia Ferdinanda (quindi in prime nozze con una conterranea) ma successivamente si sposò con Maria Gaibotti nata il 27-12-11-1799 a Parma. Maria Era figlia di Ignazio e Paini Anna;
4) Purtroppo la seconda moglie Gaibotti Maria morì molto giovane a soli 24 anni nell'ospedale di Colorno il 1-4-1824;
5) Come era consuetudine di quei tempi il Giuseppe Del Giudice manifestò l’idea di sposarsi con la sorella di Maria che rispondeva al nome di Maria Rosa, Tuttavia sia perchè aveva già un matrimonio alle spalle, sia perchè aveva contratto il terzo sposando la sorella e di cui era rimasto vedovo e forse per altri motivi, presentò la domanda allo Stato del Vaticano (alla santa Sede) per ottenere la dispensa alla celebrazione dell’atto di matrimonio ( atto _________);
6) Giuseppe, quindi, essendo rimasto vedovo, si risposò con la sorella di Maria Gaibotti tale Maria Rosa Gaibotti il giorno xxxxx 8-4-1847 .
-) anche se non erano senza figli, infatti ebbero una figlia di di nome Ernesta nata il 28-2-1834 ma di cui in tutti gli atti ricercati non vi è traccia. Quindi probabilmente morta negli anni della Pese Vaiolosa ( inizio secolo scorso).
-) Nel 1847 decisero di sposarsi, Dall'atto si evince che Lo giudice Giuseppe aveva 69 anni ed era quindi nato nel 1778 mentre Maria Rosa Gaibotti aveva 41 anni ed era nata quindi nel 1806. Al termine dell'atto di matrimonio la coppia benestante i coniugi Lo Giudice (ma comunemente chiamati Del Giudice) entrambi di professione sarti, dopo aver celebrato il matrimonio nel 1847 manifestarono l'intenzione di adottare Michele Pusterli
-) Michele, che si suppone già conoscessero, e che aveva 9 anni. Giuseppe Lo Giudice, così come riportato nell’atto, si faceva chiamare Del Giudice, ed ecco perché i figli di Michele presero il cognome di Del Giudice.
Di Michele è stata pure ritrovata la tessera della popolazione da cui emergono le seguenti indicazioni: Michele viene indicato come facchino ferroviario e risulta non sapere nè leggere né scrivere. A quel tempo risultava residente in borgo Palleria n. 14:
aveva già una discreta età e forse le pratiche del matrimonio ( dispensa della Santa Sede ed eventuali lungaggini burocratiche non ebbero sortito effetto.
Popolazione stabile - Comune di Parma Lo Giudice Michele Genitori: Fu Giuseppe e Gaibotti Rosa Nato a Parma il 6-6-1844 atto n. 703 Condizione facchino Ferrovia Leggere-NO Scrivere NO Abitazione Via Palleria 14 |
Dal momento che questa storia risulta abbastanza complicata lascerei i fatti analitici nella descrizione della famiglia Gaibotti (vedi Cap.xxx) lasciando solo per chiarezza di narrazione questi punti salienti:
Di Michele inoltre è stato pure recuperato l’atto di matrimonio con Carolina Alfieri, che viene riportato anche nel Cap. 4.11.1 riferito alla Famiglia Alfieri.
Atto n. 291 del 30 ottobre 1869 Comune di Parma Celibe, giornaliere nato e residente in Parma Del fu Giuseppe e della Gaibotti Maria Rosa e Alfieri Carolina, di anni 16, nubile, Ostessa, nata e residente in Parma Figlia di Giovanni, oste e della Cogoli Giuseppa, Filatoia |
Ricercando poi sul portale "Antenati" si scoprì che i coniugi Del Giudice avevano avuto una figlia di nome Ernesta nata il 28-2-1834, ma pur non avendo trovato un corrispondente atto di morte evidentemente morì infatti non si sono più avute sue tracce. e così la coppia di sarti nel 1847 decisero di adottare Michele
4.5.3 {96} Giuseppe Maria (1788 - ) [quinta generazione]
L'avo Giuseppe Maria era nato ad Altamura in provincia di Bari e dagli atti recuperati emerge che si era sposato con Ferdinanda Garzia Lia e nel xxx venne richiesta la dispensa del 6-10-1844 dalla Santa Sede per autorizzare il suo secondo matrimonio con Gaibotti Maria Rosa avvenuto il nel 1869. I avio conn realtà la dispensa richiesta penso fosse necessaria per il matrimon eva prima spostao Maria gaibotti che era nata nel 1799 ma che era morta a soli 24 anni nel 1824, e successivamente , come si faceva in quei tempi, si risposò con la sorella Maria rRosa nata nel 1806. Gaibotti Maria Rosa, la secondogenita dei Gaibotti, infatti Giuseppe
4.5.4 {192} Michele (c. 1753 - ) [sesta generazione]
L'avo Michele si suppone anche lui nato in Altamura e sempre con l'approssimazione di 25 anni in meno dalla nascita presunta di Giuseppe che indicano plausibile ipotizzare la data di nascita intorno al 1753. Si conosce pure che michele si sposò con Fidelia Giorgio.
4.6) - La famiglia Sanmartino
4.6.1 {21} Maria Teresa (1863 - 1944) [quarta generazione]
La famiglia Sanmartino risulta essere collegata al ramo principale dei Chiri a seguito del matrimonio contratto tra SanMartino Maria Teresa con Giuseppe Chiri, avvenuto ad Alpignano nel 1883.
Maria Teresa Sanmartino c. 1883 | Maria Teresa Sanmartino c. 1940 |
Dall’atto di matrimonio emerge che Maria Teresa era orfana di padre ed era filatrice in seta e dato che quando si sposò fu necessario richiedere il parere del parroco che certificasse in nome del padre. E così vi è il nullaosta di tale prevosto Don Moriondo di Grugliasco.
Atto di Matrimonio n. 3 del 24-2-1883 sono comparsi: sposo: Chiri Giuseppe di anni 29, agricoltore figlio del fu Agostino di anni 56, agricoltore figlia del fu Antonio di anni 27, agricoltore e di Blandino Giuseppa, donna di casa. Blandino è intervenuta per il consenso del matrimonio della figlia minorenne. Note: L’atto di nascita di Sanmartino Teresa è autentificato dal Vicario di Pozzo Strada. Il padre non è vivente ma il fa fede il certificato rilasciato dal prevosto di Grugliasco don Moriondo |
Grazie alle ricerche effettuate dal sig. Giorgio Re è stato possibile recuperare anche l'atto di morte di Teresa.
L’Anno del Signore 1994 il ventisette dicembre ( 27-12-1944) nella parrocchia di San Martino Vescovo di Alpignano alle ore sei, munita dei sacramenti è morta Sanmartino Teresa di anni 81 (n. 1863) nativa di Torino domiciliata in Alpignano figlia del fu Antonio e della fu Giuseppa Blandino , Vedova di Chiri Giuseppe. Il cadavere è stato sepolto nel cimitero di Alpignano il giorno 28 corrente.. |
4.6.2 {42} Antonio ( - ) [quinta generazione]
Di Antonio non si conoscono altre informazioni se non quelle che si evincono dall’atto di matrimonio soprariportato. Si può ipotizzare che i 27 anni siano l’età che aveva Antonio alla data del suo decesso e non quella che egli aveva al matrimonio della figlia. Pertanto una presumibile data di nascita potrebbe essere intorno al 1843.
Della famiglia Sanmartino e della sua affine Blandino (Ved. cap.13) non si sono recuperate nessuna altra informazione e quindi anche per questo ramo affine la ricerca risulta conclusa.
4.7) - La famiglia Bertino
Percorrendo ora il ramo affine alla famiglia Bosio e riferito alla famiglia dei Bertino, questa famiglia risulta collegata a seguito del matrimonio tra Francesca Bertino con Paolo Bosio avvenuto intorno alla seconda metà dell ‘800.
4.7.1 {23} Francesca ( 1858 -1915 ) [quarta generazione]
Dall’atto di nascita di Francesca si possono dedurre parecchie informazioni :
Atto di Battesimo n. 47 del 9-7-1858 Parrocchia dell'Assunta -Usseglio |
Atto di Matrimonio n. 11 del 26-12-1879 Alpignano |
Inoltre, come riportato, di questo soggetto si è ritrovata la foto recuperarta nei vecchi scatoloni delle foto di famiglia. Dalle informazioni ricavate dall'atto di matrimonio di Francesca si deduce che era nata ad Usseglio, nel 1858 (il luogo di origine è pure indicatore dell'origine montanara della famiglia. Usseglio è infatti un piccolo centro agricolo e, solo ora, anche località climatico estiva, nella Valle di Viù una delle valli di Lanzo ad altitudine 1265 metri; proseguendo per quanto ci è consentito dall'analisi degli atti, emerge chi fosse il padre di Francesca: Giuseppe
4.7.2 {46} Giuseppe ( 1806 -1894 ) [quinta generazione]
Di Giuseppe si è pure ritrovato questo atto di morte :
Atto di Morte n. 19 del 20-2-1894 |
Giuseppe non risulta nato ad Usseglio, (il luogo di domicilio e di dimora), bensì a Buttigliera Alta, piccolo comune della bassa Valle di Susa, vicino a Rivoli. Questo risulta sia dall'atto di morte che da quello di matrimonio riportato precedentemente.
Confrontando ora le informazioni derivanti dagli atti ed analizzando in dettaglio i contenuti, oltre a certificare la professione che i coniugi Bertino svolgevano: contadini, essi, diedero i natali al loro figlio nel comune di Buttigliera Alta. Si può ipotizzare che egli nacque "di passaggio". Vediamo più in dettaglio il perché di questa ipotesi: la località di Usseglio è raggiungibile in due modi, o da Lanzo verso Viù lungo la suddetta valle, oppure provenendo da Torino lungo la bassa Valle di Susa da Almese verso il Colle del Lys raggiungendo Viù e poi Usseglio. Occorre ricordare che all'inizio del secolo scorso, gli spostamenti erano minimi, e che solo per grandi occasioni ci si muoveva dal paese di origine, quali ad esempio per grandi acquisti di generi di rifornimento invernali, il comune di Rivoli offriva a fine novembre la cosiddetta "Fiera di Santa Caterina", una enorme fiera-mercato ove confluivano tutti i valligiani della zona per acquistare bestiame e generi di sostentamento per trascorrere il duro e rigido inverno. Il comune di Buttigliera è proprio lungo il percorso che dal comune di Usseglio porta a Rivoli e la madre Maria Cibrario Bertolot (forse o per la fatica del viaggio o per altri motivi) lì partorì il figlio Giuseppe Bertino. È molto affascinante ipotizzare fatti ed avvenimenti accaduti circa due secoli fa sulla base di soli indizi così deboli; tuttavia nessuno potrà nè smentirenè confermare queste ipotesi ed esse rimarranno delle congetture che alimentano il procedere della ricerca. Le notizie riportate già danno con buona attendibilità i luoghi di provenienza e le umili origini. Ritrovando presso la Curia Vescovile Meropolitana di Torino l'atto di matrimonio redatto dall'allora parroco della Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine, si può fare un quadro un pò più dettagliato delle famiglia affine.
Atto di Matrimonio n. 9 del 4-10-1849 Parrocchia dell'Assunta - Usseglio |
Di Giuseppe e consorte ci è stata tramandata tale foto che li ritrae davanti alla loro casa di stile montano probabilmente ad Usseglio.
4.7.3 {92} Giovanni ( - ) [sesta generazione]
A questo, e dalla lettura dell’atto soprariportato, punto emerge con chiarezza il nome del padre dello sposo e della madre dello sposo, quindi riassumendo, il soggetto di cui si hanno notizie più antiche di tale famiglia affine è il tale Giovanni Bertino, che si sposò con Maria Cibrario Bertolot ma di cui non si sono ritrovate ulteriori notizie.
4.8) - La famiglia Calzia (Barbara)
4.8.1 {33} Barbara ( - ) [quinta generazione]
Di questa famiglia che e' affine al ramo dei Verda a seguito del matrimonio tra Verda Giacomo Andrea e Barbara Calzia, le sole informazioni dedotte dagli atti riguardano l'omonimia tra Barbara Calzia e Barbara Calzia sorella di Catterina che sposò poi il figlio di Barbara Calzia: Giuseppe Matteo. Ma come già detto precedentemente nei piccoli paesi i cognomi uguali ed i matrimoni tra cugini sono molto frequenti. Di questo soggetto non è stato possibile recuperare ulteriori informazioni a parte il fatto che nell’atto di morte di suo marito Giacomo Andrea Verda ella viene indicata come sua vedova.
L'anno del Signore 1900 primo del mese di Aprile alle ore 9 di mattina |
4.9) - La famiglia Casella
Della famiglia Casella, affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Casella Marianna e Calzia Nicola non si avevano informazioni sino a quando si sono recuperate quelle presso il Comune di Pieve di Teco nel 2005.
4.9.1 {35} Marianna (1837 -1901 ) [quinta generazione]
Solo ora si è in grado di poter descrivere le seguenti informazioni che derivano dall’atto di morte di Marianna.
Atto n. 56 del 19-9-1901 Comune di Pieve di Teco Nella casa posta in vico della Stella 69 è morta Casella Marianna di anni 64, negoziante Nata a Pieve da Agostino e da Margherita Contestabile, albergatrice moglie di Calzia Nicola |
Da questo atto emerge il nome di battesimo del padre di Marianna:
4.9.2 {70} Agostino ( c.1807-1867 ) [sesta generazione]
Atto n. 48 del 12-7-1867 Comune di Pieve di Teco Nata a Pieve da fu Angelo e da Guglieri Marianna Sposato con Margherita Contestabile |
Da questo atto emerge il nome di battesimo del padre: Angelo
4.9.3 {140} Angelo ( * c.1780 +_____) [settima generazione]
Di questo soggetto, per ora, non si sono ritrovati ulteriori atti oltre al fatto che sposò Marianna Guglieri, e quindi le informazioni si esauriscono qui.
4.10) - La famiglia Rossi A
4.10.1 {74} Cecilia (- 1932 ) [quinta generazione]
Della famiglia Rossi, affine al ramo della famiglia Dentelli (ved. cap.2), per via del matrimonio contratto tra Cecilia Rossi con Filomeno Dentelli e non si sono ritrovate ulteriori informazioni. Può solo contribuire a fornire qualche dato l’atto di morte:
Atto n. 31 del 14-1-1932 Comune di Parma Nata a Neviano degli Arduini da fu Francesco e da Rossi Geltrude Vedova di Dentelli Filomeno |
4.10.2 {148} Francesco ( c. 1818 - ) [sesta generazione]
Di Francesco non conosciamo molte informazioni tranne che ipotizziamo la data di nascita presunta 25 anni prima della data di nascita di Cecilia, quindi circa nel 1818. Inoltre emerge che si sposò con Rossi Geltrude ( non si sa se il cognome della sposa era omonimo del marito o se il parroco nel redigere l'atto omise il cognome della moglie appellandola con il cognome del marito.
4.11) - La famiglia Alfieri
La famiglia Alfieri, affine al ramo della famiglia Del Giudice (ved. cap.5.2), per via del matrimonio contratto tra Carolina Alfieri con Michele Del Giudice.
4.11.1 {39} Carolina (1844 ? 1853 - 1909 ) [quinta generazione]
A parte l’ipotesi della presunta data di nascita di Carolina, (ipotizzata 20 anni circa prima della nascita di sua figlia Elisa (circa 1860) non si sono ritrovate ulteriori informazioni. Solo dopo aver effettuato le ulteriori ricerche presso l’archivio di Parma si è recuperato l’atto di nascita di Carolina.
Atto di Nascita n. 759 del 17-6-1853 il quale ha dichiarato che sua moglie Cogoli Giuseppa ha partorito un figli di sesso femminile cui sono stati posti i nomi di nome di Carolina Maria Luigia Cipriana |
E’ stato poi ritrovato un documento risalente alla schedatura della popolazione del 1901,
1901 Comune di Parma Nata a Parma il 17-6-1853 (atto 759) E maritata con Lo Giudice Michele Sa leggere Si sa scrivere SI Abitazione: Borgata Palleria 14 |
Di Caterina è stato pure trovato il suo atto di matrimonio:
Atto n. 291 del 30 ottobre 1869 Comune di Parma Celibe, giornaliere nato e residente in Parma Del fu Giuseppe e della Gaibotti Maria Rosa e Alfieri Carolina, di anni 16, nubile, Ostessa, nata e residente in Parma Figlia di Giovanni, oste e della Cogoli Giuseppa |
4.11.2 {78} Giovanni (1827 - ) [sesta generazione]
Di Giovanni siamo a conoscenza della professione esercitata ??? essendo descritta nell’atto di nascita di Carolina, egli era nato 26 anni prima del 1853 e cioè intorno al 1827. Giovanni era coniugato con Cogoli Giuseppa nata intorno al 1819.
4.12) - La famiglia Lucco
Della famiglia Lucco, affine al ramo Chiri, per via del matrimonio tra Lucia Lucco e Chiri Agostino, non abbiamo ulteriori informazioni a parte quelle derivanti dal suo matrimonio con Agostino Chiri
Atto di Matrimonio n.7 (foglio 4) del 28-3-1852 Comune di Alpignano AGOSTINO CHIRI di anni 23, nativo di Alpignano, figlio del fu Gioan Battista e della vivente Margarita Neirotti e Lucco Lucia Maria di anni 20 nativa di Alpignano, figlia del fu Agostino e della fu Vittoria Martoglio |
4.12.1 {41} Lucia (C.1828- 1878) [quinta generazione]
Per ora non si sono ritrovati ulteriori atti ad eccezione del suo atto di morte che riporta:
Atto di Morte n. 51 del 7-11-1878 Comune di Alpignano |
che è confermato anche dall’atto del secondo matrimonio di Agostino con Giuseppa Isoardi avvenuto l’8-2-1880 ed in cui viene riportata la data di morte di Lucia Lucco il 7-11-1878.
4.12.2 {82} Agostino (- ) [sesta generazione]
Di Agostino, per ora non si sono ritrovate ulteriori atti ad eccezione di quelli da cui si evince che si sposò con Vittoria Martoglio:
4.13) - La famiglia Blandino
Della famiglia Blandino, affine al ramo Chiri, per via del matrimonio tra Sanmartino Antonio e Blandino Giuseppa,
4.13.1 {43} Giuseppa (- ) [quinta generazione]
per ora non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi terminano le informazioni al riguardo in nostro possesso.
4.14) - La famiglia Franchino
Della famiglia Franchino possiamo affermare che risulta affine al ramo Bosio a seguito del matrimonio tra Bosio Paolo e Teresa Franchino; dagli atti recuperati, si possono estrapolare le seguenti informazioni:
4.14.1 {45} Teresa ( C.1822-1887 ) [quinta generazione]
Atto di Morte n. 60 del 6-12-1887 Comune di Alpignano figlia del fu Franchino Antonio |
Un esempio interessante di uso completo dei dati viene qui di seguito segnalato. Nelle note si evidenzia che il soggetto che ha dichiarato la morte di Franchino Teresa è un certo Bosio Domenico figlio del fu Francesco di anni 45, nato quindi nel 1842. Egli non era altro che suo cognato, fratello di Bosio Francesco. Si è scoperto così un altro soggetto del ramo Bosio che per ora non approfondiremo ma che è indicatore dell'uso complessivo degli atti e del loro grande contenuto di informazioni anche se nascoste ad una prima lettura.
4.14.2 {90} Antonio (circa 1799 ) [sesta generazione]
Di Antonio possiamo affermare che egli essendo il padre di Teresa nata nel 1822, fosse nato almeno 20 anni prima della nascita di sua figlia e quindi la data di nascita di Antonio risale persino al secolo 1700.
4.15) - La famiglia Cibrario Rocchietti
La famiglia Cibrario Rocchietti risulta appartenere alle famiglie affini al ramo dei Bertina (ved. Cap. 7 ) a seguito del matrimonio contratto tra Domenica Cibrario Rocchietti con Bertino Giuseppe. A questo riguardo si è ritrovato un atto molto interessante:
4.15.1 {47} Domenica (- ) [quinta generazione]
Di Domenica, gli unici atti ritrovati che la riguardano sono quello della nascita di Francesca Bertino già descritto precedentemente e che riporta:
Atto di Battesimo n. 47 del 9-7-1858 Parrocchia dell'Assunta -Usseglio |
e quello della morte:
Atto di Morte n. 12 del 6-2-1890 comune di Alpignano è morta Cibrario Domenica di anni 73 , nata ad Usseglio figlia del fu Cibrario Domenico, pastore |
Da questi atti di battesimo e di morte si deducono molte altre informazioni che vengono verificate ritrovando presso la Curia Arcivescovile di Torino, l'atto di matrimonio tra i suoi genitori e cioè il matrimonio di Domenico Cibrario Rocchietti con sua moglie Cibrario Frà Maria Francesca.
4.15.2 {94} Domenico (- ) [sesta generazione]
Domenico Cibrario Rocchietti risulta essere morto in Alpignano nel 1880 all'età di 80 anni professione esercitata: "reseghin"
Atto di Matrimonio n. 8 del 26-Aprile 1813 Comune di Usseglio |
Si è ritrovato l'atto di morte di Cibrario Rocchietti Domenica Maria, che porta con se nuove informazioni :
Atto di Morte n. 12 del 6-2-1890 Comune di Alpignano |
Dalle informazioni ritrovate si può quindi affermare che attualmente siamo a conoscenza del soggetto più remoto del ramo dei Cibrario Rocchietti: tale Cibrario Rocchietti Giuseppe Domenico, nato ad Usseglio.
4.15.3 {188} Giuseppe Domenico (- ) [settima generazione]
Di tale soggetto si è ritrovato questo atto che riporta delle informazioni abbastanza accredtabili per ritenere possa essere lui il soggetto ricercato e si può affermare che egli sia il soggetto più remoto del ramo Cibrario Rocchietti
Atto di Morte n. 20 del 17-6-1890 Comune di Alpignano |
4.16) - La famiglia Bologna
La famiglia Bologna, affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Apollonia Bologna e Giovanni Verda, matrimonio avvenuto il 19 luglio 1796 e documentato dagli atti ritrovati all’archivio parrocchiale della Curia vescovile di Albenga.
4.16.1 {65} Apollonia (- ) [quinta generazione]
Viene riportato l’atto del matrimonio contratto con Giovanni Verda avvenuto a Villa Viani (IM) nel 1796:
Anno 1796 il 9 luglio Io sottoscritto Agostino Mussi,rettore di Villa Viani, in questa parrocchia ho unito in matrimonio : Giovanni Verda figlio di Giovanni di questa parrocchia e Apollonia Bologna figlia di Giacomo Andrea Bologna di questa parrocchia. |
N.B. verificate le date si è scoperto che il 17 e il 24 giugno erano domeniche, mentre il 2 luglio era un sabato.
Apollonia era nata a Villa Viani ed aveva almeno 1 fratello (documentato) : Giovanni Battista. I suoi genitori erano: rispettivamente Giacomo Andrea e ____Maria____
4.16.2 {130} Giacomo Andrea (- ) [sesta generazione]
Di questo soggetto ad oggi non sono state recuperate ulteriori informazioni oltre alle sue generalità
4.17) - La famiglia Calzia (Bianca)
La famiglia Calzia, risulta essere affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Bartolomeo Calzia e Bianca Calzia.
4.17.1{69} Bianca (c.1814 - 1880 ) [xxxxx generazione]
4.18) - La famiglia Viani
La famiglia Viani, risulta essere affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Viani Caterina e Francesco Calzia, matrimonio avvenuto nel comune di Pieve o di Villaguardia. (luogo di nascita e residenza di Caterina Viani)
4.18.1{69} Caterina (- ) [sesta generazione]
Questo soggetto risulta solo essere stato descritto nell’atto di morte di Nicola Calzia, ma rappresenta il “ponte”, il “collegamento” tra la città di Pieve di Teco e la frazione di Villaguardia, (frazione vicino a Villa Viani) luogo di origine della stirpe dei Verda.
4.19) - La famiglia Contestabile
La famiglia Contestabile, risulta essere affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Margharita Contestabile e Agostino Calzia, matrimonio avvenuto nel comune di Pieve o di Villaguardia . (luogo di nascita di Caterina Viani)
4.18.1{71} Margharita ( * c. 1812 + 1895 ) [sesta generazione]
Anche questo soggetto risulta solo essere stato descritto nell’atto di morte di Nicola Calzia, ma rappresenta il “collegamento” tra la città di Pieve di Teco e la frazione di Villaguardia, (frazione vicino a Villa Viani) luogo di origine della stirpe dei Verda.
Di margherita si è trovato l’atto di morte:
Atto di Morte n. 11 del 7-3-1895 Comune di Pieve di Teco |
Da questo atto si evince anche le generalità di suo padre:
4.18.2{142} Agostino ( * c. 1790 +____) [settima generazione]
Di questa famiglia, per ora, non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi le informazioni si esauriscono qui.
4.20) - La famiglia Gandolfi
La famiglia Gandolfi risulta collegata al ramo principale dei Dentelli a seguito del matrimonio contratto tra Caterina e Filomeno Dentelli
4.19.1{73} Caterina (c. 1810 - ) [sesta generazione]
Di questo soggetto non sono state recuperate ulteriori informazioni fuorché l’atto riportato al Cap. 4.2.3)
4.21) - La famiglia Rossi B
La famiglia Rossi (Geltrude) risulta collegata al ramo principale dei Rossi (Francesco)a seguito del matrimonio contratto tra Geltrude e Francesco Rossi.
4.20.1{75} Geltrude (- ) [sesta generazione]
Di questo soggetto non sono state recuperate ulteriori informazioni fuorché l’atto riportato al Cap. 4.10.1).Possiamo solo ipotizzare l'anno di nascita impostando la solita formula che detra 25 anni dalla data di nascita di Rossi Cecilia. quindi intorno al 1818. Dato che Cecilia era nata a Neviano degli Arduini, si suppone che la provenienza fosse sempre di quel luogo di origine.
4.22) - La famiglia Gandolfo
La famiglia Gandolfo (Giacomo ) risulta collegata al ramo principale dei xxxx a seguito del matrimonio contratto tra. Giacomo Gandolfo con Casella Cecilia
4.20.1{75} Giacomo (- ) [sesta generazione]
4.23) - La famiglia Gaibotti
La famiglia Gaibotti non risulta collegata al ramo principale dei Del Giudice in quanto non essendo la madre naturale ma solo la madre adottiva di Michele del Giudice non appartiene di fatto a questa ricerca, e pertanto non recuperemo le informazioni sulla sua famiglia d’origine. Tuttavia compiliamo comunque le sue generalità.
4.21.1{76} Maria Rosa (1806 - 1824) [sesta generazione]
Di questo soggetto non sono state recuperate ulteriori informazioni anche se sono stati recuperati gli atti sia di nascita avvenuta il 4-5-1806 e quello di morte che fa riferimento al 2-4-1824. fanno riferimento alla provenienza dal comune di Colorno
4.21.1{152} Ignazio (1781 - ) [settima generazione]
Di questo soggetto si è ritrovato l'atto in cui emerge che era del comune di Colorno. Ignazio era sposato con Pasini Anna nata circa nel 1871.
4.22) - La famiglia Gandolfi
Della famiglia Gandolfi, risulta collegate al ramo principale dei Dentelli a seguito del matrimonio tra Carlo e Caterina Gandolfi, purtroppo non si hanno ulteriori notizie, per cui la ricerca si interrompe in questo punto descrivendo solo Caterina
4.22.1{145} Caterina ( _____ - _____ ) [sesta generazione]
4.24) - La famiglia Cogoli
Della famiglia Cogoli che risulta collegate al ramo principale degli Alfieri a seguito del matrimonio tra Giuseppa Cogoli con Giovanni Alfieri, purtroppo non si hanno ulteriori notizie, per cui la ricerca si interrompe in questo punto.
4.22.1{79} Guseppa ( 1819 - ) [sesta generazione]
4.25) - La famiglia Neirotti
Della famiglia Neirotti che risulta collegate al ramo principale dei Chiri a seguito del matrimonio tra Margarita e Gian Battista Chiri, purtroppo non si hanno ulteriori notizie, per cui la ricerca si interrompe in questo punto.
4.23.1{81} Margarita (- ) [sesta generazione]
4.26) - La famiglia Mondiglio (o Martoglio)
Della famiglia Mondiglio che risulta collegate al ramo principale dei Lucco a seguito del matrimonio tra Vittoria e Lucco Agostino, purtroppo non si hanno ulteriori notizie, per cui la ricerca si interrompe in questo punto.
4.24.1{83} Vittoria (- ) [sesta generazione]
4.27) - La famiglia Coda
Della famiglia Coda, che risulta collegata al ramo principale dei Bosio a seguito del matrimonio tra Francesca e Bosio Stefano, non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi le informazioni ricavate terminano in questo punto.
4.25.1{89} Francesca (- ) [sesta generazione]
4.28) - La famiglia Bertola
Della famiglia Bertola, che risulta collegata al ramo principale dei Franchino a seguito del matrimonio tra Angela e Franchino Antonio non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi le informazioni ricavate terminano in questo punto.
4.26.1{91} Angela (- ) [sesta generazione]
4.29) - La famiglia Cibrario Bertolot
Di questa famiglia affine, che risulta collegata al ramo principale dei Bertino a seguito del matrimonio tra Anna e Giovanni Bertino, non si sono recuperate informazione a parte il fatto che Maria Cibrario Bertolot era già deceduta il giorno del matrimonio del figlio Giuseppe.
4.27.1{93} Anna (- ) [sesta generazione]
4.30) - La famiglia Cibrario Frà
4.28.1{95} Maria Francesca (- ) [sesta generazione]
Non rimane altro che dopo questo lungo e tortuoso e difficile cammino espositivo che esporre il ramo affine che porta il nome della famiglia Cibrario Frà e che risulta essere affine al ramo Cibrario Rocchietti per via del matrimonio tra Cibrario Rocchietti Domenico e Cibrario Frà Francesca Sempre dall'atto di matrimonio scritto in latino e visto prima, emerge come il padre della sposa era una certa Cibrario Frà Domenico Antonio, ma null'altro se ne può ricavare per cui terminano pure queste annotazioni sulla Famiglia affine al ramo Chiri che a sua volta era parentela affine al ramo dei Verda. Purtroppo dall'atto di matrimonio trascritto in latino non appare nessuna informazione sulla generalità della madre per cui nello schema ho contrassegnato con il termine "anonimo" la moglie del capostipite Cibrario Rocchietti Giuseppe. Dalle informazioni ritrovate si può quindi affermare che attualmente siamo a conoscenza del soggetto più remoto del ramo dei Cibrario Rocchietti: tale Cibrario Rocchietti Giuseppe, nato ad Usseglio certo Giuseppe Domenico Queste notizie già danno con buona attendibilità le umili origini ed i luoghi di provenienza. Ritrovando presso la Curia Vescovile Meropolitana di Torino un atto di matrimonio compilato ancora in lingua latina compilato dall'allora parroco della Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine, esso riporta a questo punto emerge il nome del padre dello sposo che è quindi certo essere Giuseppe Cibrario Rocchietti che è ipotizzabile essere nato presumibilmenteintorno al 1760 Domenico Cibrario Rocchietti risulta essere morto in Alpignano nel 1880 all'età di 80 anni professione esercitata: "reseghin", ma che non risulta essere il Giuseppe capostipite del ramo, bensì, dalla paternità e maternità risulta essere un fratello di Cibrario Rocchietti Domenico (data di nascita presunta 1800) e 1825 quella di Giuseppe.
4.31) - La famiglia –Anna Maria_____
Di questa famiglia di cui non conosciamo neppure il vero cognome, ma solo il nome di battesimo si sa solo che si Annamaria si unì in matrimonio con Giacomo Bologna, e per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni.
4.29.1{129} Anna Maria (- ) [settima generazione]
Sesto Atto di Morte a partire dall’alto Il di 10-12-1773 è nato : Giovanni Verda figlio dei coniugi Giovanni Verda e Anna Maria, nato e battezzato solennemente davanti a Me rettore Musso. |
4.32) - La famiglia Guglieri
4.30.1 {141} Marianna Guglieri (*_____ +______ ) [settima generazione]
Di questa famiglia affine, che risulta collegata al ramo principale dei Casella a seguito del matrimonio tra Marianna e Angelo Casella, non si sono recuperate informazione a parte le genralità.
4.33) - La famiglia Dellerica
4.31.1 {143} Maria Battistina Dellerica (*_____ +______ ) [settima generazione]
4.34) - La famiglia -Anonima
Di questa famiglia di cui non conosciamo neppure il vero cognome, ma solo il nome di battesimo si sa solo che si unì in matrimonio con Giuseppe Cibrario Rocchietti, per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni.
4.32.1{189} Maria Francesca (- ) [settima generazione]
Di questa famiglia affine, che risulta collegata al ramo principale dei Contestabile a seguito del matrimonio tra Maria Battistina e Agostino Contestabile, non si sono recuperate informazione a parte le genralità.
4.33) - La famiglia Borgeisa
4.31.1 {143} xxxxxx (*_____ +______ ) [settima generazione]
4.35) - La famiglia Barnato
4.33.1{257} Bianca Maria (- ) [ottava generazione]
Quarto atto a partire dall’alto- Il giorno 11 novembre 1719 |
Terzo atto a partire dall’alto- Anno del Signore 1806 giorno 19 settembre Bianca Maria moglie del fu Giovanni Verda di circa 87 anni di età le ho fatto l'estrema unzione e poi il suo corpo è stato sepolto in questa parrocchia. Raimondo , Vicereggente (Facentefunzione) del rettore Musso.Raimondo Vicereggente (facente funzione) |
4.36) - La famiglia Verda
4.34.2 {513} Chiara Maria (- ) [nona generazione]
Di questa famiglia, omonima al cognome oggetto
4.37) - La famiglia Verda
4.35.2 {513} Chiara Maria (- ) [nona generazione]
Di questa famiglia, omonima al cognome oggetto di questa ricrca per via della grande numero di soggetti ch portavano questo cognome, rappresenta anche la grande difficoltà incontrata per via dei casi omonimi e questo soggetto risulta affine al ramo principale dei “Verda” a seguito del matrimonio tra Chiara Maria con Giacomo Verda.
4.38) - La famiglia Fassetta
4.35.2 {513} Domenica (- ) [nona generazione]
Di questa famiglia,.
4.39) - La famiglia Borgeisa
4.35.2 {513} Maria (- ) [nona generazione]
Di questa famiglia,.
Cap. 5 - Elenco soggetti del ramo PATERNO -
Legenda
S-B = Soggetto Base
S-B-L-C = Soggetto Base Collaterale (Fratello)
Cap. 5.1 L-R = Linea Retta
Cap. 5.2 L-C-A-Z = Linea Collaterale Ascendente Zii (di ogni grado)
Cap. 5.3 L-C-A-P = Linea Collaterale Ascendente Procugini (di ogni grado)
Cap. 5.4 L-C-A-C = Linea Collaterale Ascendente Cugini (di ogni grado)
Cap. 5.5 A-L-C-A-Z= Affini in linea collaterale Ascendente Zii (di ogni grado)
Cap. 5.6 A-L-C-A-C= Affini in linea collaterale Ascendente Cugini (di ogni grado)
Cap. 5.7 A-L-C-A-P= Affini in linea collaterale Ascendente Procugini (di ogni grado)
* = il soggetto è nato o è stato battezzato: luogo e data
+ = il soggetto è deceduto o è scomparso: luogo e data
∞ = il soggetto ha contratto matrimonio: coniuge, luogo e data
5.1 - LINEA RETTA-SOGGETTI BASE - (Parentela in linea Retta/Collaterale di 2° - Fratelli) – S.B. e S-B-L-C
{1} | .2.1 | Federico Verda* | n. Moncalieri 19-5-1992 | + ________ | ∞ conv. Serena Vena n.23-3-1985 |
{1} | .2.2 | Filippo Verda | n. Moncalieri 13-8-1993 | + ________ | ∞ non coniugato |
Tot:2
* Al fine di non scomporre la gerarchia della numerazione adottata per questa ricerca si ricorda che per la discendenza del soggetto base {1} .2.1 si è inserita una codifica eccezionale, con una speciale codifica che è la seguente:
Parentela in linea RETTA di 1° (Figli dei Soggetti Base) | |||||
{1} | .2.1.1 | Thomas Verda | * Ciriè 11-06-2019 | + ________ | ∞ _______ |
{1} | .2.1.2 | Nicole Verda | * Ciriè 11-09-2022 | + ________ | ∞ _______ |
Tot:2
Parentela in linea RETTA di 1° (Genitore ovvero Padre dei Soggetti Base) | |||||
{2} | .4.2 | Gianbruno Verda Aldo | * Torino 27-11-1961 | + ________ | ∞ Sonia Guerrini in Pianezza 15-4-1989 |
Tot:1
Parentela in linea RETTA di 2° (Nonni Paterni) | |||||
{4} | .8.5 | Giuseppe Verda Augusto | * Rivoli 21-1-1926 | + Orbassano 2-2-2002 | ∞ Amalia Chiri in Rivoli 13-7-1950 |
{5} | .9.1 | Amalia Chiri Teresa | * Alpignano 31-1-1922 | + Alpignano 27-1-2004 | ∞ Giuseppe Verda in Rivoli 13-7-1950 |
Tot:2
Parentela in linea RETTA di 3° (Bisnonni Paterni) | |||||
{8} | .16.4 | Augusto Verda Andrea Nicola | * Torino 13-1-1893 | + Rivoli 12-1-1946 | ∞ Lea Dentelli in Parma 13-8-1917 |
{9} | .17.1 | Lea Dentelli Bianca Vittoria | * Parma 14-3-1896 | + Torino 2-5-1964 | ∞ Augusto Verda in Parma 13-8-1917 |
{10} | .20.6 | Giovanni Chiri Agostino | * Alpignano 15-9-1893 | + Rivoli 24-6-1959 | ∞ (1) Maria Bosio in Alpignano 28-10-1920 e ∞ (2) Giuseppina Mosi 13/08/30 |
{11} | .21.6 | Maria Bosio | * Alpignano 5-9-1899 | + Torino 27-7-1922 | ∞ (1) Giovanni Chiri in Alpignano 28-10-1920 |
{11} | .(n2) | Giuseppina Mosi | * Alpignano 29-5-1891 | + Rivoli 5-12-1957 | ∞ (2) Giovanni Chiri in Alpignano 13-8-1930 |
Tot:5
Parentela in linea RETTA di 4° (Trisnonni Paterni) | |||||
{16} | .32.3 | Giuseppe Matteo Verda | * Villa Viani 19-3-1859 | + Torino 16-4-1903 | ∞ Catterina Calzia in Pieve di Teco 12-4-1885 |
{17} | .33.2 | Catterina Maria Calzia | * Pieve di Teco 6-1-1861 | + Torino 1-8-1915 | ∞ Giuseppe Matteo Verda in Pieve 12-4-1885 |
{18} | .36.1 | Carlo Dentelli | * Parma 6-6-1867 | + Parma 2-2-1941 | ∞ Elisa Del Giudice in Parma 18-2-1897 |
{19} | .37.1 | Elisa Del Giudice Lucilla Guglielmina | * Parma 11-3-1870 | + Parma 9-1-1938 | ∞ Carlo Dentelli in Parma 18-2-1897 |
{20} | .40.1 | Giuseppe Chiri | * Alpignano 29-4-1854 | + Alpignano 6-8-1916 | ∞ Maria Teresa Sanmartino in Alpignano 24-2-1883 |
{21} | .41.1 | Maria Teresa Sanmartino | * Torino 1863 | + Alpignano 27-12-1944 | ∞ Giuseppe Chiri in Alpignano 24-2-1883 |
{22} | .44.1 | Paolo Bosio Francesco Luigi | * Pianezza 28-2-1859 | + Alpignano 24-5-1917 | ∞ Francesca Bertino in Alpignano 26-12-1879 |
{23} | .45.1 | Francesca Bertino | * Usseglio 9-7-1858 | + Alpignano 16-3-1915 | ∞ Paolo Bosio in Alpignano 26-12-1879 |
Tot:8
Parentela in linea RETTA di 5° (Padri dei Trisnonni Paterni) | |||||
{32} | .64.2 | Andrea Giacomo Verda | * Villa Viani 22-3-1807 | + Villa Viani 1-4-1900 | ∞ Calzia Barbara |
{33} | .65.1 | Barbara Calzia | * Villa Viani________ | + Villaviani 1-7-1880 | ∞ Verda Giacomo Andrea |
{34} | .68.2 | Nicola Calzia | * Villaguardia 1837 | + Pieve di Teco 28-1-1904 | ∞ Marianna Casella in Pieve |
{35} | .69.1 | Marianna Casella | * Pieve di Teco 1837 | + Pieve di Teco 19-9-1901 | ∞ Calzia Nicola in Pieve |
{36} | .72.1 | Filomeno Dentelli | * Fidenza 29-5-1835 | + Parma 25-10-1905 | ∞ Rossi Cecilia |
{37} | .73.1 | Cecilia Rossi | * Neviano d. Arduini 5-9-1842 | + Parma 13-1-1932 | ∞ Dentelli Filomeno |
{38} | .76.1 | Michele Del Giudice (adott.) | * Parma 6-6-1844 | + Parma 15-12-1910 | ∞ Carolina Alfieri – Parma 1869 |
{39} | .77.1 | Carolina Alfieri | * Parma 17-6-1853 | + ________ | ∞ Del Giudice Michele– Parma 1869 |
{40} | .80.2 | Agostino Chiri | * Alpignano 1827 | + Alpignano 14-2-1883 | ∞ (1) Lucia Maria Lucco –Alpignano 28-3-1852 e ∞ (2) e Isoardi Giuseppa in Alpignano 1848 |
{41} | .81.1 | Lucia Maria Lucco | * Alpignano 1828 | + Alpignno 7-11-1878 | ∞ Chiri Agostino - Alpignano 28-3-1852 |
{41} | .(n2) | Giuseppa Isoardi | * Alpignano 1848 | + Alpignano ________ | ∞ Chiri Agostino - Alpignano |
{42} | .84.1 | Antonio Sanmartino | * __________ | + ________ | ∞ Blandino Giuseppa |
{43} | .85.1 | Giuseppa Blandino | * __________ | + ________ | ∞ Sanmartino Antonio |
{44} | .88.1 | Francesco Bosio Giovanni | * Pianezza 1810 | + Alpignano 9-7-1869 | ∞ Franchino Teresa in Alpignano 10-2-1840 |
{45} | .89.1 | Teresa Franchino | * Alpignano 1822 | + Alpignano 6-12-1887 | ∞ Francesco Bosio in Alpignano 10-2-1840 |
{46} | .92.1 | Giuseppe Bertino | * Buttigliera Alta 1806 | + Alpignano 20-2-1894 | ∞ Rocchietti Cibrario Domenica Usseglio 4-10-1849 |
{47} | .93.1 | Domenica Cibrario Rocchietti Maria | * Usseglio 1817 | + Alpignano 6-2-1890 | ∞ Bertino Giuseppe in Usseglio 4-10-1849 |
Tot:17
Parentela in linea RETTA di 6° (Nonni dei Trisnonni Paterni) | |||||
{64} | .128.1 | Giovanni Verda | * Villa Viani 9-12-1773 | + Villa Viani | ∞ Bologna Apollonia in Villa Viani 19-7-1796 |
{65} | .129.2 | Apollonia Bologna | * Villa Viani 12-2-1771 | + Villa Viani | ∞ Giovanni Verda in Villa Viani 19-7-1796 |
{66} | .132.1 | Bartolomeo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ Calzia Bianca |
{67} | .133.1 | Bianca Calzia | * ________ | + ________ | ∞ Calzia Bartolomeo |
{68} | .136.1 | Francesco Calzia | * Villaguardia | + ________ | ∞ Caterina Viani |
{69} | .137.1 | Viani Caterina | * Villaguardia | + ________ | ∞ Nicola Calzia Francesco |
{70} | .140.1 | Agostino Giuliano Casella | * Pieve di Teco c.1807 | + Pieve di Teco 12-7-1867 | ∞ Margarita Contestabile |
{71} | .141.1 | Margarita Contestabile | * Pieve di Teco c.1812 | + Pieve di Teco 7-3-1895 | ∞ Agostino Giuliano Casella |
{72} | .144.1 | Carlo Sante Dentelli | * ______c.1815 | + ________ | ∞ Caterina Gandolfi |
{73} | .145.1 | Caterina Gandolfi | * ________ | + ________ | ∞ Carlo Sante Dentelli |
{74} | .148.1 | Francesco Rossi | * _____c.1823 | + ________ | ∞ Geltrude Rossi |
{75} | .149.1 | Geltrude Rossi | * ________ | + ________ | ∞ Francesco Rossi |
{76} | .152.1 | Giuseppe Lo Giudice Maria | * ________ | + ________ | ∞ (1) Fidelia Giorgio ∞ (2) Maria Rosa Gandolfo |
{77} | .153.1 | Maria Rosa Gandolfo | * ________ | + ________ | ∞ Giuseppe Lo Giudice Maria |
{78} | .156.1 | Giovanni Alfieri | * ________1727 | + ________ | ∞ Giuseppa Cogoli |
{79} | .157.1 | Giuseppa Cogoli | * ________ | + ________ | ∞ Giovanni Alfieri |
{80} | .160.1 | Giovan Battista Chiri | * Alpignano c.1763 o 1783 | + ! 1867 | ∞ Margarita Neirotti in Alpignano 1813 |
{81} | .161.1 | Margarita Neirotti | * Rivoli c.1783 | + ! 1867 | ∞ Gioan Battista Chiri in Alpignano 1813 |
{82} | .164.1 | Lucco Agostino | * ________ | + ________ | ∞ Vittoria Mondiglio |
{83} | .165.1 | Mondiglio Vittoria | * ________ | + ________ | ∞ Agostino Lucco |
{84} | .168.1 | P. di Antonio Sanmartino | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{85} | .169.1 | M. di Antonio Sanmartino | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{86} | .172.1 | P. di Giuseppa Blandino | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{87} | .173.1 | M. di Giuseppa Blandino | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{88} | .176.1 | Stefano Bosio | * _______ c. 1790 | + ________ | ∞ Francesca Coda |
{89} | .177.1 | Francesca Coda | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{90} | .180.1 | Antonio Franchino | * Alpignano c.1799 | + ________ | ∞ Angela Bertola |
{91} | .181.1 | Angela Bertola | * Alpignano ______ | + ________ | ∞ Antonio Franchino |
{92} | .184.1 | Giovanni Bertino | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{93} | .185.1 | Maria Cibrario Bertolot Anna | * ________ | + ________ | ∞ ________ |
{94} | .188.1 | Domenico Cibrario Rocchietti | * Usseglio c.1800 | + Alpignano 1880 | ∞ ________ |
{95} | .189.1 | Maria Francesca Cibrario Frà Giovanna | * Usseglio | + Usseglio | ∞ ________ |
Tot:32
Parentela in linea RETTA di 7° (Bisnonni dei Trisnonni Paterni) | |||||
{128} | .256.3 | Giovanni Verda | * Villa Viani 26-6-1749 | + ________ | ∞ Anna Maria _________ |
{129} | .257.1 | Anna Maria Anonima | * Villa Viani | + ________ | ∞ Giovanni Verda |
{130} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ Chiara Maria ______ |
{131} | .261.1 | Chiara Maria Domenica Verda | * ________ | + ________ | ∞ Giacomo Andrea Bologna |
{132} | .260.1 | Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{133} | .260.1 | Moglie di Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{134} | .260.1 | Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{135} | .260.1 | Moglie di Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{136} | .260.1 | Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{137} | .260.1 | Moglie di Anonimo Calzia | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{138} | .260.1 | Anonimo Viani | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{139} | .260.1 | Moglie di Anonimo Viani | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{140} | .280.1 | Angelo Casella | * Pieve di Teco c. 1787 | * Pieve di Teco | ∞ Marianna Guglieri in Pieve di Teco |
{141} | .281.1 | Marianna Guglieri | * Pieve di Teco c. 1787 | * Pieve di Teco | ∞ Angelo casella in Pieve di Teco |
{142} | .284.1 | Agostino Contestabile | * Pieve di Teco c. 1792 | * Pieve di Teco | ∞ Maria Battistina Dellerice in Pieve di Teco |
{143} | .285.1 | Maria Battistina Dellerice | * Pieve di Teco c. 1792 | * Pieve di Teco | ∞ Agostino Contestabile in Pieve di Teco |
{144} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{145} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{146} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{147} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{148} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{149} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{150} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{151} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{152} | .260.1 | Michele Lo Giudice | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{153} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{154} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{155} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{156} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{157} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{158} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{159} | .260.1 | Giacomo Andrea Bologna | * ________ | + ________ | ∞ ______ |
{160} | .320.1 | Jean Battista Chirio | * Alpignano c. 1785 | * Alpignano | ∞ Domenica Fassetta in Alpignano |
{161} | .321.2 | Domenica Fassetta | * Alpignano c. 1785 | * Alpignano | ∞ Giovan Battista Chirio |
{162} | .324.1 | Piero Nejrotti | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{163} | .325.2 | Maria Borgeisa | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{164} | .325.2 | Anonimo Lucco | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{165} | .325.2 | Moglie di Anonimo Lucco | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{166} | .325.2 | Anonimo Martoglio | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{167} | .325.2 | Moglie di Anonimo Martoglio | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{168} | .325.2 | Anonimo Sanmartino | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{169} | .325.2 | Moglie di Anonimo Sanmartino | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{170} | .325.2 | Anonimo Blandino | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{171} | .325.2 | Moglie di Anonimo Blandino | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{172} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{173} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{174} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{175} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{176} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{177} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{178} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{179} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{180} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{181} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{182} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{183} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{184} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{185} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{186} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{187} | .325.2 | Maria | * __________ | + ________ | ∞ __________ |
{188} | .264.1 | Giuseppe Cibrario Rocchietti | * Usseglio | + Usseglio | ∞ Anonima in Usseglio |
{189} | .265.1 | Anonima | * Usseglio | + Usseglio | ∞ Giuseppe Cibrario Rocchietti |
{190} | .268.1 | Domenico Antonio Cibrario Frà | * Usseglio | + Usseglio | ∞ Anonima in Usseglio |
{191} | .269.1 | Anonima | * Usseglio | + Usseglio | ∞ Domenico Antonio Cibrario Frà |
Tot:14
Parentela in linea RETTA di 8° (Trisnonni dei Trisnonni Paterni) | |||||
{256} | .512.1 | Giovanni Verda (Joannettino) | * Villa Viani 22-10-1721 | + già nel 1806 | ∞ Blanca Maria Barnato-Villa Viani 9-2-1746 |
{257} | .513.1 | Blanca Maria Barnato | * Villa Viani 11-11-1719 | + Villa Viani 19-9-1806 | ∞ Gioannettino Verda -Villa Viani 9-2-1746 |
{262} | .516.1 | Guglielmo Verda | * Villa Viani ______ | + Villa Viani _______ | ∞ _________Bandi |
{263} | .517.1 | Jeronima verda | * Villa Viani _______ | + Villa Viani _______ | ∞ Anonimo ______ |
Tot:4
Parentela in linea RETTA di 9° (Padri dei Trisnonni dei Trisnonni Paterni) | |||||
{512} | .1024.1 | Giacomo Verda | * Villa Viani c.1695 | + Villa Viani ----- | ∞ Chiara Maria Verda |
{513} | .1025.1 | Chiara Maria Verda | * Villa Viani --- | + Villa Viani ---- | ∞ Giacomo Verda |
{514} | .1028.1 | Giovanni Barnato | * Villa Viani --C.1699 | + Villa Viani ----- | ∞ Domenica_____ |
{515} | .1029.1 | Domenica ____ | * Villa Viani --- | + Villa Viani ----- | ∞ Giovanni Barnato |
Tot:4
Parentela in linea RETTA di 10° (Nonni dei Trisnonni dei Trisnonni Paterni) | |||||
{1024} | .2048.1 | Giovanni Verda | * Villa Viani c.1658 | + Villa Viani ----- | ∞ _________ |
{1025} | .2049.1 | Moglie di Giovanni Verda | * Villa Viani --- | + Villa Viani ----- | ∞ Giovanni Verda |
{1026} | .2052.1 | Giacomo Verda | * Villa Viani --- | + Villa Viani ----- | ∞ _________ |
{1027} | .2053.1 | Moglie di Giacomo Verda | * Villa Viani --- | + Villa Viani ----- | ∞ Giacomo Verda |
Tot:4
Totale complessivo:95
5.2 - LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Zii) - (L-C-A-Z)
Parentela in linea Collaterale di 3° (Zii ovvero fratelli dei genitori) | |||||
2.4.1 | Maria Augusta Verda | * Rivoli 24-4-1952 | + ------------------_ | ∞ Renato Gri in Rivoli 3-7-1976 |
Tot:1
Parentela in linea Collaterale di 4° (Prozii ovv. fratelli dei nonni) | |||||
4.8.1 | Carlo Verda Giuseppe Augusto | * Torino 20-5-1918 | + Torino 18-3-1990 | ∞ (1) Rosita Picco ∞ (2) Germana Brizio in Torino 25-9-1971 | |
4.8.2 | Giuseppino Verda Luigi Bruno | * Torino 15-9-1919 | + Rivoli 31-5-1923 | ∞ non coniugato | |
4.8.3 | Caterina Verda Elisa Lea | * Rivoli 9-11-1920 | + Rivoli 18-4-2014 | ∞ non coniugata | |
4.8.4 | Bruno Verda Nicola Angelo | * Rivoli 21-1-1922 | + Golfo Taranto 17-1-1942 | ∞ non coniugato | |
4.8.6 | Letizia Verda Costanza | * Rivoli 10-8-1930 | + Orbassano 3-11-2001 | ∞ Raffaele Fontana in Rivoli | |
4.8.7 | Anna Verda Maria Alma | * Rivoli 19-8-1933 | + Torino 27-12-1972 | ∞ Franco Depaoli in Torino 19-3-1958 |
Tot:6
Parentela in linea Collaterale di 5° (Zii dei Prozii ovv. fratelli dei bisnonni) | |||||
8.16.1 | Paola Verda Barbara Maria | * Torino 15-6-1886 | + Torino 7-11-1973 | ∞ Enrico Aprà in Torino 13-1-1918 | |
8.16.2 | Margherita Verda | * Torino 30-8-1887 | + Torino 15-7-1979 | ∞ Angelo Ramella in Torino 27-11-1911 | |
8.16.3 | Letizia Verda Barbara Maria | * Torino 2-12-1888 | + Torino 29-8-1906 | non coniugata | |
9.16.2 | Alma Dentelli | * Parma 19-11-1897 | + Rivalta 12-10-1986 | ∞ Otto Paolo Sieg in Parma 10-9-1929 | |
9.16.3 | Bruno Dentelli | * Parma 30-11-1901 | + Padova 16-7-1960 | ∞ Clementina Pasini | |
9.16.4 | Bianca Dentelli | * Parma 19-1-1904 | + Parma 17-12-1962 | ∞ Ilario Brenta in Parma 11-7-1931 o 30-09-1932 | |
10.20.1 | Lucia Teresa Chiri | * Alpignano 1-2-1884 | + ______________ | ∞ Giuseppe Alietto | |
10.20.2 | Agostino Chiri | * Alpignano -1885 | + Alpignano 25-6-1886 | non coniugato | |
10.20.3 | Gaetano Chiri | * Alpignano 8-10-1886 | + Alpignano 24-8-1915 | ∞ Anna Antonietta Varale in Alpignano 11-10-1913 | |
10.20.4 | Maria Teresa Chiri | * Alpignano 9-4-1888 | + Bologna 26-1-1972 | ∞ Ernesto Lenzi in Alpignano 15-8-1920 | |
10.20.5 | Giovanni Chiri | * Alpignano 14-4-1892 | + Alpignano 17-8-1892 | non coniugato | |
10.20.7 | Amalia Chiri | * Alpignano 17-3-1895 | + Torino 11-10-1981 | ∞ Vittorio Bugnano in Alpignano 26-8-1915 | |
10.20.8 | Battista Chiri | * Alpignano 7-9-1896 | + Alpignano 22-11-1962 | ∞ Clelia Fantino in Alpignano | |
10.20.9 | Giuseppina Chiri | * Alpignano 14-11-1898 | + Oristano 30-7-1992 | ∞ Ettore Vitrotti | |
10.20.10 | Candida Chiri | * Alpignano 1900 | + Alpignano 1983 | ∞ non coniugata | |
10.20.11 | Emilio Chiri | * Alpignano 8-11-1902 | + Alpignano 18-8-1948 | ∞ non coniugato | |
10.20.12 | Ernesto Chiri | * Alpignano 18-6-1909 | + Alpignano 24-1-1986 | ∞ Maria Meotto | |
10.20.12 | Teresa Chiri | * Alpignano 10-4-1883 | ∞ Eugenio Caffarotto 1905 | ||
11.22.1 | Domenica Bosio Olimpia | * Alpignano 3-5-1884 | + Torino 1961 | ∞ Giovanni Pessana 16-9-1905 | |
11.22.2 | Edoardo Silvio Bosio | * Alpignano 24-6-1886 | + Torino | ∞ Maddalena Alciati 12-10-1913 | |
11.22.3 | Arturo Bosio Giovanni | * Alpignano 5-12-1890 | + ______________ | ∞ non coniugato | |
11.22.4 | Angela Bosio | * Alpignano 23-1-1893 | + Torino 1-4-1952 | ∞ Bernardino Peirone in Alpignano 30-11-1919 | |
11.22.5 | Camillo Bosio Alfonso | * Alpignano 23-1-1895 | + ______________ | ∞ Luisa _______ |
Tot:22
Parentela in linea Collaterale di 6° (Prozii dei Prozii ovv. fratelli dei trisnonni) | |||||
.32.1 | Giovanni Verda | * Villa Viani | + Villa Viani 7-7-1889 | ∞ Matilde Vercellino | |
.32.2 | Domenico Verda Bernardo | * Villa Viani 20-8-1842 | + Villa Viani | ∞ Anna Maria Barnato | |
.32.3 | Luigina Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.32.4 | Anonimo Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.32.5 | Domenico Bernardo Verda | * Villaviani 20-8-1842 | + _______ | ∞ 1)Anna Maria Felice Calzia nel 1860 e 2)Giuseppina Lucco n. 1851 nel 1868 | |
.33.5(1) | Anna Maria Felice Calzia | * Villaviani 1847 | + Villaviani | ∞ Domenico Bernardo Verda | |
.33.5(2) | Giuseppina Lucco | * Villaviani 1851 | + Villaviani 1875 | ∞ Domenico Bernardo Verda | |
.34.1 | Margarita Calzia Catterina | * Pieve 23-8-1857 | + _______ | ∞ _______ | |
.34.3 | Francesco Nicola Calzia G. Battista | * Pieve 14-8-1863 | + Pieve 29-12-1938 | ∞ _______ | |
.34.4 | Barbara Calzia Bianca Maria | * Pieve 1868 | + Pieve 29-12-1938 | ∞ Giovanni Semeria | |
.35.1 | Ilario Brenta | * Genova 6-6-1899 | + Parma 13-11-1964 | ∞ Bianca Dentelli | |
.34.5 | Agostina Calzia Bianca Maria | * Pieve 19-2-1871 | + Pieve 4-12-1871 | ∞ _______ | |
.34.6 | Francesco Calzia | * Pieve 1873 | + Pieve 20-7-1874 | ∞ _______ | |
.38.2 | Celeste Del Giudice | * --------------______ | + --------------- | ∞ _______ | |
.40.2 | Maria Lucia Chiri | * Alpignano 19-9-1856 | + Alpignano 6-3-1827 | ∞ Colombino Carlo in Alpignano 1881 | |
.40.3 | Maria Chiri | * Alpignano 17-2-1857 | + Alpignano 17-2-1857?? | ∞ Giuseppe Vernei in Alpignano 1883 | |
.40.4 | Giuseppa Chiri | * Alpignano 4-2-1858 | + --------------- | ∞ _______ | |
.40.5 | Vittoria Chiri | * Alpignano 16-6-1887 | + --------------- | ∞ Emilio Bertignono Pietro in Torino 2-3-1889 | |
.40.7 | Margarita Chiri | * Alpignano 5-1-1872 | + --------------- | ∞ _______ | |
.40.8 | Antonia Chiri | * Alpignano 23-6-1874 | + --------------- | ∞ Giuseppe Selaverano in Torino 30-9-1897 | |
.40.9 | Catterina Chiri | * --------------______ | + --------------- | ∞ _______ | |
.40.10 | Carolina Chiri Albina (da Sec.Nozze) | * Alpignano 1-9-1880 | + --------------- | ∞ _______ | |
.40.11 | Teresa Chiri (da Sec.Nozze) | * Alpignano 10-5-1883 | + --------------- | ∞ Caffaretto Eugenio 1905 | |
.44.1 | Domenico Bosio | * Alpignano -1803-1843? | + Alpignano 16-2-1910 | ∞ Demichelis Maria | |
.44.3 | Maria Teresa Angela Bosio | * Alpignano -15-10-1861 | + --------------- | ∞ Vada Giuseppe Stefano in Alpignano 1882 | |
.44.4 | Pietro Bosio | * Alpignano | + --------------- | ∞ Rocchietto Giuseppa |
Tot:26
Parentela in linea Collaterale di 7° (Zii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Padri dei Trisnonni) | |||||
.64.1 | Giovanni Verda | * Villaviani 1799 | + Villaviani 2-12-1885 | ∞ Anna Maria Lucco_______ | |
.64.3 | Bianca Maria Verda | * Villaviani ________ | + --------------- | ∞ _______ | |
.64.4 | ________________ | * --------------______ | + --------------- | ∞ _______ | |
.80.1 | Giuseppe Antonio Chiri | * Alpignano c.1818 | + --------------- | ∞ Angela Perinotti_____ | |
.64.3 | ________________ | * --------------______ | + --------------- | ∞ _______ |
Tot:5
Parentela in linea Collaterale di 8° (Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Nonni dei Trisnonni) | |||||
.128.1 | Maria Domenica Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.128.2 | Chiara Maria Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.40.3.1 | Gustavo Bertignono | * ________ | + _______ | ∞ Bianciotto Rosalia | |
.80.1.1 | Giuseppe Chiri | * Alpignano 1846 | + _______ | ∞ _______ | |
.80.1.2 | Francesco Giovanni Chiri | * Alpignano 17-8-1866 | + _______ | ∞ _______ |
Tot:5
Parentela in linea Collaterale di 9° (Zii dei Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Bisnonni dei Trisnonni) | |||||
. | Maria Maddalena Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
. | Giacomo Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
. | Chiara Maria Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
. | Giacomo Matteo Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ |
Tot:4
Parentela in linea Collaterale di 10° (Prozii dei Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Trisnonni dei Trisnonni) | |||||
. | Gianbattista Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
. | Giacomo Francesco Verda | * ________ | + _______ | ∞ _______ |
Tot:2
Totale complessivo: 73
5.3 - LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Pro-Cugini) - (L-C-A-P)
Parentela in linea Collaterale di 6° (Procugini ovv. figli degli zii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Bisnonni ) | |||||
.16.1.1 | Elisa Aprà Bianca Luisa | * Torino 28-2-1921 | + Torino 24-5-2008 | ∞ Piero Anfosso Torino 6-4-1950 | |
.16.3.1 | Maria Ramella | * Torino 1912 | +Torino 17-11-1994 | ∞ non coniugata | |
.16.3.2 | Caterina Ramella | * Torino 1913 | +_______ | ∞_______ | |
.16.3.3 | Giovanni Ramella | * Torino 12-12-1932 | +Torino 25-08-2018 | ∞ non coniugato | |
.18.2.1 | Marlies Sieg | * Rivoli 1-12-1930 | +_______ | ∞ CarloGraziano in Rivoli 1-4-1956 | |
.18.3.1 | Carlo Dentelli | * Parma 16-7-1926 | + Padova 29-6-1990 | ∞_______ | |
.18.3.2 | Sergio Dentelli | * Parma 23-2-1929 | +_______ | ∞_______ | |
.18.3.3 | Nedo Dentelli | * Parma 14-8-1934 | +_______ | ∞_______ | |
.18.4.1 | Emilio Brenta | * Parma 15-4-1935 | +_______ | ∞_______ | |
.20.1.1 | Teresa Alietto | * Alpignano | +_______ | ∞_______ | |
.20.3.1 | Dante Chiri | * Arcansas USA 1914 | +Alpignano 2002 | ∞_Calliero Anellina (Nella) | |
.20.4.1 | Renato Lenzi | * _____ 24-7-1915 | + Bologna 29-11-1985 | ∞_______ | |
.20.4.2 | Olga Lenzi | * _____ | +_______ | ∞_______ | |
.20.7.1 | Renato Bugnano | * Torino 25-5-1919 | +_______ | ∞ Amalia Calosso | |
.20.8.1 | Tarcisio Chiri | * Alpignano 1923_ | +_______ | ∞_______ | |
.20.8.2 | Liliana Chiri | * Alpignano 6-10-1924 | + _______ 2015 | ∞_______ | |
.20.8.3 | Tarcisio Chiri | * Alpignano 19-7-1932 | +_______ | ∞ Maura Balducci | |
.20.9.1 | Riccarda Vitrotti | * Alpignano 7-10-1931 | + _______ | ∞ _______ | |
.20.9.2 | Nella Vitrotti | * Alpignano 2-2-1923 | + Norimberga 18-3-1945 | ∞ _______ | |
.20.12.1 | Duilia Chiri | * ______ | +________ | ∞_______ | |
.22.1.1 | Attilio Pessana | * Torino 21-1-1906 | + Torino 22-6-1979 | ∞_Elsa Rastaldi___ | |
.22.1.2 | Piera Pessana | * Torino 1908 | + Rivoli 1-3-1995 | ∞ Gino Gaietta | |
.22.2.1 | Duilia Bosio | * Torino 14-11-1921 | + Torino 14-2-1990 | ∞_______ | |
.22.4.1 | Ferruccio Peirone | * Alpignano 20-10-1920 | +_______ | ∞ Candina Cerrato |
Tot:24
Parentela in linea Collaterale di 7° (Pro-Procugini ovv. figli dei prozii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Trisnonni ) | |||||
.9b1a | xx | * _____________ | + _________ | ∞_______ | |
Tot:0
Parentela in linea Collaterale di 8° (Pro-Pro-Procugini ovv. figli degli zii dei prozii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Padri dei Trisnonni ) | |||||
.9b1a | xx | * _____________ | + _________ | ∞_______ | |
Tot:0
Totale complessivo: 26
5.4 - LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Cugini) - (L-C-A-C)
Parentela in linea Collaterale di 4° (Cugini Primi ovv. Figli degli Zii ovv. Figli dei Fratelli dei Genitori) | |||||
.4.1.1 | . | Maurizio Gri Bruno | * Torino 3-1-1981 | + _______ | ∞ Silvia Raimondi in Venaria 14-5-2011 |
.4.1.2 | . | Daniela Gri Maria Antonietta | * Torino 11-5-1984 | + _______ | ∞ _______ |
Tot:2
Parentela in linea Collaterale di 5° (Cugini Secondi ovv. Figli dei Prozii ovv. Figli dei Fratelli dei Nonni ovv. Figli dei Cugini Primi) | |||||
.8.6.1 | . | Augusto Fontana | * Rivoli 29-4-1951 | + _______ | ∞ Maria Grazia Azzalin in Rivoli |
.8.7.1 | . | Giorgio Depaoli | * Torino 4-11-1960 | + _______ | ∞ Paola Mobiglia 2002 |
.8.7.1 | . | Marta Gri | * Rivoli 2-5-1914 | + _______ | ∞ ____________ |
.8.7.1 | Gabriele Gri | * Rivoli 13-9-2017 | + _______ | ∞ ____________ |
Tot:4
Parentela in linea Collaterale di 6° (Cugini Terzi ovv. Figli degli zii dei Prozii ovv. figli dei Cugini Secondi) | |||||
.8.6.1.1 | . | Gianluca Fontana | * Torino 21-9-1971 | + _______ | ∞ Rosa Lombardo Rieti 2-9-2006 |
.8.6.1.1 | . | Cristina Fontana | * Torino 22-3-1973 | + _______ | ∞ Fabio De Salvo in Avigliana 1-6-2008 |
.8.7.1.1 | Paolo Depaoli | * Torino 2004 | + _______ | ∞ non coniugato |
Tot:3
Parentela in linea Collaterale di 7° (Cugini Quarti) ovvero (figli dei Prozii dei Prozii ) ovvero ( figli dei Cugini Terzi) | |||||
.16.1.1.1 | . | Renato Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
.16.1.1.2 | . | Roberto Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
.8.6.1.1.1 | Alessandro Fontana | * Milano 7-10-2008 | + _______ | ∞ _________ | |
.8.6.1.2.1 | Alessia De Salvo | * Torino 13-6-2011 | + _______ | ∞ _________ | |
.8.6.1.2.2 | Fabrizio De Salvo | * Torino 10-12-2012 | + _______ | ∞ _________ | |
40.1.1.1 | Enrico Chiri | * ____ | + _______ | ∞ _________ | |
40.1.1.2 | Roberta Chiri | * ____ | + _______ | ∞ _________ | |
44.1.2.1 | Sandra Gaietta | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ | |
44.4.2.1 | Figlia di Ferruccio Peirone | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ | |
44.4.2.1 | Figlia di Ferruccio Peirone | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ | |
.44.1.1 | Stefano Bosio | * Alpignano ____ | + Alpignano 14-6-1867 | ||
.44.1.2 | Orsola Bosio | * Alpignano 30-8-1868 | + _______ | ∞ Bosio Giacoma in Alpignano nel 1866 | |
.44.1.3 | Francesco Bosio | * Alpignano 26-7-1870 | + _______ | ∞ Savarino Domenica M.Catterina in Alpignano nel 1909 | |
.44.1.4 | Giuseppe Bosio | * Alpignano 1872 | + _______ | ∞ _________ | |
.44.1.5 | Teresa Bosio | * Alpignano 1877 | + Alpignano 11-3-1909 | ∞ _________ | |
.44.1.6 | Maria Carola Bosio | * Alpignano 25-6-1879 | + _______ | ∞ Gorgerino Giacomo Giuseppe in Alpignano nel 1904 | |
.44.1.7 | Cecilia Elisabetta Bosio | * Alpignano 10-11-1881 | + _______ | ∞ _________ | |
.44.1.8 | Pancrazio Stefano Bosio | * Alpignano ____ | + _______ | ∞ Savarino Maddalena Lucia in Alpignano nel 1909 |
Tot:18
Parentela in linea Collaterale di 8° (Cugini Quinti ) ovvero figli degli Zii dei Prozii dei Prozii) ovvero (figli dei Cugini Quarti) | |||||
.16.1.1.1.1 | . | Figlio di Renato Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
.16.1.1.1.2 | . | Figlio di Renato Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
.16.1.1.2.1 | . | Sabrina Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
.16.1.1.2.2 | . | Edgard Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
Tot:4
Parentela in linea Collaterale di 9° (Cugini Sesti ) ovvero figli dei ProZii dei Prozii dei Prozii) ovvero (figli dei Cugini Quinti) | |||||
.16.1.1.1.1 | . | Edgard Anfosso | * Torino ____ | + _______ | ∞ _________ |
Tot:1
Totale complessivo: 32
5.5 - AFFINITÀ in LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Zii) - (A-L-C-A-Z)
Parentela di AFFINITÀ in linea Collaterale di 3° (Coniugi degli Zii ovvero Coniugi dei Fratelli dei Genitori) | |||||
A.4.1 | . | Renato Gri | * Torino 4-9-1952 | + _______ | ∞ Maria Augusta Verda in Rivoli 3-7-1976 |
Tot:1
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 4° (Coniugi dei prozii ovvero Coniugi dei Fratelli dei Nonni) | |||||
A.8.1 | . | Rosita Picco | * Torino 1928 | + Torino 19-5-1988 | ∞ Carlo Verda - Torino 1957 |
A.8.1 | .(1) | Germana Brizio Maddalena Palmira | * Torino 21-11-1930 | + Torino 12-5-2017_____ | ∞ Carlo Verda - Torino 25-9-1971 |
A.8.6 | Raffaele Fontana | * Rivoli 7-5-1924 | + Rivoli 20-4-1993 | ∞ Letizia Verda | |
A.8.7 | Franco Depaoli | * Torino 25-11-1927 | + Leinì 19-1-2013_______ | ∞ Anna Verda in Torino 19-3-1958 |
Tot:4
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 5° (Coniugi degli zii dei prozii ovvero Coniugi dei Fratelli dei Bisnonni) | |||||
A.16.1 | . | Enrico Aprà | * Torino 1870 | + Torino 1932 | ∞ Paola Verda in Torino 1918 |
A.16.2 | Angelo Ramella | * Torino 19-3-1874 | + Torino 14-3-1971 | ∞ Margherita Verda in Torino | |
A.18.2 | Otto Paolo Sieg | * Barmen 28-10-1902 | + Torino 11-1-1939 | ∞ Alma Dentelli in Parma 10-9-1929 | |
A.18.3 | Clementina Pasini | * Parma 18-3-1905 | + Parma 2-4-1991 | ∞ Bruno Dentelli | |
A.18.4 | Ilario Brenta | * Genova 5-6-1899 | + Parma 13-11-1964 | ∞ Bianca Dentelli in Parma 11-7-1931 o 30-09-1932 | |
A.20.1 | Giuseppe Alietto | * ----------- ______ ____ | + ____________ | ∞ Lucia Teresa Chiri | |
A.20.3 | Anna Antonietta Varale | * Alpignano 9-2-1885 | + ____________ | ∞ Gaetano Chiri in Alpignano 11-10-1913 | |
A.20.4 | Ernesto Lenzi | * Bologna 24-10-1890 | + Bologna 10-10-1950 | ∞ Maria Teresa Chiri | |
A.20.7 | Vittorio Bugnano | * Rivoli 22-1-1897 | + Torino 12-8-1978 | ∞ Amalia Chiri in Alpignano 26-8-1915 | |
A.20.8 | Clelia Fantino | * Alpignano 8-3-1899 | + Alpignano 30-12-1987 | ∞ Battista Chiri in Alpignano | |
A.20.9 | Ettore Vitrotti | * _____ 27-8-1892 | + ______3-2-1959 | ∞ Giuseppina Chiri | |
A.20.12 | Maria Meotto | * ----------- | + _______ | ∞ Ernesto Chiri | |
A.20.12 | Eugenio Caffarotto | * ----------- | + ____________ | ∞ Teresa Chiri (nata in seconde nozze da Agostino Chiri) | |
A.22.1 | Giovanni Pessana | * Torino 12-1-1886 | + Torino 1-5-1972 | ∞ Domenica Bosio | |
A.22.2 | Maddalena Alciati | * Alpignano 31-5-1891 | + _______ | ∞ Edoardo Silvio Bosio | |
A.22.4 | Bernardino Peirone Giuseppe | * Aosta 15-8-1890 | + Torino 1956 | ∞ Angela Bosio in Alpignano 30-11-1919 | |
A.22.5 | Luisa ________ | * ----------- | + _______ | ∞ Camillo Bosio |
Tot:17
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 6° (Coniugi dei prozii dei prozii ovvero Coniugi dei Figli dei Fratelli dei Trisnonni) | |||||
A.8.1 | . | Anna ________ | * ___________ | + _______ | ∞ Domenico Verda |
A.8.1 | . | Margharita Calzia | * Pieve di Teco | + _______ | ∞ Antonio Verda |
A.16.1.1 | Piero Anfosso | * Torino | + Torino | ∞ Elisa Aprà | |
Renato Bugnano | * Torino | + Torino | ∞ Amalia Calosso | ||
Tarcisio Chiri | * Torino | + Torino | ∞ | ||
Liliana Chiri | |||||
Riccarda Vitrotti | |||||
Attilio Pessana | |||||
Piera Pessana | * Torino 1908 | * Torino 1995 | ∞ Luigi Gaietta | ||
A.40.9 | Emiliano Pietro Bertignono | * Cigliano 22-4-1864 | + _______ | ∞ Vittoria Chiri in Torino 2-3-1889 | |
A.40.9 | Ferruccio Peirone | * Alpignano 20-10-1920 | + _______ | ∞ Candina | |
A.40.9 | Vada Stefano Giuseppe | * ___________ | + _______ | ∞ _________ | |
A.40.9 | Maria Demichelis | * ___________ | + _______ | ∞ _________ | |
A.40.9 | ? | Colombino Carlo | * ____________ | + _______ | ∞ _________ |
A.40.9 | ? | Giuseppe Vernej | * ___________ | + _______ | ∞ _________ |
Tot:9
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 7° (Coniugi degli zii dei prozii dei prozii ovvero Coniugi dei Fratelli dei Padri dei Trisnonni) | |||||
A.8.1 | . | ________ | * ___________ | + _______ | ∞ ______________ |
Tot:0
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 8° (Coniugi dei prozii dei prozii dei prozii ovvero Coniugi dei Fratelli dei Nonni dei Trisnonni) | |||||
A.8.1 | . | ________ | * ___________ | + _______ | ∞ ______________ |
Tot:0
Totale complessivo: 25
5.6 - AFFINITÀ in LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Cugini) - (A-L-C-A-C)
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 4° (Coniugi dei cugini Primi) | |||||
A.4.1.1 | . | Silvia Raimondi | * __________________ | + _______ | ∞ Maurizio Gri in Venaria 14-5-2011 |
Tot:1
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 5° (Coniugi dei cugini Secondi) | |||||
A.8.6.1 | . | Maria Grazia Azzalin | * Rivoli 8-9-1956 | + _______ | ∞ Augusto Fontana in Rivoli |
A.8.7.1 | . | Paola Mobiglia | * Torino 27-5-1970 | + _______ | ∞ Giorgio Depaoli 2000 |
Tot:2
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 6° (Coniugi dei cugini Terzi) | |||||
A.8.6.1 | . | Rosa Lombardo | * Rivoli 8-9-1956 | + _______ | ∞ Gianluca Fontana in Terni 2006 |
A.8.7.1 | . | Fabio De Salvo | * ______ | + _______ | ∞ Cristina Fontana |
Tot:2
Totale complessivo: 5
5.7 - AFFINITÀ in LINEA COLLATERALE ASCENDENTE (Pro-Cugini) - (A-L-C-A-P)
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 6° (Coniugi dei Procugini) ovvero Coniugi dei figli dei fratelli dei Bisnonni | |||||
A.18.1.1 | . | Graziano_____ | * __________________ | + _______ | ∞ Marlies Sieg |
A.22.1.1 | . | Luigi Gaietta | * _1911__________________ | + __2003_____ | ∞ Piera Pessana |
Elsa Rastaldi___ | * 14-2-1921 | + _8-11-2008____ | ∞ Attilio Pessana |
Tot:2
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 7° (Coniugi dei Pro-Procugini ) ovvero Coniugi dei figli dei fratelli dei Trisnonni | |||||
A.8.6.1 | . | * ___________ | + _______ | ∞ _____________ |
Tot:2
Parentela di AFFINITÀ in Linea Collaterale di 8° (Coniugi dei Pro-Pro-Procugini ) ovvero Coniugi dei figli dei fratelli dei Padri dei Trisnonni | |||||
A.8.6.1 | . | * ___________ | + _______ | ∞ _____________ |
Tot:2
Totale complessivo: 2
Cap. 6 - La famiglia Guerrini
La famiglia Guerrini risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra la primogenita Sonia Guerrini con Gianbruno Verda (ved. Cap.1). Anche in questo caso partiamo dal capostipite più remoto conosciuto per giungere, scendendo verso i tempi più attuali, ai Soggetti Base.
La provenienza della famiglia Guerrini al momento è certamente riconducibile alla regione Toscana, più specificatamente può essere individuata nel comune di Celle sul Rigo, ma e' dal paese di Santa Fiora, che però fa parte della provincia di Grosseto, che proviene l'antico capostipite che risponde al nome di Paolo Guerrini. Prime ricerche derivanti da testimonianze orali del nonno Domenico che a sua volta erano state ricavate da altre informazioni avrebbero fatto risalire la stirpe dei Guerrini dal Paese di Proceno, ma queste ipotesi non sono state poi confermate dai fatti e dagli atti che emergono dalle ricerche. Quindi ad ora Paolo è il capostipite più remoto ritrovato e la sua data di nascita è all’incirca da far risalire al 1792, per ora non è nota la data di morte.
7.1 {192} Paolo ( Santa Fiora c. 1772 - c. __ ) [settima generazione]
Questo soggetto è stato individuato grazie al ritrovamento dei dati comunicati dal Dott. Massimo Cinelli nel 1916 e che per l'appunto riportano l'atto di morte di Guerrini Domenico (suo figlio) avvenuto nel 1872, e che indicano le generalità di Paolo Guerrini e di sua moglie Maddalena Rossoli.
Atto di Morte n. 66 del 26-11-1872 nato nella cura di Spineta di Castellazzara nel Comune di Santa Fiora, bracciante del fu Paolo (Guerrini) e della fu Maddalena Rossoli Dichiarato da Guerrini Prospero di anni 52 (n.1820) figlio di Domenico |
Da questo atto emerge la data di nascita di Domenico desunta dal fatto che è riportata l'età di 80 anni e che era quindi nato circa nel 1792. Il padre Paolo probabilmente era nato almeno una ventina di anni prima quindi intorno al 1772. Si evince anche il nome di sua moglie tale Maddalena Rossoli. Dall'atto emerge inoltre che chi dichiara la morte di Domenico è un figlio dello stesso Domenico di nome Prospero di anni 52 (n. 1820) definito come possidente. Occorre ricordare che la residenza di Prospero e del padre deceduto Domenico era, in questo atto fatta risalire al paese di Santa Fiora, e non in quello di Celle sul Rigo.
atto di Matrimonio n. 8 del 16-6-1819 in Celle sul Rigo tra Guerrini Domenico, campagnolo e Ceccarelli Angela condizione dello sposo: Campagnolo di anni 28 celibe nato a San Casciano padre Paolino madre Rossoli Maddalena, la sposa è Ceccarelli Angela, campagnola di anni 19 figlia di Matteo e Nutarelli Costanza |
6.1 {96} Domenico (c.1792 - 1872 ) [sesta generazione]
Domenico, forse, era appunto nato a Santa Fiora (nella cura di Spineta di Castellazzara) intorno al 1792, di lui non abbiamo altre notizie a parte quelle derivanti dagli atti recuperati in cui viene semplicemente citato quale nonno nell’atto di nascita del nipote Dante, presentato dal padre Costantino il quale risulta poi deceduto a Celle sul Rigo, nella provincia di Siena nel 1909. Disponiamo invece dell’atto di nascita di Dante che riporta:
Atto di Nascita n. 19 del 31-1-1869 È nato un figlio di sesso mascolino al quale intende dare il nome di Dante |
Risulta difficile definire la data di nascita e di morte di un soggetto di cui non sono state recuperati atti che lo riguardano, comunque la sua data di nascita è presumibilmente ricavabile dalle formule applicabili in questi casi e cioè circa 20 anni prima della nascita del suo figlio Costantino. Pertanto un probabile, anche se non certo, anno di nascita potrebbe essere intorno al 1834 che è anche confermato dall'atto di morte di Costantino che essendo del 1909 e riportando che il deceduto aveva 75 anni si può ipotizzare che fosse nato intorno al 1834. In seguito Domenico si sposò con Ceccarelli Angela e questo lo si ricava sempre dall'atto di morte di Costantino del 1909.
Atto di Morte n. 31 del 14-6-1909 che mi hanno dichiarato che è morto Costantino Guerrini di anni 75 ( n.1834) colono Residente in questo comune figlio del fu Domenico Guerrini e di Ceccarelli Angela domiciliata in vita in questo comune. Era vedovo di Canestri Cleofe |
Un nota interessante può risultare dal fatto che i due paesi in questione Santa Fiora e Celle sul Rigo, sono in province distinte anche se risultano distanti pochi chilometri l'uno dall'altro, confermando così il principio che gli spostamenti della popolazione nel secolo scorso erano molto scarsi; si nasceva, si conosceva il proprio coniuge nelle feste e nei balli pubblici dei paesi limitrofi, ci si sposava quasi sempre nella parrocchia dove era residente la sposa e, a parte i periodi di transumanza, si lasciava questa vita terrena praticamente negli stessi luoghi di nascita.
6.2 {48} Costantino (1836 - 1909) [quinta generazione]
Di Costantino, invece, è possibile delineare un quadro leggermente più chiaro: egli era probabilmente un agricoltore originario di quei luoghi e che si sposò con Cleofe Canestri (ved. Cap.8.8.1). Di lui, oltre ad essere il padre nell’atto di nascita del figlio Dante già riportato precedentemente, risulta anche essere descritto come padre di Dante nel suo atto di matrimonio con Giulia Nutarelli nel 1900 (ved. Cap. 8.4.1). Risulta anche qui difficile definire la data di nascita di un soggetto di cui non sono state recuperati atti che lo riguardano, comunque la sua data di nascita è presumibilmente ricavabile dalle formule applicabili in questi casi e cioè circa 20 anni prima della nascita del suo figlio primogenito (Teresa Guerrini) e di un paio d’anni per i figli successivi. Pertanto un probabile, anche se non certo, anno di nascita potrebbe essere intorno al 1834. questa ipotesi venne poi in parte confermata, infatti proseguendo nelle ricerche presenti nel sito “Antenati” è stato possibile procedere alla consultazione dei documenti riferiti alla fonte “Stato Civile della Restaurazione” che comprendono gli atti che vanno dal 1810 al 1860. Da questa fonte è stato possibile risalire anche ai fratelli di Costantino e che risultano essere: Prospero Paolo (1820 - ___), Maddalena (1821 - ___), Paolo Felice (1823 - ___), Valeriano (1825 - ___), Martino Giuseppe (1828 - ___), Giuseppe (1830- ___), Settimio (1833 - ___), segue l’avo in linea retta Costantino che risulta nato nel 1936. mentre successivamente risultano anche i seguenti: Isabella (1840 - ___), e Petra Angela (1843 - ___), .
Abbastanza interessante il fatto che il fratello di Costantino che si chiamava Settimio era appunto il 7 figlio. Certamente i coniugi Domenico e Angela hanno avuto la bellezza di 10 figli.
Le ipotesi riferite all’anno di nascita di Costantino (prima del ritrovamento del suo atto di nascita che fuga ogni dubbio), trovavano pure conferma dall'atto di nascita di una figlia morta ad appena un anno di nome Maria Guerrini, nata nel 1865 e morta, a soli 16 mesi, il 14-09-1866. Nell’ atto viene riportata l'età del padre che nel 1866 aveva 30 anni. quindi era probabile che fosse nato nel 1836. Ma la conferma più accreditata è quella derivante dall'atto di di morte di Costantino, ove si recuperava con qualche margine di incertezza l'anno di nascita ma che non coincide esattamente con gli altri atti. Ciò è plausibile in quanto nella dichiarazione di morte di una persona anziana il dichiarante avrebbe potuto non essere perfettamente a conoscenza dell'età del defunto riportata nell'atto e quindi il calcolo a ritroso non consentirebbe di effettuare una data sufficientemente certa.
Atto di morte n. 31 del 04-6-1909 nel comune di San Casciano dei Bagni è morto Guerrini Costantino, colono di anni 75 (n.1834) , figlio del fu Domenico Guerrini e di Ceccarelli Angela domiciliato in Celle, piazza Grande n. 46 vedovo di Cleofe di Paolo Canestri |
Pochi anni prima della morte di Costantino nel 1906 morì sua moglie Cleofe Canestri :
Atto di Morte n. 55 del 10-11-1906 Nel comune di San Cascianio dei Bagni è morta Cleofe Canestri di anni 74 (n. 1832) donna di casa nata in Celle da fu Paolo e Mignati Caterina domiciliata in vita in questo comune e coniugata con Costantino Guerrini |
Ad ogni modo dall’atto di nascita di Costantino si ricava inequivocabilmente il suo anno di nascita:
Atto di nascita n. 6 progr. 79 pag. 4 del 11-8-1836 nel comune di San Casciano dei Bagni nasce Guerrini Costantino, figlio di Domenico ed Angela Ceccarelli Battezzato nella chiesa di San Paolo Converso di celle il 12 agosto 1836 Testimone Rosa Pomponi |
Mentre è stato ritrovato anche l'atto di matrimonio
Per ora non rimane appurato il motivo del piccolo spostamento effettuato da Costantino e di sua moglie Cleofe da Santa Fiora a Celle sul Rigo. Si potrebbe ipotizzare che, dal tipo di professione che esercitavano, essi si trasferirono a Celle sul Rigo perchè Cleofe era di quei luoghi, o perchè lì trovarono qualche opportunità di lavoro presso qualche grande proprietario terrriero che offrì loro un lavoro stagionale o continuativo. In ogni modo l'atto di matrimonio è stato celebrato a Celle.
Dall’elenco con progressivo 15 di pag. 705, dell’atto n. 114 del 26-10-1857 sposo: Guerrini Costantino di anni 21,(n. 1836) campagnolo, celibe della comunità di San Casciano dei Bagni, Parrocchia di S. Paolo Converso figlio di Domenico e Ceccarelli Angela e sposa: Canestri Cleofe, di anni 22,(n.1835) campagnola figlia di Paolo e Miniati Caterina testimoni Antonio Benedetti e Flavio Ceccarelli |
Al momento risulta che ebbero anche loro parecchi figli ben sette oltre all'avo in linea retta che risponde appunto al nome di Dante: Teresa, Angela Ester, Paolo Annibale, Maria, Valeriano Salvadore, (DANTE), Merope e Paolina (riconosciuta).
Teresa da cui si è per ora recuperato solo l'atto del suo matrimonio nel 1883, ma l'atto risulta illeggibile.
Angela Filomena Ester che nacque il 16-6-1861
Paolo Aristide Annibale che nacque il 18-6-1863
Maria nacque circa nel 1865 e morì il 14-09-1866 all'età di 16 mesi ; nell' atto di morte del 1866 il padre Costantino viene riportato dell'età di anni 30 (n. 1836).
Valeriano Salvadore nacque il 24-12-1866 (essendo stato presentato dalla levatrice non è riportata l'età del padre) egli morì poi il 19-10-1875.
Dante (l'avo in linea RETTA), che nacque il 27-01-1869 e dove Costantino viene riportato senza età.
Merope nacque il 10-2-1871 (in quest'atto il padre Costantino viene riportato solo come maggiore di età)
Paolina , a questo riguardo occorre specificare che dall'atto di nascita di Paolina Guerrini del 1897 ( riconosciuta da Costantino) ma in cui non viene descritta la madre, forse perchè era una figlia illegittima di Costantino o presumibilmente di una sua figlia e la madre viene definita come "donna che non intende essere nominata". In ogni caso in questo atto Costantino ha un'età di 63 anni quindi è presumibile sia nato nel 1835-36.
Dei primi fratelli non si sono purtroppo recuperate informazioni dettagliate a parte la nota curiosa che riguarda Teresa e Dante, i quali sposarono entrambi un soggetto della famiglia Nutarelli e più precisamente: Teresa si sposò con Federico Nutarelli nel 1883, mentre Dante, parecchi anni dopo, (nel 1900) si sposò con Giulia Nutarelli che a sua volta era figlia di Adamo Nutarelli che era il fratello di Federico. Di Merope e di Paolo, per ora, non si sono riscontrate ulteriori informazioni a parte l’atto di nascita di Merope.
Atto di Nascita n.22 del 10-2-1871 è comparso Costantino di Domenico Guerrini, campagnolo, maggiore di età domiciliato in Celle, il quale dichiara che da sua moglie Cleofe Canestri del fu Paolo il 10-2-1871 è nato un infante di sesso femminile cui vuole dare il nome di Merope |
In definitiva se anche alcuni atti riportavano Costantino nato tra il 1834 ed il 1836, ora può essere confermato il giorno 11-8-1836 e deceduto il 4-6-1909.
Proseguendo cone le indicizzazioni degli atti recuperati NON si sono trovati gli atti di morte di Teresa Guerrini , probabilmente spostò la propria residenza.
7a. gen | {192} Paolo Guerrini | ||||||||
| | |||||||||
6a. gen | {96} Domenico Guerrini | ||||||||
| | |||||||||
5a. gen | 296.1} Prospero Guerrini § Celle _______ | {48} Costantino Guerrini | |||||||
| | |||||||||
4a. gen | {24a} Teresa Guerrini § Federigo Nutarelli | {24a} Angela Ester Guerrini § Giulio Nutarelli | {24b} Paolo Annibale Guerrini § Laudomia Balli | {24c} Maria Guerrini § Laudomia Balli | {24b} Valeriano Salvadore Guerrini § | {24} Dante Guerrini | {24e} Merope Guerrini § | {24f} Paolino Guerrini § | |
| | |||||||||
3a. gen | {12a} Martino Guerrini | {12} Guerrino Guerrini | {12b} Egidio Guerrini | ||||||
| | |||||||||
2a. gen | {6} Domenico Guerrini | {6a} Dante Guerrini | |||||||
| | |||||||||
1a. gen. | {3} Sonia Guerrini (Carmen Bruna) | {3a} Nadia Guerrini | {3b} Omar Guerrini (Maria Giulio) § non coniugato | ||||||
| | |||||||||
Sogg.base. | {1} Federico Verda | {1a} Filippo Verda * Moncalieri 13-8-1993 | |||||||
| | |||||||||
Figli dei Sogg.base. | Thomas Verda * Ciriè 11- 6-2019 | Nicole Verda * Ciriè 11-9-2022 |
Tavola Genealogica Ascendente - Famiglia Guerrini - Linea Retta - Soggetti base : Federico e Filippo Verda - Capostipite : Paolo Guerrini
6.3 {24} Dante (1869-1934) [quarta generazione]
Dante risulta essere, per ora, il soggetto di cui possiamo ottenere un quadro leggermente più completo, infatti di lui è stato recuperato l’atto di nascita (1869) e di matrimonio (1900) che risultano essere stati certificato dal Comune di San Casciano dei Bagni, ciò perché il comune di Celle sul Rigo è stato unito a quello di San Casciano dei Bagni.
Dante Guerrini c. 1890 | Dante Guerrini e Giulia Nutarelli c. 1930 |
Riportiamo l’atto già visto precedentemente:
Atto di Nascita n. 19 del 31-1-1869 è nato un figlio di sesso mascolino al quale intende dare il nome di Dante |
Dante esercitava la professione di fattore, ma come sia arrivato a ricoprire tale ruolo, non sono state ritrovate indicazioni utili. Va ricordato, a questo punto, che la situazione agricola ad inizio del secolo era molto diversa da quella cui siamo abituati oggi, dopo l'avvenuta riforma agraria, infatti l'agricoltura precedente a quel periodo era statica da secoli ed i proprietari terrieri, quasi sempre latifondisti, assumevano la mano d'opera necessaria per ottenere i prodotti e gli utili provenienti dalla loro terra. Per i contadini, all'epoca, non vi era neppure una grande possibilità di evoluzione sociale, fortunatamente per il nostro antenato le cose andarono diversamente, potremmo supporre che il motivo di ciò sia l'unione con sua moglie Giulia Nutarelli (vedi Cap. 8.1) che forse per quei tempi era già di condizione più agiata rispetto a lui, in quanto si tramanda oralmente che ella portò in dote dei terreni che erano situati in una zona denominata "il pantano".
Atto di Matrimonio n. 27 parte I del 1900 figlio del fu Costantino e di Cleofe Canestri sposa: Nutarelli Giulia, nata a San Casciano dei Bagni il 26-12-1869, di anni 31, figlia di Adamo e di Teresa Maccari |
Comunque sia egli passò dall'attività di semplice coltivatore di terre altrui definito “bracciante” alla condizione di “mezzadro”. Successivamente o per sua capacità professionale o per una situazione favorevole che gli si presentò, passò dalla condizione di mezzadro a quella di fattore. Svolgeva cioè la funzione di colui che coordinava il lavoro dei lavoratori che lavoravano nei poderi dei proprietari terrieri. Erano di sua competenza i controlli e le eque spartizioni dei prodotti tra i contadini ed il proprietario delle terre, (risulterebbe essere tale Conte Bocchibianchi).
Per una migliore comprensione può essere utile riportare le definizioni dei termini “mezzadro” e di “fattore”:
Mezzadria: (o anche masseria o colonia) <<forma di contratto agrario molto diffusa soprattutto nell'Italia centrale fra chi dispone di un podere (concedente} che detiene la direzione tecnica ed amministrativa ed il capo di una famiglia colonica (mezzadro) che ha l'obbligo di risiedere permanentemente sul fondo; essi si associano per la conduzione del fondo di cui dividono i prodotti e gli utili generalmente nella misura del 53% al mezzadro e del 47% al concedente.>> (ved. Nota .20) |
Fattore: <<colui che si occupa direttamente di una azienda agricola; e' il responsabile della condotta dell'azienda agricola>> (ved. Nota n. 20) |
Dante esercitò sempre l'attività di fattore e visse per tutto il resto della vita nel paese di Celle sul Rigo, come già riportato si sposò con Giulia Nutarelli (1869-1949) (ved.Cap.8.4.1) anch'essa di Celle sul Rigo ed ebbero tre figli: Martino, Guerrino ed Egidio. Martino proseguì il lavoro di fattore del padre; Egidio invece si trasferì a Roma e di lui non si sono ancora recuperate informazioni. Di Guerrino, di cui per ovvi motivi ci interessiamo maggiormente essendo il bisnonno dei Soggetti base sono invece state recuperate parecchie informazioni.
6.4 {12a} Martino (1901-1977) [terza generazione]
Martino di carattere più tradizionalista, continuò , come già deto il lavoro nella azienda agricola svolgendo l’attività di cantiniere, predisponendo e realizzando le attività connesse con la coltivazione e la produzione di vino, ebbe tre figlie Clara, Clelia e Costantina. Ultimamente durante un soprallugo nel paesino di Celle si sono recuperate alcune vecchie immagini e fotografie che riporto. Martino si sposò con Natalina Mariotti ( ___- ___ ). Di Martino è anche stato recuperato l'atto di nascita dal sopralluogo presso il cimitero di Celle.
atto di Nascita n. 102 del 1901
nel comune di San Casciano dei Bagni è comparso Guerrini Dante di anni 31 (n.1870), Campagnolo
il quale ha dichiarato che il 30 agosto 1901, nella casa posta in Celle al n. 7
da Nutarelli Giulia, sua moglie secolui domiciliata è nato un bambino di sesso maschile
che mi presenta e a cui pone il nome di Martino Guerrini
Martino Guerrini (1901-1977) e le sue tre figlie Clelia , Clara (1928-1969) e Costantina |
6.4 {12c} Egidio (1908-1960???) [terza generazione]
Di Egidio non si sono recuperate informazioni a parte l'atto di nascita:
atto di Nascita n. 51 del 1908
nel comune di San Casciano dei Bagni è comparso Guerrini Dante di Costantino di anni 39 (n.1869)
il quale ha dichiarato che il 31 marzo 1908, nella casa posta in Celle al n. 46
da Nutarelli Giulia, sua moglie è nato un bambino di sesso maschile
che mi presenta e a cui pone il nome di Egidio Guerrini
Egidio si trasferì a Roma e si sposò con Clara Bellagamba da cui ebbe un figlio: Cesare. Di Cesare si conosce solo il fatto che si sposò con Roselina Severini.
6.4 {12} Guerrino (1904-1960) [terza generazione]
Guerrino nacque a Celle nel 1904
atto di Nascita n. 60 del 22 luglio 1904
nel comune di San Casciano dei Bagni è comparso Guerrini Dante di Costantino
il quale ha dichiarato che il 22 luglio 1904, nella casa posta in Celle
da Nutarelli Giulia, sua moglie secolui domiciliata è nato un bambino di sesso maschile
che mi presenta e a cui pone il nome di Guerrino Guerrini
Guerrino era di carattere più autonomo ed intraprendente, venne attirato dal fenomeno industriale che allora stava emergendo nel nord d'Italia: lo sviluppo meccanico e motoristico. Decise di seguire le sue forti aspirazioni e si trasferì a Torino esercitando una professione che univa la sua grande passione per i motori con il nascente boom areonautico di inizio secolo. Esercitò infatti il mestiere di meccanico areonautico e collaborò ad imprese uniche ed importanti nel panorama pionieristico dell'Aviazione Italiana di inizio secolo quali:
6.4.1 1930- Primo giro d'Italia
Nel 1930 nel ruolo di motorista partecipò al primo giro d'Italia con il pilota Monti.
6.4.2 1938 -La Trasvolata Roma-Tokio
Nel novembre del 1938 l' equipaggio italiano di cui faceva parte Guerrino, tentava di battere il primato di velocità sulla rotta Tokio-Roma che attualmente era detenuto dai giapponesi e realizzato con l'aereo Kamikaze (vento di Dio). Le tappe previste erano Roma, Damasco, Calcutta, Formosa, Tokio, oltre 12 mila chilometri da superare in meno di 40 ore, ma purtroppo sopra il Libano una cattiva previsione del tempo atmosferico ad alta quota, causò la formazione di pericolosissimo ghiaccio alle ali, che fece precipitare l'apparecchio in vite. Molto appassionanti ed intense sono le descrizioni di questi momenti di panico e di terrore che il pilota Maner Lualdi riportò in un successivo libro (ved. nota 33).
<< [...] un sibilo. Comandi bloccati. Chiudo gli occhi per non vedere la fine. Si precipita in vite. Diecimila chili in vite. [...] Un alettone viene in parte dilaniato dal ghiaccio che si stacca repentinamente, come una crosta della pelle. Anche l'orologio di bordo muore, e segna le 4 e 45.[...] Gli assetti folli, inconsulti, imprevedibili dell'apparecchio ci impediscono qualsiasi movimento. Giù giù, giù, 2700,2500,2300,2000,1800... ci siamo. [...] Un bolide esce dalle nubi. Siamo noi. La cima di un monte ci spara in faccia. Il ghiaccio si è staccato dai comandi. Colpo disperato di barra all'insù. Il fenomeno di Rosatelli geme, ma con la grazia di un montone, salta l'ostacolo. Con l'ultimo minimo fiato di un sol motore, l'atterraggio di fortuna sulle affollate spiagge del Libano.[...] Con me sono morti per la prima volta, e rinati puntualmente e coralmente quattro cari e indimenticati amici: i piloti Mazzotti e Fortunato, il radiotelegrafista Pinna e il motorista Guerrini.>> (Vedi nota 21) |
6.4.3 1939 -Il collegamento aereo Roma-Addis Abeba
In quegli anni di pseudo-colonialismo Italiano, oltre all'ambizione di battere dei primati rispetto alle altre potenze europee, vi era la necessità di diffondere con tempestività le informazioni e consentire più rapidi contatti tra i funzionari dell'Impero e gli operatori economici, gli imprenditori ed i lavoratori che operavano nelle terre di conquista. Su iniziativa del giornalista-aviatore Maner Lualdi, appoggiato dalla FIAT Areonautica, si cominciò a progettare ed organizzare una trasvolata che, simbolicamente, consentisse la distribuzione anche nei territori africani di un quotidiano italiano disponibile immediatamente il giorno successivo alla sua uscita. Il comandante Lualdi richiese al ministero dell'arma il personale di volo mentre il motorista Guerrino Guerrini era fornito dalla Fiat. Qui di seguito il comunicato di agenzia dell'epoca tratto da un quotidiano del 1939:
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<< Roma, 7 marzo. Il giorno 6 corrente, alle ore 22,25 un apparecchio bimotore Fiat BR 20 L pilotato da Maner Lualdi, Giuseppe Mazzotti e Valenti Ettore, ed avente a bordo il radio telegrafista Silvio Pinna e il motorista Guerrino Guerrini, è partito da Roma per Addis Abeba ove ha atterrato stamattina alle ore 11,50 locali. L'intero percorso è stato compiuto senza scalo in ore 11,25 ad una velocità di oltre 400 chilometri all'ora. L'apparecchio che è dotato di due motori Fiat L80 della potenza di 1000 cavalli ognuno è una versione civile dello stesso tipo di apparecchio da bombardamento in dotazione da vari anni presso i reparti della Regia Areonautica. Il volo è stato compiuto allo scopo di sperimentare il collegamento rapido tra Roma e Addis Abeba.>>(Ved. nota 34) |
Per questo eroico atto fu conferita all'intero equipaggio una medaglia al valore militare:
Ministero dell'Areonautica |
Abbandonando ora le vicende eroiche di Guerrino e tornando alle notizie anagrafiche e famigliari, Guerrino già conosceva la sua futura moglie Bruna Rossi (1902-1945) in quanto erano coetanei e nati entrambi a Celle sul Rigo, purtuttavia cominciarono a frequentarsi solo quando egli effettuava il servizio militare di leva presso Livorno. Infatti anche Bruna era distante dalla casa di origine e svolgeva l'attività di domestica presso una agiata famiglia nella città di Pisa. Sembra che fu a Pisa che essi si incontrarono e decisero di sposarsi. Una curiosa annotazione a questo riguardo deriva dalla lettura di un documento tramandato sino a noi che altro non è, se non un contratto, una scrittura privata, stilato dalla famiglia presso cui Bruna era in servizio e che li impegnava in caso ella si fosse maritata, a fornirle un corredo "la dote" per la loro domestica. (vedi Cap. 8.2.1) Questo documento è molto ben dettagliato e comprende parecchi oggetti curiosi, la descrizione va dagli indumenti personali, specificando persino il tipo di tessuto per gli asciugamani, fino alla definizione del baule che avrebbe dovuto contenere il tutto, con la connotazione del prezzo di ogni singolo oggetto. Il tutto ammontava a lire 7.527 !
Dal momento che Guerrino era residente a Torino per via della sua passione per i motori areonautici, si è recuperata una delega per procura per congiungersi alla futura sposa Rossi Bruna:
Procura per la pubblicazione di matrimonio tra Guerrino Guerrini e Rossi Bruna |
Dall'atto di matrimonio emerge che:
Atto di pubblicazioni di matrimonio n. 548 11-8-1929 e Rossi Bruna di Nazzareno |
Dall'unione con Bruna nacquero due figli: Domenico e Dante. Purtroppo per loro, in giovane età Bruna morì e Guerrino per far fronte alle esigenze ed alla crescita dei due figli si risposò con Irene Brumat a Torino (1904-1990). Guerrino poi morì nel 1960.
Atto di morte n. 548 parte II Serie B del 1960 è morto in Torino il 17-2-1960 |
Continuando con le informazioni anagrafiche dei figli di Guerrino, il secondogenito Dante sposò Maria Vittoria Data ed al figlio che nacque dalla loro unione posero il nome del nonno ed infatti il figlio risulta chiamarsi Guerrino Guerrini. Guerrino risulta poi essersi coniugato con Raffaella Bernardi dalla cui unione nel 2002 è nato Samuele.
Samuele è quindi l'ultimo ed unico soggetto che, alla data attuale, risponde come prosecutore alla dinastia dei "Guerrini".
6.5 {6} Domenico (1930-2000) [seconda generazione]
Le vicende ed i documenti del primogenito Domenico (1930-2000) e di cui ci interessa maggiormente riportare fatti, aneddoti ed informazioni essendo il nonno dei soggetti base di questa ricerca, sono le seguenti:
Atto di Nascita n. 1698 parte I Prima Serie del 1930 È nato in Torino il 16-5-1930 in Via Cibrario 72 h.10.20 |
Domenico, da calcoli effettuati, risultava essere nato di venerdì e non di domenica, quindi inizialmente non era chiaro da dove si originasse il nome Domenico. A seguito delle notizie ricavate dagli atti ritrovati, ora sappiamo che il bis-nonno di Domenico si chiamava appunto Domenico e quindi l’origine del nome di battesimo appare risolta. Per quanto riguarda il terzo nome, Guido, non si hanno elementi per tracciare neppure semplici ipotesi.
Domenico fu avviato agli studi come allievo Fiat dal momento che il padre Guerrino essendo dipendente di riguardo di quella azienda (a seguito dei suoi trascorsi eroici), aveva la possibilità di far frequentare una scuola che avrebbe riservato un posto certo e sicuro al giovane Domenico. Purtroppo dopo qualche tempo lo spirito autonomo di Domenico prese il sopravvento ed egli non proseguì questi studi. Dopo aver svolto parecchi lavori ed acquisita molta esperienza decise (negli anni '50) di impiantare un’attività in proprio realizzando un’officina meccanica che, inizialmente produceva stampi, mentre successivamente produceva stampaggi in materie plastiche, e dove anche il fratello Dante, che era più giovane ed aveva la qualifica di disegnatore e vi collaborò fino a quando nel 1997 entrambi cessarono questa attività.
Soffermandoci ora sulle vicende famigliari anziché su quelle professionali, Domenico si sposò nel 1955 a Torino con Velleda Daolio (1934-1985) (ved. Cap.8.1.1)
Atto di Matrimonio n. 2015 parte II Serie A del 1955 e Daolio Velleda, nata a Bellegarde, di ani 21, gommaia Hanno celebrato il matrimonio in Torino il 22-10-1955 alle ore 9.00 |
Domenico Guerrini 1940 | Domenico Guerrini e Velleda Daolio | Domenico Guerrini 1990 |
Negli anni ’60, essi si trasferirono da Torino, nel comune di Pianezza. Dalla loro unione nacquero Sonia, Nadia ed Omar. Domenico poi fece erigere, sempre in Pianezza, la casa in cui ancor’oggi vivono la primogenita Sonia ed il fratello Omar. Dopo una intensa vita di lavoro, giunto alla pensione, non riuscì a godere i frutti di una vita di lavoro e si spense abbastanza giovane, a soli 69 anni.
Atto di Morte n. 7 (3676) È deceduto in Pianezza il 4-3-2000 |
Nadia la secondogenita svolge la professione di maestra d'asilo, si è sposata con Giovanni Castelli a Pianezza nel 1993. Attualmente risiede a Rivalta e dalla loro unione il 12-3-2001 è nato Dylan.
Omar, il terzogenito, di carattere leggermente introverso e solitario, ama la tranquillità ed il silenzio.
Sonia Guerrini | Nadia Guerrini | Omar Guerrini |
6.5 {3} Sonia (1957) [prima generazione]
Soffermiamoci ora sulle vicende i racconti e gli atti della primogenita Sonia, di cui per ovvie ragioni ci interessiamo maggiormente. Dagli atti emerge che l’apposizione del terzo nome va riferito alla nonna paterna Bruna mentre il secondo Carmen sembra derivare da una contrazione del nome della nonna materna Carmela Maritano (ved. Cap.8.3.1)
Atto di Nascita n. 22 parte I Prima Serie “A” del 1957 È nata in Torino il 27-12-1956 in Via Cibrario 72 h.10.50 |
Negli anni ’60 la famiglia si trasferì a Pianezza dove Sonia frequentò le scuole elementari. Successivamente Sonia, diplomatasi ragioniera, trovò lavoro presso il Liceo Scientifico C. Darwin di Rivoli, quando conobbe Gianbruno Verda che svolgeva l'attività di tecnico di laboratorio nello stesso Istituto Scolastico.
Sonia Guerrini 1957 | Sonia Guerrini 1959 | Sonia Guerrini, papà e mamma |
Sonia Guerrini 1988 | Sonia Guerrini e Gianbruno Verda 1989 | Sonia Guerrini 1989 |
Qualche tempo dopo, il 15 aprile 1989, si sposarono a Pianezza, in una stupenda giornata di sole, nella chiesetta campestre della Madonna della Stella e, come già riportato, coronarono il loro matrimonio con la nascita di due bei maschietti che risultano essere i soggetti base di questa ricerca: Federico e Filippo a cui ho dedicato queste memorie.
Atto di Matrimonio n. 24 parte II del 1989 Gianbruno Aldo Verda nato a Torino il 27-11-1961 |
Federico Verda 1996 | Federico Verda e Filippo Verda 2000 | Filippo Verda 1997 |
Giunti qui e percorrendo a ritroso quanto conosciuto della famiglia Guerrini, rimaniamo per ora in attesa di scoprire e di aggiungere altre informazioni a questo pur breve, ma completo riassunto della stirpe della famiglia "Guerrini".
Cap. 7 - I luoghi e le origini
7.1 Il territorio
In attesa di effettuare un piacevolissimo sopralluogo in queste terre, per ricercare informazioni piú dettagliate, sono
state ricercate le informazioni di natura territoriale, ora disponibili; inoltre si ricorda quanto già detto precedentemente riguardo al fatto che i paesi da cui proviene la famiglia dei “Guerrini” sono compresi in un ambito territoriale molto circoscritto che copre i comuni di Celle sul Rigo (SI) e Proceno (VT).
<< Celle sul Rigo , "profondo sud" della provincia di Siena, arroccato in cima ad un poggio dal quale , ormai da più di un secolo si distaccano inesorabili fette di paese. Questo piccolo borgo, dall'aspetto oggi forse un pò modesto eppure bellissimo per tutti coloro che ne conoscono fino all'ultimo segreto, fu un tempo un centro importante per la sua posizione altamente strategica tra il comune di Siena e il comune di Orvieto prima e tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio poi. Fu luogo di confine e quindi conteso presidio militare e, come se non bastasse, vide all'interno del proprio territorio, dall'alto medioevo fino quasi ai giorni nostri il passaggio del più importante asse viario di collegamento tra nord e sud: La via Francigena.[...]>> (ved. Nota n.24)
7.2 La storia dei luoghi
<<[...]Sede di un'antica pieve intitolata alla conversione di S. Paolo, attestata nel " Rationes Decimarum" del 1275-1277 e indicata come chiesa battesimale in quelle del 1302-1303. Probabilmente collocata a levante del cassero, la pieve di S.Paolo è ancora documentata negli statuti della comunità del 1471. I primo documenti attestatanti l'esistenza del castello riguardano le controversie, frequenti nel XIII sec., tra il Comune di Siena e quello di Orvieto per il possesso dei castelli a sud-est dell'Amiata. È così che nel 1229 i senesi, durante la guerra contro orvietani e fiorentini, trattennero uomini di Celle in ostaggio. Passato dalla giurisdizione del comune di Orvieto a possedimento dei Visconti di Campiglia, famiglia forse di origine salica, " Castrum de Cellis " viene citato nel diploma concesso da Ludovico il Bavaro ai Conti di Marsciano, insieme ai castelli di S. Casciano, Fighine, Camporsevoli. [...] Alla fine del XIV sec. Celle risulta in possesso alla famiglia Salimbeni; in un documento del 1380 conservato nell'archivio di Stato di Siena troviamo coinvolto in una delle numerose controversie contro il Comune, Cione di Sandro Salimbeni, signore di celle. Più volte a partire da questa data l'esercito senese fu costretto a placare tentativi di ribellione da parte dei terrieri. fino a che il 23-marzo del 1384, si presentò a Cione Salimbeni l'occasione di recuperare la terra di Celle e, postosi a capo della rivolta, riuscì a cacciare i “riformatori." In quella circostanza gli fu concesso di riedificare le mura e la rocca. [...] È solo nel 1404 che, cambiate le condizioni politiche e diminuita la conflittualità tra dominante e signori locali Cocco Salimbeni, figlio di Cione si dichiarò suddito della Repubblica. Ma la tregua per Celle fu solo apparente. I Salimbeni furono cacciati da Nanni Piccolomini ma pochi anni dopo riusciranno a riconquistare il Castello fino a che nel 1418 fu da Cione Salimbeni e Marietta sua moglie definitivamente ceduto al comune di Siena.[...] Il 14 marzo del 1418 venne firmato l'atto di sottomissione della terra, territorio, e giurisdizione di Celle, atto nel quale i senesi impongono obbedienza in cambio di protezione. Si chiede che vengano modificati gli statuti ed uniformati alle normative vigenti per il contado. In realtà lo statuto verrà nuovamente elaborato solo nel 1471 e presenterà caratteristiche di grande autonomia giustificate dalla distanza geografica con la dominante. Inoltre importante chiave di lettura e contributo alla interpretazione della vivacità , anche militare, di questo castello, è il suo essere collocato in un'area di confine, frontiera tra Orvieto e Siena nel medioevo, e tra lo Stato Pontificio ed il Granducato di Toscana in età moderna.[...]>> (Vedi nota 24)
<<[...]Il castello di Celle è lontano da Siena miglia 35, da Radicofani 3, da San Casciano de' Bagni 2, da Fighine 4; è posto in un poggio da per tutto scoverto, e dominante la campagna sottoposta, la sommità del quale dove posta la terra riesce piana. Dalla parte verso San Casciano de' Bagni è cinto di mura con suoi rivellini, che hanno in parte patito dalla parte più verso Radicofani. Non è interamente cinto di mura, ma in vece d'esse in alcune parti, et habitazioni vi sono case de' particolari. Intorno alle dette mura vi sono le carbonaie, non occupate da alcuno.[...]>>(Vedi nota 25)
Dalle pagine di consultazione via internet del comune di San Casciano dei Bagni emergono, oltre alla precedente immagine storica, riportiamo anche le seguenti notizie:
Dal sito : http://www.sancascianodeibagni.org/italia/storia/celle/celle_sul_rigo.htm
Celle sul Rigo
LA STORIA
Come San Casciano, anche Celle fece parte dei possedimenti dei Visconti di Campiglia, ma a differenza del centro termale e del castello di Fighine non rimase sotto il controllo dell’antica famiglia feudale, bensì già dalla fine del XIV secolo entrò a far parte dei possedimenti della famiglia senese dei Salimbeni e, soprattutto con Cione di Sandro Salimbeni, si trovò più volte in aperte ostilità con Siena. Il 23 marzo del 1384 Cione riuscì a recuperare Celle ed ottenne da Siena la concessione di poter riedificare le mura e la rocca. Nel 1404 Cocco Salimbeni, figlio di Cione, si dichiarò suddito di Siena, ma la pace che si sperava tardò ad arrivare per via della conquista di Celle da parte di Nanni Piccolomini, anch’egli membro della nobiltà senese. Solo il 14 marzo del 1418 Celle entrò definitivamente a far parte della Repubblica Senese venendo inserito nella giuridiszione del Podestà di San Casciano. Come tutti i castelli della zona si mantenne fedele a Siena fino al 5 agosto 1559 quando anche l’ultimo baluardo di libertà rappresentato dalla Repubblica Senese Ritirata a Montalcino capitolò di fronte alle preponderanti forze imperiali e medicee.
Ad impreziosire la storia di Celle fu senz’altro il soggiorno del poeta Giosuè Carducci che qui seguì il padre Michele nella sua professione di Medico. Il 3 aprile 1851 il Comune di San Casciano dei Bagni affidò l'incarico di medico per Celle sul Rigo a Michele Carducci. Il 26 luglio 1854 il Carducci rassegnò le proprie dimissioni a causa di continui contrasti con il Gonfaloniere, ma continuò ancora fino al dicembre 1855 a prestare la propria opera a Celle dove l'intera popolazione gli si era affezionata. >> (vedi nota n.27)
7.4 L’origine del cognome
Per quanto riguarda l’origine ed il significato del cognome, qui di seguito viene riportata una definizione sull'origine etimologica del cognome “Guerrini” che, può essere utile, per meglio comprendere come esso è inquadrato dagli studiosi sia dal punto di vista etimologico che topografico e storico.
Guerrini : VARIANTI: Guerrino, Guerrìn e Guerìn. // Diffuso dal Nord al Centro, fino al Napoletano (le forme in -ìn sono venete), ha alla base il nome medioevale di origine ger+ Guerrino affermatosi con il popolare romanzo << Guerrin Meschino>> di Andrea da Barberino. L'etimo è complesso : può appartenere alla stessa radice ger+ e tradizione di Guarino, ma può anche essere in rapporto, o più spesso incrociato, con guerra ( v. Guerra) (ved. Not. 28) |
Attraverso la distribuzione del cognome Guerrini in Italia utilizzando l’elaborazione dagli elenchi telefonici, è stato poi possibile ottenere un’utile rappresentazione che tematizza il cognome “Guerrini” per aree geografiche.(vedi nota n. 30)
7.3 Il cognome Guerrini nei personaggi e nei testi storici
Dalle ricerche biografiche e bibliografiche sono state recuperate le seguenti informazioni tratte dalle citazioni depositate nei testi che per ora è stato possibile consultare. Nel procedere di questa ricerca sono stati ritrovati e pertanto citati i seguenti personaggi che per ora hanno in comune soltanto il cognome, ma che per una serie di considerazioni potrebbero essere presi in esame successivamente, essi sono :
Cap. 8 - Le parentele "affini" della famiglia Guerrini
Come già ricordato nel Cap.4, la parentela è il vincolo naturale che collega tutti i discendenti di un capostipite comune, mentre l'affinità è il vincolo giuridico che, con il matrimonio, si instaura fra una persona ed i parenti del coniuge. Lo studio delle parentele affini è risultato particolarmente laborioso ma le informazioni emerse e riferite a queste famiglie, sono risultate estremamente interessanti; la storia delle famiglie affini scaturisce dal semplice fatto che qualche personaggio o soggetto componente si è coniugato con un parente del ramo genealogico in linea retta.
Nel narrare fatti ed aneddoti per ora emersi sulle famiglie affini al ramo genealogico dei "Guerrini" si seguirà per chiarezza di esposizione il procedimento inverso di quello utilizzato nell'esposizione fatta precedentemente e relativa ad ogni ramo cognominale. Anziché partire dal soggetto più antico di cui si sono trovate tracce e discendere fino ai soggetti base, si partirà da questi ultimi descrivendo le notizie secondo un ordine ascendente; quando si incontrerà un ramo affine lo si percorrerà anch'esso facendo riferimento al cognome stipite di questo filo genealogico.
Dopo queste annotazioni di carattere generale affronteremo ora le informazioni e le notizie riguardanti i singoli personaggi di ogni ramo di parentela. Non di tutti i soggetti si è in grado attualmente di percorrere l'intera vita; per alcuni tenteremo comunque di tracciare un brevissimo riassunto della loro vita attraverso le informazioni più salienti che a noi risultano essere giunte. Occorre innanzitutto premettere che le informazioni descritte si originano secondo due modalità: la prima categoria nasce dalle notizie derivanti dall'analisi degli atti e dei certificati anagrafici quali atti di battesimo, di morte, di matrimonio ecc., ricercati, visionati e catalogati; la seconda, invece, che riguarda le notizie più significative operate in vita dai soggetti, gli aneddoti, lo stile di vita, le azioni tramandate oralmente o che derivano dall'analisi e dalla comparazione dei dati anagrafici precedenti supportati da congetture, ipotesi di azioni o relazioni tra gli avi. E' proprio per non perdere traccia di queste informazioni che viene compilata questa parte, che in sintesi potremo riassumere con il motto: " per non dimenticare".
Per chiarezza, e per comprendere meglio tale documento, anziché elencare in appendice tutti gli atti ritrovati, si è preferito inserirli sinteticamente man mano nella descrizione; ciò complica leggermente la lettura del testo ma consente una visione più chiara e dettagliata dei riferimenti anagrafici. Si è poi prodotto e rappresentato uno schema molto utile nella rappresentazione delle parentele affini, e che consente una facile lettura. In questo elenco i cognomi sono quindi suddivisi per ora in sette colonne che altro non sono che le generazioni riferite ai soggetti base; dalla più estrema a destra che rappresenta il capostipite più antico conosciuto, poi proseguendo verso sinistra si arriva man mano al cognome più vicino a noi, tanto per intenderci le generazioni più basse come numero di grado. Analogamente, con lo stesso criterio e nella stessa colonna ma partendo da una posizione successiva vengono rappresentati i rami materni di ogni filo genealogico. L’indicazione numerale a fianco di ogni ramo affine contribuirà a semplificare la lettura dell’intero documento. Il numero del Capitolo seguito, tra parentesi graffe, del numero univoco che contraddistingue il soggetto all’interno dela ricerca. In queste pagine di difficile lettura ci sono molte citazioni, note, rimandi, atti, e molti nomi propri, alcuni potevano essere omessi per rendere più scorrevole la lettura ma non lo si è fatto per rendere giustizia all’enorme fatica di recuperare tali e tante informazioni.
Durante questa lettura, occorrerà sempre avere presente lo schema appena descritto e consultarlo ogni qualvolta insorgono dei dubbi, ciò consentirà di avere un quadro sempre chiaro del succedersi delle parentele affini che, quando si arriva alla quarta o quinta generazione, certamente è molto complicato da seguire. Inoltre può essere utile seguire la lettura “ipertestuale” cioè agganciandosi ai riferimenti che portano ad altri sottocapitoli e ad altri rami di parentela per ottenere un quadro chiaro dei soggetti (coniugi) di cui si stanno recuperando informazioni
Questo schema è strutturato in modo che al cognome principale viene associato nell'ultima posizione a destra il soggetto che ha contratto matrimonio con l'antenato più remoto scoperto; i cognomi sono quindi suddivisi per ora in otto colonne che altro non sono che le generazioni riferite ai soggetti base; poi proseguendo verso sinistra si arriva man mano al cognome più vicino a noi, tanto per intenderci le generazioni più basse come numero di grado.
Analogamente, con lo stesso criterio ma partendo da una posizione successiva, vengono rappresentati i rami materni di ogni filo genealogico.
Occorre a questo punto ricordare che la parentela è il vincolo naturale che collega tutti i discendenti di un capostipite comune, mentre l'affinità è il vincolo giuridico che, con il matrimonio, si instaura fra una persona ed i parenti del coniuge. Lo studio delle parentele affini è risultato particolarmente laborioso ma le informazioni emerse e riferite a queste famiglie, sono risultate estremamente interessanti. La storia delle famiglie affini scaturisce dal semplice fatto che qualche soggetto si è coniugato con un parente del ramo genealogico in linea retta.
Nel narrare fatti ed aneddoti per ora emersi sulle famiglie affini al ramo genealogico dei "Verda" si seguirà per chiarezza di esposizione il procedimento inverso di quello utilizzata nel capitolo precedente e relativa ad ogni ramo cognominale. Anziché partire dal soggetto più antico di cui si sono trovate tracce e discendere fino ai soggetti base, si partirà da questi ultimi descrivendo le notizie secondo un ordine ascendente; quando si incontrerà un ramo affine lo si percorrerà anch'esso facendo riferimento al cognome stipite di questo filo genealogico.
Dopo queste annotazioni di carattere generale affronteremo ora le informazioni e le notizie riguardanti i singoli personaggi di ogni ramo di parentela. Non di tutti i soggetti si è in grado attualmente di percorrere l'intera vita, per alcuni tenteremo comunque di tracciare un brevissimo riassunto della loro vita e delle informazioni più salienti che a noi risultano essere giunte.
Ora, a seconda della famiglia affine descritta, un breve elenco delle famiglie coinvolte può chiarire meglio il quadro parentelare. Non di tutte le famiglie si ha conoscenza, o si era venuti a sapere di qualche aneddoto, certamente tutto quanto è conosciuto e' stato fedelmente riportato. Qualsiasi altra informazione recuperata verrà immediatamente inserita in queste note.
Figli dei Sogg Base | Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione |
Thomas Verda e Nicole Verda | {1a} Federico e {1b} Filippo Verda | {3} Guerrini Sonia | {6} Guerrini Domenico | {12} Guerrini Guerrino | {24} Guerrini Dante | {48} Guerrini Costantino | {96} Guerrini Domenico | {192} Guerrini Paolo | {256} Guerrini Avo Anonimo |
| | | | | | | | | | | | | | {257} Anonima | ||
| | | | | | | | | | | Cap. 8.30 | {193} Maddalena Rossoli | |||
| | | | | | | | | Cap. 8.18 | {97} Ceccarelli Angela (B) | {194} Matteo Ceccarelli | |||
| | | | | | | | | | Cap. 8.31 | {195} Costanza Nutarelli (C) | |||
| | | | | | | Cap. 8.8 | {49} Cleofe Canestri | {98} Paolo Canestri | {196} Francesco Canestri | |||
| | | | | | | | | Cap. 8.32 | {197} Anna Marroni | ||||
| | | | | | | | Cap. 8.19 | {99}1 Caterina Miniati | {198} Pietro Miniati | |||
{99}2 Aurelia Boschi | |||||||||
| | | | | | | | Cap. 8.33 | {199} Angela Brizi | ||||
| | | | | Cap. 8.4-A | {25} Giulia Nutarelli | {50} Adamo Nutarelli | {100} Paolo Nutarelli | {200} Giovanni Nutarelli | |||
| | | | | | | | | Cap. 8.34 | {201} Francesca Mazzetti | ||||
| | | | | | | Cap. 8.20 | {101} Cammilli Niccola | {202} Benedetto Niccola | ||||
| | | | | | | | Cap. 8.35 | {203} Barbara Cirilli | ||||
| | | | | | Cap. 8.9 | {51} Teresa Maccari | {102} Santi Maccari | {204} Federigo Maccari | |||
| | | | | | | Cap. 8.36 | {205} Anonima | |||||
| | | | | | Cap. 8.21 | {103} Elisabetta Rubenni | {206} Anonimo Rubenni | ||||
| | | | | | Cap. 8.37 | {207} Anonima | |||||
| | | Cap. 8.2 | {13} Rossi Bruna | {26} Rossi Nazzareno | {52} Marsilio Rossi | {104} Francesco Rossi | {208} Agostino Rossi | |||
| | | | | | | | | Cap. 8.38 | {209} Chiara Fermi | ||||
| | | | | | | Cap.8.22 | {105} Cleofe Marianna Rocchi | {210} Vincenzo Rocchi | ||||
| | | | | | | | Cap. 8.39 | {211} Angela Franchi | ||||
| | | | | Cap. 8.10 | {53} Marianna Bartolini | {106} Paolo Bartolini | {212} Anonimo Bartolini | ||||
| | | | | | | Cap. 8.40 | {213} Anonima | |||||
| | | | | | Cap. 8.23-B | {107} Maria Nutarelli (B) | {214} Anonimo Nutarelli | ||||
| | | | | | | Cap. 8.41 | {215} Anonima | |||||
| | | | Cap. 8.5 | {27} Pierina Ceccarelli (A) | {54} Angelo Ceccarelli | {108} Giovanni Ceccarelli | {216} Serafino Ceccarelli | |||
| | | | | | | Cap. 8.42 | {217} Carolina Grissini | |||||
| | | | | Cap. 8.24 | {109} Faustina Salviati | {218} Bartolomeo Salviati | {436} Mario Salviati | ||||
| Cap. 8.79 | {437} Anonima | ||||||||
| | Cap. 8.43 | {219} Anonima | |||||||
Cap. 8.11 | {55} Maria Cesira Bazzuoli | {110} Giovanni Bazzuoli | {220} Angelo Bazzuoli | ||||||
| | | Cap. 8.44 | {221} Domenica Santoni | |||||||
| | | | | | | Cap. 8.45 | | Cap. 8.80 | {437} Teresa Donatelli | ||||
| | Cap. 8.25 | {111} Elisabetta Rocchi | {222} Paolo Rocchi | ||||||
| | | | | | Cap. 8.46 | {219} Maria Rubenni | {438} Pietro Rubenni | ||||
| | | | | | Cap. 8.81 | {439} Faustina Pinzi | |||||
| | | | Cap. 8.47 | {221} Domenica Santoni | ||||||
| | |||||||||
| | | | Cap. 8.48 | {223} Maddalena Massini | {446} Domenico Massini | |||||
| | | | Cap. 8.82 | {447} Francesca Benedetti | ||||||
| Cap. 8.1 | {7} Daolio Velleda | {14} Daolio Marino | {28} Daolio Giovanni (Natale) | {56} Daolio Venerio Giuseppe Maria | {112} Daolio Giovanni | ||||
| | | | | | | Cap. 8.27 | {113} Maria Jotta | |||||
Cap. 8.12 | {57} Rosa Veneri | {114} Martino Veneri | |||||||
Cap. 8.28 | {115} Maria Lasagna | ||||||||
| | | Cap. 8.6 | {29} Rosolina Bassoli | {58} Gaetano Bassoli | {116} Anonimo Bassoli | |||||
| | {117} Moglie di Anonimo Bassoli | ||||||||
| | | | Cap. 8.13 | {59} Gardini Apollonia | {118} Anonimo Gardini | |||||
| | | | Cap. 8.29 | {119} Moglie di Anonimo Gardini | ||||||
| | Cap. 8.3 | {15} Maritano Carmela | {30} Maritano Giacomo | {60} Maritano Carlo | {120} Maritano Antonio | ||||
| | | | | Cap. 8.30 | {121} Priale Giacinta | ||||||
| | | | | | |||||||
| Cap. 8.14 | {61} Agnese Antonio | {122} Agnese Antonio | |||||||
Cap. 8.31 | {123} Moglie di Antonio | ||||||||
| | Cap. 8.7 | {31} Maritano Gabriela | {62} Maritano Michele | {124} Maritano Anonimo | |||||
Cap. 8.32 | {125} Moglie di Maritano Anonimo | ||||||||
| | | | ||||||||
| | | Cap. 8.15 | {63} Gioana Leonilda | {126} Anonimo Gioana | ||||||
| |
| {125} Moglie di Anonimo Gioana | |||||||
Ved. TAV. 1 Fam. VERDA | Ved. TAV. 2 Fam. GUERRINI | ||||||||
TAVOLA SINOTTICA | {2} VERDA Gianbruno | {3} GUERRINI Domenico | |||||||
Figli dei Soggetti Base | Soggetti Base | 1a Generazione | 2a Generazione | 3a Generazione | 4a Generazione | 5a Generazione | 6a Generazione | 7a Generazione | 8a Generazione |
8.1) La famiglia Daolio
La famiglia Daolio risulta collegata al ramo Guerrini a seguito del matrimonio contratto tra Velleda Daolio e Domenico Guerrini.
Atto di Matrimonio n. 2015 parte I I serie A del 1955 Figlio di Guerrino e Rossi Bruna e Daolio Velleda di anni 21, gommaia nata a Bellegarde, residente a Torino Figlia di Marino e Maritano Carmela |
8.1.1 {7} Velleda (1934-1985) [seconda generazione]
Velleda era infatti figlia dei coniugi Marino Daolio e Carmela Maritano. Di Velleda che per ovvi motivi ci interessiamo maggiormente essendo la nonna dei soggetti base (Federico e Filippo Verda), si ricorda di quanto fosse una persona molto serena e paziente. Conobbe suo futuro marito Domenico Guerrini sul luogo di lavoro (presso la fabbrica "Gallino" dove entrambi lavoravano) e si sposarono a Torino nel 1955.
Velleda Daolio 1960 | Velleda Daolio e Domenico Guerrini 1955 | Velleda Daolio 1970 |
Velleda nacque in Francia specificatamente in Bellegarde (Chambery) nel 1934.
Purtroppo, ad appena 51 anni, lasciò questa valle di lacrime gettando nel profondo sconforto l’intera famiglia.
Certificato di morte del 14-08-1985 Coniugata con Guerrini Domenico Cessò di vivere Il 14-07-1985 a Pianezza (TO) Atto n. 54-1 (Reg.1985) |
8.1.2 {14} Marino (1899-1976) [terza generazione]
Marino era nato a Reggiolo (RE) nel 1899 ed era figlio di Giovanni Daolio (che tutti chiamavano Natale) e Desolina Bossoli. Marino si sposò con Carmela Maritano (ved. Cap.8.3.1) ed all'inizio del secolo emigrarono in Francia vicino a Chambery e più precisamente in una località chiamata “Bellegarde sur Loiret” dove svolsero una non precisata attività commerciale (sembrerebbe una cartoleria). I due coniugi si sposarono il 14-8-1933 presso il Consolato Italiano a Chambery ed ebbero due figli: Velleda e Bruno. Purtroppo le vicende belliche della seconda Guerra Mondiale sconvolsero la loro tranquillità ed il loro benessere e dovettero in breve tempo abbandonare tutto e tutti in quanto l'Italia era divenuto paese ostile, ed essi rientrarono in Italia senza beni ne` risparmi. Marino trovò lavoro presso il Mattatoio di Torino dove poi vi lavorò anche suo figlio Bruno.
Marino Daolio 1960 | Carmela Maritano |
Carmela si spense giovane e Marino si risposò con Vittorina Tonin (1906-1995), la quale, anche se non era la nonna naturale ha lasciato uno splendido ricordo in chi l’ha conosciuta ed in particolare nel cuore della nipote Sonia Guerrini.
Il secondogenito Bruno (nato a Torino il 13-5-1941) svolse prima l'attività di macellaio e poi colto da "illuminazione" scoprì in se energie particolari andando con la sua famiglia a vivere a Giaveno (luogo di origine di sua madre Carmela). Sua moglie si chiama Gianna Pascale e i figli rispettivamente risultano essere Massimo e Claudia.
8.1.3 {28} Giovanni o Natale (1865 - ) [quarta generazione]
Di Giovanni, che tutti ricordano di averlo sempre chiamato Giovanni, dagli atti invece si scoprì che si chiamava Natale. Di lui emergono solo da alcune informazioni derivanti da atti ritrovati e da una vecchia foto, che si ritiene scattata in Brasile e che lo ritrae con un buffo sombrero. Infatti, delle sue generalità ne siamo venuti a conoscenza a seguito dell’atto di morte della sorella Selina (1889-1975). Giovanni infatti emigrò in Brasile ed infatti alcuni dei suoi figli nacquero nella città di San Paolo del Brasile.
Atto di Nascita n. 2665 parte I del 1957 di fu Natale e di Bassoli Desolina (errore era Rosolina) moglie di Gherardi Fiorigi È morta in Torino il 9-9-1975 alle ore 04,20 |
Dall’atto di Stato Civile si evidenzia come anche come in questo atto Giovanni venga chiamato Natale.
8.1.4 {56} Venerio ( 1823 - xxx ) [quinta generazione]
Di Venerio emergono solo le sue generalità dedotte e ricavate dagli atti riprodotti in copia integrale e rilasciati dal comune di Reggiolo e riferiti all’atto di nascita di Daolio Lucia (1902-1978) e Daolio Selina (1899-1975 ).
8.2) La famiglia Rossi
La famiglia Rossi risulta collegata al ramo principale dei "Guerrini" a seguito del matrimonio contratto tra Bruna Rossi e Guerrino Guerrini.
8.2.1 {13} Bruna (1902-1945) [terza generazione]
Bruna si sposò con Guerrino ed il loro matrimonio avvenne a Celle il 21 agosto del 1929; a riguardo del suo matrimonio ci è anche stato tramandato l’elenco del corredo che le era stato donato dalla famiglia dove prestava servizio come domestica nella città di Pisa. Abbiamo già narrato quanto conosciuto di Bruna descrivendo il ramo principale dei "Guerrini". Possiamo solo aggiungere le notizie anagrafiche e gli atti del suo ramo di origine.
Atto di Nascita n. 91 del 1902 15 settembre Comune S.Casciano dei Bagni , è comparso Rossi Nazzareno di anni 29, campagnolo domiciliato in Celle, il quale mi ha dichiarato che il 14 corrente mese nella casa posta in Celle da sua moglie Piera Ceccarelli è nato un bambino di sesso femminile cui è stato dato il nome di BrunaRossi |
Bruna Rossi circa nel 1922 |
Atto di pubblicazioni di matrimonio n. 548 11-8-1929 e Rossi Bruna di Nazzareno |
Bruna morì molto giovane a soli 43 anni a Torino Dalle ricerche risulta deceduta a torino l'8 novembre del 1945, lasciando orfani i figli Domenico e Dante. Dopo poco Guerrino si sposò con Irene Brumat che come seconda madre accudì i piccoli fratelli:
Atto di Morte n. 1494 parte I Prima Serie “-” del 1945 moglie di Guerrino Guerrini figlia di Nazzareno e di Ceccarelli Pierina Alle ore 5,00 è morta in Torino il 8-11-1945 |
Elenco della “Dote” di Rossi Bruna |
.
8.2.2 {26} Nazzareno (1873-1952) [quarta generazione]
Bruna era figlia dei coniugi Nazzareno Rossi e Pierina Ceccarelli, entrambi di Celle sul Rigo e di professione contadini o, come venivano riportati negli atti, “campagnoli”; essi ebbero 7 figli di cui la primogenita in linea retta era appunto l’ava già descritta Bruna Rossi. I fratelli piu' giovani erano rispettivamente: Rossino, Bruno, Angelino, Egisto, Marianna, Bianco e Marietta. Da racconti orali emerge anche l’informazione che Nazzareno fosse il proprietario di un forno, questa informazione traspare anche da un atto ritrovato in cui come professione viene indicato fornaio.
Di alcuni fratelli di Bruna si sono ritrovate le foto presso il Cimitero di Celle o presso altri cimiteri.
Rossino (1904-1960 ) | Bruno (1906 -1979 ) | Angelino (1911-) | Egisto (1914-1998) | Marianna (1917-2012) | Bianco (1919 - ) | Marietta 1922 –2010 ) |
Di Rossino si seppe che nacque a Celle il 14-3-1904, morì a celle nel 1960 e sposò Eletta Bonemei da cui nacquero Leda il 18-5-1830 e Loredana nata il 23-6-1938 e già deceduta a Torino il 6-12-2022. Di Bruno nato il 31-7-1906 e morto a Celle nel 1979 era coniugato con Zoe Tofanelli da cui ebbe due figli: Tamara e Piero. Di Angelino nato il 31-7-1911 e morto a Parigi nel 1979 si sa che era coniugato con M. Luisa Loque, ebbe una figliadi nome Caterina. Di Egisto nato a celle il 22-4-1914 e morto a Torino il 18-3-1998 era coniugato con Nella Labardi ed ebbe 3 figli: Massimo, Mario che risulta già deceduto ed Elisa. Di Marianna si sa che era nata in Celle il 25-3-1917 ed è morta a Torino nel 2012 era coniugata con un militare torinese che morì in guerra: Mario Barroero. Di Bianco si sa che era nato a Celle il 7-10-1919 e che morì in luogo per noi sconosciuto e sposò Vera Pari. Di Marietta si sa che nacque a Celle il 22-1-1922 e morì a Torino il 14-4-2010 ed ebbe una figlia di nome Bruna che nacque a Roma nel 1949 la quale si sposò successivamente con Gino Aimone Cat.
Anche di Nazzareno è pure stata individuata la foto presso il cimitero di Celle
Nazzareno Rossi n.c.1900
Atto di Nascita n. 68 del 12-07-1873 |
Dallo stesso atto ma nelle note a margine viene riportato che << il suddetto è morto il 26-02-1952 in San Casciano dei Bagni. >> Dello stesso soggetto è stato pure ritrovato l’atto di Matrimonio avvenuto nel 1901 :
Atto di Matrimonio n. 9 parte I del 1901 Rossi Nazzareno, nato a S.Casciano il 12-7-1873 e Ceccarelli Pierina, nata a S.Casciano il 31-5-1881 |
Di Nazzareno, sono state pure recuperate le informazioni dei suoi fratelli più anziani: Isalia Rossi (n.1866-) e che ha sposato Ceccarelli Antonia nel 1890 ed ebbe una figlia di nome Grazina. Giuditta Rossi (n.1868-) che non sappiamo ancora se era coniugata e Carlo Rossi (n.1870-) che sposò Ragni Margherita nel 1893. Nazzareno inoltre aveva anche un fratello più giovane di nome Giuseppe (1879- ) di cui per ora è stato solo ritrovato l’atto di nascita.
Nazzareno quindi aveva un fratello maggiore di nome Carlo, perchè è stato trovato l'atto n.32 del 25-2-1870 che riporta che è comparso Marsilio il quale denuncia la nascita di Carlo e poi.... nelle note a margine che Carlo sposò Margherita Ragni di anni 20 ( n.1873) l'atto di matrimonio è del 8-2-1893, dove Carlo Rossi è riportato di anni 22 quindi ( n. 1871 ma come è emerso dalle ricerche effettuate in realtà l'anno esatto è il 1870 ed era figlio del fu Marsilio e di Marianna Bartolini. Testimoni Giovanni Vacche e Bartolini di anni 42 (n.1852).
8.2.3 {52} Marsilio (1825 -1887) [quinta generazione]
Dalla lettura degli atti quindi è emersa la figura di Marsilio quale padre di Nazzareno. Mentre sua madre era Rocchi Cleofe Marianna. Sono numerosi gli atti che riportano notizie di Marsilio. Essi sono gli atti di nascita dei figli, nonché derivanti dall’atto di nascita il 30-03-1825 e morte il 6-6-1887 dello stesso Marsilio:
Atto di Nascita anno 1866 atto 70 del 2-5-1866 È comparso Marsilio del fu Francesco Rossi, di anni 41, ( n. 1825) campagnolo, che presenta un infante di sesso mascolino nato da sua moglie Marianna di Paolo Bartolini cui pone il nome di Isalia |
Marsilio si sposò quindi con Marianna Bartolini come si evince dai seguenti documenti:
Atto di matrimonio Tra Rossi Marsilio campagnolo di anni 35 (n. 1825), celibe del fu Francesco e di Rocchi Maria Antonia e Bartolini Marianna, campagnola di anni 24 (n.1836) Figlia di Paolo e Nutarelli Maria |
Marsilio muore nel 1887:
Atto di morte del 16-6-1887 È morto Marsilio Rossi di anni 62 del fu Francesco e della fu Rocchi Marianna era coniugato con Marianna Bartolini |
Da questi atti emerge la moglie di Marsilio tale Marianna di Paolo Bartolini.
Inoltre da questo atto emerge la generalità della madrea di Marsilio tale Rocchi Cleofe Marianna che verrà descritta al cap. 8.22
Marsilio quindi sposò Marianna Bartolini il 24-2-1860 ed ebbero 9 figli: Paolino Guglielmo Ermenegildo (22-6-1861 - ), Nazzareno Casimiro (10-1-1863- ), Nazzareno Achille (14-11-1863 - ),Nazzareno Giuseppe ( 21-10-1864 - ), Isalia (2-5-1866 ( o 1856??) - ), Giuditta ( 28-7-1868 - 13-8-1868), Carlo ( 25-2-1870 - 1888), Nazzareno ( 12-7-1873 - 26-2-1952) , Giuseppe (27-5-1879 - 15-3-1880). da questi dati si possono dedurre le seguenti considerazioni: Marsilio voleva a tutti i costi chiamare i suoi figli Nazzareno, infatti ben 4 presero questo nome. Certo che a quei tempi la mortalità era elevata e ben due Giuditta e Giuseppe morirono piccoli, mentre un'altra particolarità è che nacquero due figli nello stesso anno il 1863. il primo nato a gennaio era Nazzareno Casimiro mentre a novembre nacque Achille.
{8A} Paolino Guglielmo Ermenegildo (22-6-1861 - ),
{8B} Nazzareno Casimiro (10-1-1863- )
{8C} Nazzareno Achille (14-11-1863 - ),
{8D} Nazzareno Giuseppe ( 21-10-1864 - ),
{8E} Isalia (2-5-1866 ( o 1856??) - )
{8F} Giuditta ( 28-7-1868 - 13-8-1868),
{8G} Carlo ( 25-2-1870 - 1888),
{8H} Nazzareno ( 12-7-1873 - 26-2-1952) ,
{8I} Giuseppe (27-5-1879 - 15-3-1880).
Del fratello di Marsilio di nome Isalia (1856 o 1866 -_) si scoprì che si sposò con Antonia Ceccarelli (1867 - _) ed ebbero 3 figli: Marsilio (1891 - _), Annita e Grazina (1901 - _)
Mentre del fratello di Marsilio di nome Carlo ((1870-1888) si scoprì che si sposò con Margheria Ragni nel 1893 e da cui nacquero Pasquale e Guerrino (ma di cognome Rossi).
8.2.4 {104} Francesco ( c.1800 - ) [sesta generazione]
Dalla lettura degli atti abbiamo visto come sia emersa la figura di Francesco quale padre di Marsilio. La data di nascita è presunta tenuto conto che il figlio Marsilio è nato nel 1825 e quindi una presumibile data di nascita è circa 25 anni prima, quindi nel 1800. I dati di Francesco emergono dall’atto di Matrimonio di Isalia con Ceccarelli Antonia, <<E’comparso Marsilio del fu Francesco Rossi>>, dall’atto di morte di Marsilio (ritrovato nell’atto di matrimonio di Isalia del 1890) si cita che nel 1887 Marsilio era <<figlio di Francesco e della fu Marianna Rocchi>> .
Atto di A_di_NASCITA n. 297 di Rossi Marsilio 1825 nasce il 30 marzo 1825 figlio di Francesco e Maria Anna Rocchi, campagnoli battezzato il 30-3-1825, testimone Rosa Pomponi nella chiesa di San Paolo a Celle |
Dalla lettura degli atti non emerge la data di nascita di Francesco. Dall’atto di morte di Marsilio è emersa e nuovamente e confermata la data indicativa di Francesco.
Atto n.42 p.1 del 1887 si dichiara che il 6-6-1887 nella casa posta in Celle al n. 104 è morto Rossi Marsilio di anni 62 anni (n.1825) era figlio di Francesco e di Rocchi Marianna coniugato con Bartolini Marianna un testimone era Domenico Rossi di anni 65 ( n. 1822) potrebbe essere il fratello di Marsilio? |
Questa è un'ulteriore ipotesi che dovrà essere verificata.
Dall’atto di matrimonio del 1890 tra Rossi Isalia e Ceccarelli Antonia è riportato (img 54)
Francesco, come già detto, si sposò con Cleofe Marianna Rocchi il 23-11-1816 ved. Cap. 8.22
8.2.4 {208} Agostino ( c.1780 - ) [settima generazione]
Agostino è stato individuato dal ritrovamento dell'atto xxx che riporta quale genitore di Francesco nel 1798 Sposò Chiara Fermi. Questo Agostino è l’ultimo soggetto per ora ritrovato.Questa famiglia collaterale dei Rossi in 25 anni prima della data di Francesco quindi circa il 1780???
8.3) La famiglia Maritano A
La famiglia Maritano risulta collegata al ramo Daolio a seguito del matrimonio contratto tra Carmela Maritano e Marino Daolio avvenuto in Francia il 14-08-1933
8.3.1 {15} Carmela (1911-1955) [terza generazione]
Carmela era originaria del paese di Giaveno ed e' infatti qui che si svolgono le vicende anagrafiche del ramo Maritano; anzi, questo cognome e' così diffuso in queste borgate che parecchi soggetti si sono sposati con persone che avevano il cognome Maritano pur appartenendo a casati differenti.( vedi la successiva famiglia Maritano n.8.7).
Atto di Nascita n. 113 parte 1 Il 20-7-1911 in Borgata Giacone È nata Maritano Carmela. |
Atto di Morte n. 2228 1° parte 1° serie del 1955 è morta nella casa posta in Corso Ferrucci 4 Maritano Carmela di anni 44, casalinga Nat a Giaveno dal fu Giacomo e fu Maritano Gabriela Moglie di Daolio Marino |
Carmela si sposò e seguì poi suo marito Marino in Francia. Si sposarono a Chambery nel Consolato d’Italia il 14-8-1933 e dopo il ritorno in Italia, forse a seguito dei patimenti subiti, morì a Giaveno in giovane età.
Carmela era l'ultimogenita di una famiglia numerosa di 8 fratelli che, riassumendo cronologicamente e descrivendo la parentela in Linea COLLATERALE, parte dalla primogenita Agnese Maritano(1891-1978), prosegue con Margherita (1892-), poi con Fortunata (-) prosegue con Francesca (1896-), poi Maria Agnese (1898-) e il primo maschio Felice (1900-1978) per poi proseguire con Orsola, (1903-1945) proseguendo poi con Michele (1908-), ed in ultimo Carmela, (1911-1955), la bisnonna dei soggetti base di questa ricerca,
Solo per alcuni di questi soggetti per ora si è ritrovata qualche informazione, frutto delle letture degli atti anagrafici per ora in possesso o tramandate a viva voce dai racconti dei parenti.
{15A} Agnese 1891-1978 | {15B} Margherita 1892- | {15D} Fortunata - | {15G} Francesca 1896- | {15H} Maria Agnese 1898- | {15I} Felice 1900-1978 | {15L} Orsola 1898-1992 | {15M} Michele 1908- | {15N} Carmela 1911-1955 |
Francesca Maritano si sposò con Zeffiro Gennaj originario di Cecina ed ebbero un figlio chiamato Giulio Cesare Gennaj. dimostrò già da piccolo le capacità artistiche e divenne un pittore abbastanza famoso. abitò per un peiodo a Parigi e di lui si sono ritrovate queste informazion scritte da A. Olivieri:
Gennai… strano pittore e curioso personaggio. Quasi del tutto dimenticato, ma ora opportunamente salvato da un pressoché totale silenzio grazie alla mostra organizzata nella seicentesca chiesa dei Batù di Giaveno. La “leggenda” lo voleva bruciato con il proprio studio e un gran numero di opere mentre la realtà è molto meno cinematografica e altrettanto drammatica; una salute erosa dall’abuso dell’alcool se l’era portato via nell’agosto del 1978. Un finale amaro per una vita audace, lui che, tornato a Montmartre nel 1959 dopo il viaggio in Marocco, aveva intrapreso una relazione sentimentale con l’attrice francese Anouk Aimée ed era stato la controfigura di Robert Mitchum.Giulio Cesare Gennai era nato a Torino nel 1928 da Francesca Maritano, originaria di Giaveno, e da Zeffiro Amos, nato a Cecina e residente a Torino dal 1923. Quando nel dopoguerra i genitori si trasferirono a Pontedera il giovane Gennai rimase in Piemonte, ospite a Borgomanero presso la zia materna e, tra il 1950 e il 1953, da alcuni parenti residenti alla Sala di Giaveno. Inizia allora la vita da artista che lo vedrà attivo a Giaveno e a Montmartre, poiché proprio allora, appassionatosi di pittura, venne indirizzato dal padre Zeffiro presso Attilio Oberto (anch'esso di Giaveno), scopritore di talenti e titolare a Montmartre del celebre “Pichet du Tertre”, bistrot frequentato dal mondo intellettuale ed artistico dell'Ecole de Paris. Allestisce nella capitale francese una prima personale nel 1953 e si sistema in un piccolo studio al numero 1 di rue Saint Rustique. Stringe amicizia con Marius Girard, uno dei pittori che lavorano en plain air sulla Place du Tertre e con il quale compie il viaggio in Marocco, si immerge nel mondo artistico di Montmartre, che lo chiama “Césart”, e, grazie a Oberto, entra come allievo nello studio di Gen Paul, ultimo rappresentante dei “peintres maudits montmartrois”. Tra anni Cinquanta e Sessanta, quando si firma “Gennay”, continua la sua attività artistica ed espositiva a Parigi intensificando i viaggi per accompagnare la sua compagna attrice sui set. Il 1962 è un anno orribile; si interrompe la relazione con l'affascinante attrice e scompare la madre. Questi fatti lo inducono, nello stesso anno, a lasciare Parigi per Ouessant, isola a Nord-Ovest della Bretagna. Ma intanto, pur mantenendo l’atelier a Montmartre, raggiunge con una certa frequenza il padre, trasferitosi intanto a Giaveno, fino a che, nel 1969, rientra definitivamente nel paese della sua giovinezza. Nello stesso anno, ad aprile, si presentò al pubblico torinese con un importante personale alla galleria “Caver”. Ma il periodo non è positivo, e l’artista si chiuse in una solitudine sempre più assoluta, psicologicamente aggravata dall’incendio della sua casa studio avvenuto nel febbraio del 1978. Le venticinque opere esposte nella mostra in corso, significativamente intitolata “Omaggio a Gennaio, da Montmartre a Giaveno”, rappresentano una selezione delle circa duecento tele, incisioni e disegni assolutamente inediti, reperiti in collezioni private piemontesi e parigine (galleria Roussard di Montmartre). La mostra nasce da un laborioso impegno di ricerca avviato da Paolo Nesta, il quale ha dato alle stampe, dopo due anni di lavoro, un primo catalogo ragionato dell’opera superstite dell’artista, corredato da notizie biografiche, interventi critici, documentazioni e schedature delle opere. Una ricerca resa possibile anche grazie Dante Selva e la sua “Officina d’Arte” di Avigliana e a Giorgio Flis, allievo e amico di Gennai. Mostra e libro costituiscono quindi la prima preziosa occasione di studio su questo artista le cui opere sono di una evidenza materica spesso brutale e che nei pezzi migliori, come i suoi pugilatori, le sue barche in Normandia (qui non esposte) e i suoi “Musicisti” Jazz, arriva a una armonia cromatica ottenuta con una superficie pittorica letteralmente stravolta e strapazzata con la spatola. Opere di per sé altamente autobiografiche e rivelatrici di un carattere e di una vita |
Proseguendo ora con l'obiettivo principale di questa ricerca possiamo individuare il padre di Carmela:
8.3.2 {30} Giacomo (1861-1948) [quarta generazione]
Il padre di Carmela si chiamava Giacomo Maritano e a sua volta aveva contratto matrimonio con Gabriela Maritano. (vedi Cap. 8.7)
Del padre di Carmela si sono ritrovate informazioni ricavate dalla consultazione presso il tribunale degli atti di Stato Civile ricercati e catalogati e riferiti al comune di Giaveno. Specificatamente attraverso gli atti di nascita si sono scoperte le generalità di suo padre: Carlo e di sua madre: Agnese;
Atto di Matrimonio n. 34 serie del 1887 5 -novembre Sposi: Maritano Gabriela , figlia di fu Michele e Leonilda Gioana e Maritano Giacomo nato nel 1861 Figlio di Carlo e Agnese Maritano |
Ins. 109 Santi Santina ???
8.3.3 {60} Carlo (1829-1893) [quinta generazione]
Da questo atto si scoprì con certezza persino chi erano i genitori di Giacomo: Antonio Maritano e Giacinta Priale. Viceversa attraverso il ritrovamento di un atto di matrimonio, si sono scoperti i nomi dei genitori di Gabriela Maritano: tali Carlo Maritano e Agnese Maritano; (anch'essi con lo stesso cognome). Inoltre i genitori di Carlo rispondevano al nome di Antonio Maritano e Priale Giacinta.
Dalla consultazione degli atti della Curia sembrerebbe che Priale Giacinta fosse vedova di Amprimo Teseo e di Maritano Agnese coniugato con Vajr Maria sepolta il 7-11 e si riporta "del fu" che significa che quindi era già morto.
Atto di Morte n. 139 serie del 1893 Il 6-11-1893 muore a Giaveno Maritano Carlo di anni 64, di fu Antonio e fu Priale Giacinta |
8.3.4 {120}Antonio (C.1820 - ) [sesta generazione]
Di Antonio non si e' in possesso, per ora, di ulteriori informazioni a parte quella derivante dall’atto riportato sopra in cui si evidenzia l’informazione che egli si sposò con Giacinta Priale ( ved. Cap. 8.15)
8.4) La famiglia Nutarelli Giulia (A)
La famiglia Nutarelli qui descritta (A) risulta collegata al ramo principale dei Guerrini a seguito del matrimonio contratto tra Giulia Nutarelli (1869-1949) con Dante Guerrini (1869-1934), avvenuto a Celle il 10-12-1900
8.4.1 {25}Giulia Stefanina (1869-1949) [quarta generazione]
Giulia era la terzogenita di almeno undici o dodici fratelli e sorelle: Giovanni (1866-1869), Evelina(1869-1869) morti piccoli, Giulia (1869-1949) l'ava, Evelina (1872-) , Paolo (1874 - ), Gemma (1876 - ), Eva (1878 - ), Giovanni (1880-1831), Rita, (1882- ), Maria Santa (1884 - ) chiamata Santina, e Savina (1887- ), tutti figli di Adamo Nutarelli e Teresa Maccari.. Un'altra cosa da evidenziare è che l'ava diretta Giulia è nata alla fine dell'anno esattamente il 26-12-1869 e nello stesso anno dai coniugi era già nata un'altra figlia: Evelina ma all'inizio dell'anno esattamente il 18-01-1869. Teresa ebbe quindi due gravidanze nello stesso anno!
Atto di Nascita n.178 - 1869 È comparso Adamo, di Paolo Nutarelli, campagnolo, maggiore di età Il quale mi presenta l’attestazione di nascita che nella sua abitazione posta a Celle Il 26-12-1869 è nato un infante di sesso femminile da sua moglie Teresa di Santi Maccari cui pone il nome di Giulia Stefanina |
Di Giulia non abbiamo molte informazioni se non quelle già riferite al fatto che doveva essere benestante in quanto si è tramandato che per il suo matrimonio portò in dote dei terreni chiamati “il Pantano”.
Dall'atto si matrimonio con Dante si evidenzia con più certezza il nome della madre Teresa Maccari ed il nome del padre: Santi
Atto diMatrimonoion.27 parte I del 1900 Comune di San casciano dei bagni Il 9-12-1900 contrassero matrimonio Sposo: Guerrini Dante nato a san casciano dei Bagni il 27-1-1869 di anni 31 Figlio del fu Costantino e di Cleofe Canestri e Sposa : Nutarelli giulia nata a san casciano dei bagni il 26-12-1869 di anni 31 Figlia di adamo e Teresa Maccari |
Anche nelle note a margine dell'atto di nascita, si riporta che Nutarelli Giulia si è sposata con Guerrini Dante il 1-1-1900.
8.4.2 {50}Adamo Felice ( 1839 - 1814 ) [quinta generazione]
Di Adamo non si e' in possesso per ora di molte informazioni oltre che della sua foto che lo ritrae con la figlia Giulia, si è giunti a conoscenza che possedeva un fratello di nome Federico Nutarelli che sposò nel xxxx una sorella di Dante (1869-1934). Dall’atto di nascita di sua figlia Giulia Stefanina Nutarelli non viene riportato quanti anni aveva il padre dichiarante la nascita di Giulia, ma semplicemente si riporta “maggiore di età”, il che non ci consente di sapere l’anno di nascita di Adamo. Viceversa dall’atto di nascita di Govanni ( primogenito di Adamo) emerge che Adamo fosse nato nel 1839.
Che Giovanni fosse il figlio di Adamo lo si deduce derivante dall'atto di morte ritrovato
Atto di nascita del 5-1-1881- nasce Giovanni Nutarelli È comparso Adamo Nutarelli di anni 42 (n. 1839), campagnolo Domiciliato in frazione di Celle il quale mi ha dichiarato che alle ore pomeridiane 7 del primo del corrente mese ( 1-1-1881) da sua moglie Teresa Maccari è nato un bambino di sesso maschile che mi presenta e a cui da il nome di Giovanni. |
Atto di morte n.3 del 19-1-1881- muore Giovanni Nutarelli È morto Giovanni Nutarelli di giorni 19 (n. 1881) senza professione da Adamo e da sua moglie Teresa Maccari Domiciliati in Celle |
A_NAS_Adamo-Felice-Nutarelli-1838
Atto di nascita del 14 maggio 1838 n. 9 progr. n. 58 di Adamo Felice Nutarelli
figlio di Paolo e Camilli Niccola
appartenenti alla Parrocchia di San Paolo Converso
testimone Rappuoli Domenica
Atto Atto di nascita 1838 il 14 maggio 1838 n. 9 progr. n. 58 nasce Adamo Felice Nutarelli figlio di Paolo e Camilli Niccola appartenenti alla Parrocchia di San Paolo Converso testimone Rappuoli Domenica |
Interessante è il mestiere di Adamo che in un atto viene riportato come !Tamburino Nazionale". non essendo chiaro che cosa significasse si è cercato su lla rete ed è emersa questa definizione:
<<Con il termine tamburino si identifica il ruolo di un militare di fanteria che, con il rullo del tamburo, impartisce la cadenza di marcia alle truppe. Nel passato il diverso ritmo del suonatore serviva a trasmettere ordini all'esercito nelle battaglie.>>
Emerge che l’anno di nascita di Adamo è il 1839. Purtroppo Giovanni ha soli 19 giorni quando morì ed il suo atto di morte riporta un’età del padre Adamo che era di 42 anni il che fa risalire la sua nascita al 1837, ma evidentemente essendo in prossimità di un grave lutto e all’inizio dell’anno, gli anni riportati di Adamo non sono corretti. Più affidabile è invece l’atto di morte di Adamo:
Atto Atto di Morte 1914 il 20-3-1914 in Via Borgo Nuovo è morto Nutarelli Adamo di anni 77 ( n.1837), possidente. Era figlio del fu Paolo e della fu Camilla Niccola era vedovo di Teresa Maccari |
Anche dall'atto di nascita di Gemma emerge l'età di Adamo che sembra essere il 1840
Atto di Nascita 8-2-1876 il 6-2-1876 è comparso Nutarelli Adamo di anni 36 ( n.1840), che comunica che da sua moglie Teresa Maccari è nata la figlia Gemma |
E' stato ritrovato anche l'atto di nascita di Evelina ma non emerge l'età di Adamo perchè il padre Adamo viene solo riportato come "maggiore di età"
Atto di Nascita 8-2-1876 il 6-2-1876 è comparso Nutarelli Adamo di anni 36 ( n.1840), che comunica che da sua moglie Teresa Maccari è nata la figlia Gemma |
in conclusione emerge che l’anno di nascita di Adamo è il 1837 o il 1939. Chiaramente la data più accreditata è il 1837.
si è scoperto che Adamo aveva pure due sorelle la prima di nome Eva, la seconda Francesca. Infatti dall'atto di morte ritrovato si confermano i nomi dei genitori di Adamo
L'anno 1869 atto di morte n.31 del 24 giugno È morta Nutarelli Eva di Paolo il 23 di giugno è morta Eva Nutarelli di anni 28 (n.1841) figlia di Paolo e Camilli Niccola moglie di Leopoldo Spinelli |
e la seconda Eva che conferma che erano sorelle di Adamo.
L'anno 1910 addi' 22 di gennaio è morta Nutarelli Francesca di anni 66 (n. 1844) nata in questo comune da fu Paolo domiciliato in Celle e da fu Camilli Niccola domiciliata in vita in detto luogo. era vedova di Spinelli Innocenzo |
Dall’ultima fonte consultata “lo Stato civile della restaurazione che comprende gli atti degli anni 1816-1860 è emerso l’atto di nascita di Giuseppe Pietro Nutarelli nato il 24-3-1836 figlio di Paolo e Camilli Niccola. La testimone è scarsamente decifrabile ma sembra Mazzuoli Teresa.
Che Adamo e Teresa Maccari fossero marito e moglie emerge chiaramente sia dall'atto di morte di Adamo già riportato che dall'atto di morte di Teresa
Atto di morte n. 22 del 1910 Si dichiara che alle ore 21 di ieri nella casa posta in frazione di Celle al numero 106 è morta Teresa Maccari di anni 65 ( n, 1845) colona, residente in Celle e nata a Radicofani da fu Santi domiciliato in vita a Radicofani e da fu Rubenni Elisabetta domiciliata in vita in detto luogo e coniugata con Nutarelli AdamoInnocenzo |
Mentre c'è una leggera differenza tra il cognome della madre di Teresa indicato nell'atto di morte di Teresa (Rubenni Elisabetta) rispetto all'atto di nascita di Teresa (Rubegni Elisabetta)
atto di morte di Teresa Maccari atto n. 22 di aprile 1910 si dichiara che alle ore 21 di ieri nella casa posta in frazione di Celle al n. 106 è morta Teresa Maccari di anni 65 ( n. 1845) colona, residente in Celle ma nata a Radicofani da fu Santi domiciliato in vita a Radicofani e da fu Rubenni Elisabetta domiciliata in vita in detto luogo era coniugata con Nutarelli Adamo |
8.4.3 {100} Paolo (c. 1812 - ) [sesta generazione]
Di questo soggetto conosciamo solo le generalità essendo state scoperte dalla visione del’atto di nascita di Giulia e dall’atto di morte di Adamo. Presumibilmente 25 anni prima della nascita di Adamo è all’incirca il 1812. Inoltre sappiamo dall’atto di morte di Adamo che era sposato con Cammilla Niccola.
da ciò si determina anche il nome della madre Teresa Maccari e sembra sia una sorella di Giulia???
8.5) La famiglia Ceccarelli -A (Rossi)
La famiglia che viene qui descritta risulta collegata a seguito del matrimonio tra "Rossi " (Nazzareno) con Pierina Ceccarelli. Il cognome Ceccarelli lo ritroveremo anche per un’altra stirpe che fa capo direttamente ai Guerrini e più specificatamente Angela Ceccarelli che era la moglie di Costantino Guerrini. (ved. cap xx)
8.5.1 {27} Pierina (1881-1961) [quarta generazione]
Si è ritrovato persino l'atto di matrimonio al Comune di San Casciano dei Bagni e tale matrimonio avvenne a Celle sul Rigo nel 1901. Le informazioni trovate riportano inoltre che Pierina naque nel 1881 mentre poi risulta deceduta a Torino il 22-3-1961 ed è sepolta nella tomba della famiglia Guerrini a Pianezza.
Atto di Nascita n. 63 serie del 1881 Comune di Celle sul Rigo È comparso Angelo Ceccarelli di anni 31 (n.1850) Il 31-5-1881 nasce Ceccarelli Pierina |
atto di Matrimonio n. 6 del 1901 il 26-aprile avanti a me sono comparsi 1) Rossi Nazzareno celibe di anni 28 (n. 1873) figlio del fu Marsilio e Marianna Bartolini e 2) Ceccarelli Pierina, nubile di anni 20 (n. 1881) figlia di Angelo e Maria Bazzuoli |
Atto di Morte n. 690 Uff.2 parte I del 1961 Ceccarelli Pierina , ved. di Rossi Nazzareno figlia di fu Angelo e Bazzuoli Maria nata il 31-5-1881 a San Casciano dei Bagni, residente in Torino, casalinga è morta il giorno 22-3 1961 alle ore 7.00 |
Dagli atti ritrovati risulta inoltre quali sono gli esatti nomi di battesimo dei genitori di Pierina: tali Angelo Ceccarelli e sua moglie Maria Bazzuoli.
8.5.2 {54} Angelo( 1850-___ ) [quinta generazione]
Di questo soggetto non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità ed all'atto di nascita del 6-10-1850 . mentre solo successivamente si e trovato anche l'atto di morte avvenuto il 26-12-1910. Mentre l’informazione della moglie di Angelo che rispondeva al nome di Maria Bazzuoli deriva da questo atto n.xxx del xxxx
Atto di nascita del 1850 |
8.5.4 {108} Giovanni ( 1817 -____ ) [sesta generazione]
Di questo soggetto si sono ritrovate ulteriori informazioni che derivano dall'atto di matrimonio n.10 del 30-9-1844, dove oltre alle generalità e che Giovanni aveva al matrimonio anni 27 e quindi era nato nel 1817, si scopre persino l'informazione delle generalità della moglie che rispondeva al nome di Faustina Salviati di anni 31 quindi nata nel 1813. In seguito si scoprì la data esatta di nascita di Giovanni e più specifiucatamente il 15-2-1817.
Atto di nascita del 15-2-1817 alle ore 12 nona del 15-2-1817 è nato Ceccarelli Giovanni figlio di Serafino e Grassini Carolina, entrambi campagnoli. |
8.5.4 {108} Serafino ( 1788 -____ ) [settima generazione]
Dallo steso atto di matrimonio di Giovanni emerge il nome del padre Serafino e di sua moglie Carolina Grassini. Ed anche per questa linea retta possiamo essere orgogliosi di aver raggiunto una data del XVIII sec.
Di questo soggetto si sono ritrovate ulteriori informazioni che derivano dall'atto di matrimonio n.10 del 30-9-1844, dove oltre alle generalità di anni 27 quindi nato nel 1817 si scopre persino l'informazione delle generalità della moglie che rispondeva al nome di Faustina Salviati di anni 31 quindi nata nel 1813.
8.6) La famiglia Bassoli
La famiglia Bassoli risulta collegata al ramo dei Daolio a seguito del matrimonio contratto tra Rosolina Bassoli con Giovanni Natale Daolio.
8.6.1 {29} Rosolina ( - ) [quarta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.6.2 {112} Gaetano ( - ) [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.7) La famiglia Maritano B
La famiglia Maritano (Gabriela) risulta collegata al ramo dei Maritano Giacomo (vedi Cap. n. 8.3) a seguito del matrimonio tra Giacomo e Gabriela. Di Gabriela conosciamo solo quanto emerge dalla lettura degli atti ritrovati e che riportano le generalità dei suoi genitori: Michele e Leonilda Gitana.
8.7.1 {31} Gabriela (1867-1952) [quarta generazione]
Atto di Matrimonio n. 34 serie del 1886 num 5-giugno- Sposi: Maritano Gabriela , figlia di fu Michele e Leonilda Gioana e Maritano Giacomo nato nel 1861 Figlio di Carlo e Agnese Maritano |
8.7.2 {62} Michele ( - ) [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità derivanti dall’atto soprariportato.
8.8) La famiglia Canestri
Questa famiglia risulta collegata al ramo dei "Guerrini" a seguito del matrimonio contratto tra Canestri Cleofe con Costantino Guerrini, avo del ramo principale dei Guerrini.
8.8.1 {49} Cleofe (1832 - 1906 ) [quinta generazione]
Di Cleofe si sono recuperate le seguenti informazioni.
atto di nascita di Cleofe Canestri pag.5 atto n. 7 progr. 82 il 6 -11-1832 è nata Cleofe Canestri figlia di Paolo e di Miniati Caterina |
atto di morte di Cleofe Canestri img 16 atto n. 55 il 10 -11-1906 di anni 74 (n. 1832) domiciliata in Celle figlia di Paolo e di Mignati Caterina coniugata con Costantino Guerrini |
Si è pure ritrovato l’atto di nascita di Franco Canestri (fratello di Cleofe) nato nel 1826 e anche lui figlio di Paolo e Caterina Miniati, confermando quindi i cognomi dei genitori di Cleofe, nonché quello di Giuseppe Canestri nato nel 1837 sempre figlio di Paolo e Mignati Caterina (si evidenzia un caso di cognome che varia nel trascorrere degli anni da Mignati a Miniati) ma è sempre la stessa persona.
8.8.2 {98} Paolo ( -1894) [sesta generazione]
dallo Stato delle Anime seguente si è individuata la data di nascita di Paolo
il Capostipite è Canestri Paolo di anni 44 (n. 1797) ed io avevo da altra fonte 1796.
la moglie Caterina (che non viene riportato il cognome) dovrebbe trattarsi di Caterina Miniati di anni 37 (n. c. 1804) ed io avevo da altra fonte 1803 i figli sono quindi confermati:
Francesco di anni 14 (n. 1827) ed io avevo da altra fonte l'esatto anno di nascita che era il 21-11-1826
Stefano di anni 12 (n. 1825) ma che io non avevo riportato nello schema
Cleofe l'ava che riporta di anni 8 (n.1833) mentre io avevo da altra fonte l'esatto anno di nascita che era il 6-11-1832
Giuseppe che viene riportato di anni 3 (n. c. 1838) ma che io non avevo riportato nello schema
Dall’atto di matrimonio di Dante avvenuto nel 1900 viene derivata la paternità e maternità della madre dello sposo e quindi emerge il nome di Paolo Canestri.
Atto di Morte n. 54 del 20-06-1894 è morto Canestri Paolo di anni 64 (n. 1830) nato in Celle dal fu Domenico e Caterina vedovo di Aurelia Boschi |
Dall’atto di morte viene derivata l’indicazione delle generalità della sposa e quindi emerge il nome di Aurelia Boschi che dovrebbe essere la seconda moglie di Paolo Canestri.
8.9) La famiglia Maccari
Questa famiglia risulta collegata al ramo dei "Nutarelli" a seguito del matrimonio contratto tra Maccari Teresa con Adamo Nutarelli. Anche di lei non si sono recuperate molte informazioni. solo ultimamente si è ritrovato l'atto di morte di Teresa avvenuto il 22-4-1910 e viene riportato il nome del padre Santi e la madre Rubenni Elisabetta. Nell'atto viene riportato che era coniugata con Adamo Nutarelli.
8.9.1 {51} Teresa ( 1845 - 1910) [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità e l'atto di morte ( 1910) da cui per semplice calcolo si è derivata la data dell'anno di nascita (1845) ma che a seguito del ritrovamento dell'atto di nascita originale si evidenzia che in realtà Teresa era nata il 21- aprile del 1844. Inoltre emerge il nome della madre di Teresa che in questi atti è riportatat come Rubenni Elisabetta, mentre nell'atto di nascita del 31-8-1844, viene riportata come Rubegni Elisabetta.
atto di morte di Teresa Maccari atto n. 22 di aprile 1910 si dichiara che alle ore 21 di ieri nella casa posta in frazione di Celle al n. 106 è morta Teresa Maccari di anni 65 ( n. 1845) colona, residente in Celle ma nata a Radicofani da fu Santi domiciliato in vita a Radicofani e da fu Rubenni Elisabetta domiciliata in vita in detto luogo e coniugata con Nutarelli Adamo |
8.9.2 {102} Santi [sesta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.derivanti dall'atto di morte e di nascita di Teresa e dall'atto riportato sopra.
8.10) La famiglia Bartolini
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Rossi" (Vedi Cap. n.8.2) a seguito del matrimonio contratto tra Marianna Bartolini con Marsilio Rossi.
Verificare perche c'è un Bartolini morto nel 1887; uno morte nel 1881 atto 43 ma è celibe quindi non è lei
8.10.1 {53} Marianna [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.10.2 {106} Paolo [sesta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.11) La famiglia Bazzuoli
La famiglia Bazzuoli risulta collegata al ramo dei "Ceccarelli" a seguito del matrimonio tra Bazzuoli Maria con Angelo Ceccarelli. Come si evidenzia dallo stesso atto di morte di Ceccarelli Pierina. Maria Bazzuoli era nata presumibilmente intorno al 1861.
Atto di Morte n. 690 Uff.2 parte I del 1961 Ceccarelli Pierina , ved. di Rossi Nazzareno figlia di fu Angelo e Bazzuoli Maria nata il 31-5-1881 a San Casciano dei Bagni, residente in Torino, casalinga è morta il giorno 22-3 1961 alle ore 7.00 |
8.11.1 {55} Maria ( - _ -) [quinta generazione]
8.12) La famiglia Gardini
Questa famiglia risulta collegata al ramo dei Bassoli a seguito del matrimonio tra Gaetano Bassoli e Gardini Apollonia, anche di Apollonia non si sono ritrovate ulteriori informazioni.
8.12.1 {113} Apollonia [quinta generazione]
8.13) La famiglia Maritano C
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Maritano Carlo” (Ved. Cap. 8.3.3) a seguito del matrimonio contratto tra Maritano Agnese con Maritano Carlo.
8.13.1 {61} Agnese [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.14) La famiglia Gioana
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei Maritano Michele (Ved. Cap. 8.7.2), a seguito del matrimonio contratto tra Leonilda Gioana con Maritano Michele, padre di Maritano Gabriela. Leonilda era nata presumibilmente intorno al 1866.
8.14.1 {63} Leonilda [quinta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.15) La famiglia Priale
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Maritano" (Vedi Cap. n. 8.3) a seguito del matrimonio contratto tra Giacinta Priale con Maritano Antonio.
8.15.1 {121} Giacinta [sesta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità.
8.16) La famiglia Rubenni
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Maccari" (Vedi Cap. n. 8.8) a seguito del matrimonio contratto tra Elisabetta Rubenni con Santi Maccari.
8.15.1 {121} Elisabetta [sesta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità. Da notare solo che in due atti diversi viene riportata il cognome in modo differente: Rubenni o Rubegni.
8.17) La famiglia Rossoli
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Guerrini" (Vedi Cap. n. xx) a seguito del matrimonio contratto tra Maddalena Rossoli con Paolo Guerrini.
8.15.1 {121} Maddalena (____ - ______) [sesta generazione]
Di questo soggetto per ora non si sono ritrovate ulteriori informazioni oltre alle generalità derivanti dall’atto di morte di Domenico Guerrini del 1872.
Atto di Morte n. 66 del 26-11-1872 nato nella cura di Spineta di Castellazzara nel Comune di Santa Fiora, bracciante del fu Paolo (Guerrini) e della fu Maddalena Rossoli Dichiarato da Guerrini Prospero di anni 52 (n.1820) figlio di Domenico |
8.18) La famiglia Ceccarelli (B)Angela
Di questa famiglia come già ricordato vi è un caso di omonimia (come era solito nei piccoli comuni) e sono conosciute solo le informazioni che portano a collegare il ramo "”Guerrini” " (Domenico) con Angela Ceccarelli. Il cognome Ceccarelli lo abbiamo già ritrovato anche per un’altra stirpe che fa capo direttamente ai Rossi e più specificatamente a Pierina Ceccarelli che era la moglie di Nazzareno Rossi.
meglio quanto ritrovato di Angela si deve fare riferimento a tutti gli atti di nascta dei figli che ricordo erano: 8.5.1 {27} Angela ( 1802 -____) [quinta o sesta generazione]
Per dettagliare Prospero Paolo (1820 - ___), Maddalena (1821 - ___), Paolo Felice (1823 - ___), Valeriano (1825 - ___), Martino Giuseppe (1828 - ___), Giuseppe (1830 - ___),Settimio (1833 - ___), e come ultimogenito l’avo in linea retta Costantino che risulta nato nel 1936. Tutti gli atti di nascita appena descritti fanno riferimento al padre Polo Guerrini ed alla madre Angela Ceccarelli.
8.5.1 {54} Matteo ( 1802 -____) [quinta o sesta generazione]
Per dettagliare
8.19) La famiglia Miniati ( a volte scritta Mignati)
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Canestri" (Vedi Cap. n. 8.8) a seguito del matrimonio contratto tra Paolo Canestri con Caterina Miniati, nell’atto di nascita di Giuseppe Canestri ( fratello di Cleofe) viene riportata come Mignati.
8.5.1 {27} Caterina (1804 -____) [sesta generazione]
8.20) La famiglia Niccola
Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Nutarelli" (Vedi Cap. n. 8.4) a seguito del matrimonio contratto tra Niccola Camilla con Paolo Ceccarelli
8.5.1 {27} Camilla Niccola (1810 - 1888 ) [sesta generazione]
Questa Camilla si è sposata il 24-9-1833 con Paolo Ceccarelli, dall'analisi di questo atto si ò trovato il nome del padre di Camilla che risponde al nome di:
8.5.1 {52} Benedetto Niccola ( ____ - ____ ) [sesta generazione]
Di Benedetto non si sono recuperate altre informazioni.
8.21) La famiglia Rovai ( )
8.22) La famiglia Rocchi (Cleofe Marianna)
8.23) La famiglia Nutarelli (B) Maria
8.24) La famiglia Salviati Faustina
8.25) La famiglia ?
8.26) La famiglia Rocchi Elisabetta
8.30) La famiglia Rossoli
8.31) La famiglia Nutarelli (C) Costanza
8.32) La famiglia Marroni
8.33) La famiglia Brizi
8.34) La famiglia Mazzetti
8.35) La famiglia Birilli
8.36) La famiglia ?
8.37) La famiglia ?
8.38) La famiglia Fermi
8.39) La famiglia Francisci
8.40) La famiglia Rabissini
8.41) La famiglia Rubenni
8.42) La famiglia Massini
8.43) La famiglia Donatelli
8.44) La famiglia Pinzi
8.45) La famiglia Benedetto
CAP. 9 - Elenco soggetti del ramo MATERNO
Legenda
S-B = Soggetto Base
S-B-L-C = Soggetto Base Collaterale (Fratello)
Cap. 9.1 L-R = Linea Retta
Cap. 9.2 L-C-A-Z = Linea Collaterale Ascendente Zii (di ogni grado)
Cap. 9.3 L-C-A-P = Linea Collaterale Ascendente Procugini (di ogni grado)
Cap. 9.4 L-C-A-C = Linea Collaterale Ascendente Cugini (di ogni grado)
Cap. 9.5 A-L-C-A-Z= Affini in linea collaterale Ascendente Zii (di ogni grado)
Cap. 9.6 A-L-C-A-C= Affini in linea collaterale Ascendente Cugini (di ogni grado)
Cap. 9.7 A-L-C-A-P= Affini in linea collaterale Ascendente Procugini (di ogni grado)
* = il soggetto è nato o è stato battezzato: luogo e data
+ = il soggetto è deceduto o è scomparso: luogo e data
∞ = il soggetto ha contratto matrimonio: coniuge, luogo e data
9.1 - LINEA RETTA-SOGGETTI BASE - (Parentela in linea Retta/Collaterale di 2° - Fratelli) – S-B e S-B-L-C
{1} | .2.1 | Federico Verda* | n. Moncalieri 19-5-1992 | + ________ | ∞ conv. Serena Vena n.23-3-1985 |
{1} | .2.2 | Filippo Verda | n. Moncalieri 13-8-1993 | + ________ | ∞ non coniugato |
Tot:2
* Al fine di non scomporre la gerarchia della numerazione adottata per questa ricerca si ricorda che per la discendenza del soggetto base {1} .2.1 si è inserita una codifica eccezionale, con una specifica codifica che è la seguente:
Parentela in linea RETTA di 1° (Figli dei Soggetti Base) | |||||
{1} | .2.1.1 | Thomas Verda | * Ciriè 11-06-2019 | + ________ | ∞ _______ |
{1} | .2.1.2 | Nicole Verda | * Ciriè 11-09-2022 | + ________ | ∞ _______ |
Tot:2
Parentela in linea RETTA di 1° (Genitore ovvero Madre dei Soggetti Base) | |||||
{3} | .6.1 | Sonia Guerrini Carmen Bruna | * Torino 27-12-1956 | + ________ | ∞ Gianbruno Verda in Pianezza 15-4-1989 |
Tot:1
Parentela in linea RETTA di 2° ( Nonni Materni) | |||||
{6} | .12.1 | Domenico Guerrini | * Torino 16-5-1930 | + Pianezza 4-3-2000 | ∞ Velleda Daolio in Torino 22-10-1955 |
{7} | .13.2 | Velleda Daolio (Dede') | * Bellegarde (FR) 23-5-1934 | + Pianezza 14-7-1985 | ∞ Domenico Guerrini in Torino 22-10-1955 |
Tot:2
Parentela in linea RETTA di 3° ( Bisnonni Materni ) | |||||
{12} | .24.3 | Guerrino Guerrini | * Celle 22-7-1904 | + Torino 17-2-1960 | ∞ (1) Bruna Rossi in Celle sul Rigo 21-8-1929 |
{13} | .25.1 | Bruna Rossi | * Celle 15-9-1902 | + Torino 8-11-1945 | ∞ Guerrino Guerrini in Celle sul Rigo 21-8-1929 |
{13} | -(n2) | Irene Brumat | * Friuli 25-4-1904 | + Pianezza 12-1990 | ∞ (2) Guerrino Guerrini in Torino 23-8-1946 |
{14} | .28.4 | Marino Daolio | * Reggiolo (RE) 5-2-1899 | + Pianezza 13-10-1976 | ∞ (1) Carmela Maritano in Chambery 14-8-1933 |
{15} | .29.9 | Carmela Maritano | * Giaveno 16-7-1911 | + Torino 5-11-1955 | ∞ Marino Daolio in Chambery 14-8-1933 |
{15} | -(n2) | Vittorina Tonin Eva Virginia | * Feltre 16-9-1906 | + Venaria 12-12-1995 | ∞ (2) in S.N. Marino Daolio in Torino 29-12-1956 |
Tot:6
Parentela in linea RETTA di 4° ( Trisnonni Materni ) | |||||
{24} | .48.4 | Dante Guerrini | * Celle 27-1-1869 | + Celle 1934 | ∞ Giulia Nutarelli Celle 9-12-1900 |
{25} | .49.6 | Giulia Nutarelli Stefanina | * Celle 26-12-1869 | + Celle 1949 | ∞ Dante Guerrini Celle 9-12-1900 |
{26} | .52.4 | Nazzareno Rossi | * Celle 12-7-1873 | + Celle 26-2-1952 | ∞ Piera Ceccarelli Celle -1901 |
{27} | .53.4 | Pierina Ceccarelli | * Celle 31-5-1881 | + Torino 22-3-1961 | ∞ Nazzareno Rossi Celle -1901 |
{28} | .56.1 | Giovanni Daolio (Natale) | * Reggiolo 1865 | + ______ | ∞ Rosolina Bassoli |
{29} | .57.1 | Rosolina Bassoli | * Reggiolo ______ | + ____ | ∞ Natale Giovanni (Natale) |
{30} | .60.1 | Giacomo Maritano | * Giaveno 4-3-1861 | + Giaveno 17-11-1948 | ∞ Gabriela Maritano in Giaveno 5-6-1886 |
{31} | .61.1 | Gabriela Maritano | * Giaveno 26-8-1867 | + Giaveno 1-1-1952 | ∞ Giacomo Maritano in Giaveno 5-6-1886 |
Tot:8
Parentela in linea RETTA di 5° ( Padri dei Trisnonni Materni ) | |||||
{48} | .96.1 | Costantino Guerrini | * Celle 1836 | + Celle 4-6-1909 | ∞ Cleofe Canestri |
{49} | .97.1 | Cleofe Canestri | * Celle 6-11-1832 | + Celle 10-11-1906 | ∞ Costantino Guerrini |
{50} | .100.1 | Adamo Felice Nutarelli | * Celle 14-5-1838 | + Celle 20-3-1914 | ∞ Teresa Maccari in Celle 1864 |
{51} | .101.1 | Teresa Maccari | * Radicofani 31-8-1844 | + Celle 21-4-1910 | ∞ Adamo Nutarelli in Celle 1864 |
{52} | .104.1 | Marsilio Rossi | * Celle 30-3-1825 | + Celle 6-6-1887 | ∞ Marianna Bartolini Celle 1860 |
{53} | .105.1 | Marianna Bartolini | * Celle 22-9-1836 | + Celle 26-12-1910 | ∞ Marsilio Rossi Celle 1860 |
{54} | .108.1 | Angelo Ceccarelli | * Celle 6-10-1850 | + Celle 26-12-1910 | ∞ Maria Bazzuoli 1879 |
{55} | .109.1 | Maria Bazzuoli Cesira | * ____ | + ______ | ∞ Angelo Ceccarelli 1879 |
{56} | .112.1 | Daolio Venerio (Giuseppe Maria) | * Reggiolo 8-3-1822 | + ______ | ∞ Rosa Veneri 1845 |
{57} | .113.1 | Rosa Veneri | * Reggiolo 30-7-1826 | + ______ | ∞ Daolio Venerio (Giuseppe Maria) 1845 |
{58} | .116.1 | Gaetano Bassoli | * ____ | + ______ | ∞ Apollonia Gardini |
{59} | .117.1 | Apollonia Gardini | * ____ | + ______ | ∞ Gaetano Bassoli |
{60} | .120.1 | Carlo Maritano | * Giaveno c.1829 | + Giaveno 6-11-1893 | ∞ Agnese Maritano |
{61} | .121.1 | Agnese Maritano | * Giaveno 1824 | + Giaveno 22-12-1887 | ∞ Carlo Maritano |
{62} | .125.1 | Michele Maritano | * Giaveno | + Giaveno | ∞ Leonilda Gioana |
{63} | .121.1 | Leonilda Gioana | * Giaveno | + Giaveno | ∞ Michele Maritano |
Tot:18
Parentela in linea RETTA di 6° ( Nonni dei Trisnonni Materni ) | |||||
{96} | .192.1 | Domenico Guerrini | * Santa Fiora c. 1792 | + Celle 25-11-1872 | ∞ Angela Ceccarelli 1819 |
{97} | .193.1 | Angela Ceccarelli | * | + | ∞ Domenico Guerrini 1819 |
{98} | .196.1 | Paolo Canestri | * Celle 1797 | + Celle 20-6-1894 | ∞ Caterina Miniati 1826 |
{99} | .197.1 | Caterina Miniati | * Celle c.1804 | + ______ | ∞ Paolo Canestri 1826 |
{99} | .n2 | Aurelia Boschi | * ____ | + ______ | ∞ Paolo Canestri |
{100} | .200.1 | Paolo Nutarelli | * Celle c. 1817 | + ______ | ∞ Niccola Camilli |
{101} | .201.1 | Camilla Nicccola | * ____ | + ______ | ∞ Paolo Nutarelli |
{102} | .204.1 | Santi Maccari | * Radicofani 1825 | + ______ | ∞ Elisabetta Rubenni |
{103} | .205.1 | Elisabetta Rubenni | * ____ | + ______ | ∞ Santi Maccari |
{104} | .208.1 | Francesco Rossi | * Celle c. 1805 | + ______ | ∞ Marianna Rocchi 1838 o 1816? |
{105} | .209.1 | Marianna Cleofe Rocchi | * ____ | + ______ | ∞ Francesco Rossi 1838 o 1816? |
{106} | .212.1 | Paolo Bartolini | * ____ | + ______ | ∞ Anonima |
{106} | .212.1 | Moglie di Paolo | * ____ | + ______ | ∞ Paolo Bartolini |
{107} | .213.1 | Maria Nutarelli | * ____ | + ______ | ∞ ___ |
{108} | .216.1 | Giovanni Ceccarelli | * Celle 15-2-1817 | + ______ | ∞ Faustina Salviati |
{109} | .217.1 | Faustina Salviati | * Celle 1813 | + ______ | ∞ Giovanni Ceccarelli |
{109} | .217.1 | Faustina Salviati | * ____ | + ______ | ∞ Giovanni Ceccarelli |
{110} | .220.1 | Giovanni Bazzuoli | * Celle c. 1826 | + ______ | ∞ Elisabetta Rocchi 1856 |
{111} | .221.1 | Elisabetta Rocchi | * Celle c. 1833 | + ______ | ∞ Giovanni Bazzuoli 1856 |
{112} | .224.1 | Giovanni Daolio | * _________ | + ______ | ∞ Maria Jotta |
{113} | .225.1 | Maria Jotta | * _________ | + ______ | ∞ Giovanni Daolio |
{114} | .228.1 | Martino Veneri | * _________ | + ______ | ∞ Maria Lasagna |
{115} | .229.1 | Maria Lasagna | * _________ | + ______ | ∞ Martino Veneri |
{120} | .240.1 | Antonio Maritano | * Giaveno | + Giaveno <1893 | ∞ Giacinta Priale |
{121} | .241.1 | Giacinta Priale | * Giaveno | + Giaveno >1893 | ∞ ___ |
{58} | .114.1 | Anonimo Bassoli | * ____ | + ______ | ∞ Moglie di Anonimo Bassoli |
{59} | .115.1 | Moglie di Anonimo Bassoli | * ____ | + ______ | ∞ Anonimo Bassoli |
Tot:18
Parentela in linea RETTA di 7° ( Bisnonni dei Trisnonni Materni ) | |||||
{192} | .292.1 | Paolo Guerrini | * Santa Fiora C. 1772 | + Castellazzara 25-11-1872 | ∞ Maddalena Rossoli |
{193} | .293.1 | Maddalena Rossoli | * ____ | + ______ | ∞ Paolo Guerrini |
{194} | .292.1 | Matteo Ceccarelli | * ____ | + ______ | ∞ Costanza Nutarelli |
{195} | .292.1 | Costanza Nutarelli | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{196} | .392.1 | Francesco Canestri | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
Piero Miniati ? | |||||
Angela Bruno? | |||||
{197} | .393.1 | Anna Marroni | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{198} | .396.1 | Piero Miniati | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{199} | .397.1 | Angela Brizi | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{200} | .400.1 | Giovanni Nutarelli | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{201} | .401.1 | Francesca Mazzetti | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{202} | .404.1 | Agostino Rossi | * Celle c. 1780 | + ______ | ∞ Chiara Fermi |
{203} | .405.1 | Chiara Fermi | * ____ | + ______ | ∞ Agostino Rossi |
{204} | .408.1 | Vincenzo Rocchi | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{205} | .409.1 | Angela Franchi | * ____ | + ______ | ∞ _________ |
{205} | .409.1 | Anonimo Bartolini | * ____ | + ______ | ∞ Anonima ________ |
{205} | .409.1 | Anonima | * ____ | + ______ | ∞ Anonimo Bartolini |
{205} | .409.1 | Anonimo Nutarelli | * ____ | + ______ | |
{205} | .409.1 | Anonima | * ____ | + ______ | |
{200} | .292.1 | Pietro Miniati | * ____ | + ______ | ∞ Angela Birzi |
{205} | .409.1 | Anonima | * ____ | + ______ | |
{205} | .409.1 | Anonima | * ____ | + ______ | |
{201} | .292.1 | Angela Birzi | * ____ | + ______ | ∞ Pietro Miniati |
{202} | 416.1 | Agostino Rossi | * ____ | + ______ | ∞ Chiara Fermi |
{203} | 417.1 | Chiara Fermi | * ____ | + ______ | ∞ Agostino Rossi |
Vincenzo Rossi ? | |||||
Angelo Franceschi ? |
Tot:24
Parentela in linea RETTA di 8° ( Trisnonni dei Trisnonni Materni) | |||||
{209} | .6.1 | - | * _____________ | + ________ | ∞ _____________________________ |
Tot:0
Parentela in linea RETTA di 9° ( Padri dei Trisnonni dei Trisnonni Materni) | |||||
{209} | .6.1 | - | * _____________ | + ________ | ∞ _____________________________ |
Tot:0
Parentela in linea RETTA di 10° ( Nonni dei Trisnonni dei Trisnonni Materni ) | |||||
{209} | .6.1 | - | * _____________ | + ________ | ∞ _____________________________ |
Tot:0
Totale Complessivo:64
9.2 - LINEA COLLATERALE ASCENDENTE – (Zii) - (L-C-A-Z)
Parentela in linea COLLATERALE di 3° (Zii ovvero fratelli dei genitori) | |||||
.6.2 | Nadia Guerrini Diana Maria | * Torino 24-1-1964 | + _________ | ∞ Gianni Castelli in Pianezza 14-3-1993 | |
.6.3 | Omar Guerrini Maria Giulio | * Torino 26-8-1975 | + _________ | ∞ non coniugato |
Tot:2
Parentela in linea COLLATERALE di 4° (Prozii ovvero fratelli dei nonni) | |||||
.12.2 | Dante Guerrini | * Torino 26-4-1939 | + Rivoli 12-11-2017 | ∞ Maria Vittoria Data in Torino | |
.14.2 | Bruno Daolio | * Torino 13-5-1941 | + _________ | ∞ Gianna Pascale in Pianezza |
Tot:2
Parentela in linea COLLATERALE di 5° (Zii dei Prozii ovvero fratelli dei bisnonni) | |||||
.24.1 | Martino Guerrini | * Celle 1901 | + Celle 1979 | ∞ Natalina Mariotti | |
.24.3 | Egidio Guerrini | * Celle 31-4-1908 | + _________ | ∞ Clara Bellagamba 1936 | |
.26.2 | Rossino Rossi | * Celle 14-3-1904 | + Celle 1960 | ∞ Eletta Bonemei | |
.26.3 | Bruno Rossi | * Celle 31-7-1906 | + Celle _____ | ∞ Zoe Tofanelli 1934 | |
.26.4 | Angelino Rossi | * Celle 31-7-1911 | + Parigi 1979 | ∞ Maria Luisa Loque | |
.26.5 | Egisto Rossi | * Celle 22-4-1914 | + Torino 18-3-1998 | ∞ Nella Labardi | |
.26.6 | Marianna Rossi | * Celle 25-3-1917 | + Torino 2012 | ∞ Mario Barroero | |
.26.7 | Bianco Rossi | * Celle 7-10-1919 | + _________ | ∞ Vera Pari | |
.26.8 | Marietta Rossi | * Celle 22-1-1922 | + Torino c. 2010 | ∞ non coniugata | |
.28.1 | Selina Daolio | * Reggiolo (RE) 13-4-1889 | + Torino 9-9-1975 | ∞ Fiorigi Gherardi 1916 | |
.28.2 | Gaetano Daolio | * S.Paolo (Brasile) 25-6-1893 | + S.S.Giovanni 19-12-1946 | ∞ Lina Moretti | |
.28.3 | Regina Daolio | * S.Paolo (Brasile) 15-9-1895 | + Moncalieri 23-11-1977 | ∞ Archimede Bodini | |
.28.5 | Lucia Daolio | * Reggiolo (RE) 22-4-1902 | + Albenga 18-01-1978 | ∞ Giovanni De Carli | |
.28.6 | Marina Daolio | * Torino______ | + _______ | ∞ non coniugata | |
.30.1 | Agnese Maritano Corinne | * Giaveno 10-2-1891 | + Giaveno 12-12-1978 | ∞ Alessio Baronetto | |
.30.2 | Margherita Maritano | * Giaveno 1892 | + Giaveno | ∞ Bernardo Cerruti | |
.30.3 | Fortunata Maritano | * Giaveno | + Giaveno | ∞ Giuseppe Mittone | |
.30.4 | Francesca Maritano | * Giaveno 1896 | + Giaveno | ∞ Zeffiro Gennaj | |
.30.5 | Maria Agnese Maritano | * Giaveno 19-7-1898 | + ______ | ∞ Luigi Mangiarotti Giaveno 1926 | |
.30.6 | Felice Maritano | * Giaveno 1900 | + Giaveno 6-2-1978 | ∞ Jolanda Sardelli Giaveno 1928 | |
.30.7 | Orsola Maritano | * Giaveno 26-4-1903 | + Giaveno 16-1-1945 | ∞ Franc.co Gaido Giaveno1928 | |
.30.8 | Michele Maritano | * Giaveno 1908 | + ______ | ∞ Clementina _____ |
Tot:22
Parentela in linea COLLATERALE di 6° (Prozii dei Prozii ovvero fratelli dei trisnonni) | |||||
.48.1 | Teresa Guerrini | * Celle 19-11-1858 | + _________ | ∞ Federico Nutarelli 1883 in Cetona | |
.48.2 | Paolo Guerrini | * _______ | + _________ | ∞ Laudomia Balli | |
.48.3 | Maria Guerrini | * Celle 1865 | + Celle 14-9-1866 | ∞ ___________ | |
.48.4 | Valeriano Salvadore Guerrini | * Celle 24-12-1866 | + Celle 19-10-1875 | ∞ ___________ | |
.48.6 | Merope Guerrini | * Celle 13-2-1871 | + _________ | ∞ ___________ | |
.48.7 | Paolina Guerrini | * Celle 19-9-1897 | + _________ | ∞ ___________ | |
.48.7 | Paolina Guerrini | * Celle 10-2-1871 | + _________ | ∞ ___________ | |
.50.2 | Giovanni Nutarelli | * Celle 6-11-1866 | + Celle 24-11-1869 | ∞ ___________ | |
.50.3 | Evelina Nutarelli | * Celle 18-1-1869 | +_________ | ∞ ___________ | |
.50.5 | Paolo Nutarelli | * Celle 27-2-1874 | +_________ | ∞ Caterina Galani 1909 | |
.50.6 | Gemma Nutarelli | * Celle 11-2-1876 | + _________ | ∞ Silvio Spalletti | |
.50.7 | Eva Nutarelli | * Celle 30-3-1878 | + _________ | ∞ Giacinto Bartolini 1897 | |
.50.8 | Giovanni Nutarelli | * Celle C. 1880 | + Celle 1-1-1881 | ∞ ___________ | |
.50.9 | Rita Nutarelli | * Celle 31-5-1882 | + _________ | ∞ Carlo Capperucci 1905 | |
.50.10 | Maria Santa Nutarelli (Santina) | * Celle 31-10-1884 | +_________ | ∞ ___________ | |
.50.11 | Savina Nutarelli | * Celle 31-10-1887 | + _________ | ∞ Carlo Specche | |
.52.1 | Paolino Guglielmo Rossi | * Celle 22-6-1861 | + _________ | ∞ ___________ | |
.52.3 | Nazzareno Achille Rossi | * Celle 14-11-1863 | + _________ | ∞ ___________ | |
.52.4 | Nazzareno Giuseppe Rossi | * Celle 21-10-1864 | + _________ | ∞ ___________ | |
.52.5 | Isalia Rossi | * Celle 2-5-1866 | + _________ | ∞ Antonia Ceccarelli 1890 | |
.52.6 | Giuditta Rossi | * Celle 28-7-1868 | + Celle 13-8-1868 | ||
.52.7 | Carlo Rossi | * Celle 25-2-1870 | + Celle C.1888 | ∞ Margherita Ragni 1893 | |
.52.9 | Giuseppe Rossi | * Celle 27-5-1879 | + Celle 15-3-1880 | ∞ ___________ | |
Tot:25
Parentela in linea COLLATERALE di 7° ( Zii dei Prozii dei Prozii ovvero Fratelli dei Padri dei Trisnonni) | |||||
.110.1 | Prospero Paolo Guerrini | * Celle 6-2-1820 | + | ∞ ___________ | |
.110.2 | Maddalena Guerrini | * Celle 13-12-1821 | + | ∞ ___________ | |
.110.3 | Paolo Felice Guerrini | * Celle 18-11-1823 | + | ∞ ___________ | |
.110.4 | Valeriano Salvadore | * Celle 28-10-1825 | + | ∞ ___________ | |
.110.5 | Martino Giuseppe Guerrini | * Celle 9-1-1828 | + | ∞ ___________ | |
.110.6 | Giuseppe Guerrini | * Celle 8-11-1830 | + | ∞ ___________ | |
.110.7 | Settimio Guerrini | * Celle 17-5-1833 | + | ∞ ___________ | |
.110.9 | Isabella Guerrini | * Celle 21-12-1840 | + | ∞ ___________ | |
.110.10 | Petra Angela Maria Guerrini | * Celle 28-8-1843 | + | ∞ ___________ | |
? | Teresa Merope | + | ∞ ___________ | ||
? | Francesca Nutarelli | + | ∞ ___________ | ||
? | Maria Eva Nutarelli | + | ∞ ___________ | ||
{108} | .216.1 | Annunziata Signorini | * Celle 15-2-1817 | + ______ | ∞ Giovanni Ceccarelli |
.100.1 | Federico Nutarelli | * Celle | + | ∞ ___________ |
Tot:2
Parentela in linea Collaterale di 8° (Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Nonni dei Trisnonni) | |||||
.128.1 | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.128.2 | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
.40.3.1 | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ |
Tot:5
Parentela in linea Collaterale di 9° (Zii dei Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Bisnonni dei Trisnonni) | |||||
. | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
. | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ | |
________ |
Tot:4
Parentela in linea Collaterale di 10° (Prozii dei Prozii dei Prozii dei Prozii ovv. Fratelli dei Trisnonni dei Trisnonni) | ||||||
. | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ | ||
. | ________ | * ________ | + _______ | ∞ _______ |
Tot:2
Totale complessivo: 68
9.3 LINEA COLLATERALE ASCENDENTE – (ProCugini) (L-C-A-P)
Parentela in linea Collaterale di 6° (Procugini ovv. figli degli zii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Bisnonni ) | |||||
.24.1.1 | Clelia Guerrini | * Celle 1926 | + ---- | ∞ Rivo Rocchi | |
.24.1.2 | Clara Guerrini | * Celle 1928 | + Celle 1969 | ∞ -------- | |
.24.1.3 | Clara Guerrini | * Celle 1931 | + ---- | ∞ -------- | |
.24.2.1 | Cesare Guerrini | * Celle 1939 | + Grotta Ferrata 2016 | ∞ 1) Rosella Severini | |
∞ 2) Gabriella Anonima | |||||
.26.2.1 | Leda Rossi | * Celle 1930 | + ---- | ∞ Franco Gigliotti | |
.26.2.2 | Loredana Rossi | * Celle 23.6-1938 | + Torino 6-12-2022 | ∞ Roberto Rivolta | |
.26.3.1 | Tamara Rossi | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.26.3.2 | Piero Rossi | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.26.4.1 | Caterina Rossi | * Parigi | + ---- | ∞ -------- | |
.26.5.1 | Massimo Rossi | * Celle 17-10-1942 | + ---- | ∞ Fernanda Cabrini Chiavari 1941 | |
.26.5.2 | Mario Rossi | * Celle 7-8-1945 | + ---- | ∞ -------- | |
.26.5.3 | Elisa Rossi | * Celle 2-7-1948 | + ---- | ∞ -------- | |
.26.7.1 | Daniela Rossi | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.26.7.2 | Brunella Rossi | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.26.7.3 | Ornella Rossi | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.26.8.1 | Bruna Rossi | * Roma 19-3-1946 | + ---- | ∞ Gino Aimone Cat | |
.28.1.1 | Nerina Gherardi | * Novellara (RE) 15-12-1912 | + Settimo To. 22-11-1991 | ∞ Enrico Ollino | |
.28.1.2 | Romilda (Clelia) Gherardi | * Novellara (RE) 7-5-1914 | + ---- | ∞ Luigi Bruno | |
.28.2.1 | Enzo Daolio | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.28.2.2 | Silvio Daolio | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.28.3.1 | Natalino Bodini | * Gonzaga 27-1-1923 | + Moncalieri 17-6-1991 | ∞ -------- | |
.28.3.2 | Luigi Bodini | * Gonzaga 24-8-1924 | + Moncalieri 19-1-1980 | ∞ -------- | |
.28.5.1 | Bruna De Carli | * Torino 17-12-1922 | + Moncalieri | ∞ Candido Vacca | |
.30.1.1 | Ester Baronetto | * Giaveno 29-11-1919 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.1.2 | Giorgetta Baronetto | * Giaveno 30-9-1923 | + Giaveno 22-11-2020 | ∞ Guido Franco Polet | |
.30.1.3 | Adriana Baronetto Peppina | * Giaveno 30-6-1925 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.2.1 | Natale Cerruti | * Giaveno 25-12-1928 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.3.1 | Mario Mittone | * Giaveno 1922 | + ---- | ∞ non coniugato | |
.30.4.1 | Giulio Cesare Gennaj | * Giaveno 14-7-1928 | + Giaveno 9-8-1978 | ∞ -------- | |
.30.5.1 | Francesca Mangiarotti | * Torino 1930 | + ---- | ∞ non coniugato | |
.30.6.1 | Gabriele Maritano | * Giaveno 1928 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.6.2 | Maria Luisa Maritano | * Giaveno 1937 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.7.1 | Velleda Gaido | * Giaveno 1930 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.7.2 | Maria Grazia Gaido | * Giaveno 1943 | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.1 | Rirì Maritano | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.2 | Zanò Maritano | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.3 | Marcel Maritano | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.4 | Beber Maritano | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.5 | Giacchy' Maritano | * _____ | + ---- | ∞ -------- | |
.30.8.6 | Anonimo Maritano | *_____ | + ---- | ∞ -------- |
Tot.:41
Parentela in linea Collaterale di 7° (Pro-Procugini ovv. figli dei prozii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Trisnonni ) | |||||
Tot.: 0
Parentela in linea Collaterale di 8° (Pro-Pro-Procugini ovv. figli degli zii dei prozii dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Padri dei Trisnonni ) | |||||
Innocenzo Spinelli | |||||
Leopoldo Spinelli | |||||
Tot.: 2
Totale Complessivo:41
9.4 LINEA COLLATERALE ASCENDENTE – (Cugini) (L-C-A-C)
Parentela in linea COLLATERALE di 4° (Cugini Primi ovv. figli degli zii ovv. figli dei Fratelli dei Genitori ) | |||||
{6.1.1} | Dylan Castelli | * Moncalieri 12-3-2001 | + ______ | ∞ non coniugato |
Tot.: 1
Parentela in linea COLLATERALE di 5° (Cugini Secondi ovv. figli dei prozii ovv. figli dei Fratelli dei Nonni ovv. figli dei Cugini Primi) | |||||
{12.2.1} | Guerrino Guerrini | * Torino 28-5-1969 | + ______ | ∞ Raffaella Bernardi in Pianezza 3-6-2000 | |
{14.1.1} | Massimo Daolio | * Torino 1-5-1975 | + ______ | ∞ xxxx | |
{14.1.2} | Claudia Daolio | * Torino 6-3-1979 | + ______ | ∞ xxxx | |
Tot.: 3
Parentela in linea COLLATERALE di 6° (Cugini Terzi ovv. figli degli zii dei prozii ovv. figli dei Cugini Secondi) | |||||
{12.2.1.1} | Samuele Guerrini | * Torino 2002 | + ______ | ∞ non coniugato | |
{14.1.1.1} | Figlia di Massimo | * Giaveno ______ | + ______ | ∞ non coniugato | |
{14.1.2.1} | Figlia di Claudia | * Giaveno ______ | + ______ | ∞ non coniugato | |
Tot.: 3
Parentela in linea COLLATERALE di 7° (Cugini Quarti ovv. figli dei prozii dei prozii ovv. figli dei Cugini Terzi) | |||||
{12.2.1.1} | Romolo Rocchi | * ______ | + ______ | ∞ Maria Vullo | |
{14.1.1.1} | Romeno Rocchi | * ______ | + ______ | ∞ Lucana Forconi | |
{14.1.2.1} | Franca Maria Gigliotti | * 25-12-1956 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Marcello Gigliotti | * ______ | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Cosimo Rossi | * ______ | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Elio Rossi | * ______ | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Fabio Rivolta | * ______ | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Luciana Vacca | * 18-10-1941 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Gianni Vacca | * 15-12-1952 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Vittoria Bruno | * 22-4-1935 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Germana Bruno | * 15-8-1936 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Adriano Ollino | * 25-12-1931 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | Maria Ollino | * 13-7-1935 | + ______ | ∞ ______ | |
{xxxx} | * ______ | + ______ | ∞ ______ |
Tot.: 13
Parentela in linea COLLATERALE di 8° (Cugini Quinti ovv. figli degli zii dei prozii dei prozii ovv. figli dei Cugini Quarti) | |||||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ |
Tot.: 0
Parentela in linea COLLATERALE di 9° (Cugini Sesti ovv. figli dei prozii dei prozii dei prozii ovv. figli dei Cugini Quinti) | |||||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ | ||
{12.2.1.1} | * ______ | + ______ | ∞ ________ |
Tot.: 0
9.5 AFFINITA’ IN LINEA COLLATERALE ASCENDENTE – (Zii) - (A-L-C-A-Z)
Parentela di AFFINITÁ in Linea Collaterale di 3° (Coniugi degli Zii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Genitori | |||||
{12.2.1.1} | Gianni Castelli | * Torino 1-4-1964 | + ______ | ∞ Nadia Guerrini in Pianezza 1993 |
Tot.: 1
Parentela di AFFINITÁ in Linea Collaterale di 4° (Coniugi dei Prozii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Nonni | |||||
{12.2.C} | Maria Vittoria Data | * Torino 23-9-1942 | + ______ | ∞ in Torino Dante Guerrini | |
{14.2.C} | Gianna Pascale | * Fasano (BR) 3-1-1953 | ∞ Bruno Daolio in Pianezza |
Tot.: 2
Parentela di AFFINITÁ in Linea Collaterale di 5° (Coniugi degli Zii dei Prozii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Bisnonni | |||||
{12.2.C} | Natalina Mariotti | * Celle sul Rigo 1901 | + Celle sul Rigo 1954 | ∞ Martino Guerrini | |
{14.2.C} | Clara Bellagamba | * _____ | + _______ | ∞ Egidio Guerrini | |
Eletta Boneme | * Celle sul Rigo 1914 | + Torino 1992 | ∞ Rossino Rossi | ||
Zoe Tofanelli | * _____ | + _______ | ∞ Bruno Rossi | ||
Maria Luisa Loque | * _____ | + _______ | ∞ Bruno Rossi | ||
Nella Labardi | * Celle sul Rigo 4-2-1922 | + _______ | ∞ Egisto Rossi | ||
Mario Baroero | * Torino 1911 | + _______ | ∞ Marianna Rossi | ||
Vera Anonima | * _____ | + _______ | ∞ Bianco Rossi | ||
Fiorigi Gherardi | * Novellara (RE) 10-2-1889 | + Torino 6-12-1968 | ∞ Selene Daolio | ||
Lina Moretti | * Villanova (AT) 16-11-1918 | + _______ | ∞ Gaetano Daolio | ||
Archimede Bodini | * Gonzaga 1884 | + Gonzaga 1942 | ∞ Regina Daolio | ||
Giovanni De Carli | * Torino 22-2-1898 | + Torino 23-7-1977 | ∞ Lucia Daolio | ||
Alessio Baronetto | * Giaveno 17-4-1883 | + Giaveno 27-10-1957 | ∞ Agnese Maritano | ||
Bernardo Cerruti | * Giaveno | + Giaveno | ∞ Margherita Maritano | ||
Giuseppe Mittone | * Cuneo | + _______ | ∞ Fortunata Maritano | ||
Zeffiro Gennaj | * Castel di Cecina 20-1-1894 | + Castel di Cecina 16-1-1975 | ∞ Francesca Maritano | ||
Luigi Mangiarotti | * Torino 21-9-1903 | + Torino 1981 | ∞ Maria Agnese Maritano | ||
Jolanda Sardelli | * S. a Monte (PI) 20-5-1902 | + S.a Monte (PI) 6-2-1983 | ∞ Felice Maritano | ||
Francesco Gaido | * Giaveno 2-8-1902 | + Giaveno | ∞ Orsola Maritano | ||
Clementina Anonima | * _____ | + _______ | ∞ Michele Maritano |
Tot.: 20
Parentela di AFFINITÁ in Linea COLLATERALE di 6° (Coniugi dei Prozii dei Prozii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Trisnonni | |||||
{12.2.C} | Federico Nutarelli | * Torino 23-9-1942 | + ______ | ∞ Teresa Guerrini | |
{14.2.C} | Paolo Guerrini | * ___ | + _______ | ∞ Laudomia Balli | |
Carlo Capperucci | * ___ | + _______ | ∞ Rita Nutarelli | ||
Carlo Specche | * ___ | + _______ | ∞ Savina Nutarelli | ||
Cinghio Bartolini | * ___ | + _______ | ∞ Eva Nutarelli | ||
SilvioSpalletti | * ___ | + _______ | ∞ Gemma Nutarelli | ||
Laudomia Balli | * ___ | + _______ | ∞ Paolo Nutarelli |
Tot.: 6
Parentela di AFFINITÁ in Linea COLLATERALE di 7° (Coniugi degli Zii dei Prozii dei Prozii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Padri dei Trisnonni | |||||
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ |
Tot.: 0
Parentela di AFFINITÁ in Linea COLLATERALE di 8° (Coniugi dei Prozii dei Prozii dei Prozii) ovv. Coniugi dei Fratelli dei Nonni dei Trisnonni | |||||
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
{12.2.C} | ____________ | * _________ | + ______ | ∞ ___________ | |
Tot.: 0
9.6 AFFINITA’ IN LINEA COLLATERALE ASCENDENTE – (Cugini) – (A-L-C-A-C)
Parentela in linea COLLATERALE di 4° (Coniugi dei Cugini Primi) | |||||
{6.1.1} | _________ | * _____________ | + ______ | ∞ __________ |
Tot.: 1
Parentela in linea COLLATERALE di 5° (Coniugi dei Cugini Secondi) | |||||
{6.1.1} | _________ | * _____________ | + ______ | ∞ __________ | |
{6.1.1} | _________ | * _____________ | + ______ | ∞ __________ | |
Tot.: 0
Parentela in linea COLLATERALE di 6° (Coniugi dei Cugini terzi) | |||||
{6.1.1} | _________ | * _____________ | + ______ | ∞ __________ | |
{6.1.1} | _________ | * _____________ | + ______ | ∞ __________ | |
Tot.: 0
9.7 AFFINITA’ IN LINEA COLLATERALE ASCENDENTE - (Pro-Cugini) – (A-L-C-A-P)
Parentela di AFFINITA’ in linea COLLATERALE di 6° (coniugi dei Procugini ovvero coniugi dei figli dei fratelli dei Bisnonni) | |||||
{6.1.1} | * _____________ | + ______ | ∞ ___________ |
Tot.: 0
Parentela in linea COLLATERALE di 7° (coniugi dei Pro-Procugini ovvero coniugi dei figli dei fratelli dei Trisnonni) | |||||
{6.1.1} | * _____________ | + ______ | ∞ ___________ |
Tot.: 0
Parentela in linea COLLATERALE di 8° (coniugi dei Pro-Pro-Procugini ovvero coniugi dei figli dei fratelli dei Padri dei Trisnonni) | |||||
{6.1.1} | * _____________ | + ______ | ∞ ___________ | ||
Tot.: 0
Parentela in linea COLLATERALE di 7° (Cugini Quarti ) | |||||
{6.1.1} | * _____________ | + ______ | ∞ ___________ |
Tot.: 0
Cap. 10 Note e Citazioni
10.1 - Note richiamate nel documento
1) I gradi di parentela d'ora in poi sono quelli riferiti a partire dai "Soggetti Base" .(Consultare quindi l’elenco per gradi di parentela nel Cap.5 e Cap.9.) Il numero posto tra parentesi graffe ex: {120} (ved. Cap. 2.5) deve essere inteso come il numero che contraddistingue univocamente il soggetto all’interno della catalogazione utilizzata per l’intera ricerca (metodo Eytzinger). Le parentele collaterali vengono invece distinte dal progressivo riferito al progenitore secondo una lettera alfabetica progressiva.
2) Ludovico Giordano , Oneglia Sabauda ,- Oneglia 1928 pag.63
3) Francesco Ramoino , Memorie storiche di Pontedassio, - Sanremo 1936 Oneglia 1978 pag 135
4) Nino Lamboglia, I monumenti medioevali della liguria di ponente, -Torino 1970-pag. 51 e seg.
5) A.Mela, La valle del Maro: Paesi e famiglie nel sei e settecento,-Sanpaolo 1972- pag.29
6) Francesco Ramoino, Memorie storiche di Pontedassio , -Onrglia 1978-pag. 9
7) Nilo Calvini , Formazione di comuni rurali nella liguria occidentale, pag.6 e seg.)
8) Fulvio Ramella ,Ricerca geografico-umana nella valle dell'Impero, pag. 161 e segg.
9) Valore ricavato dalla Guida d'Italia vol. "Liguria" del Touring Club Italiano - Milano 1982
10) L'intero elenco delle citazioni ordinate per ogni singolo testo è contenuta nel cap. 3.3
10bis)G.L.Le Rouge "Carta del Piemonte e Monferrato" 1744 Torino Archivio di Stato,Corte,Carte topografiche segrete,Piemonte.
11) Giuseppe Figari, Memorie storiche della città e provincia di Oneglia ,- Genova 1814 -pag. 43
12) Ludovico Giordano , Oneglia Sabauda, , pag.40
13) Emidio De Felice: I cognomi degli Italiani
14) Francesco Ramoino , Memorie storiche di Pontedassio ,-Sanremo 1936 pag. 65
15) Francesco Ramoino , op.cit. pag. 9
16) Riccardo Adalgiso Marini, Gli statuti di Villafranca Piemonte , pag. 35 e 49
16bis) Du Cange, Glossarium mediae et infimae latinitatis , pag. 278
17) I gradi di parentela sono sempre riferiti ai "soggetti base". ved. Elenco per gradi di parentela in APPENDICE A
18) a cura di Marina Maudraz e Mariella De Vietro da: Schegge ed appunti per una storia locale. Alpignano.
19) cfr. Emidi De Felice: I cognomi italiani
20) Definizione tratta dal l'Enciclopedia Garzanti, vol.2 ,Milano 1963
21) Maner Lualdi : Italiani per aria - Milano 1968
22) Comunicato tratto da "la Stampa" del 9-3-1939
23) da Corona Andrea in Diz. della storia dell'Arte in Italia vol.2
24) cfr. testo edito a cura dell'Associazione di misericordia - gruppo AIDO- di celle sul Rigo, CELLE: immagini di memorie e ricordi di un paese antico. Ed. donchisciotte 1992
25) Nicoletta Innocenti:,Celle sul Rigo: Brevi cenni storici , da AA.VV. 1987
26) Bartolomeo Gherardini, Visita fatta nell'anno 1676
27) pag. 20 - Giulio Lazzati:,Ali nella Tragedia, Gli aviatori Italiani dopo l'8 settembre ed. Mursia 1997
28) sito internet : www.comunedisancasciano.it
29) Francsco Biga: La Valle d’Oneglia negli Statuti dei Doria – Imperia 1991
30) Sito www.labo.net –
31) sito L'ANCORA - Riccardo Brondolo - Questioni di nomi e di terre.htm
10.2 - Citazioni tratte dai testi consultati
Legenda dei riferimenti bibliografici
rif. c. riferimento che ha il cognome dei "Verda” come argomento della citazione.
rif. t. riferimento che ha la topografia ed i luoghi come argomento della citazione.
rif. b riferimento che comporta la conoscenza di un interesse bibliografico.
rif. s riferimento che ha un evento storico come argomento della citazione.
rif. d riferimento che ha un dato demografico come argomento della citazione.
Ludovico Giordano " Oneglia Sabauda" Oneglia 1928
rif. c pag. 40 30 Aprile 1576 - Vendita della Signoria di Oneglia fatta dal signor Gian Girolamo Doria al Duca Emanuele Filiberto <<Al nome della Sancta et individua Trinità [...] Io Pietro Giorgio Verda Notajo Pubblico di Oneglia ho rogato il soprascritto istrumento insieme col suddetto Signor Luigi Nicolò Caluxio et + Honorato Baldovino[...]>>
rif. c pag. 63 <<Gli abitanti ammaestrati dalle dolorose esperienze dei passato e giustamente allarmati [...] abbandonano in massa il suolo nativo e si disperdono chi nel Genovesato, chi in Sardegna, in Toscana, persino in Sicilia: la maggior parte si avvia in Piemonte.<<[....]di questo esodo rimane tuttora traccia in parecchi paesi delPiemonte specialmente in Torino. È a tale epoca che risalgono i cognomi originari del nostro principato, quali Briatore, Ramoino, Calzia, Semeria, Verda ecc. Tuttora così numerosi nella capitale subalpina, soprattutto nella classe degli esercenti specializzatisi nel commercio degli olii, paste alimentari, pesci conservati ed in generale di quelle derrate comprese appunto lassù sotto la denominazione di "generi di riviera” >>.
Francesco Ramoino " Memorie Storiche di Pontedassio" Sanremo 1936 – Rist. anastatica Oneglia 1978
rif. s pag. 9 << Il dominio Carolingio durò poco più di un secolo e finì con la morte di Carlo il Grasso nell'888. Durante esso accaddero due fatti importanti: primo si istituirono i ducati, i marchesati, le contee, che di nomina regia prima, diventarono poi ereditari costituendo il feudalesimo: secondo comparvero nell'849 i Saraceni che saccheggiarono impunemente il nostro litorale. I Saraceni erano mori di razza Araba che avevano conquistato la Spagna e di la parte per mare, parte per terra, si erano mossi nell'89 per invadere e fortificarsi a Frassineto alle falde dei Monte S. Mauro presso Villafranca. Guerrieri feroci e brutali vivevano di pirateria menando stragi, distruggendo città e paesi annidati a Frassineto, facevano quando a quando degli attacchi contro i paesi marittimi della nostra costiera. Dopo averli occupati e distrutti avanzavano per le valli uccidendo e rubando. In tal modo aumentarono di potenza e di numero e di audacia sino a spingersi nei 935 ad Acqui, nei Monferrato ed alle porte di Torino. In quell'epoca fu distrutto Castelvecchio, che diede poi origine a Borgo, Barcheto, Costa, Costiolo, Oliveto. E in quell'epoca anche la popolazione della valle concorse a costruire il castello di Bestagno, il quale doveva servire come rifugio contro le incursioni dei Saraceni, poco dopo furono costrutte delle Torri per comunicare, dal mare all'Alta Valle, il prossimo avvicinarsi dei tanto temuti mori.
rif. t pag. 11 <<La signoria dei Vescovi nella Valle di Oneglia all'epoca della vendita ai Doria 1298 comprendeva i castelli e le castellanie Oneglia, Bestagno, Pontedassio, Testico, Torria, Chiusanico, Gazzelli coi paesi e villaggi da essi dipendenti. I quali erano Oliveto, Malpertugio, Costa, Costiolo, Costa Rossa, Barcheto, Borgo, Vialla Viani, Villa Guardia [...]>>.
rif. n pag. 19 << [...] Senonchè dopo la sua morte (1537) il figlio erede Gian Gerolamo si vide contestato il diritto di primogenitura dal fratello cadetto. Donde litigi che poi furono composti. Gian Gerolamo venne in urto con la popolazione perchè voleva dare il giuramento al Podestà nel castello invece che nel Palazzo comunale in presenza dei padri dei medesimo. Se ne adontò e vendette la Signoria ad Emanuele Filiberto di Savoia non compresi Cesio e Testico che ritenne in Signoria particolare, per 41.000 scudi d'oro e tanti feudi col titolo di marchesato del reddito di 1.500 scudi d'oro annui in Piemonte in paesi di sua scelta, con strumento rogato in Nizza Palazzo Ducale 30 Aprile 1576, rogato notaio Luigi Calusio di Ciambery, Onorato Balduino di Nizza, Pietro Verda di Oneglia.
rif. s pag. 22 maggio 1576 - << L'indomani del giorno della compera della Valle di Oneglia, Emanuele Filiberto detto Testa di Ferro ricevette l'omaggio e il giuramento di fedeltà di tutti i valligiani.>>
rif. c pag. 22 Il 27 Aprile 1584 (Carlo Emanuele ndr.) << rinnovò il giuramento di fedeltà alla valle riconfermandole gli antichi privilegi. In seguito ad una controversia dell'anno successivo che'gli ebbe con Genova, per i confini della giurisdizione di Pornassio, mandò nei 1587 il Signor Marco Antonio Ribotti di Pancalieri per ricevere da tutti i paesi della Valle di Oneglia la consegna di qualsiasi scrittura, instrumento o testimonianza riguardante i diritti sovrani. La raccolta dei quali documenti degli antichi feudatari trovasi coi nome di "consignamento dei Ribotti” nell'Archivio di Stato di Torino, opera pregevole e fonte delle antiche notizie di nostra valle. >>
rif. c pag. 23 Il 24 febbraio 1587 <<[...]riconobbero che S.A. possiede in Pontedassio un edificio di olio da una ruota, e in esso edificio un follo da follare il panno, confinante a sopra dalla via pubblica, ai di sotto con la fiumara, Zanettin Agnese e suoi fratelli e Messier Pasquale Calvo e suo fratello. Più un altro edificio da olio, sito in Borganzo, il quale si trova rovinato e a cui sono confini al di sopra la via, al di sotto il fossato e dall'altro lato Antonio Verda. Più un mulino a due ruote [...]>>
rif. s pag. 33 Dal 1760 <<[...]comincia nella nostra valle il secolo dell'oro [...] I negozianti aumentati di numero si diedero a fabbricare truogoli e ad immagazzinare olio >> quei di Oneglia commerciando con l'estero, quei di Pontedassio col Piemonte per mezzo di numerose chiere di muli carichi di pelli di capra, ripiene d'olio, ed aprendo negozi al minuto a Torino. >>
rif. s pag. 38 1790 <<[...] Acquistatosi in tal modo la simpatia dei francesi, il Berio fu creato maire (sindaco ndr.) del paese, nonché delle due Ville (Villa Viani e Villaguardia) e di Bestagno. Quando questi dovettero allontanarsi gli lasciarono per scorta un buon numero di soldati francesi. Governò con energia e si dimostrò spesso sanguinario e violento. Impose a Villa Viani di pagare entro un breve periodo di tempo una rilevante somma di danaro contante. Visto che però il pagamento procedeva per le lunghe, mandò vari soldati alla Villa per fare ostaggi. Quattro giovinetti appartenenti alle migliori famiglie, legati due a due con una corda venivano condotti alle carceri di Pontedassio. Senonchè uno dei quattro certo Viani Nicolao di Francesco, accortosi che la fune cedeva, giunto dietro la chiesa di Villaguardia, sotto il portico della canonica, riuscì a liberarsene e a correre disperatamente per il viottolo vicino che mette nella strada mulattiera per Pontedassio mentre alcuni dei soldati lo inseguirono senza raggiungerlo gridando[...]. Gli altri tre, messi in carcere dovettero per ottenere la libertà sborsare la somma richiesta >>.
rif. t pag. 40 Fu invece esonerato da ogni tassa nei 1802 il comune di Villaguardia perchè quasi interamente distrutto da una frana del soprastante monte e dallo scoscendimento dei sottosuolo eroso dalle piogge dirotte di tre giorni e tre notti nonché precedentemente dai torrente "Gazza”. Di tale rovina esistono ancora tracce nella località detta "Scunscia".
rif. c pag. 59 Don Verda Damiano teologo (1830-1913). << Nacque in Pontedassio. Frequentò le scuole di Oneglia e di Albenga. Passò poscia, ordinato sacerdote, all'Università di Torino ove fu brillantemente laureato in filosofia. Fu professore in vari istituti dei Piemonte. Buon conoscitore della storia di Pontedassio; non lasciò scritto alcuno. Morì l'11-6-1913 nel paese natio all'età di oltre 83 anni, nel locale ricovero, lasciandovelo per testamento erede universale >>.
rif. t pag. 65 Dalla chiesa di San. Michele di Bestagno si separarono le seguenti chiese:[...] San Matteo di Villa Guardia col titolo di prevostura, nel 1490. Da cui l'Assunta di Villa Viani nei 1619 col titolo di rettoria.
rif. s pag. 65 <<[...] laddove descrivendo la separazione del 1571 delle due chiese fatta per decreto vescovile racconta che le due chiese furono dichiarate separate per maggiore comodità dell'una e dell'altra popolazione e minor disagio del Parroco che amministrava anche la Cappella di San Sebastiano della Costa dei Verdi (attuale Bestagno) [...] >>
rif. c pag. 66 Sulla chiesa di S. Margerita di Pontedassio << Un altro sintomo di antichità della chiesa era il gradino in marmo bianco della porta centrale che portava scolpita un’ antica iscrizione in lettere stravaganti, cancellate dal calpestio del popolo secondo il Pira, e che il teologo Verda mi affermò rotta e dispersa durante la restaurazione dei 1879 [...]>>
rif. c pag. 73 Descrivendo e trattando dei convento dei PP. Agostiniani: << In prima pagina, scritte a mano, leggonsi le seguenti parole nello "speculum religiosorum del Padre Umberto de Romanis Bragundi stampato a Bologna 1688 << ad usum fratis Joannis Baptistae Verda Ordinis S. P. Augustini et Sanctae Chatarinae alumni [...]>>.
rif. c pag. 75 Descrivendo notizie sulla chiesa di S. Lucia nel 1598: << Nell'oratorio campestre di S. Lucia si celebrano le feste fra l'anno e in particolare nella sua solennita [...] con obbligo di un annuale per l'anima sua e un altro di L. 12 annue che si cavano da un pezzo di terra ceduto al detto oratorio da Gio. Maria Verda[...]>>
rif. s pag. 135 << nel 1700 i nostri oliveti soppiantarono pò per volta prima i seminativi poi i vigneti tantochè la popolazione abbandonò il poco redditivo mestiere dei caseificio e si dedicò completamente agli oliveti che rendevano molto per il continuo aumento del prezzo dell'olio e trascuravano il bestiame lattifero. Sul 1800 erano famose le squadre di muli che da Pontedassio e Villa Guardia partivano pel Piemonte carichi di otri, o "pelli” cioè pelli di capra conservate. La nostra valle costituiva la via più breve per trasportare l'olio in Piemonte ed era quindi la più battuta. Varie famiglie di Pontedassio apersero in Torino dei negozi d'olio ...>>
Ludovico Giordano " Memorie Onegliesi" Genova 1923
rif. c pag. 90 <<[...] stirpe dei Ramella [...]>>
rif. c pag. 118 Elenco dei notari passati a rogare nel '500: [...] Verda Nicolò [...] >>
rif. d pag. 122 Sui registri parrocchiali: << Il registro primo delle nascite comincia col 2 ottobre 1574 e finisce col 16 giugno 1581» annesso allo stesso fascicolo si trova un elenco di matrimoni dei quali il primo porta la data del 10 gennaio 1574 e l'ultimo quella del 6 ottobre 1578.>>
rif. c pag. 238 Il 24 Aprile 1528 << [...]nella trascrizione fatta dall'autore dell'obbligazione passata da uomini della valle d'Onegli di pagare a Stefano Doria soldi 20 moneta corrente in Genova [...] In nomine domini Amen[.... ] Joannes Verda Stephani [...]>>
rif. c pag. 240 24 Aprile 1528. La stessa obbligazione della nota precedente è siglata da:<<Ego Bernardinus Verda quondam Andree de Unelia diocesis albinganensis Imperiali et Apostolica auctoritate notarius premissis omnibus una cum suprrascriptis Egregijs dominis Luca et Filippo notarijs et testibus prenominatis interfui et ea rogatus scribere scripsi et in hanc publicam formam redigi quod extractum fuit per dictum Lucam >>.
rif. c pag. 242 21 Ottobre 1528 Altra trascrizione di una obbligazione passata tra gli uomini della valle e città di Oneglia e Stefano Doria .<<In nomine domini Amen [...]Baptista Verda q.+ Filipi[...]>>
Fulvio Ramella "Ricerca geografico-umana nella Valle dell'Impero " Tesi di Laurea Genova 1974 -75
rif. t pag. 24 <<Perdurando gli antichi contrasti con i sudditi ed essendone sorti di nuovi, i Doria vendono la Signoria ad Emanuele Filiberto di Savoia con atto dei 30-4-1576; tra gli altri luoghi sono venduti ” il castello e il borgo di Bestagno,[...] Pontedassio, Villa deGatti,[...] >>
rif. t pag. 25 È probabilmente in questi anni (1612 (ndr.) che si viene formando il centro abitato di Villa Viani il cui nome deriva dai fatto che moltissime famiglie della zona si chiamavano "Viani": questi fino ad allora vivevano in case sparse nella campagna tanto è vero che la chiesa di N. S. degli Angeli fino allora era “chiesa campestre".
rif. c pag. 38 <<Nella prima metà dei '700 sono frequenti gli inverni rigidi e le gelate che rovinano le campagne: nei 1709 si ha un freddo intenso -9 C° che fa perire agrumi, viti ed olivi, molte famiglie emigrano ed i rimasti si sostentano col vendere la legna degli olivi abbattuti perchè ormai improduttivi e col piantare i cereali al loro posto ( Pira G. op.cit. pag.8-89). […]Che ci furono delle emigrazioni a causa di ciò è confermato da un atto di emancipazione, datato 11-3-1728, che dice : << [...]è comparso Mastro Sebastiano Verda, figlio di Francesco di questo luogo quali espone che essendo molti anni che esso si è partito dalla casa paterna di detto suo padre per andare nella città di Genova [...]>>.
rif. c pag. 98 <<Fra le registrazioni di morte dei 1787 si legge: Laurentius Verda (anni 64) << solus in cubicolo e scala praecipitatus">>.
rif. c pag. 104 Il morbo epidemico che scoppia all'inizio dei 1800 [...] i morti risultano in tutto l'anno 71 massimo assoluto contro solo 20 battesimi per un saldo di -59. Si registrano decessi in gennaio fra cui quello di una certa Giovanna Verda di 30 anni "delirio capta” [...] 10 persone muoiono in marzo tra cui un certo “ Vincenzo Verda di anni 40“
rif. d pag. 161 LA PARROCCHIA DI VILLA VIANI: <<Nell'Archivio parrocchiale della chiesa di N. S. degli Angeli in Villa Viani ho consultato due soli volumi: un "liber baptizatorum ” comprendente gli anni 1619-1805 ed un "liber baptizatorum et mortuorum” che va dal 1806 ai 1837>>.
La demografia nei 1600 : << Il centro di Villa Viani si è formato, come si è visto, nei primi anni dei 1600 ; una prova di ciò è costituita dai fatto che i registri dei battesimi risalgono appunto ai 1619 . Il fatto che la registrazione delle morti risalga solo fino ai 1806 significa che i registri più antichi sono andati perduti. Fino alla fine dei secolo la media annua dei battesimi risulta di 11. Il primo dato sulla popolazione risale ai 10 aprile 1637: ad una riunione dei Parlamento partecipano 24 capi di casa. per cui se ne deduce che il numero delle famiglie è senz'altro inferiore alle 40 unità. Pian piano la popolazione aumentò ed a fine secolo 1698 Villa Viani in quell'anno contava circa 80 famiglie che possono corrispondere a circa 320-400 abitanti>>.
La demografia nei 1700: <<In questo secolo non ho trovato dati di popolazione su Villa Viani tuttavia penso che la popolazione non aumentò di molto per due motivi: 1° la media annuale delle nascite di tutto il secolo risulta di 11¸ e cioè di pochissimo superiore a quella dei secolo precedente. 2° da un pur approssimativo calcolo fatto risulta che all'inizio dei secolo successivo gli abitanti sono 400 circa, dato non molto differente da quello dei 1698>>.
La demografia dei 1800 : <<Dal 1800 ai 1860 la media annuale delle nascite passa da 11.8 a 15. Chiaro segno di un aumento di popolazione .[...] Tenendo conto che dal 1806 a 1840 il movimento naturale risulta positivo per complessive 110 unità e tenendo conto di eventuali migrazioni, si può pensare che ad inizio secolo gli abitanti di Villa Viani ammontassero a circa 400.[...]. Di qualcuna di queste migrazioni si può avere indirettamente notizia dall'indicazione dei luogo di morte >>: (varie persone morte in Piemonte prosegue il Ramella << come si vede anche per Villa Viani si può dire che i più emigrassero in Piemonte >>
rif. c pag .17 Vi fu un’epidemia nel 1854 (agosto-settembre) di colera mentre un certo Gio Battista Verda soldato dell'armata Sarda di anni 25 il 17 agosto morì nell'ospedale militare di Jeny Koy in seguito a diarrea.
rif. c pag. 181 LA PARROCCHIA DI VILLAGUARDIA:
La demografia nei 1500-1600: << Il primo dato di popolazione che conosco su Villaguardia è quello come ai solito del Giustiniani, il quale nei 1537 attribuisce a Villa dei Gatti, antico nome dei paese 70 fuochi. Il 10 aprile 1637 ad una riunione del parlamento partecipano 21 "capi di casa”. Alla fine dei secolo nei 1690¸ risultano abitare a Villaguardia 56 famiglie>>
La demografia nei 1700 : <<Ad una riunione dei parlamento il 1dicembre 172 parteciparono 40 "capi di casa per cui le famigli potrebbero essere 60 o poco meno» gli abitanti quindi possono essere 240-300>>.
La demografia nei 1800 : <<dal 1801 ai 1861 la media annuale dei battezzati risulta essete 12 unità. Nel novembre 1802 la frana che si abbattè sui paese non causò vittime. Nei periodo 1852-1860 il movimento naturale risulta complessivamente di 35. bisogna ritenere che la poplazione fosse scesa ad una cifra di poco superiore ai 400 abitanti>>.
Giuseppe Figari" Memorie Storiche della citta` e provincia di Oneglia" Genova 1814
rif. t pag. 7 Il contado di Prelà abbraccia Prelata sui fiume Prino, Casa dei Franchi sui Torrente Caramagna, Molini sui torrente Pantani, Prado sui detto torrente, Morteo, Torre, Valloria [...] Villa Viani all'origine dei fossato di Montegrosso.[...] La contea di Bestagno rinchiude Bestagno sui fiume Impero, Olivastri, Sarola, Villaguardia, Villagatti, Ursarola.
Rif. t pag. 28
anno 900 <<Margot o Margareta Governatrice del Castello di Bestagno dei Signori della giurisdizione d'Urn'Elia fondò la Chiesa che fu poscia sotto il titolo di S. Margherita di Pontedassio eretta in Parrocchiale, e si vede ancora d'antica fabbrica>>.
rif. s pag. 30 <<[...] e questa (Renata) contrasse matrimonio col Signor D'Urfè che nei 1575 permutò detti stati coi Duca di Savoia ricevendo in contraccambio Rivoli nè Taurini[...]>>
rif. c pag. 43 1298¸ 30 gennaro <<come rilevasi dagli atti di detto Consiglio, ossia Parlamento, ricevuti dai notaro Verda ove fu detto [...]>>.
rif. n pag. 49 1528 24 agosto << In atti dei notari Bernardino Verda, Luca Allegro [...]>>.
rif. st pag. 86 1794 ¸ 4 aprile. I molti corsari che vi si armarono infestarono il mare ed il commercio e molti d'Oneglia mostrarono nè combattimenti il loro coraggio. Gli Onegliesi vollero opporre una seconda inutile resistenza alle forze francesi, che marciavano alla volta di Oneglia, di cui dopo molti fatti d'armi s'impadronirono ponendola a sacco. Tutti gli abitanti emigrarono, chi nei paese di Genova, chi nei Piemonte[...]
rif. t pag. 108 1802 <<Le dirotte piogge produssero un insacco, ossia sconciamento nelle campagne: molte regioni de' Cave precipitarono in mare con immenso danno non meno conseguente nella Valle: il luogo di Villaguardia rovesciò intieramente>>.
A. Mela " La Valle del Maro " Paesi e famiglie nel 6 e 700 " Chieti 1972
rif. s. pag. 29 <<Le valli della Ligura furono abitate fin dai tempi preistorici, come è provato dai materiale archeologico rinvenuto nelle caverne locali. Secondo Plutarco, i Liguri avrebbero occupato gran parte dell'Occidente in contrapposto agli Sciti, che abitavano l'Asia, ed agli Etiopi, che popolarono l’Africa. Sappiamo che i liguri furono in prevalenza boscaioli e che abitavano i monti, solo in un secondo tempo discesero verso il mare. Il ligure fu un popolo coraggioso, forte e rozzo. Quando i romani giunsero ad occupare le due riviere trovarono delle popolazioni ancora quasi completamente barbare; sotto l'influsso della civiltà latina andarono, poco a poco, incivilendosi.[...] Con la caduta dell'Impero d'occidente (476) anche quest'arco di terra chiamato Liguria conobbe il furore dei barbari: verso il 600, Rotari, re dei Longobardi, saccheggio Taggia ed Alberga. Seguirono le scorrerie saracene ed i Mori intorno ai 993 distrussero il Castel Vecchio d'Oneglia e ne dispersero per la campagna gli abitanti. quei valligiani ben presto formarono tanti nuclei abitati sparsi qua e la nella valle dell'Impero.[...]>>
rif. n pag. 62<<[...] Questo è l'elenco dei parroci di Candeasco rettori fino ai 1806 e poi arcipreti [...] Verda Giovanni Battista di Villa Viani (1626-1637)>>
rif. n. pag.73 <<Serie di parroci di Carpasio [...] Giacomo Verda (1699-1730)>>
Nilo Calvini" Formazione di Comuni Rurali nella Liguria Occidentale" Genova 1960
rif s. pag. 6 <<[...] e certamente molto modesti erano quasi tutti i paeselli della liguria occidentale molti dei quali si formarono proprio nel sec.X e XI. Credo infatti che l'origine della quasi totalità di essi risalga a questi secoli in cui i conti feudatari divenuti potenti e numerosi cominciarono a costruire in adatte località i loro castelli, la fondazione dei quali << traeva seco la costruzione d'un miserabile villaggio ove all'ombra dei palazzo, raccoglievansi gli uomini il cui lavoro era necessario ai padrone >>teoria già espressa dai Sismondi>>.
rif st pag.7 <<L'interesse era economico, quello di aiutarsi in tanto squallore; quelle riunioni nascevano dall'impellente necessità di coordinare gli sforzi per fecondare quelle terre orrendamente devastate e da tempo abbandonate. Questi contratti di lavoro li vediamo infatti sorgere quando i Saraceni furono scacciati da Frassineto dopo che ebbero saccheggiato , per quasi un secolo, le nostre terre. I miseri abitanti, usciti dai loro nascondigli , aiutati da pochi, discesi dai monti dove da anni stavano rifugiati, si radunano, scelgono vasti territori da coltivare , ora che e' scomparso l'incubo di essere oggetto di preda, si stringono in società per aiutarsi a vicenda e cominciano, forse inconsapevolmente, quel lavoro di organizzazione e di aiuto reciproco che darà come splendido risultato la formazione del paese a Comune e infonderà negli uomini quel mirabile amore per la libertà che fu sempre il vanto degli italiani>>.
Nino Lamboglia " I monumenti medioevali della liguria di Ponente" Torino 1970
rif. t pag. 51 Le valli di Imperia- Fra San Lorenzo e Capo Berta lungo il mare e ai riparo della dorsale montuosa che va dai monte Faudo ai monte Moro, a monte Grande e ai Pizzo d'Evigno si estende ad anfiteatro, suddiviso in più valli e vallette aperte e dai rilievo assai meno aspro che ad occidente, il territorio propriamente detto di Imperia, che fa capo ai due centri, già rivali ed oggi uniti, di Porto Maurizio e Oneglia. Esso possiede analoghe caratteristiche fisiche analoghe risorse, un dialetto affine e gli stessi connotati delle valli più vicine ad Albenga dei cui territorio comitale fece parte fino ai secolo XIIL e della cui diocesi fa par tuttora. Nel moto di emancipazione comunale e nella susseguente politica genovese dei "divide et impera", fra il secolo XIL e il secolo XIII, Porto Maurizio fu la prima a rendersi autonoma sia dai Marchesi di Clavesana signori dei contado Albenga sia dai Vescovo di Albenga che la teneva per tramite dei monaci della Gallinara, mentre Oneglia era suo dominio diretto. Vi concorse certamente la crescente fortuna del "porto” probabile fondazione navale difensiva dei bizantini già nei VI-VIL secolo, rispetto ai porto di Albenga che cessò di esistere fra il secolo XIL e il secolo XIIL in seguito alle alluvioni e allo spostamento della foce dei Centa» e così Porto Maurizio ieri, Imperia oggi, è di Albenga la vera erede, specialmente sui piano della competizione commerciale e marittima. La città unica di Imperia, nata per conservare il capoluogo della provincia ma frustrata nelle sue aspirazioni moderne alla ferrovia e allo sbocco dei Piemonte, non ha che 45 anni di vita: troppo pochi per fare storia. Essa è costituita nella realtà da due centri costieri emuli e rivali, Porto Maurizio e Oneglia, con le vallate che a ciascuna fanno capo, incorso di avvicinamento e di fusione lungo il mare e in funzione dei porto, che tuttavia non è riuscito a diventare unico. Il dualismo ha radici profonde, non solo perché già dall'antichità le vallate principali di Porto Maurizio e di Oneglia, costituirono due comunità o pagi diversi, ma anche perché dall'età feudale in poi le divergenze si accennarono: Porto Maurizio protesa sui mare e precocemente sviluppatasi in Comune mercantile, Oneglia feudo vescovile fino ai 1298, legata ad Albenga fino a questa data nella resistenza a Genova, poi integrata nella Repubblica Genovese, coi Marchesato di Dolceacqua, per abile azione di un ramo dei Doria ed a Oneglia nacque poi Andrea Doria ,” Padre della Patria” e massimo esponente della Repubblica, ma nei 1576 con altrettanto abile mossa acquistata da Emanuele Filiberto per farne, durante tre secoli, un'appendice e uno sbocco sussidiario di Nizza, dei Piemonte sui mare. I Savoia come eredi dei Conti di Tenda e Ventimiglia-Lascaris, vennero inoltre in possesso delle alte valli di Porto Maurizio: la contea di Prelà e di Oneglia ¨ la Signoria dei Maro, ma non riuscirono mai a vincere la difesa genovese sulla linea dell'alta valle Aroscia, cosicché, se da un lato poterono interrompere la continuità territoriale dei dominio genovese lungo il mare coi possesso di Oneglia, dall'altro non conseguirono mai, se non per strade impervie, la continuità territoriale fra Oneglia e il Piemonte finché la Rivoluzione Francese e Napoleone amalgamarono Liguria e Piemonte in un unico Stato.
rif. t pag. 63 La valle di Oneglia e dei Maro. Poche vallate liguri, come quella che prende il nome pomposo dai torrente Impero (derivato nei sec. XVII¬ dall'inclusione di Oneglia sabauda fra i "feudi Imperali") presentano un aspetto così conservatore ed a un tempo così aperto alle comunicazioni con il mare e con l'entroterra, da una lato per la sopravvivenza di un'economia tradizionale legata sopratutto ai commercio oleario, dall'altro, perché da oltre un secolo cioè dalla fusione della Repubblica di Genova coi Piemonte, la valle è stata ed è tuttora percorsa dalla più importante arteria di collegamento coi Piemonte stesso, che dai tempi di Emanuele Filiberto aveva cercato di fare di Oneglia il suo sbocco ai mare, surrogato di Nizza, troppo esposta ad occidente e di Albenga saldamente genovese. Diversa era la situazione nei medioevo, perchè questa arteria aveva importanza trascurabile di fronte alle strade naturali Albenga di Teco e Albenga -Garessio lungo le valli dell'Aroscia e dei Neva e perchè la valle dell'Impero fu per tempo politicamente divisa : la parte mediana della valle, con capoluogo Pontedassio, legata ai Vescovo di Albenga e poi attraverso i Doria a Genova» la parte alta con la vasta conca rivolta ad occidente e dominata dai monte Grande passata nei secolo XILsotto il dominio dei Conti di Ventimiglia-Tenda . Di qui la denominazione tradizionale di "Valle di Oneglia” alla prima e di "Valle dei Maro” alla seconda , della quale il Castello e il Borgo dei Maro (Borgomaro) diventarono il capoluogo feudale.
Sul piano storico-architettonico questa divisione politica ebbe riflessi trascurabili, anche se nella valle dei Maro i ricordi dei Conti di Ventimiglia sono ancora vivi e frequenti, come sono visibili i maggiori legami con le forme e le influenze dell'architettura montana piuttosto che marittima. Identica è l'intensità delle culture e degli abitati, meno arroccati a formare ili Borgo-Castello come nelle valli dei Nervia e di Taggia e partecipi forse di una più intensa vitalità dei tipo di abitato rurale a ville e fondi di eredità romana.Capoluogo della "Valle Superiore di Oneglia” era Pontedassio ricco comune rurale di fondo valle privo di castello, con una ricca gamma di edifici privati dei sec. XIL e XIIL, distribuiti in più gruppi ai lati dei ponte che immetteva a ponente ai castello di Bestagno. La valle superiore di Oneglia si divideva a sua volta in due “Castellanie”: quella di Bestagno intorno a Pontedassio e quella di monte Arosio, sconfinante intorno ai "Pizzo d'Evigno” ( la più alta montagna della zona) verso le valli di Albenga con Testico e Poggio Bottaro in vai Lerone. E’ la divisione interna dei territorio rispecchiata negli statuti della valle, che risale certamente ai periodo dei dominio vescovile, ma ricalca forse divisioni e consuetudini più antiche
Nello Cerisola " Storia delle Industrie Imperiesi"
rif. c pag. 588 Elenco ordinato per cognome: Sigg. Verda: I fratelli Verda ¨ tipografi pag.165,331,336):
rif. c pag. << Sig. dott. Prof. Giorgio Luciano Verda, Ass. Regionale alla Regione Liguria già sindaco di Imperia.
rif. c pag. 23 maggio 1824 << Paolo Battista Agnesi, comprava da Giovanni Verda e madre, il molino di Pontedassio ¨ il vecchio molino privilegiato dal Re, con lo stemma di Sardegna ( la croce di Savoia e le quattro teste di moro) affrescato sulla parete>>
Riccardo Adalgiso Marini " Gli statuti di Villafranca Piemonte"
rif. c pag.18 <<Ma perché parte di queste famiglie sono estinte o dalla potenza antica decadute [tre di esse esistevano ancora nei 1561 e 1562 ed esistono ai giorno d'oggi (1640) come si legge nella lite Pallio del Baldacchino nella Festa del SIGNORE CHE LE PRINCIPALI FAMIGLIE NOBILI ERANO 8, CHE COME TALI pretendevano di godere di tal prerogativa e preminenza cioè l'Aimar, Marini, Petitti,, La Gambara,, Noellis, Pistono, ,Rebuffi e Verduni.>>
rif. n pag.31 11 settembre 1489. <<Investitura concessa dai Duca Carlo I di Savoia a favore di Pietro, Giovenale, Gian Brunetto, Gian Francesco e Gian Tommaso fu Michele Petitti[...]
rif. n pag.34 1671-1690 Di questi anni vive ed opera grandi cose di pietà in Villafranca il padre filippino, Venerabile Sebastiano Valfrè da Verduno.>>
rif. n pag.35 1698.<< Li Verduni , nobili Villafranchesi, che fin dai principio del secolo avevano ottenuto l'investitura di parte del castello di Cantogno inoltrano lite con la Serenissima casa di Carignano per il posseso di decime in Villafranca. La Regia Camera non riconosce buone le loro ragioni e riconferma le altre parti del feudo di Cantogno ai Malingri, ai Carutti e ai Solari. Li Verduni ebbero tuttavia più tardi ragione delle loro richieste.>>
rif. c pag. 49 <<I Verduni: Antica famiglia, creduta originaria d'Ungheria, nobilitata assai tardi. Nei 1395 Verduno dei Verduni fu notaio , poi Chiavaro di Savigliano» nei 1398 Giacomo Verduni rogava il testamento di Aimone di Savoia Signore di Villafranca. Insieme coi Cerutti, Carutti, Marino, Rebuffo e Miglioretti ebbero porzioni nei '600 e '700 del feudo di Cantogno. Giovenale Verduno ne otteneva l'investitura il± dicembre 1604: Michele Antonio e Gioffredo Verduno nel 1624; Giovenale e Bartolomeo Verduno nei 1656 e così regolarmente in seguito di tempo. Ebbero sepolcro e banco in S. Stefano.Arma: d'oro a tre bande di nero, ciascuna caricata di altra banda in divisa di rosso; capo d'argento a tre lettere maiuscole romane "G” di rosso, ordinate in fasce. >>
Carlo E. Patrucco " I Saraceni nelle Alpi occidentali e spec. in Piemonte" Pinerolo 1908
rif. s pag. 8 <<[943 ] <<Omnis Agorenorum exercitus e Boiariis accisus est>>
rif. s pag. 8 <<[955]<<Otto rex cum Agorenis pugnabat in festivitate sancti Laurentii, eosque deo auxiliaate devicit>>
rif. s pag. 8 <<Nella nota a piè pagina l'autore afferma che: << È evidente almeno in questo accenno, la confusione dei Saraceni con gli Ungari e ancora : Il dubbio che anche per questo fatto si tratti di Ungari è sempre fortissimo.>>
AA.VV Guerra tra Eclino e gli estensi-Seconda caduta di Este -WWW
rif. s pag. x In un atto risalente al 1200, viene riportato : <<Furono testimonj Bertoldo patriarca di Aquileja ed i vescovi Ulrico di Passavia, Sifredo di Augusta, […]Anselmo maresciallo di Iustingen, Corrado Camerario di Verda e molti altri >>.
Cap. 11 Bibliografia
ELENCO TESTI CONSULTATI ORDINATI PER BIBLIOTECHE
11.1 Biblioteca Reale di Torino
AA.VV. Del riordinamento dei circondari di Oneglia e Sanremo in conseguenza della cessazione di quello di Nizza Torino 1860 Misc.87(6
AA.VV. Altra lettera sopra l'acquisto di Oneglia. fatta dalla Rep. di Genova sotto il di 15 agosto 1672 (ril.con Federici) 1672.00 R-26(54)
Andreoli Raffaele Oneglia:Avanti il dominio di Casa Savoia 1881 Tip.Ghilini R-26(27)
Anonimo Vittoria di Oneglia Principato sulle Armi Spagnole (1649).Relazione storica riportata in ottave. Genova 1837 Misc.457
Anonimo Statuti della Cassa di Risparmio di Oneglia. Oneglia 1840 Misc.197
Anonimo Poesia per la funzione della posa della Pietra angolare del nuovo ospedale di Oneglia Oneglia 1785 Misc.458
Anonimo Notizie militari: Annali 1793 1793.00 Misc.354
Arghinenti Albero Genealogico della Real Casa di Savoia Misc.31(24)
Arghinenti Albero Genealogico della Real Casa di Savoia Misc.31(II) Berardi Agostino Sonetti ...nel quaresimale ... in Oneglia l'anno 1771 dal + Rev.Padre. A.B. ex Rettore e vic. Cappuccino Genova 1771 Misc.456
Desgeneys Estratto di lettera del sig. Conte Desgeneys comandante la Città e la Provincia di Oneglia. 1798.00 Misc.77(27)
Gandolfo Angelo Oneglia dall'Origine alla relazione contratta con Casa di Savoia 1906.00 Misc.30(6)
Figari Giuseppe Storie di Oneglia -Memorie Storiche- Geneova 1814 Tip.Bonaudo R-26(79)
Giordano Ludovico e altri Portoneglia o Imperia ? polemiche sul nome. Oneglia 1923 Misc.337(17)
Giordano Ludovico Memorie Onegliesi Genova1923 R-5(61)
Giordano Ludovico I Benedettini nella liguria occidentale MVD 2238
Giordano Lodovico Il Castel Vecchio di Oneglia Casale Monf. 1930 l-5-(11)
Giordano Ludovico Oneglia Sabauda Oneglia 1928 R-26(104)
Marsucco T. La fedeltà di Oneglia ai suoi Reali Sovrani di Savoia Genova.1928 Tip. Ferrando Misc.320
Ricardi Vittora sui Francesi 1692.00 Misc.353
Rossi Girolamo Notizie su antichi Statuti Misc.282(4)
Rossi Girolamo Sul sepe o sul seve ligure ??? Misc.282(3)
Soave E. L'industria tipografica in Piemonte III,190
11-2 Biblioteca della Provincia di Torino
AA.VV. Villafranca Piemonte dalle origini ad oggi - Il Podere Pignatelli - MV-a-2586 vis
AA.VV. Elenco ufficiale ( definitivo ) delle Famiglie nobili e titolate del Piemonte Roma 1895 P-e-281 vis.
Arghinenti 56 spiegativi del Regolamento di esecuzione della Fanteria Torino 1818 P-g-1519
Chiapusso Felice Saggio di alcune fa+ segusine dal XII al XIX sec. susa 1896 Bio(ital)-a-7
Cibrario Luigi Notizie genealogiche di fa+ nobili degli antichi stati della monarchia di Savoia 1866.00 Bio(ital)-b-27
Giordano Ludovico Oneglia Sabauda Oneglia 1928 MV-b-6335 vis.fotoc.rel.
Grande Stefano Villafranca Piemonte P-e-444
Marini Riccardo Gli statuti di Villafranca Piemonte d 1/49 vis fotoc.rel.SI
Monetti Franco Percorsi provinciali degli artisti di Sua Maestà PER -d-3
Pissanchi Anna Maria I conti delle Castellanie di Villafranca Piemonte T.L. 607 vis
Priorato Gualdo Vite dei Principi di Savoia fino a Vittorio Emanuele II P-c-44
Prola Pierino Ricerche su famiglie nobili Canavesane Bio(ital)-b-96
Rossi Girolamo Glossario medioevale ligure. APPENDICE 1909.00 Coll - d - 1/44 vis,no
Rossi Girolamo I Grimaldi di Ventimiglia. Memorie storiche e documenti Coll -d- 1 / 36
Rossi Girolamo Glossario medioevale ligure. Miscellanea di storia Italiana, tomo XXXV (4 della 3a serie) pag.1-26 1898.00 Coll -d - 1/35 vis,no
Rossi Girolamo La valle di Diano e i suoi statuti antichi 1902.00 Coll - d - 1/38
Rossi Girolamo Storia della citta di Ventimiglia dalle sue origini ai giorni nostri Torino 1857 P. -g-1216
Serra Giandomenico La storia piu' antica della provincia di Cuneo alla luce dei suoi nomi locali Per -f- 6
S. Agostino Regola e costituzione delle monache Agostiniane osservanti del venerabile monastero di Villafranca (Pie+ ) Torino 1790 P -h-2071 vis. rel.NO
11-3 Biblioteca Nazionale di Torino
AA. VV. Dizionario geografico dei Comuni e delle frazioni Reg.+ En.a.130
AA.VV. Euroamericani- Storia dell'emigrazione italiana in Argentina ed in Brasile BNT 88 d 426 1-3 vis
AA. VV. Figure e gruppi della classe dirigente Ligure nel Risorgimento. BNT.81.C.398
Berry Edward Guida pratica : Liguria Occidentale BNT.83.e.177
Borghezio Gino Bibliografia Lgure -Piemontese (indice per soggetti) sta in Boll. Storico Bibli. Subalpino Torino 1923 RIV.VIII.191
Borghezio Gino Bibliografia Ligure-Piemontese serie seconda nn.5001-13111 Cons.FE.VII 8/149-1501
Bulfaretti Luigi Industria e commercio in Liguria 1700- 1861
Calvini Nilo Inediti sui traffici commerciali tra liguria e Sardegna. BNT.83.c.174/1
Caratti Lorenzo Guida alla ricerca Genealogica Cons.GB.II,20 vis
Caratti Lorenzo Scopri le origini della tua famiglia cons vis
Castiglioni Pietro Circoscrizioni e diz. dei Comuni del Regno. Censimento al 31-12-1871 EP.s.97
Cerisola Nello Storia di Savona BNT.84.b.186
Costantino Claudio Industria e commercio in liguria nel'età del Risorgimento milano dono pieri 536
Della Chiese A. Corona Reale di Savoia ossia relazione delle provincie e titoli ad essa appartenenti 2 vol. Cuneo 1655-1657 Tip. Strabella 1)coll R VII 33(1-2) 2) COSS 180/2
DE Felice Emidio – Dizionario dei cognomi Italiani – Cons.GJ II Italia 4
DE Felice Emidio – Dizionario dei nomi Italiani – Cons.GJ II 6
De Bartolomeis Luigi Notizie topografiche e statistiche degli stati.... cons.FE V A 1/1-4
Du Cange Glossarium Mediae et infimae latinitatis cons. MSS 1B 1/1-10 vis,fotoc,si
Felloni Giuseppe Popolazione e sviluppo economico della Liguria nel sec.XIX Torino 1961 MI.II.739/16
G.B.di Crollanza Diz. Storico Blasonico delle fa+ Nobili e notabili Ital. estinte e fiorenti Cons.GB.II,2
Guelfi P. Diazionario Araldico (Manuale Hoepli ) Cons.GB.II,19 vis
Gioffredo Pietro Storia delle Alpi Marittime sta in Historiae Patriae Monumentae 1) cons FE VII 2/4 2) 86/109
Giordano Ludovico Emanuele Filiberto e la Signoria di Oneglia. cons.F.E. VII 8/108
Giustiniani Agostino Annali della repubblica di Genova BNT.84.c343
Harvay Richard Genealogia per bibliotecari BNT.83.d.981 vis,no
Lamboglia Nino Toponomastica Intemelia ( istituti Studi Liguri) . uno dei due volumi e' sul paese di Pigna Bordighera 1946 Fr.n.70 1/2 vis, inter, non poss. fotoc
Lamboglia Nino I monumenti della valle di Imperia. G.IX 40/12 vis,orig,si
Manno Antonio Regolamento tecnico Araldico 1906 Bio.op.B,50
Ottfried N. Araldica BNT.81.b.321 vis)
Pejron Alfredo L'Araldica Italiana nella legge e nella tradizione Torino 1933 vis
Patrucco Carlo Evasio Le famiglie signorili di Saluzzo fino al sec. XIII. sta in Studi saluzzesi Pinerolo 1901 cons. FE VII 8/10
Patrucco Carlo Evasio I Saraceni nelle Alpi Occidentali e specialmente in Piemonte vol 32 sta in Società Storica Subalpina Pinerolo 1908 + V.C. 1846 vis. fotoc.rel.SI
Pisani L'etimologia FC.S.41 vis
Segre Arturo Note e documenti sui casi e sui profughi Piemontesi e del 1821 cons. FE VII 8/83 vis.
Segre Arturo Emanuele Filiberto ( I ) La marina da guerra e i suoi fasti ( II ) la morte. + V.A. 1821/1-2
Segre arturo Storia del commercio vol. II Dalla Riv. Francese ai giorni nostri cora V.242/1-2
Segre Arturo Vittorio Emanuele I Paravia 1927 R. VII 4/5
Spreti Vittorio Araldica Cons.GB.II,12 vis
11.4 Biblioteca Civica di Imperia
AA.VV. Cumpagnia de l'urivu - quaderni culturali associazione per le tradizioni locali. LIG.1038
Anonimo anno 1792 esame dell'assalimento della lancia parlamentaria nella rada di Oneglia LIG.1445
Casalis Goffredo Storia di Oneglia dalle origini al secolo XIX LIG.687
Cerisola Nello Storie delle industrie Imperiesi Savona 1973 LIG.466
Isnardi Pietro Oneglia mia : Ricordi di tempi passati LIG.1087
Pira (r.to dai f.lli Carli) Un faro: Storia della città e Principato di Oneglia 30-11-1961 Torino LIG.64
Ramella Lucetto L'ulivo nel ponente ligure LIG.1190
Ramella Lucetto Oneglia Storia ed Origin Oneglia 1923 LIG.1105
Ricci Giacomo I piu' antichi documenti riguardanti Oneglia dal XII al XVI sec. tradotti ed annotati. Oneglia 1988 LIG.1440,1311
Verda Scajola Maria Teresa Sanremo tra due secoli : Arte ed architettura. genova 1986 LIG.1241 ARCHIVIO DI STATO DI IMPERIA
Mela A. La valle del maro " Paesi e famiglie del sei e settecento" Sanpaolo 1972
Ramella Fulvio Tesi di Laurea " Ricerca geografico-umana nella valle dell'Impero" Genova 1974/75
Serafini Flavio La città dei marinai Milano 1978 DA CERCARE:
Battilana Natale Elenco nobili di Genova (Bib. Civica di Vercelli coll. 4=Q=21 (I-III)) 1825.00
Calvi Andrea Cenni storici intorno alla famiglia Calvi di Oneglia. (bib. Pinerolo (26723) 1/4 opuscolo 108) Genova 1923 Bib.Imperia cd507
Carli Giuseppe Castellano Aneddoti
De Camelis I cognomi in Italia Firenze 1960
De Burgo G.B. Fa+ vecchie Genovesi restate in sito Cattolici Romani steso nel 1681 dal De Burgo nel suo viaggio di 5 anni
Ferrando G. Ric. di geografia storica nella bassa V. Impero: La demografia di Castel Vecchio, Borgo D'Oneglia e Sant'Agata Tesi di Laurea
Jannon Vittorio Tesi di Laurea: Giorgio Des Geneys e le vicende di Oneglia durante la guerra delle Alpi Torino
Lamboglia N. (C) Le Alpi Liguri sotto il riguardo antropogeografico Oneglia 1920 Tip. Buona Stampa
Lebole Delmo I padri Agostiniani
Molle G. Oneglia nella sua storia 2 vol. Milano 1972-74 Tip. Giuffre'
Oliveri D. Dizionario etimologico italiano concordato coi dialetti e le lingue straniere e la toponomastica Milano Ceschina 2ed. 1961
Pira G. Storia della città e Principato di Oneglia vol I e II ( dagli indigeni abitanti fino al 1834) Genova 1847 Tip. Ferrando
Prete + R. Le valli piu' occidentali della Liguria in << Annali di ricerche e studi di geografia>> n. 7 Genova 1949
Serra Giandomenico Storia dell'antica Liguria e Genova ( elenco dei nomi romani rimasti in liguria e cantonieri della Via Aurelia
Stringa P. Valle Impero Genova 1978
Zambaldi F. Vocabolario etimologico Italiano Citta di castello
11.5 Libri e documenti in possesso
All. 1 NECROLOGI RITROVATI
1) Da LA STAMPA n- 150 del 25-06-1959 pag.10, recuperato il necrologio riferito a Giovanni Chiri:
2) Da LA STAMPA n.32 del 03-02-2002 pag.14 recuperato il necrologio riferito a Giuseppe Verda:
3) Da LA STAMPA n.27 del 28-01-2004 pag.8 recuperato il necrologio riferito ad Amalia Chiri:
4) Da LA STAMPA recuperato il necrologio riferito a Lea Dentelli:
5) Da LA STAMPA del 20-04-199 recuperato il necrologio riferito a Raffaele Fontana:
6) Da LA STAMPA n.305 del 05-11-2001 pag.13 recuperato il necrologio riferito a Letizia Verda:
7) Da LA STAMPA del 20-3-1990 pag.13 recuperato il necrologio riferito a Carlo Verda:
8) Da LA STAMPA del 12-5-2017 recuperato il necrologio riferito a Germana Brizio:
All. 2 SCHEDE ATTI VERDA
In un altra serie di documenti sono riportati i seguenti documenti:
11.1 Schede atti Verda
11.1 Schede atti Chiri
11.1 Schede atti Bosio
All. 3 SCHEDE ATTI GUERRINI
In un altra serie di documenti sono riportati i seguenti documenti:
11.1 Schede atti Guerrini
11.1 Schede atti Daolio
11.1 Schede atti Maritano
All. 4 LA PARENTELA
Il termine “parentela” sta ad indicare il vincolo che accomuna i discendenti di una stessa persona, i suoi figli, i nipoti, i pronipoti e così via. Parentela è la derivazione latina di “parere” che tradotto significa “generare”. Già allora, i latini, chiamavano parentes i genitori e parens i progenitori.
La parentela si divide in due modi: “diretta” e “collaterale”.
La parentela diretta indica il vincolo che unisce persone che discendono direttamente le une dalle altre come ad esempio: il padre con il figlio, col nipote e poi il pronipote, in questo caso è definita parentela diretta discendente. La Parentela Diretta ascendente quando indica il figlio con il padre, il nonno, il bisnonno, ecc. (ved. fig.1).
La Parentela Collaterale indica invece quando due persone non discendono direttamente le une dalle altre ma sono accomunate dallo stesso stipite, per esempio, i fratelli, gli zii e i nipoti e viceversa, i cugini, sono tutti indicati di parentela collaterale.
L'antenato comune (nonno, bisnonno ecc.) e su ogni gradino a scendere da lui prima i suoi figli poi i nipoti poi i pronipoti ecc. e poi...conta!
Per sapere come si calcola la parentela è molto semplice. Immagina una piramide a gradoni con gli angoli ABC. B nel vertice, A e C sono le persone di cui vuoi calcolare la parentela; B è l'antenato che esse hanno in comune.
Per lo stato: parti da A e conti un gradone per ogni generazione che lo distanzia da B poi ridiscendi nello stesso modo verso C (es. da te a tua madre 1 + da tua madre a tuo nonno 1+ da tuo nonno a tua zia 1+ da tua zia a tuo cugino 1 = 4) e così via.
Per la chiesa: devi contare solo l'"andata" da entrambe le parti e considerare il grado di parentela più lungo (es.: da te a tua madre 1+ da tua madre a tuo nonno 1= 2; poi: da tuo cugino a sua madre 1+ da sua madre al nonno comune 1= 2) in questo caso si parla di 2 grado.
Se ad esempio vuoi contare la distanza dal figlio di tuo cugino a te vedrai che contando tra te e tuo nonno (avo comune) ci sono 2 gradi, tra il figlio di tuo cugino e tuo nonno ce ne sono 3 quindi tra te e il figlio di tuo cugino per la chiesa ci sono 3 gradi di parentela.
Ogni volta che vuoi contare i gradi di parentela disegna su un foglio una piramide metti al vertice La parentela è misurata per gradi, escludendo la persona interessata si contano le generazioni, che seguono o che succedono, e per ognuna di loro si calcola un grado.
Facciamo un esempio, nella figura 1, notiamo che Luca è parente di primo grado con Luigino, di secondo con Mariano, di terzo con Luigi e di quarto con Giovanni e così via. In senso opposto, Giovanni è parente di primo grado con Luigi e di secondo con Mariano e via dicendo. Questo è il tipo di calcolo dei gradi della così detta “parentela retta”.
Nella figura 2 notiamo com’è possibile stabilire i gradi di “parentela collaterale”. Sempre escludendo la persona da cui si parte si può dire che Luca è parente di primo grado con Luigino
Esempi pratici di Parentela: | |
Genitori | linea retta ascendente di 1° grado |
Nonni | linea retta ascendente di 2° grado |
Bisnonni | linea retta ascendente di 3° grado |
Figli | linea retta discendente di 1° grado |
Nipoti | linea retta discendente di 2° grado |
Bisnipoti | linea retta discendente di 3° grado |
Fratelli e Sorelle | linea collaterale di 2° grado |
Nipoti (figli di fratelli) | linea collaterale di 3° grado |
Pronipoti (figli di figli di fratelli) | linea collaterale di 4° grado |
Figli di pronipoti | linea collaterale di 5° grado |
Zii paterni e materni | linea collaterale di 3° grado |
Cugini | linea collaterale di 4° grado |
Figli di cugini | linea collaterale di 5° grado |
Figli di figli di cugini | linea collaterale di 6° grado |
Prozii (fratelli dei nonni) | linea collaterale di 4° grado |
Cugini dei genitori | linea collaterale di 5° grado |
Figli dei cugini dei genitori | linea collaterale di 6° grado |
PROSPETTO PARENTI FINO AL IV GRADO ED AFFINI FINO AL II GRADO
Gradi | Parenti in linea retta | Parenti in linea collaterale | Affini |
I | - Genitori - Figli | _______ | - Suoceri - Generi e nuore |
II | - Nonni - Nipoti (figli dei figli) | - Fratelli e sorelle | - Cognati |
III | - Bisnonni - Bisnipoti (figli dei nipoti da parte dei figli) | - Zii (fratelli e sorelle dei genitori) - Nipoti (figli di fratelli e sorelle) | _______ |
IV | _______ | - Cugini - Pronipoti (figli di nipoti da parte di fratelli e sorella) - Prozii (fratelli e sorelle dei nonni) | _______ |
In base agli artt. 74,75 e seguenti del Codice Civile si precisa che: - la parentela è il rapporto giuridico che intercorre tra persone che discendono da uno stesso stipite e sono quindi legate tra loro da un vincolo di consanguineità; - l’affinità è il vincolo tra il coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Si precisa inoltre che i coniugi (legati da rapporto di coniugio, ossia di matrimonio), non sono né parenti né affini.
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